Dopo una chiacchierata al chiaro di luna

di
genere
etero

Dopo una chiacchierata al chiaro di luna

Si lasciò penetrare docilmente, accogliendomi dischiudendo timidamente le sue gambe. Le sue guance erano rosse come la buccia di una mela appena colta. Mi aveva sorpreso quando, di punto in bianco, aveva afferrato i lembi della gonna e l'aveva tirata verso l'alto, scoprendo che, sotto, non aveva le mutandine ma un ciuffo di peli neri e arricciati, già colmi di desiderio
Un invito chiaro dopo una lunga chiacchierata al chiaro di luna.
Lei si chiama Laura e ha 19 anni. Io mi chiamo Alberto e ho 42 anni
Me ne stavo tranquillo immerso nei miei pensieri, seduto al tavolino di un caffè. Mi sentivo poetico a guardare la luna circondata dalle stelle. Un poeta ci avrebbe ricamato su una qualche poesia.
Abbasso lo sguardo e me la vedo lì, ad un metro di distanza, capelli tinti in biondo cenere, occhi azzurri e intensi come una giornata di Aprile, non tanto alta, vestita come un personaggio di un manga, con un top bianco bordato di rosso, una giacchetta poggiata sulle spalle,una mini gonna che era quasi una mutanda, l'ombelico scoperto "Ciao" mi ha salutato
“Ciao”
“Mi chiamo Laura e tu devi essere Alberto”
“Conosci me ma io non conosco te”
“Laura, la figlia di Marika, la tua dirimpettaia” senza che la invitassi, si è arrampicata sullo sgabello davanti al mio e si è messa a fissarmi
“Sì, Marika. Come mai sei ingiro da sola?”
“Sono maggiorenne, me la cavo”
Sorrido “Non hai amiche?”
“No, sono tutte noiose. E puritane”
“Puritane. Tu non lo sei?”
“No, dico quello che penso, anche se imbarazzante”
Faccio cenno al cameriere e gli ordino un’acqua e soda anche per Laura “Speravo in una birra”
“Bevi birra?”
“Ogni tanto”
“Allora, Laura, cosa ti porta al mio tavolo?”
“La voglia di conoscerti”
Intuisco dove vuole parare. “Solo quello” le concedo il filo
“Tu faresti mai del sesso con me?”
Filo allungato e avvolto “Hai ragione: non hai peli sulla lingua”
“Te l’ho detto: dico quello che penso. La risposta?”
“Sei una ragazza carina ma, abbiamo un’età troppo..”
“Beh, non è che dopo ci si dichiara amore eterno” fa lei “Però..”

Il però si è trasformato in una serie di chiacchiere piacevoli. Nonostante la giovane età, la ragazza aveva dei punti in comune con il sottoscritto e, più parlavamo, più la folle idea mi si faceva strada nella mente.
Casa mia dista poche decine di metri da casa mia. Entrati nel vialetto d’ingresso, prima di andarsene una per la propria strada, lei fece quel gesto
Mi guardò intensamente, come se volesse alzarsi in punta di piede e baciarmi e, invece, alzò la gonna e si lasciò guardare quel bel batuffolo di peli arricciati
"Senza peli sulla lingua"
"Spudorata" sorride lei "Hai il coraggio di scoparmi?"
"No, scopare è troppo volgare. Farò l'amore con te"
Ed ero entrato in lei, con delicatezza, guardandola negli occhi, mentre lei cedeva e mi accoglieva. Non era vergine, come constatai, meglio così
Consumammo lì, sulla soglia, lontani da occhi indiscreti. Alla fine venni ma, mi premurai di staccarmi prima di riempirla
“Ah, che spreco” disse lei. E prima ancora di impedirglielo, lei si tuffò sul mio sesso e prese a succhiarlo avidamente, fino all’ultima goccia.
“Sei un portento” le dissi
Lei, pulendosi la bocca con il dorso della mano, si alzò in punta di piedi e mi baciò “Grazie” e si allontanò sculettando. Mi sarebbe piaciuto fare un secondo round con lei.
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scritto il
2022-11-10
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