Anniversario di un cofano
di
Vandal
genere
etero
Anniversario di un cofano
Scivola nel mio letto vestita con una sottoveste bianca. Il suo corpo di ultracinquantenne ancora morbido e sodo nei punti giusti. Mi abbraccia, mi sussurra nelle orecchie. Ha voglia di fare l'amore.
Il mio appetito sessuale si risveglia, la rigiro sulla schiena, la guardo negli occhi. Abbasso il pigiamo e libero il sesso mentre la bacio sulle labbra. Sotto la veste trovo la via, morbida e umida. Entro ed esco. Niente performance da film hard
“Ci voleva” dico quando finisco
“Ormai sono rari i contatti che abbiamo” dice lei
“Il tempo passa”
“La passione resta”
Mi afferra il sesso e sorride “I tuoi tempi di recupero sono sempre ottimi”
“Sono pronto al secondo round” dico prendendola ancora
Mi guardo allo specchio e vedo un cinquantenne con la panzetta, tutto sommato ancora messo bene, anche sessualmente.
Lei mi arriva da dietro e mi abbraccia, mi si struscia contro, come si faceva quando si era più giovincelli. Me la fa sentire strofinandola contro il culo, mentre la mano mi armeggia il sesso “Buon Anniversario” dice lei
“Stasera si esce” annuncio “Cena al ristorante a lume di candela. Poi, surprise”
“Di che genere?”
“Non indossare le mutandine stasera”
Lei mi guarda stupita e maliziosa
Me la ricordo la prima volta che siamo usciti, dopo una cenetta in un bar pizzeria, con l’occhio sempre incollato all’orologio a controllare l’ora. Con la macchina ce ne siamo andati al belvedere e siamo rimasti a guardare le stelle. C’era altra gente ad osservare il cielo e a fare sesso acrobatico.
Noi, isolati dal resto del gruppo, ce ne siamo rimasti ad amoreggiare per un po’, prima che lei prendesse l’iniziativa e dicesse “Sono senza mutandine” e si era piegata sul cofano della ritmo, sollevando la gonna e mostrandomi un culo perfetto e una fica succosissima
Era così che facemmo sesso la prima volta: spudoratamente selvaggio. Sesso da cofano.
Il posto è rimasto invariato negli anni. Ci sono più lampioni, qualche casa è cresciuta qua e là. Scendiamo dall’auto a contemplare le stelle, mano nella mano, come due novizi. Ci baciamo a lungo. Poi lei sorride e si piega sul cofano “Non ho le mutandine” e solleva la gonna
DeJavu, il sesso è già fuori e dentro di lei. La prendo così, selvaggiamente, dimostrando che anche a cinquant’anni, l’energia esiste a pieno regime.
Vengo dentro di lei con un ululato e subito si scoppia a ridere come idioti “Il sesso da cofano resiste ancora”
Rimaniamo lì ancora un po’, abbracciati
Scivola nel mio letto vestita con una sottoveste bianca. Il suo corpo di ultracinquantenne ancora morbido e sodo nei punti giusti. Mi abbraccia, mi sussurra nelle orecchie. Ha voglia di fare l'amore.
Il mio appetito sessuale si risveglia, la rigiro sulla schiena, la guardo negli occhi. Abbasso il pigiamo e libero il sesso mentre la bacio sulle labbra. Sotto la veste trovo la via, morbida e umida. Entro ed esco. Niente performance da film hard
“Ci voleva” dico quando finisco
“Ormai sono rari i contatti che abbiamo” dice lei
“Il tempo passa”
“La passione resta”
Mi afferra il sesso e sorride “I tuoi tempi di recupero sono sempre ottimi”
“Sono pronto al secondo round” dico prendendola ancora
Mi guardo allo specchio e vedo un cinquantenne con la panzetta, tutto sommato ancora messo bene, anche sessualmente.
Lei mi arriva da dietro e mi abbraccia, mi si struscia contro, come si faceva quando si era più giovincelli. Me la fa sentire strofinandola contro il culo, mentre la mano mi armeggia il sesso “Buon Anniversario” dice lei
“Stasera si esce” annuncio “Cena al ristorante a lume di candela. Poi, surprise”
“Di che genere?”
“Non indossare le mutandine stasera”
Lei mi guarda stupita e maliziosa
Me la ricordo la prima volta che siamo usciti, dopo una cenetta in un bar pizzeria, con l’occhio sempre incollato all’orologio a controllare l’ora. Con la macchina ce ne siamo andati al belvedere e siamo rimasti a guardare le stelle. C’era altra gente ad osservare il cielo e a fare sesso acrobatico.
Noi, isolati dal resto del gruppo, ce ne siamo rimasti ad amoreggiare per un po’, prima che lei prendesse l’iniziativa e dicesse “Sono senza mutandine” e si era piegata sul cofano della ritmo, sollevando la gonna e mostrandomi un culo perfetto e una fica succosissima
Era così che facemmo sesso la prima volta: spudoratamente selvaggio. Sesso da cofano.
Il posto è rimasto invariato negli anni. Ci sono più lampioni, qualche casa è cresciuta qua e là. Scendiamo dall’auto a contemplare le stelle, mano nella mano, come due novizi. Ci baciamo a lungo. Poi lei sorride e si piega sul cofano “Non ho le mutandine” e solleva la gonna
DeJavu, il sesso è già fuori e dentro di lei. La prendo così, selvaggiamente, dimostrando che anche a cinquant’anni, l’energia esiste a pieno regime.
Vengo dentro di lei con un ululato e subito si scoppia a ridere come idioti “Il sesso da cofano resiste ancora”
Rimaniamo lì ancora un po’, abbracciati
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