Black Nina - cap 6
di
Miss Serena
genere
tradimenti
Finalmente arrivò il giorno in cui Carlo decise che Paola avrebbe avuto un film tutto suo, in cui sarebbe stata presente in ogni scena. Non ci sarebbe stata nessuna trama, ma solo cinque scene in cui Black Nina avrebbe dato il meglio di sé.
Nella prima ci fu un rapporto molto tradizionale in cui lei iniziò a fare sfoggio di un look sempre più dark-fetish dove il nero era il colore predominante.
Nella seconda Paola era con un ragazzo di colore col quale ebbe un rapporto esclusivamente anale, quando finì era distrutta viste le dimensioni notevolissime dell'attore, ma appena entrata in camerino si fece scopare anche da me.
Ho la fica che sta per esplodere dalla voglia.” mi disse candidamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
La terza scena fu l’unica che girai il giorno seguente, si trattava di una piccola orgia con tre uomini che dovevano essere abbastanza violenti, ma senza esagerare. Ma, come mi videro entrare in scena con una guepiere e perizoma di pelle e le immancabili calze con la riga, mi saltarono addosso come tre affamati di sesso. Ben presto mi ritrovai due randelli nella passera che mi mandarono subito in estasi, non recitavo affatto quando urlavo il mio piacere, ed era questa la mia marcia in più. Infine decisero che m'avrebbero presa tutti e tre contemporaneamente, così due si sdraiarono avvicinando al massimo i loro cazzi in modo da formarne uno di dimensioni enormi ed io m'impalai su di loro offrendo al terzo il mio culo che fu subito riempito. Era la prima volta che provavo una tripla penetrazione ed il piacere era tale da togliermi quasi il respiro. Vennero tutti e tre sul mio bel sedere e come finimmo fu mio marito a portarmi l'asciugamano per pulirmi, solo lo poggiò in modo blando, come se non volesse che mi togliessi il loro seme. Capii subito le sue intenzioni, lo presi per mano portandolo di corsa nel camerino, appena chiusa la porta s'inginocchio dietro di me e cominciò a leccar tutto quello sperma mentre si segava furiosamente.
“Sei proprio un gran cornuto.” gli dissi godendo nel vederlo così sottomesso al mio piacere.
Quando giunse il giorno di girare la quarta scena ci fu uno sgradevole imprevisto.
“Patrizia e Giorgio hanno avuto un piccolo incidente venendo qui.” disse Bree davanti a Carlo e tutta la troupe “Stanno bene ma resteranno tutta la notte in ospedale per sicurezza.”
“Cazzo !” esclamò Carlo non certo felice per quella notizia “Dovremo rimandare almeno di un paio di giorni, a meno che non tu non trovi qualcuno per sostituirli.”
“Pensandoci bene potremmo girare io e Antonello cambiando un po' la scena.” propose Bree in mezzo allo stupore generale.
“Tu ! Ma lo sai quello che stai dicendo ?” chiese Carlo che di certo non s'aspettava quella proposta.
“Dai che Ann è in grado di rendermi irriconoscibile in meno di venti minuti. Antonello ha già girato e quindi non è un problema, gli faremo fare solo il guardone mentre io e Paola ci divertiremo fra di noi, in fondo non è di certo un gran sacrificio farlo con lei.”
Come Bree ebbe finito tutti esplosero in una risata, in effetti tutti i presenti si sarebbero 'sacrificati' per quel nobile scopo. Carlo diede il suo consenso mentre ancora sghignazzava e così io e Bree andammo al trucco.
Bree fu la prima ad uscire dalla sala trucco e subito chiamò me e Carlo per spiegarci quello che aveva in mente. Mentre parlava l'osservai con maggior attenzione, darle un'età ben precisa era impossibile, ma di certo era una donna ancora molto piacente, e poi vestita in modo sexy ma senza eccessi diventava decisamente arrapante. Non avrei mai immaginato che avesse tendenze lesbiche, ma ogni sua parola faceva capire che mi voleva e che il film era solo una scusa per fare sesso con me. Quando anche mio marito ebbe finito col trucco ci sistemammo sul set, e per la prima volta da quando giravo film porno, ebbi la netta sensazione che non si sarebbe trattato di solo lavoro.
La trama di quella scena era piuttosto semplice, io dovevo fare il segaiolo davanti ad un PC, mentre loro erano due cam-girl.
“Ciao Black Nina.” dissi per iniziare.
“Ciao bello, chiamami solo Nina e dimmi chi sei.” Mi rispose mentre era mollemente sdraiata su un letto
“Sono Tom un tuo grande fan.”
“Ciao Tom.” continuò Paola facendo traboccare sensualità “Sai che sei fortunato ? Stasera c'è con me una mia amica porcellina Yana, la vuoi conoscere ?”
“Certo !”
In quel momento comparve Bree che si distese sul letto al fianco di Paola.
“Ciao Tom. Scommetto che vuoi vedere Nina godere come una pazza.”
“Si sì. Perchè non vi spogliate a vicenda ?” continuai sentendo già che dentro le mutande il cazzo cominciava a gonfiarsi.
“Con calma.” disse mia moglie “Prima dobbiamo scaldarci un po'”
Cominciarono a baciarsi languidamente inginocchiate una davanti all'altra accarezzandosi il collo a vicenda, e togliendosi il vestitino che indossavano mostrando una lingerie di pizzo, una nera e l'altra bianca.
Bree mi spinse sul letto e mi sfilò subito il perizoma, poi si sdraiò su di me e fece saltare fuori le tette dal reggiseno per leccarmi i capezzoli. Inutile dire che li avevo già duri, ed i suoi colpi di lingua non fecero che farne aumentare la lunghezza. Lei passava in continuazione dal seno alla bocca mentre entrambe parlavamo per eccitare ancor di più Antonello. Poi fu io a scoprirle il petto rimanendo un po' sorpresa dalle sue dimensioni. Anche se era evidente che il seno era rifatto la sua quinta piena sfidava le leggi di gravità rimanendo dritta sospesa per aria. Feci quasi fatica a prenderle in mano, ma poi le succhiai i capezzoli turgidi come se mi dovesse allattare.
I pantaloni e le mutande erano a terra e mi stavo masturbando senza alcuna remora. Mi toccavo lentamente e mi gustavo lo spettacolo di Paola e Bree che, nude, s'erano messe una sopra l'altra nel più classico dei sessantanove. Sul monitor vedevo il gran culo di Bree e mia moglie che le leccava la fica con lunghe e lente passate di lingua.
“Siete splendide.” riuscii a dire senza avere però nessuna risposta.
Ormai quelle due donne pensavano solo al loro piacere ed io ero un contorno alquanto inutile.
Bree s'alzò e mi fece cenno di seguirla davanti al letto, poi prese un paio di grossi vibratori e me ne diede uno dicendomi di leccarlo. Mentre io bagnavo languidamente il dildo lei mi girò facendomi mettere di spalle alla telecamera principale e cominciò a sculacciarmi piano.
“Tom ti piace il culo di Nina ?” disse come se ci fosse bisogno di una risposta.
“Si sì, l'adoro.” rispose subito mio marito.
“E ti piacerebbe leccarlo come sto per fare io ?” continuò lei passandomi la lingua fra le chiappe.
“Oh non sai come vorrei essere lì !”
Lei mi aprì del tutto il sedere ed iniziò a leccarmi il buchetto mentre io mi stimolavo il clito sfiorandoci contro il dildo. Ero un lago e lei ne approfittò per bere tutti i miei umori che colavano copiosi lungo le cosce ed al loro interno. Poi afferrò un vibratore e dopo averlo leccato me ne infilò una metà nella fica ormai vogliosa.
“Sii !” gemetti “Mettilo tutto dentro !”
“Fallo tu.” mi rispose tirandolo fuori.
In preda alla voglia più sfrenata presi il dildo che avevo in mano e lo feci scivolare velocemente nella passera gemendo di nuovo di piacere. Come fu dentro Bree mi spinse il suo nel culo leccando quel lembo di carne che unisce le due aperture di una donna.
“Ahh godo !” esplosi piena di libidine “Fottimi tutta voglio un super orgasmo !”
Paola non ci mise molto a venire, non saprei neanche dire chi fra le due spingeva il suo giocattolo più velocemente tanto ero preso nel vederle. Poi Bree si sdraiò nel letto ed iniziò a masturbarsi col dildo invitando mia moglie ad usare anche il suo. Lei si mise in mezzo alle gambe dell'altra donna mettendosi a carponi per mostrare ancora il suo bel culo e venni mentre le infilava il secondo vibratore nella fica. Non m'importò molto di sborrare sul monitor né di uscire di scena col cazzo in mano ancora sporco dopo che anche Bree ebbe il suo orgasmo.
Un lungo applauso seguì la fine delle riprese, di certo avevo scoperto il lato lesbico di mia moglie, e
la cosa era stata molto piacevole, già pensavo a come chiederle di vederla con la sua amica con la quale aveva da sempre una relazione.
Il giorno dopo girammo la scena bisex con Mark, il classico macho palestrato, e Simon che al contrario era decisamente più effeminato.
Quando entrai in scena coperta solo di un bustino in pelle nera ed un grosso strap-on legato in vita, Simon stava masturbando il compagno che mostrava già una vistosa erezione.
“Bei maschioni.” esclami al mio ingresso “Volete fare tutto da soli o gradite compagnia.”
“Con quella mazza vieni pure, più sono e più mi piace.” mi rispose Simon mostrando anche nella voce la sua inclinazione sessuale.
Mark mi fece avvicinare a lui e cominciò a baciarmi mentre l'altro leccava lentamente il mio fallo di gomma dopo essersi inginocchiato in mezzo a noi.
Anche se avevo già visto dei gay fare sesso, era la prima volta che ero davanti ad un rapporto bisessuale, il che m'incuriosiva non poco. Simon doveva essere davvero bravo di bocca a giudicare da come l'altro gradiva le sue attenzioni quando glielo prendeva in bocca alternando il cazzo vero a quello finto di Paola. Mi rivedevo un po' in quella scena avendo preparato qualche volta il bull a mia moglie facendogli seghe o pompini, ma da fuori era decisamente più eccitante.
Simon mi fece sedere per terra e subito dopo mi ritrovai il suo cazzo in bocca che succhiai subito con avidità. Mark si mise dietro di lui e, senza tanti preamboli, lo inculò con veemenza, facendolo sussultare ad ogni affondo. Era quasi comico vedere Simon in mezzo a noi, il suo corpo gracile sembrava quasi si dovesse spezzare da un momento all'altro sotto la furia dell'altro uomo, che però poco dopo si mostrò peggio di lui. Mark infatti tolse il gay di mezzo a noi e s'impalò da solo sul mio strap-on per poi richiamare l'amico e metterglielo in bocca. Non sapendo che dire rimasi in silenzio, solo ordinai perentoriamente a Simon di leccarmi la fica visto che volevo godere anch'io. Non avevo mai sodomizzato un uomo, e durante i miei rapporti lesbo preferivo prendere da dietro la mia amica, ma dopo i primi momenti d'impaccio riuscii a muovermi con una certa naturalezza. Simon invece i dimostrò un perfetto imbranato leccandomi malissimo e facendomi venire ancor di più la voglia d'essere scopata da un vero uomo.
Alla fine Mark mise Paola sul divano e, dopo averle tolto lo strap-on, cominciò a scoparla col suo bel randello. Ma subito dopo Simon gli si piazzò dietro e ricambiò l'inculata anche se lo fece con minor foga. Mia moglie lo insultava dandogli del frocio incapace, ma si vedeva che era per scena, in realtà stava godendo ed anche molto.
In quel momento ripensai al fatto che avevo il culo ancora vergine nonostante avessi mandato più segnali a mia moglie facendole capire la mia voglia di provare la sodomia passiva. Ma lei nicchiava sempre forse intimorita dal fatto che potesse piacermi e che dopo le avrei “potuto rubare” gli uomini.
Li vidi mentre entrambi venivano sulle tette di mia moglie per poi leccare il seme dell'altro e portarlo infine alla bocca di Paola.
Quando tornammo a casa facemmo subito l'amore e lei non lesinò delle languide carezze al mio buchetto, forse aveva capito che prima o poi avrebbe dovuto prendersi ciò che le volevo donare, ma non era quello il giorno giusto. In compenso dopo averlo leccato glielo misi io nel suo bel culo, prendendola come non mi succedeva da tempo.
“Sei tanto troia che ti fai anche i finocchi !” le urlai ripensando a quello che era successo poco prima.
“Sì ma ora fottimi tu e fallo come si deve, quei due non valevano niente.”
Continuai a scoparla fino a quando non le venni dentro, sapevo che le piaceva sentirsi riempita di sperma, ma che per ragioni di scena sul set questo non poteva accadere. Come mi sfilai da lei, Paola si ficcò due dita nel buchetto per poi leccarle con gusto ed alla fine ripulì anche me mentre io facevo lo stesso a lei.
“Lo sai che ti amo.” mi disse quando ci ritrovammo sdraiati vicini.
“Certo che lo so come tu sai che ti voglio sempre felice.”
Paola mi diede un bacio prima d'appoggiarsi sul mio petto ed addormentarsi come una bambina, io rimasi a guardarla, era così innocente vista in quel modo ce quasi mi misi a piangere per la gioia, ma poi il sonno rapì anche me.
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
Nella prima ci fu un rapporto molto tradizionale in cui lei iniziò a fare sfoggio di un look sempre più dark-fetish dove il nero era il colore predominante.
Nella seconda Paola era con un ragazzo di colore col quale ebbe un rapporto esclusivamente anale, quando finì era distrutta viste le dimensioni notevolissime dell'attore, ma appena entrata in camerino si fece scopare anche da me.
Ho la fica che sta per esplodere dalla voglia.” mi disse candidamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
La terza scena fu l’unica che girai il giorno seguente, si trattava di una piccola orgia con tre uomini che dovevano essere abbastanza violenti, ma senza esagerare. Ma, come mi videro entrare in scena con una guepiere e perizoma di pelle e le immancabili calze con la riga, mi saltarono addosso come tre affamati di sesso. Ben presto mi ritrovai due randelli nella passera che mi mandarono subito in estasi, non recitavo affatto quando urlavo il mio piacere, ed era questa la mia marcia in più. Infine decisero che m'avrebbero presa tutti e tre contemporaneamente, così due si sdraiarono avvicinando al massimo i loro cazzi in modo da formarne uno di dimensioni enormi ed io m'impalai su di loro offrendo al terzo il mio culo che fu subito riempito. Era la prima volta che provavo una tripla penetrazione ed il piacere era tale da togliermi quasi il respiro. Vennero tutti e tre sul mio bel sedere e come finimmo fu mio marito a portarmi l'asciugamano per pulirmi, solo lo poggiò in modo blando, come se non volesse che mi togliessi il loro seme. Capii subito le sue intenzioni, lo presi per mano portandolo di corsa nel camerino, appena chiusa la porta s'inginocchio dietro di me e cominciò a leccar tutto quello sperma mentre si segava furiosamente.
“Sei proprio un gran cornuto.” gli dissi godendo nel vederlo così sottomesso al mio piacere.
Quando giunse il giorno di girare la quarta scena ci fu uno sgradevole imprevisto.
“Patrizia e Giorgio hanno avuto un piccolo incidente venendo qui.” disse Bree davanti a Carlo e tutta la troupe “Stanno bene ma resteranno tutta la notte in ospedale per sicurezza.”
“Cazzo !” esclamò Carlo non certo felice per quella notizia “Dovremo rimandare almeno di un paio di giorni, a meno che non tu non trovi qualcuno per sostituirli.”
“Pensandoci bene potremmo girare io e Antonello cambiando un po' la scena.” propose Bree in mezzo allo stupore generale.
“Tu ! Ma lo sai quello che stai dicendo ?” chiese Carlo che di certo non s'aspettava quella proposta.
“Dai che Ann è in grado di rendermi irriconoscibile in meno di venti minuti. Antonello ha già girato e quindi non è un problema, gli faremo fare solo il guardone mentre io e Paola ci divertiremo fra di noi, in fondo non è di certo un gran sacrificio farlo con lei.”
Come Bree ebbe finito tutti esplosero in una risata, in effetti tutti i presenti si sarebbero 'sacrificati' per quel nobile scopo. Carlo diede il suo consenso mentre ancora sghignazzava e così io e Bree andammo al trucco.
Bree fu la prima ad uscire dalla sala trucco e subito chiamò me e Carlo per spiegarci quello che aveva in mente. Mentre parlava l'osservai con maggior attenzione, darle un'età ben precisa era impossibile, ma di certo era una donna ancora molto piacente, e poi vestita in modo sexy ma senza eccessi diventava decisamente arrapante. Non avrei mai immaginato che avesse tendenze lesbiche, ma ogni sua parola faceva capire che mi voleva e che il film era solo una scusa per fare sesso con me. Quando anche mio marito ebbe finito col trucco ci sistemammo sul set, e per la prima volta da quando giravo film porno, ebbi la netta sensazione che non si sarebbe trattato di solo lavoro.
La trama di quella scena era piuttosto semplice, io dovevo fare il segaiolo davanti ad un PC, mentre loro erano due cam-girl.
“Ciao Black Nina.” dissi per iniziare.
“Ciao bello, chiamami solo Nina e dimmi chi sei.” Mi rispose mentre era mollemente sdraiata su un letto
“Sono Tom un tuo grande fan.”
“Ciao Tom.” continuò Paola facendo traboccare sensualità “Sai che sei fortunato ? Stasera c'è con me una mia amica porcellina Yana, la vuoi conoscere ?”
“Certo !”
In quel momento comparve Bree che si distese sul letto al fianco di Paola.
“Ciao Tom. Scommetto che vuoi vedere Nina godere come una pazza.”
“Si sì. Perchè non vi spogliate a vicenda ?” continuai sentendo già che dentro le mutande il cazzo cominciava a gonfiarsi.
“Con calma.” disse mia moglie “Prima dobbiamo scaldarci un po'”
Cominciarono a baciarsi languidamente inginocchiate una davanti all'altra accarezzandosi il collo a vicenda, e togliendosi il vestitino che indossavano mostrando una lingerie di pizzo, una nera e l'altra bianca.
Bree mi spinse sul letto e mi sfilò subito il perizoma, poi si sdraiò su di me e fece saltare fuori le tette dal reggiseno per leccarmi i capezzoli. Inutile dire che li avevo già duri, ed i suoi colpi di lingua non fecero che farne aumentare la lunghezza. Lei passava in continuazione dal seno alla bocca mentre entrambe parlavamo per eccitare ancor di più Antonello. Poi fu io a scoprirle il petto rimanendo un po' sorpresa dalle sue dimensioni. Anche se era evidente che il seno era rifatto la sua quinta piena sfidava le leggi di gravità rimanendo dritta sospesa per aria. Feci quasi fatica a prenderle in mano, ma poi le succhiai i capezzoli turgidi come se mi dovesse allattare.
I pantaloni e le mutande erano a terra e mi stavo masturbando senza alcuna remora. Mi toccavo lentamente e mi gustavo lo spettacolo di Paola e Bree che, nude, s'erano messe una sopra l'altra nel più classico dei sessantanove. Sul monitor vedevo il gran culo di Bree e mia moglie che le leccava la fica con lunghe e lente passate di lingua.
“Siete splendide.” riuscii a dire senza avere però nessuna risposta.
Ormai quelle due donne pensavano solo al loro piacere ed io ero un contorno alquanto inutile.
Bree s'alzò e mi fece cenno di seguirla davanti al letto, poi prese un paio di grossi vibratori e me ne diede uno dicendomi di leccarlo. Mentre io bagnavo languidamente il dildo lei mi girò facendomi mettere di spalle alla telecamera principale e cominciò a sculacciarmi piano.
“Tom ti piace il culo di Nina ?” disse come se ci fosse bisogno di una risposta.
“Si sì, l'adoro.” rispose subito mio marito.
“E ti piacerebbe leccarlo come sto per fare io ?” continuò lei passandomi la lingua fra le chiappe.
“Oh non sai come vorrei essere lì !”
Lei mi aprì del tutto il sedere ed iniziò a leccarmi il buchetto mentre io mi stimolavo il clito sfiorandoci contro il dildo. Ero un lago e lei ne approfittò per bere tutti i miei umori che colavano copiosi lungo le cosce ed al loro interno. Poi afferrò un vibratore e dopo averlo leccato me ne infilò una metà nella fica ormai vogliosa.
“Sii !” gemetti “Mettilo tutto dentro !”
“Fallo tu.” mi rispose tirandolo fuori.
In preda alla voglia più sfrenata presi il dildo che avevo in mano e lo feci scivolare velocemente nella passera gemendo di nuovo di piacere. Come fu dentro Bree mi spinse il suo nel culo leccando quel lembo di carne che unisce le due aperture di una donna.
“Ahh godo !” esplosi piena di libidine “Fottimi tutta voglio un super orgasmo !”
Paola non ci mise molto a venire, non saprei neanche dire chi fra le due spingeva il suo giocattolo più velocemente tanto ero preso nel vederle. Poi Bree si sdraiò nel letto ed iniziò a masturbarsi col dildo invitando mia moglie ad usare anche il suo. Lei si mise in mezzo alle gambe dell'altra donna mettendosi a carponi per mostrare ancora il suo bel culo e venni mentre le infilava il secondo vibratore nella fica. Non m'importò molto di sborrare sul monitor né di uscire di scena col cazzo in mano ancora sporco dopo che anche Bree ebbe il suo orgasmo.
Un lungo applauso seguì la fine delle riprese, di certo avevo scoperto il lato lesbico di mia moglie, e
la cosa era stata molto piacevole, già pensavo a come chiederle di vederla con la sua amica con la quale aveva da sempre una relazione.
Il giorno dopo girammo la scena bisex con Mark, il classico macho palestrato, e Simon che al contrario era decisamente più effeminato.
Quando entrai in scena coperta solo di un bustino in pelle nera ed un grosso strap-on legato in vita, Simon stava masturbando il compagno che mostrava già una vistosa erezione.
“Bei maschioni.” esclami al mio ingresso “Volete fare tutto da soli o gradite compagnia.”
“Con quella mazza vieni pure, più sono e più mi piace.” mi rispose Simon mostrando anche nella voce la sua inclinazione sessuale.
Mark mi fece avvicinare a lui e cominciò a baciarmi mentre l'altro leccava lentamente il mio fallo di gomma dopo essersi inginocchiato in mezzo a noi.
Anche se avevo già visto dei gay fare sesso, era la prima volta che ero davanti ad un rapporto bisessuale, il che m'incuriosiva non poco. Simon doveva essere davvero bravo di bocca a giudicare da come l'altro gradiva le sue attenzioni quando glielo prendeva in bocca alternando il cazzo vero a quello finto di Paola. Mi rivedevo un po' in quella scena avendo preparato qualche volta il bull a mia moglie facendogli seghe o pompini, ma da fuori era decisamente più eccitante.
Simon mi fece sedere per terra e subito dopo mi ritrovai il suo cazzo in bocca che succhiai subito con avidità. Mark si mise dietro di lui e, senza tanti preamboli, lo inculò con veemenza, facendolo sussultare ad ogni affondo. Era quasi comico vedere Simon in mezzo a noi, il suo corpo gracile sembrava quasi si dovesse spezzare da un momento all'altro sotto la furia dell'altro uomo, che però poco dopo si mostrò peggio di lui. Mark infatti tolse il gay di mezzo a noi e s'impalò da solo sul mio strap-on per poi richiamare l'amico e metterglielo in bocca. Non sapendo che dire rimasi in silenzio, solo ordinai perentoriamente a Simon di leccarmi la fica visto che volevo godere anch'io. Non avevo mai sodomizzato un uomo, e durante i miei rapporti lesbo preferivo prendere da dietro la mia amica, ma dopo i primi momenti d'impaccio riuscii a muovermi con una certa naturalezza. Simon invece i dimostrò un perfetto imbranato leccandomi malissimo e facendomi venire ancor di più la voglia d'essere scopata da un vero uomo.
Alla fine Mark mise Paola sul divano e, dopo averle tolto lo strap-on, cominciò a scoparla col suo bel randello. Ma subito dopo Simon gli si piazzò dietro e ricambiò l'inculata anche se lo fece con minor foga. Mia moglie lo insultava dandogli del frocio incapace, ma si vedeva che era per scena, in realtà stava godendo ed anche molto.
In quel momento ripensai al fatto che avevo il culo ancora vergine nonostante avessi mandato più segnali a mia moglie facendole capire la mia voglia di provare la sodomia passiva. Ma lei nicchiava sempre forse intimorita dal fatto che potesse piacermi e che dopo le avrei “potuto rubare” gli uomini.
Li vidi mentre entrambi venivano sulle tette di mia moglie per poi leccare il seme dell'altro e portarlo infine alla bocca di Paola.
Quando tornammo a casa facemmo subito l'amore e lei non lesinò delle languide carezze al mio buchetto, forse aveva capito che prima o poi avrebbe dovuto prendersi ciò che le volevo donare, ma non era quello il giorno giusto. In compenso dopo averlo leccato glielo misi io nel suo bel culo, prendendola come non mi succedeva da tempo.
“Sei tanto troia che ti fai anche i finocchi !” le urlai ripensando a quello che era successo poco prima.
“Sì ma ora fottimi tu e fallo come si deve, quei due non valevano niente.”
Continuai a scoparla fino a quando non le venni dentro, sapevo che le piaceva sentirsi riempita di sperma, ma che per ragioni di scena sul set questo non poteva accadere. Come mi sfilai da lei, Paola si ficcò due dita nel buchetto per poi leccarle con gusto ed alla fine ripulì anche me mentre io facevo lo stesso a lei.
“Lo sai che ti amo.” mi disse quando ci ritrovammo sdraiati vicini.
“Certo che lo so come tu sai che ti voglio sempre felice.”
Paola mi diede un bacio prima d'appoggiarsi sul mio petto ed addormentarsi come una bambina, io rimasi a guardarla, era così innocente vista in quel modo ce quasi mi misi a piangere per la gioia, ma poi il sonno rapì anche me.
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