Non tutti i cuckold sono uguali-7 il racconto del marito

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Sono Andrea,marito felicemente sposato con Maria,donna,madre dei miei figli e moglie meravigliosa.

Abbiamo tre figli,l'ultimo dei quali le ho chiesto di regalarmelo facendosi ingravidare da un'altro maschio rimasto sconosciuto.

Dopo il terzo parto e,quando mi pareva che la mia missione di maschio attivo fosse terminata,mi sono fatto castrare con l'asportazione dei testicoli.

Inizialmente,avevo incontrato la resistenza di mia moglie e di mia sorella a quella decisione che poi,attraverso gli argomenti di cui parlerò più avanti,hanno accettato di buon grado.

Mia madre che da tempo aveva ripreso a farsi chiavare dai vecchi amanti aggiungendone di nuovi,non ha voluto intromettersi nella decisione.



Quando ho colto mia moglie,era una pianta selvatica,bellissima,dolce e dai fiori meravigliosi ma,inavvicinabile e carica di spine urticanti eppure piena di energia e vitalità come certi cactus del deserto che,abituati a vivere in un'ambiente ostile,mettono in atto incredibili sistemi di difesa conservando al proprio interno i più fondamentali elementi per la vita come l'acqua e la magnificenza dei fiori neccessari per l'impollinazione.

Così era Maria quando l'avevo conosciuta,bellissima,attraente,sensuale ma,piena di pregiudizi e tabù nei confronti del mondo che la circondava e,soprattutto dei maschi che vedeva sempre come vampiri assetati di fica.

Ai suoi occhi e di chi l'aveva educata,il sesso appariva come causa di tutti i mali del mondo.

Incontrando me,in verità,si era molto esposta a quel tipo di pericolo e,se non fosse stato per il fatto che la mia sessualità veniva egregiamente appagata all'interno della mia stessa famiglia con i rapporti incestuosi che intrattenevo con mia madre e mia sorella,avrebbe avuto buoni motivi per temere per la sua illibatezza.

La mia esuberanza erotica infatti,era tale che,in mancanza di femmine che la doddisfassero,poteva spingermi a gesti inconsulti.

Quando l'ho sposata,era già pronta per il grande salto.

In buona parte,l'avevano già svezzata aprendole il cervello,mia madre e mia sorella mostrandole alcuni lati della vita che,senza danneggiare il prossimo,potevamo soddisfare certe pulsioni che albergano silenziose in noi.

Vi era poi,l'enorme potenziale trasgressivo che una educazione imposta nell'integralismo religioso che sia cattolico,giudaico o islamico,si accumala in noi e,al momento opportuno,tracima come una diga collassata.

Eravamo novelli sposi in viaggio di nozze quando le ho fatto vivere momenti di sesso trasgressivo che,le hanno aperto gli occhi su un mondo meraviglioso,l'hanno fatta godere oltre ogni sua aspettativa e le hanno fatto spalancare il cuore verso un'amore ed una riconoscenza sterminata nei miei confronti.

Naturalmente,l'amore e la complicità che ci legava erano immensi e ricambiati e,ancor'oggi,nonostante le mie scelte radicali,sono immutate.


Nella gestione del nostro rapporto,c'era un solo problema ed ero io.

Il sesso per me,era come una droga,più ne prendevo e più ne sentivo la necessità.

Mia moglie mi seguiva in ogni mia richiesta anche la più strana e perversa.

Non vi era praticamente più nessuna modalità che non avessimo sperimentato insieme e questo,metteva pericolosamente a rischio la mia libido che,privata del fattore novità,tendeva inesorabilmente ad attenuarsi.

L'ultima importante trasgressione che abbiamo vissuto insieme,l'ho voluta provare a Tokio dove sapevo che esistessero dei palazzi del sesso nei quali,ad ogni piano corrispondeva un livello di pratiche erotiche; dalle più "normali"alle più estreme.

Abbiamo cominciato dal livello per noi più scontato.

Dopo alcuni giorni eravamo già ai piani alti dell'anticonformismo erotico.

Mentre io ero comodamente seduto su di un divano,mia moglie,come se fosse un'attrice porno,ha soddisfatto uno dietro l'altro senza interruzione 20 maschi.

L'avevano distesa su una specie di dormeuse,con la schiena appoggiata ad una spalliera regolaabile in modo che potesse vedere ciò che avveniva tra le sue cosce.

Il bacino nudo era sollevato attraverso un piano gonfiabile simile ai sedili elettrici di certe automobili.

I maschi,scelti con un criterio che mi era sconosciuto,erano in fila ed uno alla volta,hanno penetrato mia moglie pompandola sino a scaricarle dentro la loro sborra.

L'atmosfera,molto asettica,ricordava certi ambulatori ed anche la ritualità con la quale i maschi si alternavano nel suo corpo,la chiavavano e le sborravano dentro,aveva un non sò chè di mistico e infermieristico al tempo stesso.

Mia moglie,subiva le penetrazioni e le eiaculazioni con apparente indifferenza sino a che,cominciando a sentirsi piena di sperma,e stimolata dalle penetrazioni senza sosta,le si è risvegliata una libidine che,la portava a scomporsi nei movimenti.

Evidentemente,quelle era una reazione prevista dalla 'casa'tant'é vero che, immediatamente sono apparse due gheishe e due samurai che,dopo averle allargato le cosce,le hanno legato le mani ed i piedi rendendola di fatto immobile.

Quell'inattesa sorpresa,ha reso inqueta mia moglie ed ha eccitato me in modo pazzesco.

Lei aveva la fica già piena di 6 sborrate che in parte già fuoruscivano dalle sue grandi labbra quando il settimo,si é incuneato in lei che agitandosi,ne ha favorito il piacere facendolo sborrare subito.

In successione e mentre io mi menavo il cazzo durissimo e lei gridava e si contorceva godendo come un'invasata,l'hanno penetrata gli altri tredici rendendole la fica tracimante di sborra.

Poi una delle gheishe,le ha messo sotto il sesso congestionato una ciotola di ceramica nera e sollevandole con un comando elettrico il busto,hanno favorito la fuoruscita dello sperma.

Poi mi hanno chiesto di infilarle la testa tra le cosce e con una cannula infilata nella fica,mi hanno chiesto di aspirarne i residui contenuti.

Mentre la succhiavo e le ripulivo ogni traccia di sperma che dalla fica le colava nel buco del culo e sul materassino,le due gheishe,tenendo la ciotola come una coppa sacra,le hanno versato il contenuto sul viso,in bocca e sul seno.

Poi,dopo aver disteso completamente il matesassino,mi hanno fatto coricare su di lei ed insieme abbiamo raccolto e ingoiato ogni traccia della sborra che la ricopriva.

Quando il lavoro di pulizia era completamente terminato,mia moglie mi ha stretto a sè in un fortissimo abbraccio e mi ha gridato:

"Ti amoooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Ne é seguito un lunghissimo applauso di tutti i giapponesi presenti.

Poi mi hanno invitato a chiavarla e sborrarle anch'io dentro.

Vi erano ancora molti piani in quella casa dei piaceri.

Salendo vi erano i reparti più hard.

Per lo più si trattava di sale di tortura per gli amanti del genere sado maso estremo.

Era l'unico genere che non aveva mai attratto me e mia moglie anche se,già da tempo,nei nostri giochi,lei aveva assunto il ruolo di mistresse ed io di kuckold-slave.

Vi era però in quel palazzo,un piano che attizzava in modo pazzesco la mia fantasia ero però molto titubante a parlarne con Maria sino a che,il giorno prima della nostra partenza,l'addetto all'ascensore sbagliando(avrà poi davvero sbagliato?)piano,ci ha fatto scendere in un salone circolare con tante porte e sù ognuna di esse,campeggiava la scritta-ZOOSEX-seguita da un numero progressivo e dalla foto di alcuni animali.

Per alcuni minuti,io e mia moglie ci siamo guardati senza parlare sino a che,una delle porte si é aperta ed una gheisha dal sorriso dolcissimo e dai modi affettati,ci ha invitati ad entrare.

Siamo entrati!





scritto il
2012-08-01
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