Esci con me se giochiamo a strip poker

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etero

Esci con me se giochiamo a strip poker

0-Sfida

"Avrai un appuntamento con me se, mi batterai a strip poker" dice Oriana ad Enrico
"Intendi dire che, ad ogni mano che vincerò.."
"Se vincerai"
"Se vincerò, tu dovrai toglierti un indumento?"
"E se vincerò io, tu dovrai toglierti un indumento"
"E' una richiesta strana. Quindi, per uscire con te dovrò metterti a nudo?"
"Sì, ma non farti idee strane, uomo. Mi vedrai nuda ma non andrai oltre"
"Ok.. E' una cosa strana ma, c'è un trucco?"
"No"
"Allora direi che = Quando vuoi iniziare? = "

Ecco, nel contesto era stata questa la proposta. Enrico aveva chiesto ad una delle ragazze più carine del liceo di uscire. Lei, ripetente al secondo anno, tendente ai vent’anni, capelli neri tagliati corti, ondulati, occhi neri. Lui, 18 anni appena compiuti, nessuna fidanzata a carico.
Lei lo aveva guardato un po’ di traverso, valutandolo, soppesandolo. Magari pensando che fosse uno sfigato. La prima risposta fu no. Oriana era con le sue due inseparabili compari. La rossa dalle tette grandi e la bionda con gli occhi azzurri. Tutti e tre avevano una coda di spasimanti che moriva loro dietro.
Adesso, non pretendeva di avere la meglio su tutti gli altri ma, come dice quel detto? Tentare non nuoce.
La prima risposta era stato un secco no, accompagnato dai risolini delle sue compari. Poi, fatto qualche passo lungo il corridoio, lei si era fermata e, con un sorrisetto furbo sulle labbra, gli aveva detto "Ho cambiato idea ma, se vuoi uscire con me, dovrai battermi"
"A cosa?"
"Poker. Sai giocarci?"
"Ci ho giocato qualche volta" aveva annuito"Quindi, basta una partita a poker e batterti?"
"Non è così facile battermi"
"Se è l'unico modo per uscire con te"
Lei aveva riso della situazione e aveva aggiunto "Faremo tre incontri. Il primo sarà un semplice incontro, liscio"
“Ok”
“Il secondo sarà un po’ più serio”
“Vuoi giocare a soldi?”
“Voglio giocare a strip” si avvicinò di un palmo e sembrò sfidarlo ad accettare
Enrico, arrossì un poco ma, giusto per non perdere la faccia, annuì “Totale?”
“Non così in fretta” aveva sorriso
“E la terza manches?”
“Servirà se faremo pari”
“Quindi, mia vittoria tu esci con me. Vinci tu?”
“Non se ne fa nulla” si era stretta nelle spalle e aveva teso la mano “Abbiamo un accordo?”
“Abbiamo un accorto”

I-Primo e secondo round


Ed eccoli lì
A contendersi l'agognata uscita. Enrico è nervoso, cerca di ricordare le regole basi del poker.
Oriana, invece, non sembra minimamente preoccupata. Sfoglia le carte con l'abilità di un esperto mazziere. Enrico pensa di avere perso già in partenza. Prima partita. Niente di eccezionale. Giusto per riscaldare gli animi, Oriana ha imposto che, la prima partita, non sarà un vero strip. Nessun indumento tolto in caso di perdita.
Enrico tira un sospiro di sollievo. Per Enrico, la partita si conclude quasi subito. Oriana, con aria sufficiente, lo osserva e gli chiede "Puoi sempre rinunciare"
"No, un impegno è un impegno"
"Sarai umiliato. Ne vale la pena?"
"Se è per uscire con te, sì" risponde deciso Enrico
Oriana, impressionata da quella determinazione, rivaluta il giovane che ha davanti. Quasi gli dispiace doverlo sconfiggere. Per Enrico, la partita si conclude quasi subito. Oriana, con aria sufficiente, lo osserva e gli chiede "Puoi sempre rinunciare"
"No, un impegno è un impegno"
"Sarai umiliato. Ne vale la pena?"
"Se è per uscire con te, sì" risponde deciso Enrico
Oriana, impressionata da quella determinazione, rivaluta il giovane che ha davanti. Quasi gli dispiace doverlo sconfiggere.
Enrico cerca di ricordare le poche nozioni che ancora vivono nel suo cervello. Per il secondo round, sembra rivitalizzarsi e tenere testa ad Oriana. Via il golfino, via la camicia ad Enrico. Via il golfino, via la camicia ad Oriana. Enrico ha un attimo di smarrimento quando vede il reggiseno di lei e quelle tette così tonde, perfette. Una prepotente erezione si fa sentire.
Lo strip della seconda partita si ferma ai boxer per lui e reggiseno e mutandine per lei. Enrico ha perso ogni speranza ma, un colpo di fortuna gli impedisce di perdere. Oriana rimane in intimo. Lei lo osserva ammirata ma senza scomporsi più di tanto. Si appoggia coi gomiti sul tavolo facendo apposta a sporgere la sua mercanzia in massima evidenza. “Sei bravo ma, non è ancora finita”
“A desso devi dirmi come si concluderà la terza sfida” dice lui
“Ci rivestiamo e ci vediamo qui domani sera” dice Oriana cominciando a rivestirsi
“Nessun anticipo?”
“Saprai tutto sul momento”

II-Terza sfida

Oriana si è portata le amiche. Olga, la rossa tettona e Brigit, la bionda formosa con gli occhiali da intellettuale “Ti presento i miei giudici” dice Oriana
“Hai bisogno di giudici?”
“Fanno parte del cast” sorride sedendosi
“Allora, regole di questa ultima manche. Si gioca e si arriva fino alla fine”
“Nudo completo?” chiede Enrico un po’ intimorito
“Hai la possibilità di lasciare la partita quando vuoi”
Sì, e perdere la faccia davanti a loro e, magari, davanti a tutta la scuola “Arrivato a questo punto… Uscire con te è il mio obbiettivo”
“Sei determinato. E’ così importante per te?”
“Sì”
“Non ci sono solo io di ragazza”
“Ma tu sei.. Speciale”
“Speciale, io?” ride
“Per me lo è” e vedendo la serietà nello sguardo del ragazzo, Oriana sembra rassegnata all’idea di essere così desiderata da un ragazzo, disposto anche a perdere e umiliarsi pur di provarci.
si gioca, non posso fare nulla"
E il gioco inizia. Sotto gli occhi delle amiche di Oriana, da soli, nell'appartamento di Enrico, comincia la disfida.
Enrico ha la prima mano, un bel tris di fanti mentre Oriana ha solo una doppia coppia. Via il golfino rosa di lei. Seconda manche, ancora Enrico con un tris che batte una coppia di cuori. Via la camicetta bianca. Oriana se la leva con movimenti studiati, da vera stripper. Si gira, apre i lati della camicia, se la lascia scivolare di dosso, la getta su una sedia. Si gira rivelando il corpo tonico, i grossi seni imprigionati in un reggiseno di stoffa e pizzo.
"Sei eccitato?" si sporge verso di lui mostrando il solco tra le sue grosse tette
Enrico deglutisce forte, ipnotizzato da tutta quella mercanzia, avvertendo un solletico prepotente arrivare dalla patta dei pantaloni "Come non potrei?" ribatte lui cercando di darsi un contegno dignitoso
Lei sorride e torna a sedersi. Carte in mano. Enrico ha un cedimento: nessuna carta buona. Lei ha lo sguardo di una sfinge. Cambia tre carte e spera in qualche divinità della Fortuna.
"Vedo" dice Oriana
Lui mette le carte sul tavolo : due assi di picche, un fante, una donna, un re. Lei ha una coppia di tre "Hai una fortuna sfacciata" dice lei "Non è che stai barando?"
"Solo fortuna da principianti"
Lei si alza, comincia ad armeggiare con la gonna. Non si gira, la fa scivolare a terra, lasciando che lui osservi il tuo corpo tonico, le sue gambe e quelle mutandine in pizzo che lasciano poco all'immaginazione.
E ancora: Enrico rilascia una doppia coppia: . Oriana ha in mano una scala normale “Ah” ride lei
Enrico si toglie il golfino.
Altra mano: Enrico cala un tris di sette. Oriana ha un full di Jack. Enrico si toglie la camicia. Oriana ride pregustando la fine di Enrico. Le sue amiche applaudono.
Ora Enrico cala un full di re. Oriana capitola con un tris di sei. Si alza, lentamente si porta le mani dietro il reggipetto, lo scioglie, si gira, lo toglie, mostrando ad Enrico la sua schiena nuda. Via il reggiseno. Lei si gira, le tette ormai libere che rimbalzano appena e grosse areole rosa con capezzoli che sembrano ciliegie. Erezione di Enrico al top “Resa dei conti, uomo” sorride lei “Ti piace quello che vedi?”
“Enormemente”
“Scommetto che hai una sbarra d’acciaio là sotto” si umette le labbra, se le tocca con l’indice, lo passa sui capezzoli “Potrebbe essere interessante
Nuova mano, forse l’ultima, Enrico perde con una coppia di assi
“Però” dice Olga “Mica male il ragazzino” fisico asciutto e muscoloso, non da palestrato “Siamo pari” dice lui arrossendo
“Allora vediamo che vince” sorride lei


IV-La finale

Ecco, alla fine, la vittoria è stata di Oriana. Ride compiaciuta e d osserva l’umiliato Enrico. Certo che ha una bella nerchia. Lui, avvilito, non cerca nemmeno di coprirsi il pene rigido “Wow” fanno Olga e Brigit
“Niente male” Oriana si avvicina all’avvilito Enrico, gli sfiora il petto con le dita. Lui ha un brivido e il cazzo che vibra dalla scossa “Sentiamo, saresti uscito con me e poi? Pizza e patatine? Passeggiata lungo le vie del centro? E poi a vedere la tua collezione di farfalle?”
“Dai Oriana” incita Olga “Sbrigati che Giovanni e Marco ci aspettano al pub”
“Andate pure. Io ho da fare un attimo” la punta dei capezzoli sfiorano la schiena di Enrico
“Eh, quasi quasi” fa Brigit afferrando il cellulare “Avverto Marco che facciamo tardi”
“Sì, vogliamo vedere l’umiliazione”
“Dunque, è questo che volevi” gli sussurra all’orecchio “Pensavi di vincere e portarmi a letto? Volevi spassartela con me?”
“No”
“Non volevi fare nulla con me?”
“Uscire a cena, fare passeggiate, stare con te”
“E poi scopare” gli sfiora il fianco, lui ha un fremito, lei si sposta davanti a lui ad una spanna di distanza. Il cazzo è così in tiro che minaccia di esplodergli. Le gli afferra delicatamente il mento tra le dita, lo guarda bene negli occhi “Ogni maschio della scuola mi desidera, mi divora. Tutti vogliono la stessa cosa” si discosta si tocca gli slip, incomincia ad accarezzarsi “La vogliono, la bramano. Tu la vuoi, Enrico?”
“Io voglio te, Oriana”
Diavolo di un ragazzo, pensa Oriana. Cos’ha che l’attrae così tante? Attrae?.. No.. Sì.. Lo stuzzica un po’, con le dita, attorno ai capezzoli, sulla pelle, poi scende verso il basso, gli afferra le palle. Lui digrigna i denti ma, lei non stringe. Si sposta di lato e fa scorrere l’indice sull’asta allungata. Fino alla punta. Lui soffoca un gemito. Lei ride. Così presto? Lui eiacula un potente getto che finisce su un tavolino di mogano due metri distante "Oh, così presto?" fa' il broncio Olga
"Adesso si ridurrà ad un misero straccetto" pigola Brigit
"Ah, sei così fragile" sussurra ancora Oriana toccandogli la punta umida di sperma. Ne prende un po', la porta verso le sue labbra "Leccalo"
Enrico storce la bocca ma, avvicina per obbedire. Lei ritrae fulminea "Così disperato?"
“Ehi, il suo affare non si è sgonfiato” fa notare Brigit “Diavolo, a Marco gli ci vogliono venti minuti per riprendersi” e scoppia a ridere
Oriana si mette di fronte ad Enrico e sorride. Poi, avvicina le labbra a quelle di lui e lo bacia. Sorpreso, il ragazzo non si ritrae e lascia che la ragazza senta il suo sapore, la lingua appena accennata. Gli afferra il cazzo e comincia a massaggiarlo, lentamente, per ridargli un po’ di consistenza “Volevi questo?”
“L’avrei desiderato, sì”
“L’avresti. Quindi, non subito?”
“No”
“Bugiardo” Lo bacia ancora. Olga e Brigit sono rapite e ipnotizzate da quella situazione “Tutti i maschi desiderano scoparmi. Subito, senza preamboli, senza preliminari. Cazzo in fica. Tu cosa hai di diverso?”
“Io.. Io, so che se anche riuscissi a parlare con te, allora gli altri non mi vedrebbero più come uno sfigato”
“Ma tu lo sei”
“Sì, può essere. Quindi, che male c’è a sperare?”
Lei si ritrae, lo guarda meglio negli occhi. Li vede umidi, prossimi alle lacrime. E capisce che sta dicendo la verità. Enrico non è come gli altri maschi, lui è diverso. Lei gli crede. E, qualcosa dentro di sé si scioglie “Fatevi un giro, voi due” dice rivolta ad Olga e Brigit
“Come? Ma, hai finito?” chiede Olga
“La fase dell’umiliazione sì” risponde Oriana “Ma, c’è ancora qualcosa che devo fare e non prevede pubblico”
“Oh, ma dai?” protesta Brigit
“Andate a farvi riscaldare la passera al pub. Io devo fare una cosa e, meno occhi ho intorno, meglio è”
Riluttanti, le due ragazze si allontano con il broncio inserito “Ora, caro Enrico” si discosta da lui e, inaspettatamente, lei si sfila le mutandine “Che ne diresti se..” e si avvicina a lui e lo bacia, con tenerezza, con castità. E lui ricambia, appoggiando le mani sui fianchi e facendoli scivolare fino alle sue belle chiappe morbide. Si baciano, si accarezzano. Il cazzo di lui ritorna vivo e preme contro il ventre di lei “Vieni” dice lui prendendola per mano

V-Fusione
Enrico ad occhi chiusi, ripensa.
A lei che si mostra in tutta le sue nudità. A lei che si fa condurre in camera da letto.A lei che si fa adagiare sul letto. A lui che si mette il preservativo. A lei che lo guarda con aria sognante. A lui che la sovrasta, la guarda negli occhi e, poi, entra in lei. Pensa a lui che penetra con un po’ di fatica e lei che gli affonda le unghie nella pelle, con le gambe che si allacciano a lui e lo tengono fermo, mentre lui affonda in quel corpo morbido e pieno di passione.
Pensa a lei, ai suoi gemiti di dolore, a lui che vuole fermarsi, a lei che lo incita a proseguire. Pensa a lui, al fatto di non voler venire subito. Ai suoi continui allenamenti chiuso nel bagno, alle prove di masturbazione e alla durevolezza dal non venire. Pensa al suo tocco di poco prima, al fatto che è bastato un tocco per farlo esplodere. Pensa ad ora, determinato a resistere, a non farsi cogliere di sorpresa, a mettere a frutto quegli anni chiusi in bagno.
Pensa a lei che grida il suo nome, con le tette che rimbalzano allegre, a lei che urla e geme. A lui che, finalmente, esplode e si lascia cadere esausto ma soddisfatto, al suo fianco “Quindi, alla fine, hai vinto tu” dice lei accoccolandosi contro di lui
“Nessuna vittoria, nessuna sconfitta” sospira lui
“Potrei innamorarmi di un tipo come te, sai?”
“Vuol dire che dovremo fare un’altra partita di strip poker”
Lei scoppia a ridere “Ti straccerei comunque”
“Prima ti ho fatto male?”
“Nulla di grave”
“Eri vergine?”
“Lo ero”
“E tutti quei ragazzi che hai avuto?”
“Fuffa, valevano poco. Per mia fortuna, svanivano alla prima masturbatina” gli accarezza il petto mentre parla. Lo bacia sul collo, sulle spalle, sul petto
“E le tue amiche Olga e Brigit?”
“Loro la danno via una volta a settimana con un ragazzo diverso. Sono navigate quanto lo stretto di Messina”
“E’ stato appagante”
“Aspetta di vedere il resto” dice lei continuando ad abbassarsi. Arriva al sesso, ancora coperto dal preservativo, con lo sperma che lo riempie e gli da una forma grottesca. Glielo leva e, velocemente, lo ingoia, suggendo lo sperma che lo impregnava.
Continua con un lento lavoro di bocca e di lingua. Enrico va’ in estasi e le poggia la mano sulla nuca “Non ti fermare” e lei non si ferma, continua per dieci minuti circa, succhiando l’ultima goccia. Poi si ritira, ancora al suo fianco e rimane lì, addormentandosi

“Ehi, ma quella non è Oriana?” fa Marco dando di gomito a Olga
Oriana a braccetto con Enrico. Tutti si voltano a guardarlo a bocca aperta “MA, Oriana, cosa ci fai in giro con lui?”
“Mi sembra ovvio, no?” sorride verso Enrico “Io e lui ci siamo fidanzati” e se ne vanno, lasciando i due a bocca aperta “Che dici, troppo presto?”
“Avrei aspettato la decima partita di strip poker per fare l’annuncio” risponde lui
“Beh, ma che importa” si stringe nelle spalle lei “Lasciamoli bollire nel loro stupore”

=FINE=

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2022-05-06
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