Dopo il lungo volo, suggestioni persane
di
Kiki88
genere
saffico
Suggestioni persiane
Immerse nella vasca da bagno in casa di Sherazade inizi ad accarezzarmi, io ancora mezza addormentata, tu sei già al massimo dei giri, come uno dei tanti aerei su cui passi buona parte della tua vita al momento del rullaggio in pista e pronti a fiondarsi in cielo. Ed io ad accendermi con te mentre dopo esserti versata del bagnoschiuma in una mano inizi ad insaponarmi i seni. Socchiudo gli occhi lasciando che sia la mia mente a seguire il percorso della tua mano. Dalla posizione seduta ci alziamo rimanendo in ginocchio l'una di fronte all'altra, dai seni la tua mano scende sul mio ventre per poi fermarsi sul pube. Accosti le tue labbra alle mie e lasci che la tua lingua venga a chiamare la mia, come una bimba che si presenti all'uscio di casa della sua amichetta del cuore per giocare insieme. E come giocano mia dolcissima Kitty le nostre due lingue, si rincorrono, si nascondono per poi intrecciarsi e avvolgersi regalando l'una all'altra fili argentei della nostra saliva. E quella tua mano, che da ferma sul mio fiore lascia che medio ed anulare divarichino i miei due petali per poi penetrarmi e fiondarmi in cielo con te. Dopo avermi regalato quel primo orgasmo mattutino faccio per restituirti quel dono, ma sorridendomi mi dici di aver già fatto una bella cavalcata all'alba, e la cosa mi sorprende perchè avrei giurato che Sherazade non si fosse staccata dalle mie braccia per tutta la notte. Ci asciughiamo, torniamo in camera a rivestirci e dopo esserci chiuse la porta alle spalle raggiungiamo la macchina. Durante quel breve tragitto tu continui a voltarti indietro e a scrutare oltre le finestre della casa di Sherazade: “cosa cerchi tesoro mio?”, mi guardi: “se ti dicessi che stamattina all'alba mentre facevo la doccia mi è comparso un bellissimo ragazzo persiano che mi ha scopata come non mi capitava da tempo mi prenderesti per pazza?”...le sorrido: “no amore mio credo che quella casa sia piena di suggestioni”. Una volta ripartite ci dirigiamo verso l'hotel per cambiarci e rivestirci con vestiti più adatti e comodi rispetto agli abiti da sera e ai tacchi che ancora indossiamo. Entriamo e Sherazade esce dal banco della reception per venire ad abbracciarci:
“here are my girls”. Abbracciamo la nostra amante persiana, le restituiamo le chiavi di casa e poi tu le chiedi chi fosse quel bellissimo ragazzo che hai incontrato all'alba nel suo bagno. Lei ti guarda interrogativa dicendoti che non ha idea di chi tu stia parlando, una smorfia di delusione ti si disegna sul volto. Io stessa ti guardo un po' preoccupata. Saliamo in camera per cambiarci, ma tu sei pensierosa: “Vale ti giuro, abbiamo pure parlato di un dipinto che raffigurava il Damavand, la montagna più alta che si erge in Iran, è un vulcano spento...e poi mi ha scopata!”.
“Dunque tesoro mio, io non sono una psicologa, ma tu ti sei accorta che questa cosa ha una classica simbologia fallica? La montagna che si erge, il vulcano spento...e che poi grazie a te...erutta lava incandescente dopo una bella scopata.. ”...ti sorrido e ti stringo a me: “io posso offrirti solo una fenditura che sotto i tuoi baci e le tue carezze diventa un torrente in piena”. Mi baci e a quelle mie parole sembri convincerti di aver avuto solo una suggestione: “assomigliava come una goccia d'acqua al protagonista di Prince of Persia il gioco su Playstation, ci hai mai giocato?”
“No amore mio, ma il giorno che faranno Princess of Persia ne diventerò la più accanita giocatrice, a maggior ragione se dovesse suggestionarmi al punto da ritrovarmela sotto la doccia mentre mi da il buongiorno a colpi di lingua dopo avermi mostrato un dipinto raffigurante il lago salato di Urmia”.
Immerse nella vasca da bagno in casa di Sherazade inizi ad accarezzarmi, io ancora mezza addormentata, tu sei già al massimo dei giri, come uno dei tanti aerei su cui passi buona parte della tua vita al momento del rullaggio in pista e pronti a fiondarsi in cielo. Ed io ad accendermi con te mentre dopo esserti versata del bagnoschiuma in una mano inizi ad insaponarmi i seni. Socchiudo gli occhi lasciando che sia la mia mente a seguire il percorso della tua mano. Dalla posizione seduta ci alziamo rimanendo in ginocchio l'una di fronte all'altra, dai seni la tua mano scende sul mio ventre per poi fermarsi sul pube. Accosti le tue labbra alle mie e lasci che la tua lingua venga a chiamare la mia, come una bimba che si presenti all'uscio di casa della sua amichetta del cuore per giocare insieme. E come giocano mia dolcissima Kitty le nostre due lingue, si rincorrono, si nascondono per poi intrecciarsi e avvolgersi regalando l'una all'altra fili argentei della nostra saliva. E quella tua mano, che da ferma sul mio fiore lascia che medio ed anulare divarichino i miei due petali per poi penetrarmi e fiondarmi in cielo con te. Dopo avermi regalato quel primo orgasmo mattutino faccio per restituirti quel dono, ma sorridendomi mi dici di aver già fatto una bella cavalcata all'alba, e la cosa mi sorprende perchè avrei giurato che Sherazade non si fosse staccata dalle mie braccia per tutta la notte. Ci asciughiamo, torniamo in camera a rivestirci e dopo esserci chiuse la porta alle spalle raggiungiamo la macchina. Durante quel breve tragitto tu continui a voltarti indietro e a scrutare oltre le finestre della casa di Sherazade: “cosa cerchi tesoro mio?”, mi guardi: “se ti dicessi che stamattina all'alba mentre facevo la doccia mi è comparso un bellissimo ragazzo persiano che mi ha scopata come non mi capitava da tempo mi prenderesti per pazza?”...le sorrido: “no amore mio credo che quella casa sia piena di suggestioni”. Una volta ripartite ci dirigiamo verso l'hotel per cambiarci e rivestirci con vestiti più adatti e comodi rispetto agli abiti da sera e ai tacchi che ancora indossiamo. Entriamo e Sherazade esce dal banco della reception per venire ad abbracciarci:
“here are my girls”. Abbracciamo la nostra amante persiana, le restituiamo le chiavi di casa e poi tu le chiedi chi fosse quel bellissimo ragazzo che hai incontrato all'alba nel suo bagno. Lei ti guarda interrogativa dicendoti che non ha idea di chi tu stia parlando, una smorfia di delusione ti si disegna sul volto. Io stessa ti guardo un po' preoccupata. Saliamo in camera per cambiarci, ma tu sei pensierosa: “Vale ti giuro, abbiamo pure parlato di un dipinto che raffigurava il Damavand, la montagna più alta che si erge in Iran, è un vulcano spento...e poi mi ha scopata!”.
“Dunque tesoro mio, io non sono una psicologa, ma tu ti sei accorta che questa cosa ha una classica simbologia fallica? La montagna che si erge, il vulcano spento...e che poi grazie a te...erutta lava incandescente dopo una bella scopata.. ”...ti sorrido e ti stringo a me: “io posso offrirti solo una fenditura che sotto i tuoi baci e le tue carezze diventa un torrente in piena”. Mi baci e a quelle mie parole sembri convincerti di aver avuto solo una suggestione: “assomigliava come una goccia d'acqua al protagonista di Prince of Persia il gioco su Playstation, ci hai mai giocato?”
“No amore mio, ma il giorno che faranno Princess of Persia ne diventerò la più accanita giocatrice, a maggior ragione se dovesse suggestionarmi al punto da ritrovarmela sotto la doccia mentre mi da il buongiorno a colpi di lingua dopo avermi mostrato un dipinto raffigurante il lago salato di Urmia”.
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