Camgirl (3)
di
Luca43
genere
incesti
E così mia sorella Beatrice scrisse nella chat che per vederci scopare dovevano arrivare a 15000 crediti, nel frattempo io in mutande e con una birra in mano ero uscito in terrazza per prendere una boccata d’aria e ripigliarmi dall’orgasmo appena provato, sinceramente non avevo ricordi di aver goduto così tanto con un pompino prima di allora: non era solo il modo in cui me lo aveva succhiato, probabilmente era il fatto che era stata proprio mia sorella ad avermi fatto contento con la bocca, l’avevo immaginato tante volte e alla fine il sogno si era avverato, anzi la realtà aveva superato la fantasia.
Mi raggiunse fuori e mi abbracciò da dietro, era ancora nuda perché sentivo le sue tette appoggiate sulla mia schiena, sulle braccia mi venne la pelle d’oca, quando mi girai non riuscii a non baciarla, sentivo il gusto del mio sperma sulla sua lingua e strizzandole il culo con la mano libera portai la sua fichetta di fronte al mio uccello che già iniziava a prepararsi per il secondo round.
Lei infilò entrambe le mani nei miei boxer e iniziò a palparmi sia il cazzo che i coglioni.
- Mmmhhh… ti si è già ingrossato di nuovo… che sesso che mi fa sentirmi così desiderata… -
- Sei troppo bona, non riesco a non eccitarmi con te vicina… -
- E fino ad oggi come hai fatto tutte le volte che mi vedevi? -
- È stata dura… anzi duro… -
- E poi correvi a casa a segarti pensando a me? -
- Sì… è successo spesso… - risposi deglutendo a fatica.
- Anch’io qualche volta mi sono toccata pensando a te… -
- Davvero? E perché non me l’hai mai detto prima? -
- Probabilmente per lo stesso motivo per cui non me l’hai detto neanche tu… -
- Non volevo fare la figura del solito maschio perennemente arrapato… -
- E io non volevo passare per zoccola… -
- Allora abbiamo sbagliato entrambi… ma da oggi possiamo recuperare il tempo perso, che ne dici? -
Sorridendomi prese dalla mia mano la bottiglia di birra ormai quasi vuota e l’appoggiò sul tavolino nascosto nell’angolo del terrazzino, poi guardandomi negli occhi piegò le gambe e scese lentamente fino ad infilarsi nella passera il collo della bottiglia.
- OK, scoperemo come ricci, non solo di fronte alla webcam… - mi confermò andando su e giù sempre più velocemente sulla birra.
Io non credevo ai miei occhi, avevo di fronte mia sorella che stava usando una bottiglia di birra da mezzo litro come se fosse un dildo: con una mano teneva la base per farla stare ferma e verticale e con l’altra si masturbava il bottoncino, le tette sobbalzavano su e giù cercando di seguire la sua galoppata.
Mi portai davanti a lei e mi sfilai i boxer, tanto eravamo abbastanza riparati da sguardi indiscreti, e anche se qualcuno guardava non me ne fregava niente, uno più, uno meno…
Mentre le strizzavo le tette, me lo prese in bocca e continuando lo smorzacandela sulla bottiglia mi mostrò un’anticipazione di quello che mi aspettava di lì a poco quando avremmo scopato.
Dopo poco sentii i suoi capezzoli diventare durissimi e lei venne, rallentò il ritmo della cavalcata gustandosi l’orgasmo con il mio cazzo tra le labbra e la bottiglia nella passera, poi si alzò a fatica e mi riconsegnò la birra.
- Adesso è ancora più buona… -
Mi scolai l’ultimo goccio e devo ammettere che era deliziosa, il bordo della bottiglia sapeva di figa e la birra era aromatizzata con gli umori di mia sorella.
Tornammo dentro in casa, lei rilassata, io col cazzo ancora in tiro, ma la cifra non era ancora stata raggiunta, mia sorella prima di uscire in terrazza aveva messo la diretta in stand-by e i crediti si erano stabilizzati a circa 12500, serviva una spintarella…
- Scrivi che se arrivano a 15000 mi dai anche il culo - le consigliai.
- Non posso, non ho mai preso un pisello vero dietro… -
- Non è tanto diverso dal vibratore che usi di solito! -
- A parte il diametro… - rispose perplessa.
- Dai… sta’ tranquilla… farò piano… -
Aggiornò la chat con la novità e subito i versamenti ripresero veloci, la cifra saliva a vista d’occhio.
- Che maiali che siete amici miei! - disse ridendo rivolta alla webcam dopo aver riattivato video e audio.
Impiegammo i pochi minuti che mancavano alla scopata soprattutto a preparare il suo ano, sempre in diretta: la fica era già bagnata anche grazie alla bottiglia di poco prima, il buchetto del culo invece era stretto e timido, dovetti impegnarmi con la lingua e alcune dita per allentarne la tensione, lubrificandolo con la mia saliva e il suo liquido vaginale, ma questo servì anche per farmi tornare durissimo il cazzo.
- Ti sei eccitato troppo, ce l’hai enorme, non puoi entrarmi nel culo col pisello in queste condizioni! - mi bisbigliò all’orecchio.
- Non è colpa mia, l’idea di scoparti e incularti mi sta facendo impazzire… - le risposi sottovoce.
Mi guardò sorridendomi.
- OK, allora inizieremo davanti… intanto mi infilerò il dildo nel culo per prepararmi... -
Arrivò il tanto agognato ding dell’obiettivo raggiunto, mia sorella ringraziò i fan e si distese supina sul divano di profilo rispetto alla webcam, voleva partire alla missionaria.
Io ero imbambolato, non mi sembrava vero quello che stava per accadere, steso sopra di lei non riuscivo a muovermi, dovette prendermi lei il cazzo e guidarmelo dentro la figa, la mia cappellona esitò un attimo quando si trovò all’altezza delle sue labbra, sembrava Atreiu nel film La Storia Infinita quando doveva passare tra le due sfingi dell’Oracolo Meridionale, poi facendosi largo entrò dentro mia sorella costringendo la passera ad abbracciare tutta la lunghezza del cazzo.
Scappò ad entrambi un gemito, breve ma intensissimo, poi fu un crescendo di penetrazioni, sempre più profonde e veloci, di secrezioni, sempre più abbondanti e odorose, e di manifestazioni di godimento, sempre più accese e volgari.
- Sììì… cosììì… spingi forte… scopami tutta… infilamelo fino in fondo… -
- Aaahhh… sììììì… lascio fuori solo le palle… -
- Tu sí che me la riempi, non me la sono mai sentita cosí... -
Nel frattempo Beatrice si stantuffava il dildo nel culo, lubrificato sempre più dagli umori che scendevano dalla figa.
- Adesso sono pronta anche dietro, cambia buco… - mi incitò a sodomizzarla.
Quella volta non persi tempo e con un po’ di pazienza riuscii a farmi strada attraverso il suo ano, mia sorella ci mise un po’ ad abituarsi alla mia presenza nel suo culo e quando mi diede il via iniziai gradualmente ad aumentare la profondità e la frequenza delle spinte.
Non cambiammo posizione, eravamo troppo eccitati per interrompere anche per pochi istanti quell’estasi, io da sopra guardavo il mio cazzo, grosso come non mai, entrare e uscire dal suo buchetto ormai dello stesso calibro, ogni tanto nascosto dalla sua mano che stava usando per menarsi la fica.
- Sborrami dentro… daiii… sento che ci sei quasi… -
- Sììì Beaaa… ecco gli ultimi colpiii… ti vengo nel culooo!!! - mi lasciai cadere tra le braccia dell’orgasmo.
- Uuuhhh… sento gli schizzi… godo anch’iooo… che bello venire insiemeeeee… - mi fece eco mia sorella.
Continuavo a muovermi piano dentro di lei per darle tutta la sborra che avevo, era bellissimo, esausto mi appoggiai sopra di lei, col petto le schiacciavo le tette e riprendevo fiato sul suo collo, lei mi accarezzava la schiena con le gambe ancora spalancate, dolce e porca allo stesso tempo.
Salutammo i nostri spettatori e dopo aver dato appuntamento alla scopata successiva Beatrice spense il computer.
- È stato fantastico… e tra l’altro mi hai fatto guadagnare un sacco stasera… domani ti porto fuori a cena, ti sei meritato una bella bistecca! -
- Ci sto! Accompagnata con del buon vino rosso, però, non con la birra! - la feci ridere prima di rimanere a dormire da lei.
Per contattarmi privatamente, lasciarmi consigli o confidarmi cosa avete provato leggendo il mio racconto, scrivetemi pure via mail: luke43@blu.it
Mi raggiunse fuori e mi abbracciò da dietro, era ancora nuda perché sentivo le sue tette appoggiate sulla mia schiena, sulle braccia mi venne la pelle d’oca, quando mi girai non riuscii a non baciarla, sentivo il gusto del mio sperma sulla sua lingua e strizzandole il culo con la mano libera portai la sua fichetta di fronte al mio uccello che già iniziava a prepararsi per il secondo round.
Lei infilò entrambe le mani nei miei boxer e iniziò a palparmi sia il cazzo che i coglioni.
- Mmmhhh… ti si è già ingrossato di nuovo… che sesso che mi fa sentirmi così desiderata… -
- Sei troppo bona, non riesco a non eccitarmi con te vicina… -
- E fino ad oggi come hai fatto tutte le volte che mi vedevi? -
- È stata dura… anzi duro… -
- E poi correvi a casa a segarti pensando a me? -
- Sì… è successo spesso… - risposi deglutendo a fatica.
- Anch’io qualche volta mi sono toccata pensando a te… -
- Davvero? E perché non me l’hai mai detto prima? -
- Probabilmente per lo stesso motivo per cui non me l’hai detto neanche tu… -
- Non volevo fare la figura del solito maschio perennemente arrapato… -
- E io non volevo passare per zoccola… -
- Allora abbiamo sbagliato entrambi… ma da oggi possiamo recuperare il tempo perso, che ne dici? -
Sorridendomi prese dalla mia mano la bottiglia di birra ormai quasi vuota e l’appoggiò sul tavolino nascosto nell’angolo del terrazzino, poi guardandomi negli occhi piegò le gambe e scese lentamente fino ad infilarsi nella passera il collo della bottiglia.
- OK, scoperemo come ricci, non solo di fronte alla webcam… - mi confermò andando su e giù sempre più velocemente sulla birra.
Io non credevo ai miei occhi, avevo di fronte mia sorella che stava usando una bottiglia di birra da mezzo litro come se fosse un dildo: con una mano teneva la base per farla stare ferma e verticale e con l’altra si masturbava il bottoncino, le tette sobbalzavano su e giù cercando di seguire la sua galoppata.
Mi portai davanti a lei e mi sfilai i boxer, tanto eravamo abbastanza riparati da sguardi indiscreti, e anche se qualcuno guardava non me ne fregava niente, uno più, uno meno…
Mentre le strizzavo le tette, me lo prese in bocca e continuando lo smorzacandela sulla bottiglia mi mostrò un’anticipazione di quello che mi aspettava di lì a poco quando avremmo scopato.
Dopo poco sentii i suoi capezzoli diventare durissimi e lei venne, rallentò il ritmo della cavalcata gustandosi l’orgasmo con il mio cazzo tra le labbra e la bottiglia nella passera, poi si alzò a fatica e mi riconsegnò la birra.
- Adesso è ancora più buona… -
Mi scolai l’ultimo goccio e devo ammettere che era deliziosa, il bordo della bottiglia sapeva di figa e la birra era aromatizzata con gli umori di mia sorella.
Tornammo dentro in casa, lei rilassata, io col cazzo ancora in tiro, ma la cifra non era ancora stata raggiunta, mia sorella prima di uscire in terrazza aveva messo la diretta in stand-by e i crediti si erano stabilizzati a circa 12500, serviva una spintarella…
- Scrivi che se arrivano a 15000 mi dai anche il culo - le consigliai.
- Non posso, non ho mai preso un pisello vero dietro… -
- Non è tanto diverso dal vibratore che usi di solito! -
- A parte il diametro… - rispose perplessa.
- Dai… sta’ tranquilla… farò piano… -
Aggiornò la chat con la novità e subito i versamenti ripresero veloci, la cifra saliva a vista d’occhio.
- Che maiali che siete amici miei! - disse ridendo rivolta alla webcam dopo aver riattivato video e audio.
Impiegammo i pochi minuti che mancavano alla scopata soprattutto a preparare il suo ano, sempre in diretta: la fica era già bagnata anche grazie alla bottiglia di poco prima, il buchetto del culo invece era stretto e timido, dovetti impegnarmi con la lingua e alcune dita per allentarne la tensione, lubrificandolo con la mia saliva e il suo liquido vaginale, ma questo servì anche per farmi tornare durissimo il cazzo.
- Ti sei eccitato troppo, ce l’hai enorme, non puoi entrarmi nel culo col pisello in queste condizioni! - mi bisbigliò all’orecchio.
- Non è colpa mia, l’idea di scoparti e incularti mi sta facendo impazzire… - le risposi sottovoce.
Mi guardò sorridendomi.
- OK, allora inizieremo davanti… intanto mi infilerò il dildo nel culo per prepararmi... -
Arrivò il tanto agognato ding dell’obiettivo raggiunto, mia sorella ringraziò i fan e si distese supina sul divano di profilo rispetto alla webcam, voleva partire alla missionaria.
Io ero imbambolato, non mi sembrava vero quello che stava per accadere, steso sopra di lei non riuscivo a muovermi, dovette prendermi lei il cazzo e guidarmelo dentro la figa, la mia cappellona esitò un attimo quando si trovò all’altezza delle sue labbra, sembrava Atreiu nel film La Storia Infinita quando doveva passare tra le due sfingi dell’Oracolo Meridionale, poi facendosi largo entrò dentro mia sorella costringendo la passera ad abbracciare tutta la lunghezza del cazzo.
Scappò ad entrambi un gemito, breve ma intensissimo, poi fu un crescendo di penetrazioni, sempre più profonde e veloci, di secrezioni, sempre più abbondanti e odorose, e di manifestazioni di godimento, sempre più accese e volgari.
- Sììì… cosììì… spingi forte… scopami tutta… infilamelo fino in fondo… -
- Aaahhh… sììììì… lascio fuori solo le palle… -
- Tu sí che me la riempi, non me la sono mai sentita cosí... -
Nel frattempo Beatrice si stantuffava il dildo nel culo, lubrificato sempre più dagli umori che scendevano dalla figa.
- Adesso sono pronta anche dietro, cambia buco… - mi incitò a sodomizzarla.
Quella volta non persi tempo e con un po’ di pazienza riuscii a farmi strada attraverso il suo ano, mia sorella ci mise un po’ ad abituarsi alla mia presenza nel suo culo e quando mi diede il via iniziai gradualmente ad aumentare la profondità e la frequenza delle spinte.
Non cambiammo posizione, eravamo troppo eccitati per interrompere anche per pochi istanti quell’estasi, io da sopra guardavo il mio cazzo, grosso come non mai, entrare e uscire dal suo buchetto ormai dello stesso calibro, ogni tanto nascosto dalla sua mano che stava usando per menarsi la fica.
- Sborrami dentro… daiii… sento che ci sei quasi… -
- Sììì Beaaa… ecco gli ultimi colpiii… ti vengo nel culooo!!! - mi lasciai cadere tra le braccia dell’orgasmo.
- Uuuhhh… sento gli schizzi… godo anch’iooo… che bello venire insiemeeeee… - mi fece eco mia sorella.
Continuavo a muovermi piano dentro di lei per darle tutta la sborra che avevo, era bellissimo, esausto mi appoggiai sopra di lei, col petto le schiacciavo le tette e riprendevo fiato sul suo collo, lei mi accarezzava la schiena con le gambe ancora spalancate, dolce e porca allo stesso tempo.
Salutammo i nostri spettatori e dopo aver dato appuntamento alla scopata successiva Beatrice spense il computer.
- È stato fantastico… e tra l’altro mi hai fatto guadagnare un sacco stasera… domani ti porto fuori a cena, ti sei meritato una bella bistecca! -
- Ci sto! Accompagnata con del buon vino rosso, però, non con la birra! - la feci ridere prima di rimanere a dormire da lei.
Per contattarmi privatamente, lasciarmi consigli o confidarmi cosa avete provato leggendo il mio racconto, scrivetemi pure via mail: luke43@blu.it
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