Giochino in tre: diciannovesimo atto
di
Laura566
genere
orge
Giochino in tre: diciannovesimo atto
Decidiamo di uscire tutti e tre insieme in un posto di villeggiatura in cui non conosciamo nessuno. Noi donne vestite in maniera molto appariscente e G. nel mezzo a noi. Vogliamo vedere l’effetto che facciamo. L’effetto è che degli uomini ci guardano attentamente anzi con desiderio.
G. allora accortosi di ciò, ci bacia tutte e due sulla bocca in maniera molto appassionata.
Un uomo si fa avanti e si presenta si chiama Maurizio e dice a G. che è fortunato ad averci tutte e due. G. risponde che è vero e che siamo delle bombe a letto. Maurizio si imbarazza un pochino, ma domanda nel caso se potesse partecipare ai nostri giochi come elemento puramente passivo.
Noi tre gli diciamo che dobbiamo pensarci perché ci è già successo di giocare con un quarto, ma che il numero perfetto è il tre. Allora parliamo tra noi allontanandoci un po’ da Maurizio e decidiamo che se è totalmente passivo, può vederci all’opera.
Quindi, diciamo a Maurizio quello che abbiamo deciso e lui impaziente ci chiede quando possiamo vederci. Noi donne incuriosite dal suo cazzo, diciamocelo, che a vedergli il pacco sembra di dimensioni più che ragguardevoli, gli rispondiamo che possiamo tornare subito nella casa che abbiamo preso in affitto, una villa non tanto grande, ma isolata dal centro del paese.
Quindi andiamo, arriviamo a casa, noi tre ci spogliamo completamente mentre Maurizio resta vestito e chiede se in camera ci sia una poltrona. Non c’è, ma G. dice che ne sposterà una che è in salotto.
Quindi, ci mettiamo a sandwich, io e Simona ci baciamo appassionatamente e G. dietro a me provvede ad accarezzarmi i seni cosa che mi fa andare fuori di testa e lui lo sa perfettamente.
Quindi mi giro verso di lui e lo bacio, i miei occhi vanno giù verso il suo cazzo che è in erezione e mi accuccio per fargli un pompino, stando attenta che Maurizio abbia un ottima visuale di ciò.
Quindi, lo lecco lentamente, mi metto la cappella in bocca e con gli occhi guardo verso Maurizio che si è già slacciato i pantaloni e ha un cazzo enorme tra le mani.
Simona che lo vede anche lei, và ad accucciarsi presso di lui glielo prende in bocca, lecca, gli fa una spagnola. Poi lui gli mette una mano in testa per guidarla nel ritmo finché non investe la bocca di Simona di una sborrata così enorme che le cola giù fino ai seni.
Nel frattempo, io continuo con il mio pompino un po’ gelosa di Simona, finché non sento la sborra in bocca che provvedo ad ingoiare.
Vado da Simona per leccarle i seni dalla sborra di Maurizio che è sempre a sedere sulla poltrona e ci guarda in maniera eccitata. Noi due lo facciamo apposta ad eccitarlo baciandoci con la lingua, accarezzandoci languidamente, sospirando.
Maurizio si fa avanti verso di me dicendo che adora il mio fondoschiena e vorrebbe un rapporto anale. Io chiedo agli altri se va bene e dicono di sì.
Quindi mi metto a bordo del letto a pecorina mentre Maurizio provvede a inumidirmi il buchino. Però G. dice che forse è meglio usare la vaselina considerando le misure del suo cazzo e quindi và a prenderla.
G. mi spalma la vaselina sul buchino mentre domando a Maurizio se è pronto e mi fa vedere un’erezione enorme per la quale, al tempo stesso provo paura ed eccitazione.
Maurizio dice che farà piano e che le donne che ha avuto non si sono mai lamentate di lui.
In effetti procede lentamente fino a che sento tutta la lunghezza della sua verga dentro di me, poi inizia a muoversi lentamente tenendosi ai miei fianchi e strizzandomi talvolta i miei seni, facendomi provare ondate di piacere, facendomi gemere via via sempre più forte con lui che mi dice di gemere di più finché mi dice che stà per venire e inonda il mio buchino di tantissimo sperma. Maurizio mi fa i complimenti per quanto ho goduto e io ribatto che certamente è dipeso anche dal suo cazzo.
Simona va a leccare lo sperma.
Mi giro e vedo G. in erezione perché non mi aveva mai visto provare un orgasmo del genere.
Quindi vuole scopare a pecorina Simona che si mette in posizione. G. usa la vaselina nel buchino e provvede a incularla. Simona geme, geme, geme quasi quanto me poc’anzi.
G. inonda di sperma il suo buchino e io lo vado a leccare.
A questo punto, diciamo che siamo un po’ stanche e ci sdraiamo sul letto abbracciandoci con Maurizio che si mette dietro me e G. dietro Simona. E ci accarezziamo, scappano dei gemiti. Insomma, l’atmosfera è languida e sensuale.
Io ad un certo punto, non resisto più mi giro verso Maurizio e vedo che ha il cazzo bello eretto e gli dico che vorrei fargli un pompino e lui ne è ben contento. Il suo cazzo nella mia bocca è veramente enorme non c’è che dire, allora faccio una spagnola che lui gradisce molto, poi lo lecco come un gelato e poi me lo rimetto in bocca per ingoiare la sua sborra cosa che riesco a fare nonostante sia davvero moltissima.
G. e Simona invece sono languidamente sdraiati e ci guardano senza muoversi.
Poi passano ore, in cui, stiamo sdraiati a letto tutti e quattro, ma Maurizio ad un certo punto deve andarsene e ci dice che veramente siamo due belle donne con cui divertirsi moltissimo e spera di rivederci molto presto.
Decidiamo di uscire tutti e tre insieme in un posto di villeggiatura in cui non conosciamo nessuno. Noi donne vestite in maniera molto appariscente e G. nel mezzo a noi. Vogliamo vedere l’effetto che facciamo. L’effetto è che degli uomini ci guardano attentamente anzi con desiderio.
G. allora accortosi di ciò, ci bacia tutte e due sulla bocca in maniera molto appassionata.
Un uomo si fa avanti e si presenta si chiama Maurizio e dice a G. che è fortunato ad averci tutte e due. G. risponde che è vero e che siamo delle bombe a letto. Maurizio si imbarazza un pochino, ma domanda nel caso se potesse partecipare ai nostri giochi come elemento puramente passivo.
Noi tre gli diciamo che dobbiamo pensarci perché ci è già successo di giocare con un quarto, ma che il numero perfetto è il tre. Allora parliamo tra noi allontanandoci un po’ da Maurizio e decidiamo che se è totalmente passivo, può vederci all’opera.
Quindi, diciamo a Maurizio quello che abbiamo deciso e lui impaziente ci chiede quando possiamo vederci. Noi donne incuriosite dal suo cazzo, diciamocelo, che a vedergli il pacco sembra di dimensioni più che ragguardevoli, gli rispondiamo che possiamo tornare subito nella casa che abbiamo preso in affitto, una villa non tanto grande, ma isolata dal centro del paese.
Quindi andiamo, arriviamo a casa, noi tre ci spogliamo completamente mentre Maurizio resta vestito e chiede se in camera ci sia una poltrona. Non c’è, ma G. dice che ne sposterà una che è in salotto.
Quindi, ci mettiamo a sandwich, io e Simona ci baciamo appassionatamente e G. dietro a me provvede ad accarezzarmi i seni cosa che mi fa andare fuori di testa e lui lo sa perfettamente.
Quindi mi giro verso di lui e lo bacio, i miei occhi vanno giù verso il suo cazzo che è in erezione e mi accuccio per fargli un pompino, stando attenta che Maurizio abbia un ottima visuale di ciò.
Quindi, lo lecco lentamente, mi metto la cappella in bocca e con gli occhi guardo verso Maurizio che si è già slacciato i pantaloni e ha un cazzo enorme tra le mani.
Simona che lo vede anche lei, và ad accucciarsi presso di lui glielo prende in bocca, lecca, gli fa una spagnola. Poi lui gli mette una mano in testa per guidarla nel ritmo finché non investe la bocca di Simona di una sborrata così enorme che le cola giù fino ai seni.
Nel frattempo, io continuo con il mio pompino un po’ gelosa di Simona, finché non sento la sborra in bocca che provvedo ad ingoiare.
Vado da Simona per leccarle i seni dalla sborra di Maurizio che è sempre a sedere sulla poltrona e ci guarda in maniera eccitata. Noi due lo facciamo apposta ad eccitarlo baciandoci con la lingua, accarezzandoci languidamente, sospirando.
Maurizio si fa avanti verso di me dicendo che adora il mio fondoschiena e vorrebbe un rapporto anale. Io chiedo agli altri se va bene e dicono di sì.
Quindi mi metto a bordo del letto a pecorina mentre Maurizio provvede a inumidirmi il buchino. Però G. dice che forse è meglio usare la vaselina considerando le misure del suo cazzo e quindi và a prenderla.
G. mi spalma la vaselina sul buchino mentre domando a Maurizio se è pronto e mi fa vedere un’erezione enorme per la quale, al tempo stesso provo paura ed eccitazione.
Maurizio dice che farà piano e che le donne che ha avuto non si sono mai lamentate di lui.
In effetti procede lentamente fino a che sento tutta la lunghezza della sua verga dentro di me, poi inizia a muoversi lentamente tenendosi ai miei fianchi e strizzandomi talvolta i miei seni, facendomi provare ondate di piacere, facendomi gemere via via sempre più forte con lui che mi dice di gemere di più finché mi dice che stà per venire e inonda il mio buchino di tantissimo sperma. Maurizio mi fa i complimenti per quanto ho goduto e io ribatto che certamente è dipeso anche dal suo cazzo.
Simona va a leccare lo sperma.
Mi giro e vedo G. in erezione perché non mi aveva mai visto provare un orgasmo del genere.
Quindi vuole scopare a pecorina Simona che si mette in posizione. G. usa la vaselina nel buchino e provvede a incularla. Simona geme, geme, geme quasi quanto me poc’anzi.
G. inonda di sperma il suo buchino e io lo vado a leccare.
A questo punto, diciamo che siamo un po’ stanche e ci sdraiamo sul letto abbracciandoci con Maurizio che si mette dietro me e G. dietro Simona. E ci accarezziamo, scappano dei gemiti. Insomma, l’atmosfera è languida e sensuale.
Io ad un certo punto, non resisto più mi giro verso Maurizio e vedo che ha il cazzo bello eretto e gli dico che vorrei fargli un pompino e lui ne è ben contento. Il suo cazzo nella mia bocca è veramente enorme non c’è che dire, allora faccio una spagnola che lui gradisce molto, poi lo lecco come un gelato e poi me lo rimetto in bocca per ingoiare la sua sborra cosa che riesco a fare nonostante sia davvero moltissima.
G. e Simona invece sono languidamente sdraiati e ci guardano senza muoversi.
Poi passano ore, in cui, stiamo sdraiati a letto tutti e quattro, ma Maurizio ad un certo punto deve andarsene e ci dice che veramente siamo due belle donne con cui divertirsi moltissimo e spera di rivederci molto presto.
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