Il talismano egiziano (3)

di
genere
incesti

Ci trovammo al pub dopo alcuni giorni per berci qualche birra assieme e raccontarci le ultime novità.
Ci vollero due pilsner per cominciare a parlare del “sesso del medaglione”, come avevamo battezzato le scopate che ci saremmo fatti da quel periodo in avanti grazie all’aiuto dell’amuleto.
- Ti posso confermare che ad ogni scossa corrisponde una sola sborrata, però si può ripetere con la stessa donna: mia sorella all’inizio mi aveva detto che non avremmo più dovuto fare niente, ma poi toccandole la mano le ho fatto cambiare idea… - iniziai io.
- Te l’ha succhiato di nuovo? -
- Sì, però questa volta mi ha anche scopato! -
- Cioè ha fatto tutto lei? -
- Praticamente sì: si è seduta sopra di me sulla sedia e mi ha cavalcato fino a godere, poi si è girata e ha fatto godere me… -
- Le hai schizzato dentro? -
- Ma sei matto? Lei lo voleva, ma quando mi ha detto che non prendeva la pillola l’ho tirato fuori e le ho sborrato sulle chiappe -
- Potevi venirle nel culo, no? -
- La prossima volta… comunque è stato bellissimo lo stesso… - finii il mio racconto.
- Io invece non ho avuto di questi problemi… -
- Daiii racconta che sono curioso… -
Eravamo seduti in un tavolino nell’angolo, l’avevamo scelto in disparte per essere liberi di confidarci le nostre esperienze senza essere ascoltati dagli altri clienti. L’unica persona che ci passava vicino era la cameriera, una bella moretta sui 25 anni, se non fosse stata strapiena di tatuaggi sarebbe stata la mia ragazza ideale.
In quel momento ci stava portando la terza birra, quando appoggiando i bicchieri sul tavolino sfiorò le mani sia a me che a Marco.
- Siete elettrici ragazzi, mi avete dato entrambi la scossa… -
Neanche il tempo di scambiarci uno sguardo stupito, io e il mio amico, che la ragazza era già scesa sotto il tavolo e ci stava palpando i cazzi da sopra i pantaloni, grazie ad un muretto basso che la nascondeva dal resto del locale.
- Ho sentito prima che parlavate di sesso e mi sono eccitata, adesso mi è venuta voglia di farvi sborrare… fate finta di niente e continuate a parlare che io vi faccio contenti qua sotto - furono le sue ultime parole prima che la sua bocca fosse occupata alternativamente dai nostri due uccelli.
Marco riprese a raccontare, con in faccia una bella espressione di godimento, vuoi per il ricordo del sesso con sua madre, vuoi per il pompino che ci stava facendo la cameriera.
- Allora… sono arrivato da Arianna che mi ha accolto in accappatoio perché aveva appena fatto la doccia, non l’avevo avvisata che sarei passato, suo marito era fuori… - iniziò il mio amico omettendo le parole madre e padre per non far capire alla ragazza sotto il tavolo chi fosse per lui la donna con cui aveva fatto sesso.
- Era imbarazzata? -
- Un po’… quindi non ho perso tempo e le ho sfiorato il braccio… - mi disse facendomi l’occhiolino.
- E poi? -
- Da quel momento è diventata un’altra persona… non la riconoscevo più… si è sfilata l’accappatoio e si è fatta guardare, ha fatto un giro su sé stessa sorridendomi, io avevo la salivazione azzerata… “Sei contento che finalmente mi puoi vedere completamente nuda?” mi ha detto -
Nel frattempo la cameriera ci stava estasiando col suo bocchino, era magnifica, peccato non poterla ammirare mentre ce lo succhiava, mi venne un’idea, presi il mio telefono e feci partire la registrazione video per poi abbassarlo sotto il tavolo e riprendere il doppio pompino, l’avremmo riguardato dopo con calma.
- Poi mi ha fatto sedere sul divano e mi ha preso in bocca il cazzo, ne aveva una voglia matta… pensa che subito prima mi ha detto “Non sai quante volte ho sognato questo momento… ma non ho mai avuto il coraggio di chiedertelo, anche se avevo capito che mi desideri” -
Quindi il medaglione, in fin dei conti, sembrava più liberare le voglie delle persone, sopite dai vari freni inibitori, piuttosto che creare sesso dal nulla: la sposina in viaggio di nozze voleva restare incinta, alla barista sul battello piaceva ingoiare lo sperma, mia sorella nutriva una latente attrazione nei miei confronti e anche la mamma di Marco, sentendosi desiderata sessualmente dal figlio, aveva cominciato a fantasticare su loro due.
Evidentemente anche la cameriera del pub adorava fare le pompe… infatti facendo una breve pausa chiese al mio amico:
- Lo succhio meglio io o Arianna? -
- Siete brave entrambe, sarebbe bello fare una gara per vedere chi mi fa venire prima… - le rispose lui mentre lei già riprendeva il doppio pompino.
- La prima sborrata gliel’ho sparata in bocca - continuò Marco - Poi in effetti, come dicevi tu, la sua iniziativa si è bloccata, sembrava quasi essersi pentita, ho dovuto toccarle di nuovo il braccio per farla arrapare di nuovo. Si è messa in piedi sul divano appoggiando la figa sulla mia faccia e le ho restituito il favore orale. Sbrodolava come una fontanella, leccandogliela mi sono eccitato come un mandrillo e dopo averla sentita venire sulla mia bocca l’ho messa a pecorina e ho iniziato a scoparla -
- Le hai goduto dentro? -
- Sì… lei mi ha detto che non c’erano problemi, il vantaggio di farlo con una donna di una certa età… è stato fantastico… anche se era il secondo round non finivo più di eiaculare… -
- Ohhh… sto per venire anch’iooo - gli feci eco avvisando la cameriera della sborrata in arrivo.
Schizzai un sacco di volte sul suo palato, lei deglutiva man mano che riceveva il mio carico, poi fece a malapena in tempo a ripulirmi il cazzo ancora gocciolante che dovette subito prendere in bocca il pisello di Marco che stava per esplodere, per non farsi sborrare in faccia.
Godette anche lui cercando di non attirare l’attenzione, il ragazzo alla spina stava cercando con lo sguardo la sua collega ma non la vedeva in giro, mentre le birre si accumulavano sul bancone.
La cameriera aspettò l’attimo giusto per venire su da sotto il tavolo, ci fece l’occhiolino e riprese a lavorare come se niente fosse, con ancora alcune gocce del nostro sperma sulle labbra.
- Uau che figata ‘sto amuleto! - esclamò Marco rilassato.
- Poi sei andato via? - cercai di riprendere il filo del racconto.
- No, ero distrutto, mi sono riposato un po’ sul divano -
- E se tornava tuo padre? -
- No, mia mamma mi aveva detto che sarebbe rimasto fuori a lungo. Il tempo di ricaricare le batterie e l’ho presa per mano e l’ho portata in camera, volevo anche il suo culo… -
- Sei un grande! -
- Mi ha fatto tornare duro il cazzo facendomi una spagnola, non puoi immaginare quanto siano morbide le sue tettone, poi l’ho fatta sdraiare a pancia in su perché volevo guardarla negli occhi mentre le penetravo l’ano -
- Com’era messa dietro? -
- Sono entrato facilmente: a dispetto dell’aria da santerellina che ha, ho capito che lo prende spesso anche nel culo, dopo me l’ha confessato pure lei che ama l’anale -
- E ovviamente le sei venuto nel culo… -
- Ovviamente… lei ha goduto sia dietro sia con la fica, dato che per tutta l’inculata non aveva smesso un attimo di masturbarsi la passera, gridandomi frasi oscene… -
- Insomma ti sei tolto un bel capriccio… -
- CI siamo tolti un capriccio… anche lei non vedeva l’ora sotto sotto… -
- Prossimo traguardo? - gli chiesi.
- Ho promesso a mia madre che le darò tutto il cazzo che vorrà… tra scopare con lei e con la mia ragazza non credo che mi rimarranno molte energie per fare altro… E tu? -
- Anch’io continuerò a darci dentro con mia sorella… però qualche botta ho intenzione di darla anche a mia zia… -



continua…



di
scritto il
2022-03-30
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