Non potevo finire meglio
di
LILLO
genere
esibizionismo
Sono anni che, quando sono libera, e mia moglie raggiunge il suo amante, posso dedicarmi a quello, che ritengo la mia vera natura, ossia travestirmi e uscire di sera raggiungendo parcheggi o zone dedicate a noi frocette.
Come spesso accade, si prova a fare cose sempre più goderecce, e a volte un poco pericolose, del tipo scendere dall'auto, e passeggiare in zone non troppo sicure, o isolate, e proprio una sera in settimana mentre mi stavo avventurando sul marciapiede, di una zona industriale, non troppo lontana dalle case, mi è capitata l'avventura che ha dato inizio, a una parte della mia vita.
Avevo lasciato parcheggiata la mia auto, e con la mia borsetta alla spalla, mi stavo incamminando, quando, si accosta un'auto, con all'interno due uomini, sulla cinquantino, io devo dire che ho sessant'anni, non giovane quindi, e iniziano a farmi complimenti, vedono benissimo che non sono una donna, anzi, non sono volgari, anzi, bella signora cosa fai da sola in giro, il maritino lo sa? cose simili, io sorrido, e rispondo con dei sì e dei nò.
Poi si fermano, e scendono, io sono un poco spaventata, ma sono molto gentili, non fanno nulla di strano, e così iniziamo a scambiare quattro chiacchiere, io indosso un vestitino che lascia ben vedere il reggicalze e le calze, tacchi da dieci, parrucca capelli neri lunghi, trucco pesante, il mio cazzo si indurisce, e scivola fuori dagli slip, sollevando leggermente la gonna, uno dei maschi lo nota, sorride, e si complimenta, e poi lo tocca, io fremo, allora si fà coraggio, infila la mano sotto ,e inizia a segarmi, io chiudo gli occhi, e quasi cado dalle scarpe, l'altro mi sorregge, e nel mentre mi bacia, mi sciolgo.
Mi portano all'auto, salgo dietro con uno dei maschietti, ci baciamo, e poi non resisto, sborro, schizzo il mio sperma sul sedile del guidatore, e poi sorseggio quella rimasta nella sua mano.
Ci APPARTIAMO, i due maschietti si spogliano, io mi sfilo il vestito e rimango in intimo, inizio a fare pompini alternando un cazzo LL'ALTRO, e mentre mi diverto, vedo un paio di maschi che sbirciano nell'auto, e così, li convinco ad uscire dall'auto, e mentre uno mi scopa, io spompino l'altro, e in breve un crocchio di guardoni col cazzo in mano, mi osservano.
Mi faccio farcire il culo dA TUTTI E DUE I MIEI OMETTI, mentre a turno i guardoni mi sborrano sul viso, è stupendo.
Poi mi portano all'auto, e io ritorno a casa non senza essermi segnata i loro numeri, così da ripetere poche settimane dopo l'esperienza, ma coinvolgendo i guardoni, e col passare dei mesi, si sono unite delle coppie, io e le loro donne, siamo finite per soddisfare tutti i presenti, i ragazzi avevano preparato, sotto una tettoia in disuso dei materassi, dove venivamo stuprate da sconosciuti, e poichè la voce si era sparsa, in breve il pubblico era diventato cospiquo.
Per un fine settimana, fummo portate tutte e quattro, io e trè donne, al pomeriggio alla capanna, legate al palo con alcuni metri di catena, nude, con solo reggicalze calze e tacchi, fazzolettini, e gel, e a disposizione di chiunque, ci ripresero la sera sfatte e stravolte piene di sporcizia e di sperma, e il bello, che una delle donne rimase gravida, visto che il marito non ne era capace, e per tutta la gestazione, andavamo insieme alla capanna, fino al parto, di una bimba stupenda.
Io continuo a recarmi al mio posto, e continuo a soddisfare tutti i cazzi che vogliono riempirmi, ora vorrebbe venirci anche mia moglie.
Come spesso accade, si prova a fare cose sempre più goderecce, e a volte un poco pericolose, del tipo scendere dall'auto, e passeggiare in zone non troppo sicure, o isolate, e proprio una sera in settimana mentre mi stavo avventurando sul marciapiede, di una zona industriale, non troppo lontana dalle case, mi è capitata l'avventura che ha dato inizio, a una parte della mia vita.
Avevo lasciato parcheggiata la mia auto, e con la mia borsetta alla spalla, mi stavo incamminando, quando, si accosta un'auto, con all'interno due uomini, sulla cinquantino, io devo dire che ho sessant'anni, non giovane quindi, e iniziano a farmi complimenti, vedono benissimo che non sono una donna, anzi, non sono volgari, anzi, bella signora cosa fai da sola in giro, il maritino lo sa? cose simili, io sorrido, e rispondo con dei sì e dei nò.
Poi si fermano, e scendono, io sono un poco spaventata, ma sono molto gentili, non fanno nulla di strano, e così iniziamo a scambiare quattro chiacchiere, io indosso un vestitino che lascia ben vedere il reggicalze e le calze, tacchi da dieci, parrucca capelli neri lunghi, trucco pesante, il mio cazzo si indurisce, e scivola fuori dagli slip, sollevando leggermente la gonna, uno dei maschi lo nota, sorride, e si complimenta, e poi lo tocca, io fremo, allora si fà coraggio, infila la mano sotto ,e inizia a segarmi, io chiudo gli occhi, e quasi cado dalle scarpe, l'altro mi sorregge, e nel mentre mi bacia, mi sciolgo.
Mi portano all'auto, salgo dietro con uno dei maschietti, ci baciamo, e poi non resisto, sborro, schizzo il mio sperma sul sedile del guidatore, e poi sorseggio quella rimasta nella sua mano.
Ci APPARTIAMO, i due maschietti si spogliano, io mi sfilo il vestito e rimango in intimo, inizio a fare pompini alternando un cazzo LL'ALTRO, e mentre mi diverto, vedo un paio di maschi che sbirciano nell'auto, e così, li convinco ad uscire dall'auto, e mentre uno mi scopa, io spompino l'altro, e in breve un crocchio di guardoni col cazzo in mano, mi osservano.
Mi faccio farcire il culo dA TUTTI E DUE I MIEI OMETTI, mentre a turno i guardoni mi sborrano sul viso, è stupendo.
Poi mi portano all'auto, e io ritorno a casa non senza essermi segnata i loro numeri, così da ripetere poche settimane dopo l'esperienza, ma coinvolgendo i guardoni, e col passare dei mesi, si sono unite delle coppie, io e le loro donne, siamo finite per soddisfare tutti i presenti, i ragazzi avevano preparato, sotto una tettoia in disuso dei materassi, dove venivamo stuprate da sconosciuti, e poichè la voce si era sparsa, in breve il pubblico era diventato cospiquo.
Per un fine settimana, fummo portate tutte e quattro, io e trè donne, al pomeriggio alla capanna, legate al palo con alcuni metri di catena, nude, con solo reggicalze calze e tacchi, fazzolettini, e gel, e a disposizione di chiunque, ci ripresero la sera sfatte e stravolte piene di sporcizia e di sperma, e il bello, che una delle donne rimase gravida, visto che il marito non ne era capace, e per tutta la gestazione, andavamo insieme alla capanna, fino al parto, di una bimba stupenda.
Io continuo a recarmi al mio posto, e continuo a soddisfare tutti i cazzi che vogliono riempirmi, ora vorrebbe venirci anche mia moglie.
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