La macchina del tempo (5)

di
genere
incesti

Quando mia zia Marta, la sorella maggiore di mio padre, rimane completamente nuda davanti a me, non posso non rimanere sorpreso dal suo fisico: a differenza di com’era (o sarà) nel 1997 e ancor più nel 2021, nel 1973 è perfetta: le sue tettone sono grosse ma sostenute, i fianchi sono morbidi e sinuosi e il culo che vedo riflesso sullo specchio è un’opera d’arte, burroso ma proporzionato.
- Che c’è che mi fissi? - mi domanda sorpresa - Sembra la prima volta che mi vedi… - continua sorridendo.
- Così, sì… - balbetto.
- Cos’ho che non va oggi? - mi chiede perplessa.
- Niente, sei bellissima - la rassicuro avvicinandomi a lei.
Inizio a impastarle le tette, sono morbide e calde, lei intanto mi sbottona i pantaloni e si fa strada verso il suo luna park.
- Che vestiti strani che hai oggi… - mi fa notare.
- Ti piacciono? Li ho presi nel nuovo negozio che hanno aperto al centro commerciale - cerco di giustificarli.
- Cos’è un centro commerciale? Comunque non ti stanno tanto bene, sono così larghi… però il tuo cazzo quando ti ecciti si fa sempre notare… - mi provoca finendo di spogliarmi e portandomi sul mio letto.
- Oggi voglio stare sopra io - dichiara senza lasciarmi il tempo di replicare.
Dopo pochi secondi, me la ritrovo impalata sul mio pisello, la fica le si è bagnata subito, evidentemente aveva una voglia matta di scopare, adesso mi sta già cavalcando animatamente facendo oscillare oscenamente le tette sopra la mia faccia, io cerco di fermare quel dondolio strizzandogliele forte, lei apprezza e la sento eccitarsi sempre di più.
- Dio mio come mi fai sbrodolareee… - geme Marta motivando il fiume che sento scendermi sui coglioni.
- Come mai ci stai mettendo tan… - sono le parole che sentiamo provenire dalla porta, interrotte appena mia sorella Caterina (nel corpo di nostra madre Laura) entra nella stanza e ci vede avvinghiati sul letto.
- Zia?!? - si lascia scappare incredula mia sorella.
- Ti posso spiegare… non è come sembra… - cerca inutilmente di giustificarsi Marta.
- E allora che staresti facendo? Testando le molle del materasso? - la sfotte Caterina.
- Dai Cater… ehm… Laura… non fare sceneggiate… se sei invidiosa spogliati e vieni qua con noi… - tento di coinvolgerla per farle passare l’incazzatura.
Lei non se lo fa ripetere due volte, è evidente che non le è passata la voglia di scopare che aveva quando poche ore fa è scesa in garage, si avvicina fissando le tettone di nostra zia, sono magnetiche, non si riesce a non guardarle, quando se le ritrova a portata di mano le palpa voluttuosamente indugiando sui capezzoli ancora duri per l’eccitazione, nel frattempo Marta ricomincia ad andare su e giù sul mio cazzo.
- Che belle tette! - esclama Caterina terminando di spogliarsi e facendo emergere questa sua vena lesbica che non è mai venuta fuori prima.
Si inginocchia sul bordo del letto e comincia a baciare la zia, io da sotto mi godo lo spettacolo, per la prima volta vedo il corpo nudo di nostra madre, non è affatto male, anzi…
Con una mano le accarezzo il seno, non è grande come quello delle zie ma toccarlo è comunque una bellissima sensazione… che probabilmente il mio subconscio ricorda da quando ero piccolo.
Scendo a sfiorare le labbra umide della sua figa e sento come una scossa… se penso che sono uscito da lì… mia sorella nel corpo di mia madre non perde tempo e viene ad appoggiarsi con l’inguine sulla mia faccia, continuando a limonare con Marta.
Chiudo gli occhi e mi gusto con la lingua l’intimità di Caterina, mentre il mio cazzo continua a godersi il trattamento della passera di mia zia che se lo ficca dentro fino alle palle.
Mia sorella, sentendosi leccare la patata, starà pensando a me o a nostro padre, dato che ho il suo aspetto? Che situazione! Assurda… ma estremamente eccitante!
Le due troiette che ho sopra decidono di scambiarsi le posizioni, ora ho in bocca gli umori di Marta e attorno al pisello la fica di mia madre "posseduta" da Caterina… che stretta che è… molto più di quella di mia zia… non ce la faccio a resistere oltre… sto per sborrare!
Mia sorella sente che ormai ci sono, ma anziché sfilarsi accelera i colpi di bacino, evidentemente vuole prendere la schizzata dentro… non riesco a obiettare perché mia zia sta già venendo sulla mia faccia smorzando i propri gemiti nella bocca di Caterina… e allora godo anch’io, seguito a ruota da mia sorella… lascio partire uno schizzo dietro l’altro… non finiscono più… mio padre ha proprio una sborrata abbondante!
Oh cazzo… che io sia stato concepito proprio oggi?



continua…



di
scritto il
2023-01-21
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