Non tutti i cuck sono uguali-3-Ho ingravidato mia madre
di
La porcellona
genere
tradimenti
Entrando nella stanza da letto dei miei genitori,sono stato subito accolto da un'intenso,piacevole,profumo di lavanda che saturava tutta la camera.
L'ambiente mi appariva completamente nuovo e sconosciuto,con le tende chiuse e illuminate da una luce radente proveniente da una lampada bassa appoggiate su di un tavolinetto accostato alla balza di pizzo,c'era un'atmosfera a me sconosciuta.
La lampada,che conferiva al drappeggio una luminescenza calda e misteriosa,lasciava quasi al buio il resto della stanza.
Solo il letto completamente riordinato con le lenzuola ricamate,che sapevo essere per mia madre,tra le cose più preziose del suo corredo,si stagliva dalla penombra grazie al bianco candore delle coltri di lino.
Evidentemente,mentre facevo la doccia,mia madre aveva apparecchiato con la biancheria più preziosa il nostro nido d'amore.
Credo che neanche mio padre avesse mai avuto tanto onore.
Ho varcato la soglia con la mano sempre serrata dalla stretta delle dita di mia madre la quale,giunti al cospetto del letto,tenendomi appoggiato al materasso e ponendosi davanti a me con le sue magnifiche forme,mi ha afferrato l'accappatoio e lo ha lasciato cadere a terra.
Un lungo sospiro di meraviglia ha accompagnato la vista del mio membro eretto e teso come l'asta di una bandiera.
Subito dopo,ne é seguito da un compiaciuto commento:
"Bambino mio, credo che,non finirò mai di stupirmi alla vista della tua spettacolare erezione.
Hai solo sedici anni e già il tuo membro ed i tuoi testicoli,possono competere con quelli di maschi più adulti,formati e maturi."
Mentre con tono eccitato faceva questi commenti,si é inginocchiata e avvolgendomi lo scroto con le mani congiunte a mò di coppa,lo ha sollevato aggiungendo:
"Sono ben pesanti i tuoi testicoli Andrea......sono già pieni di miele!?"
Inginocchiata davanti a me che immobile nutrivo la mia libidine delle sue parole e della vista del meraviglioso corpo,guardandomi come in adorazione,ha iniziato,come se stesse facendo una minuziosa scansione,a descrivere l'aspetto del mio membro senza tralasciare il minimo dettaglio concludendo infine:
"Bambino mio,da oggi questa meraviglia é mia....mi appartiene e guai a chi tentasse di portarmela via!
Ricorda Andrea.....da oggi tu sei mio e a te,sacrificherò ogni cosa ed ogni persona che sino ad oggi ho posseduto."
Dopo quelle dichiarazioni che,francamente mi lusingavano ma,apparendomi esagerate,mi inquietavano al tempo stesso,ha cominciato a leccarmi partendo dallo scroto.
La sua lingua scorreva sui miei testicoli e poi lungo il gambo soffermandosi a leccarmi tutto intorno il prepuzio scappellato sino a giungere infine,ad ingoiare il glande e parte del nerbo gonfio di vene violacee.
Poi ridiscendeva e risaliva ancora compiendo quei gesti colla cura e la passione di un rito pagano.
Quando infine,si é accorta che il cazzo stava aumentando in modo non più controllabile le sue contrazioni,le gambe tendevano a stirarsi e le mie mani premevano sulle sue tampie,ha capito che stavo per godere ed interrompendo bruscamente il bocchino mi ha detto:
"Ho capito sai biricchino....ho capito che stavi per venirmi ancora in bocca ma,non é questo che voglio ora.
Avrai ancora molte occasioni per saziarmi col tuo dolce miele bambino!
Adesso voglio che tu torni nel nido dal quale sei uscito.
Ti voglio dentro,voglio farti godere in me e godere insieme a te....bambino mio...voglio sentire il calore del suo seme avvamparmi il ventre..."
Destato dall'estasi e come colto di sorpresa da quelle dichiarazioni,ho esordito con una esclamazione-domanda decisamente inopportuna:
"Dove sono i preservativi mamma?"
Lei con tono stupito e voce severa ha ribattuto:
"Quali preservativi?
La sola idea di usare il preservativo con te m'inorridisce!
Mi sembrerebbe di compiere un sacrilegio....di comportarmi come una puttana!
Mai potrei fare la puttana con te....con mio figlio e poi...proprio adesso che ti ho scoperto!
Mi sembrerebbe di avere dentro di me uno di quegli amanti da strapazzo che uso per placare i miei bollori giacchè tuo padre ormai da tempo non ne é più capace.
Sarò piuttosto la tua troia,la tua maestra,ti condurrò nei più oscuri sentieri della trasgressione ma,mai e poi mai dovrai indossare il goldone con me!
Voglio sentirti urlare di piacere qundo la tua carne scivoladomi dentro,mi inonda di bollente sborra trascinandomi insieme a te,in un delirio di sensi.
Certo bambino,queste sono sensazioni ancora sconosciute per te,ma non temere,la tua mamma ti insegnerà ogni cosa e,comunque,preferisco rischiare di essere ingravidata da te,piuttosto che privarmi del piacere di sentirmi riempire dalla tua sborra.
E poi...un figlio tuo.....che meraviglia sarebbe!
Al solo pensiero,mi tremano le gambe e....sono già tutta bagnata!"
Mentre ero disteso sul letto,mia madre si é ancora soffermata ad ammirare quella che lei definiva la sua meraviglia.
Anch'io,non più preda della sorpresa e del delirio in cui mi aveva precipitato mia madre prima,con curiosità morbosa,esploravo con gli occhi il suo generoso corpo.
Era proprio bella la femmina che mi guardava e che guardavo.
Occhi profondi e neri,labbra carnose,capelli scuri raccolti e fermati da una spilla d'oro a forma di tartaruga.
I seni alti e gonfi,parevano retti da un'armatura interna tanto erano pieni e sodi.
I capezzoli turgidi e scuri poggiati su areole rosa,puntavano verso di me come fossero occhi che,nella penombra parevano guardarmi in attesa di un evento sublime.
Sotto la pancia piatta che un tempo aveva ospitato il mio feto,spunta un filo sottile di peli che non avevo notato la prima volta che mia madre si é spogliata davanti a me.
Ero troppo eccitato ed agitato in quel momento per cogliere i dettagli del suo splendido corpo.
Dalla mia postura,non potevo vedere bene la sua vulva che comunque,mi appariva gonfia e carnosa,e,nel punto da cui partiva la linea di peli,potevo vedere bene la protuberanza della clitoride.
"Ora ci doniamo un piacere reciproco....leccami bambino mentre io ti succhio il cazzo..."
Dicendomi questa parole,mia madre si é posizionata su di me dando inizio ad uno sconvolgente 69.
Immediatamente lei si é resa conto della mia inesperienza e con pazienza e amore,mi ha spiegato quale era il mio compito e quali parti della sua fica avrei dovuto leccare e succhiare.
Già dopo un breve contatto delle mie labbra col suo sesso,sono stato sorpreso dalla quantità di succhi che sgorgavano dal suo interno,dal suo forte olezzo di femmina che emanava e dal suo sapore che mi ricordava un frutto di mare crudo.
Mentre il fiore aperto mi travasava il suo nettare,il bacino di mia madre ha cominciato ad agitarsi e dalla sua bocca piena del mio membro,fuoruscivano scomposti suoni di piacere.
Credo che mia madre abbia goduto almeno 2 volte al mio servizio di bocca e quel fatto mi aveva inorgoglito e fatto sentire davvero il suo maschio capace di darle piacere.
Anch'io ero sul punto di godere quando lei sollevandosi e mettendosi a cavalcioni sul mio
inguine,si é aperta con le dita e afferrando il mio pulsante membro,lo ha accompagnato dentro di sè dicendo:
"Bambino mio.....non resisto più....ti voglio dentro...voglio essere chiavata ed essere avvampata dal tuo calore."
Mentre lei scendeva,istintivamente ho sollevato il bacino percependo in modo meraviglioso la penetrazione che stavo vivendo nel corpo di mia madre.
Probabilmente,a causa dalla mia inesperienza,l'impatto col suo utero é stato cisì violento che dalle sue labbra é sfuggito,un sordo grido di dolore che subito lei ha commentato a voce bassa e stentorea:
"Bambino....piano....non dobbiamo farci male....dobbiamo godere.....tu devi godere nel corpo di tua madre e...travolgermi nel tuo piacere....piano bambino mio.....rilassati.....lascia fare alla mamma e goditi questo momento d'amore che,voglio farti ricordare per tutta la vita.
Amore....la prima volta é una e....si ricorda per sempre!"
Quelle parole mi risuonavano dolcissime nella mente.
Ho chiuso gli occhi e,senza più agitare il mio corpo,le ho stretto le braccia intorno alla vita ed ho lasciato che mia madre mi accompagnasse verso le più alte e sublimi vette del piacere.
Non potrò mai descrivere le sensazioni provate nel momento in cui,accompagnato dai gemiti e dalle parole gridate di mia madre,le ho goduto dentro:
"Bambino mio....stò godendo.....godi anche tu......sborra....sborrami dentro.....bambino..scaldami col tuo sperma...riempimi.....rendimi gravida di te.....godoooooooo.....godiiiiiii anche tuuuuuu....amore.....amore di mammaaaaaa......."
Da quel momento,non vi é stato giorno che io e mia madre non abbiamo fatto l'amore.
Lei mi ha insegnato tutto dell'amore e del sesso.
Tutto ciò che convenzionalmente viene considerato lecito e tutto ciò di trasgressivo che normalmente,a causa dei tabù,non viene neanche immaginato.
Avevo da poco compiuto i 18 anni e mi ero già trasferito nella camera matrimoniale occupando il posto che era di mio padre nel letto nuziale quando, mia madre,é rimasta incinta di me.
segue
L'ambiente mi appariva completamente nuovo e sconosciuto,con le tende chiuse e illuminate da una luce radente proveniente da una lampada bassa appoggiate su di un tavolinetto accostato alla balza di pizzo,c'era un'atmosfera a me sconosciuta.
La lampada,che conferiva al drappeggio una luminescenza calda e misteriosa,lasciava quasi al buio il resto della stanza.
Solo il letto completamente riordinato con le lenzuola ricamate,che sapevo essere per mia madre,tra le cose più preziose del suo corredo,si stagliva dalla penombra grazie al bianco candore delle coltri di lino.
Evidentemente,mentre facevo la doccia,mia madre aveva apparecchiato con la biancheria più preziosa il nostro nido d'amore.
Credo che neanche mio padre avesse mai avuto tanto onore.
Ho varcato la soglia con la mano sempre serrata dalla stretta delle dita di mia madre la quale,giunti al cospetto del letto,tenendomi appoggiato al materasso e ponendosi davanti a me con le sue magnifiche forme,mi ha afferrato l'accappatoio e lo ha lasciato cadere a terra.
Un lungo sospiro di meraviglia ha accompagnato la vista del mio membro eretto e teso come l'asta di una bandiera.
Subito dopo,ne é seguito da un compiaciuto commento:
"Bambino mio, credo che,non finirò mai di stupirmi alla vista della tua spettacolare erezione.
Hai solo sedici anni e già il tuo membro ed i tuoi testicoli,possono competere con quelli di maschi più adulti,formati e maturi."
Mentre con tono eccitato faceva questi commenti,si é inginocchiata e avvolgendomi lo scroto con le mani congiunte a mò di coppa,lo ha sollevato aggiungendo:
"Sono ben pesanti i tuoi testicoli Andrea......sono già pieni di miele!?"
Inginocchiata davanti a me che immobile nutrivo la mia libidine delle sue parole e della vista del meraviglioso corpo,guardandomi come in adorazione,ha iniziato,come se stesse facendo una minuziosa scansione,a descrivere l'aspetto del mio membro senza tralasciare il minimo dettaglio concludendo infine:
"Bambino mio,da oggi questa meraviglia é mia....mi appartiene e guai a chi tentasse di portarmela via!
Ricorda Andrea.....da oggi tu sei mio e a te,sacrificherò ogni cosa ed ogni persona che sino ad oggi ho posseduto."
Dopo quelle dichiarazioni che,francamente mi lusingavano ma,apparendomi esagerate,mi inquietavano al tempo stesso,ha cominciato a leccarmi partendo dallo scroto.
La sua lingua scorreva sui miei testicoli e poi lungo il gambo soffermandosi a leccarmi tutto intorno il prepuzio scappellato sino a giungere infine,ad ingoiare il glande e parte del nerbo gonfio di vene violacee.
Poi ridiscendeva e risaliva ancora compiendo quei gesti colla cura e la passione di un rito pagano.
Quando infine,si é accorta che il cazzo stava aumentando in modo non più controllabile le sue contrazioni,le gambe tendevano a stirarsi e le mie mani premevano sulle sue tampie,ha capito che stavo per godere ed interrompendo bruscamente il bocchino mi ha detto:
"Ho capito sai biricchino....ho capito che stavi per venirmi ancora in bocca ma,non é questo che voglio ora.
Avrai ancora molte occasioni per saziarmi col tuo dolce miele bambino!
Adesso voglio che tu torni nel nido dal quale sei uscito.
Ti voglio dentro,voglio farti godere in me e godere insieme a te....bambino mio...voglio sentire il calore del suo seme avvamparmi il ventre..."
Destato dall'estasi e come colto di sorpresa da quelle dichiarazioni,ho esordito con una esclamazione-domanda decisamente inopportuna:
"Dove sono i preservativi mamma?"
Lei con tono stupito e voce severa ha ribattuto:
"Quali preservativi?
La sola idea di usare il preservativo con te m'inorridisce!
Mi sembrerebbe di compiere un sacrilegio....di comportarmi come una puttana!
Mai potrei fare la puttana con te....con mio figlio e poi...proprio adesso che ti ho scoperto!
Mi sembrerebbe di avere dentro di me uno di quegli amanti da strapazzo che uso per placare i miei bollori giacchè tuo padre ormai da tempo non ne é più capace.
Sarò piuttosto la tua troia,la tua maestra,ti condurrò nei più oscuri sentieri della trasgressione ma,mai e poi mai dovrai indossare il goldone con me!
Voglio sentirti urlare di piacere qundo la tua carne scivoladomi dentro,mi inonda di bollente sborra trascinandomi insieme a te,in un delirio di sensi.
Certo bambino,queste sono sensazioni ancora sconosciute per te,ma non temere,la tua mamma ti insegnerà ogni cosa e,comunque,preferisco rischiare di essere ingravidata da te,piuttosto che privarmi del piacere di sentirmi riempire dalla tua sborra.
E poi...un figlio tuo.....che meraviglia sarebbe!
Al solo pensiero,mi tremano le gambe e....sono già tutta bagnata!"
Mentre ero disteso sul letto,mia madre si é ancora soffermata ad ammirare quella che lei definiva la sua meraviglia.
Anch'io,non più preda della sorpresa e del delirio in cui mi aveva precipitato mia madre prima,con curiosità morbosa,esploravo con gli occhi il suo generoso corpo.
Era proprio bella la femmina che mi guardava e che guardavo.
Occhi profondi e neri,labbra carnose,capelli scuri raccolti e fermati da una spilla d'oro a forma di tartaruga.
I seni alti e gonfi,parevano retti da un'armatura interna tanto erano pieni e sodi.
I capezzoli turgidi e scuri poggiati su areole rosa,puntavano verso di me come fossero occhi che,nella penombra parevano guardarmi in attesa di un evento sublime.
Sotto la pancia piatta che un tempo aveva ospitato il mio feto,spunta un filo sottile di peli che non avevo notato la prima volta che mia madre si é spogliata davanti a me.
Ero troppo eccitato ed agitato in quel momento per cogliere i dettagli del suo splendido corpo.
Dalla mia postura,non potevo vedere bene la sua vulva che comunque,mi appariva gonfia e carnosa,e,nel punto da cui partiva la linea di peli,potevo vedere bene la protuberanza della clitoride.
"Ora ci doniamo un piacere reciproco....leccami bambino mentre io ti succhio il cazzo..."
Dicendomi questa parole,mia madre si é posizionata su di me dando inizio ad uno sconvolgente 69.
Immediatamente lei si é resa conto della mia inesperienza e con pazienza e amore,mi ha spiegato quale era il mio compito e quali parti della sua fica avrei dovuto leccare e succhiare.
Già dopo un breve contatto delle mie labbra col suo sesso,sono stato sorpreso dalla quantità di succhi che sgorgavano dal suo interno,dal suo forte olezzo di femmina che emanava e dal suo sapore che mi ricordava un frutto di mare crudo.
Mentre il fiore aperto mi travasava il suo nettare,il bacino di mia madre ha cominciato ad agitarsi e dalla sua bocca piena del mio membro,fuoruscivano scomposti suoni di piacere.
Credo che mia madre abbia goduto almeno 2 volte al mio servizio di bocca e quel fatto mi aveva inorgoglito e fatto sentire davvero il suo maschio capace di darle piacere.
Anch'io ero sul punto di godere quando lei sollevandosi e mettendosi a cavalcioni sul mio
inguine,si é aperta con le dita e afferrando il mio pulsante membro,lo ha accompagnato dentro di sè dicendo:
"Bambino mio.....non resisto più....ti voglio dentro...voglio essere chiavata ed essere avvampata dal tuo calore."
Mentre lei scendeva,istintivamente ho sollevato il bacino percependo in modo meraviglioso la penetrazione che stavo vivendo nel corpo di mia madre.
Probabilmente,a causa dalla mia inesperienza,l'impatto col suo utero é stato cisì violento che dalle sue labbra é sfuggito,un sordo grido di dolore che subito lei ha commentato a voce bassa e stentorea:
"Bambino....piano....non dobbiamo farci male....dobbiamo godere.....tu devi godere nel corpo di tua madre e...travolgermi nel tuo piacere....piano bambino mio.....rilassati.....lascia fare alla mamma e goditi questo momento d'amore che,voglio farti ricordare per tutta la vita.
Amore....la prima volta é una e....si ricorda per sempre!"
Quelle parole mi risuonavano dolcissime nella mente.
Ho chiuso gli occhi e,senza più agitare il mio corpo,le ho stretto le braccia intorno alla vita ed ho lasciato che mia madre mi accompagnasse verso le più alte e sublimi vette del piacere.
Non potrò mai descrivere le sensazioni provate nel momento in cui,accompagnato dai gemiti e dalle parole gridate di mia madre,le ho goduto dentro:
"Bambino mio....stò godendo.....godi anche tu......sborra....sborrami dentro.....bambino..scaldami col tuo sperma...riempimi.....rendimi gravida di te.....godoooooooo.....godiiiiiii anche tuuuuuu....amore.....amore di mammaaaaaa......."
Da quel momento,non vi é stato giorno che io e mia madre non abbiamo fatto l'amore.
Lei mi ha insegnato tutto dell'amore e del sesso.
Tutto ciò che convenzionalmente viene considerato lecito e tutto ciò di trasgressivo che normalmente,a causa dei tabù,non viene neanche immaginato.
Avevo da poco compiuto i 18 anni e mi ero già trasferito nella camera matrimoniale occupando il posto che era di mio padre nel letto nuziale quando, mia madre,é rimasta incinta di me.
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