Isola - il naufrago
di
Chicken1973
genere
poesie
Capitò che l'ingegnere, per sublimare l'ossessione per Rosa, si vide costretto a scrivere una canzone.
Come sempre, odiò la propria voce e non la fece ascoltare quasi a nessuno.
Ma del testo era molto orgoglioso, ed ebbe la folle idea di condividerlo in uno spazio di racconti erotici, assieme alla registrazione, rivelando così la propria identità.
Sicuramente se ne sarebbe pentito troppo tardi, come tipico di lui.
https://youtu.be/ReB6DMtdOhc
*******
Alla deriva in questo mare denso e stanco,
erano giorni che scrutavo l’orizzonte
Non ci credevo quando ho visto in lontananza il tuo profilo
Adagiato sulle acque
Col cuore in pezzi ho raggiunto le tue spiagge
Le braccia esauste dopo tanto remare
E della tua abbondanza mi riempivo gli occhi,
per sfamare ogni parte di me
Le tue spiagge mi hanno accolto
Quando ero solo un naufrago.
Le tue coste mio rifugio e
Mio pane quotidiano
Ansioso guardo in alto per arrampicarmi
Seguo le curve dolci dei tuoi fianchi morbidi
sarei rimasto lì per ore immobile, abbandonato a riposarmi
ma sussurrando la tua schiena mi ha sedotto
son scivolato assaporando i tuoi misteri
Sulle tue scapole sarei rimasto in estasi
Contemplando il panorama,
gli occhi mai sazi di te
Le tue spiagge mi hanno accolto
Quando ero solo un naufrago.
Le tue gambe mio rifugio e
Mio pane quotidiano
con le dita e il naso all'inseguimento
Sulla tracce fresche di una preda languida
Sulle tue spalle con le labbra assaporavo la tua pelle
E confuso mi perdevo
avessi dato retta alla mia ragione
non mi sarei trovato qui a torturarmi
Nei tuoi capelli che tormenti con le dita mi nasconderò
Come un bambino
Le tue spiagge mi hanno accolto
Quando ero solo un naufrago.
Le tue cosce mio rifugio e
Mio pane quotidiano
*******
Come sempre, odiò la propria voce e non la fece ascoltare quasi a nessuno.
Ma del testo era molto orgoglioso, ed ebbe la folle idea di condividerlo in uno spazio di racconti erotici, assieme alla registrazione, rivelando così la propria identità.
Sicuramente se ne sarebbe pentito troppo tardi, come tipico di lui.
https://youtu.be/ReB6DMtdOhc
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Alla deriva in questo mare denso e stanco,
erano giorni che scrutavo l’orizzonte
Non ci credevo quando ho visto in lontananza il tuo profilo
Adagiato sulle acque
Col cuore in pezzi ho raggiunto le tue spiagge
Le braccia esauste dopo tanto remare
E della tua abbondanza mi riempivo gli occhi,
per sfamare ogni parte di me
Le tue spiagge mi hanno accolto
Quando ero solo un naufrago.
Le tue coste mio rifugio e
Mio pane quotidiano
Ansioso guardo in alto per arrampicarmi
Seguo le curve dolci dei tuoi fianchi morbidi
sarei rimasto lì per ore immobile, abbandonato a riposarmi
ma sussurrando la tua schiena mi ha sedotto
son scivolato assaporando i tuoi misteri
Sulle tue scapole sarei rimasto in estasi
Contemplando il panorama,
gli occhi mai sazi di te
Le tue spiagge mi hanno accolto
Quando ero solo un naufrago.
Le tue gambe mio rifugio e
Mio pane quotidiano
con le dita e il naso all'inseguimento
Sulla tracce fresche di una preda languida
Sulle tue spalle con le labbra assaporavo la tua pelle
E confuso mi perdevo
avessi dato retta alla mia ragione
non mi sarei trovato qui a torturarmi
Nei tuoi capelli che tormenti con le dita mi nasconderò
Come un bambino
Le tue spiagge mi hanno accolto
Quando ero solo un naufrago.
Le tue cosce mio rifugio e
Mio pane quotidiano
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