Cuckold per sempre- 3° parte
di
La porcellona
genere
corna
Erano passati pochissimi giorni dalla data del nostro matrimonio ed in un periodo così breve erano accadute più cose importanti per il futuro della mia vita,di quante non ne fossero avvenute in tutta la mia precedente esistenza.
Innanzitutto,il mio amore per Sara,già grandissimo,andava assumendo,se possibile,via via che i giorni passavano,dimensioni sempre maggiori.
Il nostro feeling andava rafforzandosi in modo vistoso ed anche Sara,aveva avuto la definiva conferma che nulla delle sue trasgressioni le sarebbero mai state rinfacciate anzi,aveva definitivamente preso coscienza che facendomi partecipare così attivamente alla sua vita erotica extraconiugale,mi eccitava e faceva aumentare il mio amore e la mia gratitudine nei suoi confronti.
Le sue avventure,mi venivano raccontate dettagliatamente e,ovviamente,le parole erano sempre accompagnate dalla prova inconfutabile che,orgogliosamente mi mostrava offrendosi a me,sempre piena del seme dei suoi ultimi amanti.
Il giorno che,dopo aver acquistato il kit per il test di gravidanza,aveva scoperto di essere incinta,era stata presa da una frenesia e una voglia incontrollabili di darmi la notizia facendomi partecipare alla sua gioia a-modo suo-.
Aveva calcolato alla perfezione ogni gesto finalizzato al fatto di farsi trovare al mio rientro dal lavoro,con la fica,piena di sperma appena versatole dentro e ancora caldo.
Per quel blitz,si era vestita in modo sexi e molto leggero.
Era praticamente nuda.
Senza intimo nè reggiseno,solo un vestitino largo,che le avvolgeva il seno e le stringeva la vita e,lungo appena sopra il ginocchio.
Sandali alla schiava con tacco basso,senza calze e con vistosi occhiali scuri.
Così abbigliata-disabbigliata per meglio dire-é tornata nella farmacia dove aveva appena acquistato il necessaire per il test e rivolgendosi al farmacista gli ha detto:
"Dottore,ho fatto il test di gravidanza e vorrei che lei -me la vedesse- e poi....la pressione....mi sembra bassa....vorrei controllarla....vorrei rialzarla se possibile..."
Sara era abilissima coi giochi di parole e,così come aveva fatto con me in tutto il periodo del nostro fidanzamento,aveva lanciato al dottore delle frasi sibilline e senza dargli il tempo di replicare,si era già infilata nella piccola stanza adibita ai controlli di routine che si fanno in farmacia.
Quando il farmacista,un tipo sulla cinquantina dall'aria alquanto spigliata,é entrato nella stanza,Sara era già seduta con le gambe un pò divaricate e la gonna leggermente sollevata sulle cosce.
"Guardi dottore,mi controlli il test,a me pare positivo"
"Complimenti signora,sembra proprio che lei stia aspettando un bambino.Le consiglio comunque,prima di andare dal ginecologo,di fare un'altro test".
"Dottore,ho dei piccoli giramenti di testa,mi controlla la pressione per favore?"
Mentre il farmacista le infilava il misuratore di pressione,lei con un abilissimo movimento,si é spinta un pò in avanti e stringendo le spalle,ha allentato la stretta del vestito sui seni,mettendo in mostra le sue stupende tette dai capezzoli già turgidi.
A quella vista l'uomo ha avuto un'attimo di sbandamento e,mentre cercava di riprendersi dall'inebetita espressione di stupore,mia moglie con una mano ha tirato la morbida gonna sulle cosce sino a scoprire l'inguine e mettere in mostra la scura pelliccia del suo monte di venere.
Contemporaneamente,ha poggiato l'altra mano sulla patta dell'uomo come a voler valutare la consistenza del suo contenuto e dopo aver trovato un bozzo alquanto voluminoso gli ha mormorato con voce suadente:
"Dottore...sento la sua pressione un pò alta...cosa dice se cerchiamo di abbassarla?"
Il farmacista,con movimenti impacciati,si è diretto verso la porta chiudendola a chiave e,nel brevissimo tratto verso mia moglie,aveva già estratto il membro in piena erezione.
Non c'é niente di meglio per la mia splendida Sara che la vista di un cazzo grosso e turgido per mandarla su di giri e farle toccare il cielo con le dita.
Al suo arrivo,l'impacciato farmacista,ha trovato le labbra di mia moglie già aperte e pronte a dare ospitalità a quel magnifico,vibrante arnese.
Già alle prime carezze delle dita di mia moglie ed il contatto con le sue umide labbra,avevano fatto riacquistare al farmacista,la tipica sicurezza motrata al primo,professionale approccio.
Mentre Sara lo succhiava,con le mani gli ha slacciato la cintura lasciando scivolare a terra i pantaloni.
Poi con gesto repentino e senza staccare le labbra dal membro,gli ha abbassato anche le mutande.
Certo il quadretto appariva alquanto stonato.
A fronte di Sara,che offriva il suo corpo sensualmente discinto,pieno e generoso come una scultura di Canova appena velato dal drappeccio delle vesti,,il corpo del maschio,col camice bianco aperto,le mutande ed i pantaloni sbracati,appariva ridicolo e inadeguato alla magia del momento.
Sara pareva non rendersi conto di tutto questo e i suoi movimenti sicuri,erano finalizzati a raggiungere lo scopo di farlo godere dentro il suo corpo per portarmi per tempo,l'ennesima prova del suo amore.
Con gli occhi chiusi ha continuato a sbocchinarlo facendolo entrare ad ogni affondo sino al contatto con l'ugola mentre con la mano gli accarezzava i coglioni.
Il maschio era vistosamente arrapato e,mentre accompagnava i movimenti della testa di mia moglie tenendole la mani dietro la nuca,dalla sua bocca sortivano lunghi gemiti di piacere.
Quando poi finalmente,Sara,ha percepito le prime contrazioni foriere dell'imminente esplosione,si é sollevata e invertento repentinamente,le posizioni dei due corpi,ha fatto sedere il farmacista e con gesto rapido,si é impalata sul suo pulsante membro.
Con naturalezza e senza mai interrompere i suoi movimenti,cingendogli la braccia intorno al collo e,dopo avergli infilato la lingua in bocca,ha cominciato a cavalcarlo.
Ancora una volta il maschio pareva essere stato colto di sorpresa e,senza che lui stesso potesse controllare le sue reazioni,ha cominciato,trattenendo a malapena i suoi rantoli sordi,a scaricarle nella fica i suoi incontenibili fiotti di sperma:
"Siiiiiiiiiiii.........sborrami dentro.......si......scalda col tuo sperma il nido dove crescerà il mio bambino.......unisci il tuo piacere a quello del mio maschio......."
Il grido di piacere di mia moglie si é librato nell'aria,lungo e acuto come il sibilo di un treno investendo,probabilmente,tutta la farmacia coi suoi dipendenti ed i suoi avventori.
Dopo essersi sfilata il cazzo gocciolante ed avere accuratamente tamponato la fica per portarmi il suo dono ancora caldo,si é inginocchiata e quale prova di gratitudine,con la lingua,ha ripulito il cazzo floscio ormai vinto e lasciando il farmacista ancora con le mutande e le brache calate,lo ha baciato sulle labbra e sussurrandogli:"Grazie dottore...la mia pressione ora é ok....ma anche la sua vedo che é scesa....un salasso é proprio quello che ci voleva....certo,solitamente si fà col sangue...ma....credo che un salasso di sperma sia anche più salutare e gustoso....non trova?" si é precipitata verso casa dove sapeva che sarei arrivato da lì a poco.
Alcuni giorni dopo,offrendosi a me con il sesso ben irrorato dallo sperma di un nuovo amante,Giorgio,col quale ha rapporti tutt'ora,dopo che abbiamo fatto l'amore,ha voluto tornare al racconto di quanto era successo in quel piano bar il giorno dopo il nostro matrimonio.
Ed erano proprio i 2 giorni in cui é stata ingravidata da me o,più probabilmente,da uno dei numerosi maschi che l'avevano chiavata sborrandole dentro.
E' stato,quel racconto,l'inizio dei chiarimenti sul nostro rapporto ed é stato l'inizio della lunga e mai terminata esplorazione che,reciprocamente abbiamo fatto,scavando a fondo,l'interno della nostra psiche.
----------------------------------
"Tesoro...amore,non credere che sia stato facile per me quella sera.
Ero felicissima di stare con te in quel locale.
Mi sentivo amata...protetta,poi é scattata quella molla alla quale non ho saputo opporre resistenza e sono andata da lui lasciandoti solo.
Quando Carlo mi ha presa per mano per portarmi in camera dove mi avrebbe chiavata,tutta la mia iniziale spavalderia era svanita,avrei voluto gridare....chiamarti.....invece un tremore incontrollabile si era impossessato del mio corpo e mi impediva ogni reazione.
In camera,mentre mi spogliava,ero impietrita e rigida come un'automa e,anche quando,completamente nuda, spingendomi sulle spalle,mi ha fatto inginocchiare,avevo gli occhi chiusi,le mani serrate e tremavo incapace di ogni reazione.
Quando finalmente in ginocchio,ho sentito spingere sulle labbra qualcosa di profumato,soffice e duro al tempo stesso,ho aperto gli occhi e,come risvegliandomi da un lungo torpore,la vista del suo cazzo,grosso,livido e superbo nel suo svettante turgore,mi ha restituita alla realtà che avevo cercato e che,finalmente,stavo vivendo.
Col mio movimento lento e sensuale da esperta e collaudata pompinara,ho aperto la bocca e tirando fuori la lingua,ho cominciato a leccargli il livido glande,duro e carnoso come una grossa prugna nera.
Poi,con lo stesso impegno di quando succhio il tuo cazzo,ho cominciato a leccarlo senza trascurare un lembo di pelle,una delle gonfie vene,il prepuzio,il frenulo,il gambo che sentivo pulsare sotto la mia lingua e tra le dita.
Quando,infilando la testa tra le sue cosce ho imboccato i testicoli leccandoli e succhiandoli come fossero caramelle,l'ho sentito contrarsi e scuorersi come se gli avessi fatto male e dalla sua bocca un rantolo ha pervaso l'ambiente.
A quel contatto e quella reazione,io stessa ho avuto un brivido di piacere.
Il cazzo ed i testicoli erano inaspettatamente lisci.
Era infatti totalmente depilato e questa sensazione per me,completamente nuova,mi ha ha infoiata spingendomi ad inoltrarmi tra le chiappe sino al buco del culo anch'esso deliziosamente liscio e privo di peli.
Dopo averlo leccato e insalivato a lungo,sono risalita e,finalmente ho imboccato la cappella ingoiando quello scettro sino alla metà del gambo.
Solo allora ho avuto la piena coscenza che avevo a che fare con un cazzo di dimensioni extra.
Credo di non esagerare se ti dico che era il doppio del tuo.
Il tuo cazzo infatti,che pure non é piccolo,riesco ad ingoiarlo tutto e sentire sulle labbra il contatto con i testicoli,quello invece,mentre la cappella toccava l'ugola,rimaneva fuori per metà.
Fatto stà che ho cominciato a sbocchinarlo con tanta passione che,se lui non mi avesse fermata,mi sarei fatta sborrare subito in gola.
Tra le mie cosce si erano formati rivoli di umori che copiosi scivolavano fuori dalla mia fica eccitatissima.
Lui,dopo avermi sollevata e passata una mano tra le labbra grondanti,ha capito l'urgenza che avevo di essere montata e senza ulteriori preliminari,mi ha sdraiata sul letto e mi ha infilzata col suo ariete.
Mi chiavava con colpi violenti e profondi facendomi perdere completamente il senso della realtà e trasformandomi in una giumenta infoiata dalla potenza del suo stallone.
Carlo era un vero porco,mi montava come un'animale ed aveva capito che io non ero da meno ed aveva anche capito che,probabilmente,non avrei saputo resistere alla proposta di una gang bang.
Mentre mi trapanava col suo potentissimo strumento,emetteva grugniti bestiali che aumentevano via via che i suoi affondi divenivano più sferzanti.
Le mie grida di piacere si univano ai suoi suoni sino a che,in un rantolo soffocato,mi ha tempestato la fica di bollenti raffiche di sborra.
Mentre si scioglieva con fiotti che a me parevano interminabili,con voce roca,interrotta dai suoi grugniti di piacere mi diceva:
"Sborro....sborro....godi troia...godi giumente in calore...domani ti farò domare da un gruppo di miei amici....veri stalloni arrapati come bestie infoiate......sborro......"
A quelle parole minacciose come promesse,godendo come una vera cagna ho risposto gridando:
"Si....siiiiiiii.......sborroooooo...sborrooooooo anch'io......siiiii.....porcoooooo...porco...portami quei porci dei tuoi amiciiii che voglio svuotargli i coglioni.......ahhhhhh......ahhhhhhh....godoooooo.....godoooo....."
Sono caduta sfinita,sudata e disfatta tra le sue braccia mentre sentivo ancora il suo membro pulsare dentro di me.
Quando mi sono ripresa,lui era accanto a me vigile e col cazzo ancore meravigliosamente in tiro.
Mi ha chiavata e riempita di sperma altre due volte dicendomi che voleva ingravidarmi poi,credo di essermi addormentata immaginando di essere tra le tue braccia con l'utero intriso del tuo seme tesoro.
Quando mi ha svegliata,mi ha aiutata a ricompormi alla meglio e mentre mi accompagnava da te,come preso da un raptus,mi ha afferrato per i capelli e mentre io gridavo e cercavo di divincolarmi,mi ha portato in una toilette,e facendomi inginocchiare vicino al cesso,ha estratto il cazzo che mi pareva più mostruosamente grosso di prima e dopo aver pisciato,trattandomi come fossi una puttana,mi ha infilato il cazzo in bocca senza tanti preamboli,mi ha chiavata spingendosi in affondi dolorosi che sembravano volermi soffocare.
Io cercavo di ribellarmi dibattendomi inutilmente,lui era molto forte e al momento di venire,mi ha afferrata per i capelli e spingendomi la testa contro il water,lo ha estratto dalle labbra e muovendosi come se stesse urinando,mi ha sborrato in bocca e in faccia insozzandomi anche i vestiti ed i capelli.
Così mi ha riaccompagnata da te e così tu mi hai trovata,piena e imbrattata di sborra.
Poi tu mi hai regalato,come solo tu sai fare,sublimi momenti d'amore.
Dopo avermi dato il tuo amore,donato il tuo seme ed avermi coccolata,tu ti sei addormentato abbracciato a me mentre io,turbata dagli eventi e da quanto mi aveva prospettato quella bestia di Carlo,ho tardato ad addormentarmi ed alle 7,30,mentre tu eri avvolto in un sonno profondo,ero già in bagno a fare una doccia rigenerante e a prepararmi,per l'incontro con gli"animali".
Scendendo al bar,li ho visti mentre,aspettando me facevano colazione.
Erano in otto.
Vedendoli così numerosi,ho avuto un'attimo di esitazione e,mentre ero indeciso sul da farsi,la voce di Carlo mi ha chiamata.
Erano tutti molto diversi tra loro.
Diversi per aspetto,per età ed anche le loro personalità si sarebbero rivalate molto assortite.
"Lei é Sara.
Sara é una sposina molto calda e vogliosa in viaggio di nozze,si é sposata l'altro ieri e già é curiosa di conoscere il mondo....di scoprire nuovi orizzonti.
Poi con lo sposo hanno deciso che vogliono avere tanti bambini da subito e per questo hanno bisogno di consulenti che diano loro una mano a realizzare questo loro sogno.Non é vero signora Sara?"
Sentire Carlo dire quelle cose e soprattutto il tono di voce che usava,mi aveva già fatto bagnare la fica.
Ero già eccitatissima.
Mi sentivo come una cagna circondata da una muta di cani che vogliono montarla per impregnarla rimanendo attaccati dentro di lei.
Mentre un fremito di piacere e di terrore avvolgeva il mio corpo,li ho passati in rassegna uno per uno fissando i miei occhi nei loro e cercando di fissare la loro fisionomia nel mio cervello.
Forse sin da allora avevo cercato di crearmi un'archivio mentale dei miei stalloni.
In fondo uno di loro poteva diventare il padre naturale di mio figlio e benchè,avessi completamente rimosso questo pensiero(I miei figli sarebbero stati tutti figli miei e del mio amore.Tu!)cercavo comunque di mantenere quei ricordi.
Quando siamo entrati in camera,quei maschi dall'aria tranquilla,si sono trasformati in un branco di lupi affamati.
Erano in otto ma tutti,talmente potenti che nel tempo di tre ore in cinque mi hanno sborrato dentro per due volte.
In due mi hanno riempita per tre volte e,dulcis in fundi,Carlo,oltre che sborrarmi nella fica per altre tre volte,quando tutti sono andati via,si é fatto sbocchinare(stavolta senza violenza)sborrandomi ancora in bocca.
Quello era il sapore che ti ho posato sulle labbra quando ti ho svegliato e che,poi,ero lo stesso sapore della sera prima.
Il seguito di quel risveglio già lo conosci;E' stato quel massaggio di sperma che abbiamo fatto abbracciandoci e scivolando sui nostri corpi intrisi della sborra che ho fatto scivolare dalla mia fica sul tuo corpo.
Ricordi tesoro,mi avevano iniettato 18 razioni di sperma".
continua
Innanzitutto,il mio amore per Sara,già grandissimo,andava assumendo,se possibile,via via che i giorni passavano,dimensioni sempre maggiori.
Il nostro feeling andava rafforzandosi in modo vistoso ed anche Sara,aveva avuto la definiva conferma che nulla delle sue trasgressioni le sarebbero mai state rinfacciate anzi,aveva definitivamente preso coscienza che facendomi partecipare così attivamente alla sua vita erotica extraconiugale,mi eccitava e faceva aumentare il mio amore e la mia gratitudine nei suoi confronti.
Le sue avventure,mi venivano raccontate dettagliatamente e,ovviamente,le parole erano sempre accompagnate dalla prova inconfutabile che,orgogliosamente mi mostrava offrendosi a me,sempre piena del seme dei suoi ultimi amanti.
Il giorno che,dopo aver acquistato il kit per il test di gravidanza,aveva scoperto di essere incinta,era stata presa da una frenesia e una voglia incontrollabili di darmi la notizia facendomi partecipare alla sua gioia a-modo suo-.
Aveva calcolato alla perfezione ogni gesto finalizzato al fatto di farsi trovare al mio rientro dal lavoro,con la fica,piena di sperma appena versatole dentro e ancora caldo.
Per quel blitz,si era vestita in modo sexi e molto leggero.
Era praticamente nuda.
Senza intimo nè reggiseno,solo un vestitino largo,che le avvolgeva il seno e le stringeva la vita e,lungo appena sopra il ginocchio.
Sandali alla schiava con tacco basso,senza calze e con vistosi occhiali scuri.
Così abbigliata-disabbigliata per meglio dire-é tornata nella farmacia dove aveva appena acquistato il necessaire per il test e rivolgendosi al farmacista gli ha detto:
"Dottore,ho fatto il test di gravidanza e vorrei che lei -me la vedesse- e poi....la pressione....mi sembra bassa....vorrei controllarla....vorrei rialzarla se possibile..."
Sara era abilissima coi giochi di parole e,così come aveva fatto con me in tutto il periodo del nostro fidanzamento,aveva lanciato al dottore delle frasi sibilline e senza dargli il tempo di replicare,si era già infilata nella piccola stanza adibita ai controlli di routine che si fanno in farmacia.
Quando il farmacista,un tipo sulla cinquantina dall'aria alquanto spigliata,é entrato nella stanza,Sara era già seduta con le gambe un pò divaricate e la gonna leggermente sollevata sulle cosce.
"Guardi dottore,mi controlli il test,a me pare positivo"
"Complimenti signora,sembra proprio che lei stia aspettando un bambino.Le consiglio comunque,prima di andare dal ginecologo,di fare un'altro test".
"Dottore,ho dei piccoli giramenti di testa,mi controlla la pressione per favore?"
Mentre il farmacista le infilava il misuratore di pressione,lei con un abilissimo movimento,si é spinta un pò in avanti e stringendo le spalle,ha allentato la stretta del vestito sui seni,mettendo in mostra le sue stupende tette dai capezzoli già turgidi.
A quella vista l'uomo ha avuto un'attimo di sbandamento e,mentre cercava di riprendersi dall'inebetita espressione di stupore,mia moglie con una mano ha tirato la morbida gonna sulle cosce sino a scoprire l'inguine e mettere in mostra la scura pelliccia del suo monte di venere.
Contemporaneamente,ha poggiato l'altra mano sulla patta dell'uomo come a voler valutare la consistenza del suo contenuto e dopo aver trovato un bozzo alquanto voluminoso gli ha mormorato con voce suadente:
"Dottore...sento la sua pressione un pò alta...cosa dice se cerchiamo di abbassarla?"
Il farmacista,con movimenti impacciati,si è diretto verso la porta chiudendola a chiave e,nel brevissimo tratto verso mia moglie,aveva già estratto il membro in piena erezione.
Non c'é niente di meglio per la mia splendida Sara che la vista di un cazzo grosso e turgido per mandarla su di giri e farle toccare il cielo con le dita.
Al suo arrivo,l'impacciato farmacista,ha trovato le labbra di mia moglie già aperte e pronte a dare ospitalità a quel magnifico,vibrante arnese.
Già alle prime carezze delle dita di mia moglie ed il contatto con le sue umide labbra,avevano fatto riacquistare al farmacista,la tipica sicurezza motrata al primo,professionale approccio.
Mentre Sara lo succhiava,con le mani gli ha slacciato la cintura lasciando scivolare a terra i pantaloni.
Poi con gesto repentino e senza staccare le labbra dal membro,gli ha abbassato anche le mutande.
Certo il quadretto appariva alquanto stonato.
A fronte di Sara,che offriva il suo corpo sensualmente discinto,pieno e generoso come una scultura di Canova appena velato dal drappeccio delle vesti,,il corpo del maschio,col camice bianco aperto,le mutande ed i pantaloni sbracati,appariva ridicolo e inadeguato alla magia del momento.
Sara pareva non rendersi conto di tutto questo e i suoi movimenti sicuri,erano finalizzati a raggiungere lo scopo di farlo godere dentro il suo corpo per portarmi per tempo,l'ennesima prova del suo amore.
Con gli occhi chiusi ha continuato a sbocchinarlo facendolo entrare ad ogni affondo sino al contatto con l'ugola mentre con la mano gli accarezzava i coglioni.
Il maschio era vistosamente arrapato e,mentre accompagnava i movimenti della testa di mia moglie tenendole la mani dietro la nuca,dalla sua bocca sortivano lunghi gemiti di piacere.
Quando poi finalmente,Sara,ha percepito le prime contrazioni foriere dell'imminente esplosione,si é sollevata e invertento repentinamente,le posizioni dei due corpi,ha fatto sedere il farmacista e con gesto rapido,si é impalata sul suo pulsante membro.
Con naturalezza e senza mai interrompere i suoi movimenti,cingendogli la braccia intorno al collo e,dopo avergli infilato la lingua in bocca,ha cominciato a cavalcarlo.
Ancora una volta il maschio pareva essere stato colto di sorpresa e,senza che lui stesso potesse controllare le sue reazioni,ha cominciato,trattenendo a malapena i suoi rantoli sordi,a scaricarle nella fica i suoi incontenibili fiotti di sperma:
"Siiiiiiiiiiii.........sborrami dentro.......si......scalda col tuo sperma il nido dove crescerà il mio bambino.......unisci il tuo piacere a quello del mio maschio......."
Il grido di piacere di mia moglie si é librato nell'aria,lungo e acuto come il sibilo di un treno investendo,probabilmente,tutta la farmacia coi suoi dipendenti ed i suoi avventori.
Dopo essersi sfilata il cazzo gocciolante ed avere accuratamente tamponato la fica per portarmi il suo dono ancora caldo,si é inginocchiata e quale prova di gratitudine,con la lingua,ha ripulito il cazzo floscio ormai vinto e lasciando il farmacista ancora con le mutande e le brache calate,lo ha baciato sulle labbra e sussurrandogli:"Grazie dottore...la mia pressione ora é ok....ma anche la sua vedo che é scesa....un salasso é proprio quello che ci voleva....certo,solitamente si fà col sangue...ma....credo che un salasso di sperma sia anche più salutare e gustoso....non trova?" si é precipitata verso casa dove sapeva che sarei arrivato da lì a poco.
Alcuni giorni dopo,offrendosi a me con il sesso ben irrorato dallo sperma di un nuovo amante,Giorgio,col quale ha rapporti tutt'ora,dopo che abbiamo fatto l'amore,ha voluto tornare al racconto di quanto era successo in quel piano bar il giorno dopo il nostro matrimonio.
Ed erano proprio i 2 giorni in cui é stata ingravidata da me o,più probabilmente,da uno dei numerosi maschi che l'avevano chiavata sborrandole dentro.
E' stato,quel racconto,l'inizio dei chiarimenti sul nostro rapporto ed é stato l'inizio della lunga e mai terminata esplorazione che,reciprocamente abbiamo fatto,scavando a fondo,l'interno della nostra psiche.
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"Tesoro...amore,non credere che sia stato facile per me quella sera.
Ero felicissima di stare con te in quel locale.
Mi sentivo amata...protetta,poi é scattata quella molla alla quale non ho saputo opporre resistenza e sono andata da lui lasciandoti solo.
Quando Carlo mi ha presa per mano per portarmi in camera dove mi avrebbe chiavata,tutta la mia iniziale spavalderia era svanita,avrei voluto gridare....chiamarti.....invece un tremore incontrollabile si era impossessato del mio corpo e mi impediva ogni reazione.
In camera,mentre mi spogliava,ero impietrita e rigida come un'automa e,anche quando,completamente nuda, spingendomi sulle spalle,mi ha fatto inginocchiare,avevo gli occhi chiusi,le mani serrate e tremavo incapace di ogni reazione.
Quando finalmente in ginocchio,ho sentito spingere sulle labbra qualcosa di profumato,soffice e duro al tempo stesso,ho aperto gli occhi e,come risvegliandomi da un lungo torpore,la vista del suo cazzo,grosso,livido e superbo nel suo svettante turgore,mi ha restituita alla realtà che avevo cercato e che,finalmente,stavo vivendo.
Col mio movimento lento e sensuale da esperta e collaudata pompinara,ho aperto la bocca e tirando fuori la lingua,ho cominciato a leccargli il livido glande,duro e carnoso come una grossa prugna nera.
Poi,con lo stesso impegno di quando succhio il tuo cazzo,ho cominciato a leccarlo senza trascurare un lembo di pelle,una delle gonfie vene,il prepuzio,il frenulo,il gambo che sentivo pulsare sotto la mia lingua e tra le dita.
Quando,infilando la testa tra le sue cosce ho imboccato i testicoli leccandoli e succhiandoli come fossero caramelle,l'ho sentito contrarsi e scuorersi come se gli avessi fatto male e dalla sua bocca un rantolo ha pervaso l'ambiente.
A quel contatto e quella reazione,io stessa ho avuto un brivido di piacere.
Il cazzo ed i testicoli erano inaspettatamente lisci.
Era infatti totalmente depilato e questa sensazione per me,completamente nuova,mi ha ha infoiata spingendomi ad inoltrarmi tra le chiappe sino al buco del culo anch'esso deliziosamente liscio e privo di peli.
Dopo averlo leccato e insalivato a lungo,sono risalita e,finalmente ho imboccato la cappella ingoiando quello scettro sino alla metà del gambo.
Solo allora ho avuto la piena coscenza che avevo a che fare con un cazzo di dimensioni extra.
Credo di non esagerare se ti dico che era il doppio del tuo.
Il tuo cazzo infatti,che pure non é piccolo,riesco ad ingoiarlo tutto e sentire sulle labbra il contatto con i testicoli,quello invece,mentre la cappella toccava l'ugola,rimaneva fuori per metà.
Fatto stà che ho cominciato a sbocchinarlo con tanta passione che,se lui non mi avesse fermata,mi sarei fatta sborrare subito in gola.
Tra le mie cosce si erano formati rivoli di umori che copiosi scivolavano fuori dalla mia fica eccitatissima.
Lui,dopo avermi sollevata e passata una mano tra le labbra grondanti,ha capito l'urgenza che avevo di essere montata e senza ulteriori preliminari,mi ha sdraiata sul letto e mi ha infilzata col suo ariete.
Mi chiavava con colpi violenti e profondi facendomi perdere completamente il senso della realtà e trasformandomi in una giumenta infoiata dalla potenza del suo stallone.
Carlo era un vero porco,mi montava come un'animale ed aveva capito che io non ero da meno ed aveva anche capito che,probabilmente,non avrei saputo resistere alla proposta di una gang bang.
Mentre mi trapanava col suo potentissimo strumento,emetteva grugniti bestiali che aumentevano via via che i suoi affondi divenivano più sferzanti.
Le mie grida di piacere si univano ai suoi suoni sino a che,in un rantolo soffocato,mi ha tempestato la fica di bollenti raffiche di sborra.
Mentre si scioglieva con fiotti che a me parevano interminabili,con voce roca,interrotta dai suoi grugniti di piacere mi diceva:
"Sborro....sborro....godi troia...godi giumente in calore...domani ti farò domare da un gruppo di miei amici....veri stalloni arrapati come bestie infoiate......sborro......"
A quelle parole minacciose come promesse,godendo come una vera cagna ho risposto gridando:
"Si....siiiiiiii.......sborroooooo...sborrooooooo anch'io......siiiii.....porcoooooo...porco...portami quei porci dei tuoi amiciiii che voglio svuotargli i coglioni.......ahhhhhh......ahhhhhhh....godoooooo.....godoooo....."
Sono caduta sfinita,sudata e disfatta tra le sue braccia mentre sentivo ancora il suo membro pulsare dentro di me.
Quando mi sono ripresa,lui era accanto a me vigile e col cazzo ancore meravigliosamente in tiro.
Mi ha chiavata e riempita di sperma altre due volte dicendomi che voleva ingravidarmi poi,credo di essermi addormentata immaginando di essere tra le tue braccia con l'utero intriso del tuo seme tesoro.
Quando mi ha svegliata,mi ha aiutata a ricompormi alla meglio e mentre mi accompagnava da te,come preso da un raptus,mi ha afferrato per i capelli e mentre io gridavo e cercavo di divincolarmi,mi ha portato in una toilette,e facendomi inginocchiare vicino al cesso,ha estratto il cazzo che mi pareva più mostruosamente grosso di prima e dopo aver pisciato,trattandomi come fossi una puttana,mi ha infilato il cazzo in bocca senza tanti preamboli,mi ha chiavata spingendosi in affondi dolorosi che sembravano volermi soffocare.
Io cercavo di ribellarmi dibattendomi inutilmente,lui era molto forte e al momento di venire,mi ha afferrata per i capelli e spingendomi la testa contro il water,lo ha estratto dalle labbra e muovendosi come se stesse urinando,mi ha sborrato in bocca e in faccia insozzandomi anche i vestiti ed i capelli.
Così mi ha riaccompagnata da te e così tu mi hai trovata,piena e imbrattata di sborra.
Poi tu mi hai regalato,come solo tu sai fare,sublimi momenti d'amore.
Dopo avermi dato il tuo amore,donato il tuo seme ed avermi coccolata,tu ti sei addormentato abbracciato a me mentre io,turbata dagli eventi e da quanto mi aveva prospettato quella bestia di Carlo,ho tardato ad addormentarmi ed alle 7,30,mentre tu eri avvolto in un sonno profondo,ero già in bagno a fare una doccia rigenerante e a prepararmi,per l'incontro con gli"animali".
Scendendo al bar,li ho visti mentre,aspettando me facevano colazione.
Erano in otto.
Vedendoli così numerosi,ho avuto un'attimo di esitazione e,mentre ero indeciso sul da farsi,la voce di Carlo mi ha chiamata.
Erano tutti molto diversi tra loro.
Diversi per aspetto,per età ed anche le loro personalità si sarebbero rivalate molto assortite.
"Lei é Sara.
Sara é una sposina molto calda e vogliosa in viaggio di nozze,si é sposata l'altro ieri e già é curiosa di conoscere il mondo....di scoprire nuovi orizzonti.
Poi con lo sposo hanno deciso che vogliono avere tanti bambini da subito e per questo hanno bisogno di consulenti che diano loro una mano a realizzare questo loro sogno.Non é vero signora Sara?"
Sentire Carlo dire quelle cose e soprattutto il tono di voce che usava,mi aveva già fatto bagnare la fica.
Ero già eccitatissima.
Mi sentivo come una cagna circondata da una muta di cani che vogliono montarla per impregnarla rimanendo attaccati dentro di lei.
Mentre un fremito di piacere e di terrore avvolgeva il mio corpo,li ho passati in rassegna uno per uno fissando i miei occhi nei loro e cercando di fissare la loro fisionomia nel mio cervello.
Forse sin da allora avevo cercato di crearmi un'archivio mentale dei miei stalloni.
In fondo uno di loro poteva diventare il padre naturale di mio figlio e benchè,avessi completamente rimosso questo pensiero(I miei figli sarebbero stati tutti figli miei e del mio amore.Tu!)cercavo comunque di mantenere quei ricordi.
Quando siamo entrati in camera,quei maschi dall'aria tranquilla,si sono trasformati in un branco di lupi affamati.
Erano in otto ma tutti,talmente potenti che nel tempo di tre ore in cinque mi hanno sborrato dentro per due volte.
In due mi hanno riempita per tre volte e,dulcis in fundi,Carlo,oltre che sborrarmi nella fica per altre tre volte,quando tutti sono andati via,si é fatto sbocchinare(stavolta senza violenza)sborrandomi ancora in bocca.
Quello era il sapore che ti ho posato sulle labbra quando ti ho svegliato e che,poi,ero lo stesso sapore della sera prima.
Il seguito di quel risveglio già lo conosci;E' stato quel massaggio di sperma che abbiamo fatto abbracciandoci e scivolando sui nostri corpi intrisi della sborra che ho fatto scivolare dalla mia fica sul tuo corpo.
Ricordi tesoro,mi avevano iniettato 18 razioni di sperma".
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