La soluzione migliore oltre la gabbietta 2 - Castrato!
di
Cuck 2021
genere
tradimenti
Aprendo gli occhi si era ritrovato con la fica aperta della moglie che gocciolava sperma sulle sue labbra e sul suo viso.
La donna che era stata appena riempita di sperma dall'amante, era china sul marito e mentre gli offriva la fica da ripulire con la lingua, gli succhiava come fosse una mentina (al gusto "ostricato" di sperma e succhi vaginali), ciò che restava del suo apparato genitale dopo la castrazione.
L'uomo infatti era stato sottoposto a all'asportazione delle minuscole palle già da un mese e oramai era completamente guarito dai postumi dell'intervento.
Tuttavia, le sue notti erano caratterizzate da incubi che gli riproponevano come fossero ancora reali, tutti i momenti e le discussioni durate mesi e mesi che faceva con la moglie circa l'opportunità di risolvere definitivamente i loro problemi sessuali attraverso l'asportazione dei testicoli.
Anche in quel caso, il sogno si era interrotto proprio nel momento in cui la moglie, tenendolo per mano, lo stava portando in camera da letto per offrirgli da leccare, la fica ancora piena della sborra dei tre maschi che l'avevano appena chiavata.
In effetti, non vi era stata interruzione tra il sogno e la realtà nel momento in cui svegliandosi, aveva sulla bocca la fica della moglie appena riempita di sperma proprio dal cazzone del veterinario che lo aveva operato un mese prima e col quale aveva intensificato i rapporti proprio a causa delle medicazioni.
-Sei dolce amore lo sai?
Il sapore del tuo pisellino misto a quello del seme di Marco, formano un cocktail davvero gustoso.
Mi piace succhiartelo da quando abbiamo tolto quelle inutili palline e mi piace anche sentirtelo diventare duro nella mia bocca.
Sai, mi da un certo sollievo sentirlo così caldo tra le labbra e mi ricorda un po' di quando fumavo e poi, è la conferma di quanto ci diceva Fabio circa il fatto che anche senza quelle palline, riesce lo stesso a diventare duro.-
Gli diceva la moglie mentre lui era impegnato nella sua opera di pulizia.
-Sai amore, ieri sera mentre dormivi sono venuti Fabio e Marco e ti hanno portato i souvenir che ti avevano promesso.. guarda!-
Col viso e le labbra ancora imbrattati di sborra e umori vaginali, l'uomo si era tirato su e appoggiando la schiena sul cuscino aveva girato lo sguardo verso il comodino sul quale, vi era una scatola di plexiglass trasparente e luminosa dentro la quale, immersa in una soluzione di formalina, vi erano i suoi testicoli perfettamente conservati e resi fluorescenti come fossero ancora vivi dalla calda luce proveniente dal basso.
A muoverla poi, faceva un po' l'effetto di quelle palle con dentro le cattedrali e la neve.
Anche in quel caso, scuotendo quel cubo luminoso, le pallive venivano avvolte e accarezzate dai filamenti di sperma che i due vi avevano versato dentro prima di sigillare la scatola.
-Che meraviglia tesoro, guarda quei giochi di sperma che intorno alle palline formano composizioni come in un caleidoscopio.. bellissimo! Sembra davvero tutto così vivo ed eccitante!-
Accanto all'insolita lampada, vi era una originale scultura formata dalla composizione dei vari pezzi delle due gabbiette di castità rese oramai inutili dalla castrazione e fatte ricomporre in modo artistico da un giovane scultore (Marco) che di tanto in tanto, si occupava del piacere di sua moglie come in quel caso in cui le aveva sborrato in bocca mentre il veterinario la montava riempiendole la fica.
-Come li trovi amore.. ti piacciono?-
-Sì, sono proprio belli!-
-Sono contenta che ti piacciano e per darne una dimostrazione, ringrazia Fabio e Marco che ti hanno fatto questi bei regali.. "Grazie!"-
Detto questo, la donna aveva spinto il marito a sedersi sul bordo del letto davanti al quale vi erano i due amanti nudi e coi cazzi ancora gocciolanti pronti ad essere leccati e ripuliti sino a che, ancora eccitati sarebbero stati pronti per una nuova monta della moglie davanti ai suoi occhi.
segue
La donna che era stata appena riempita di sperma dall'amante, era china sul marito e mentre gli offriva la fica da ripulire con la lingua, gli succhiava come fosse una mentina (al gusto "ostricato" di sperma e succhi vaginali), ciò che restava del suo apparato genitale dopo la castrazione.
L'uomo infatti era stato sottoposto a all'asportazione delle minuscole palle già da un mese e oramai era completamente guarito dai postumi dell'intervento.
Tuttavia, le sue notti erano caratterizzate da incubi che gli riproponevano come fossero ancora reali, tutti i momenti e le discussioni durate mesi e mesi che faceva con la moglie circa l'opportunità di risolvere definitivamente i loro problemi sessuali attraverso l'asportazione dei testicoli.
Anche in quel caso, il sogno si era interrotto proprio nel momento in cui la moglie, tenendolo per mano, lo stava portando in camera da letto per offrirgli da leccare, la fica ancora piena della sborra dei tre maschi che l'avevano appena chiavata.
In effetti, non vi era stata interruzione tra il sogno e la realtà nel momento in cui svegliandosi, aveva sulla bocca la fica della moglie appena riempita di sperma proprio dal cazzone del veterinario che lo aveva operato un mese prima e col quale aveva intensificato i rapporti proprio a causa delle medicazioni.
-Sei dolce amore lo sai?
Il sapore del tuo pisellino misto a quello del seme di Marco, formano un cocktail davvero gustoso.
Mi piace succhiartelo da quando abbiamo tolto quelle inutili palline e mi piace anche sentirtelo diventare duro nella mia bocca.
Sai, mi da un certo sollievo sentirlo così caldo tra le labbra e mi ricorda un po' di quando fumavo e poi, è la conferma di quanto ci diceva Fabio circa il fatto che anche senza quelle palline, riesce lo stesso a diventare duro.-
Gli diceva la moglie mentre lui era impegnato nella sua opera di pulizia.
-Sai amore, ieri sera mentre dormivi sono venuti Fabio e Marco e ti hanno portato i souvenir che ti avevano promesso.. guarda!-
Col viso e le labbra ancora imbrattati di sborra e umori vaginali, l'uomo si era tirato su e appoggiando la schiena sul cuscino aveva girato lo sguardo verso il comodino sul quale, vi era una scatola di plexiglass trasparente e luminosa dentro la quale, immersa in una soluzione di formalina, vi erano i suoi testicoli perfettamente conservati e resi fluorescenti come fossero ancora vivi dalla calda luce proveniente dal basso.
A muoverla poi, faceva un po' l'effetto di quelle palle con dentro le cattedrali e la neve.
Anche in quel caso, scuotendo quel cubo luminoso, le pallive venivano avvolte e accarezzate dai filamenti di sperma che i due vi avevano versato dentro prima di sigillare la scatola.
-Che meraviglia tesoro, guarda quei giochi di sperma che intorno alle palline formano composizioni come in un caleidoscopio.. bellissimo! Sembra davvero tutto così vivo ed eccitante!-
Accanto all'insolita lampada, vi era una originale scultura formata dalla composizione dei vari pezzi delle due gabbiette di castità rese oramai inutili dalla castrazione e fatte ricomporre in modo artistico da un giovane scultore (Marco) che di tanto in tanto, si occupava del piacere di sua moglie come in quel caso in cui le aveva sborrato in bocca mentre il veterinario la montava riempiendole la fica.
-Come li trovi amore.. ti piacciono?-
-Sì, sono proprio belli!-
-Sono contenta che ti piacciano e per darne una dimostrazione, ringrazia Fabio e Marco che ti hanno fatto questi bei regali.. "Grazie!"-
Detto questo, la donna aveva spinto il marito a sedersi sul bordo del letto davanti al quale vi erano i due amanti nudi e coi cazzi ancora gocciolanti pronti ad essere leccati e ripuliti sino a che, ancora eccitati sarebbero stati pronti per una nuova monta della moglie davanti ai suoi occhi.
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