Il figlio del prete

di
genere
tradimenti

Le difficoltà della vita di coppia sono imprevedibili ed arrivano quando non te li aspetti.
Stavamo ritardando a mettere in cantiere figli perché volevamo goderci ancora qualche
anno di spensieratezza giovanile. Infatti tutto funzionava bene scopate a iosa protette
dalla pillola, libertà di comportamenti senza limiti di orario, poi il fastidio vaginale che ci costrinse ad avvalerci del parere del ginecologo.
Responso quando mai intralciante. Stop all’uso della pillola. Iniziare un nuovo percorso
che non ci limitasse alle attività sessuali, non fu una cosa facile, tutt’altro perché della spirale non ne voleva sentir neanche parlare, ed il profilattico le dava un senso di corpo estraneo che non le consentiva di sentire il contatto col cazzo. Arrivammo a provare di tutto, per evitare che restasse incinta, dopo aver provato a far raggiungere l’orgasmo a lei, non sempre purtroppo, prima della eiaculazione dovevo estrarre il cazzo e sborrarle sulla pancia. Operazione difficilissima perché molto spesso sborravo e lasciavo lei insoddisfatta. Come frequentemente avveniva ne facevamo un’altra e poi un’altra ancora con lo stesso risultato. Lei stava diventando irascibile, io mi sentivo in colpa ma soluzioni non se ne vedevano. Eravamo arrivati al limite della separazione. Cominciò a frequentare la chiesa, c’era un vecchio parroco Don Tristano che cercava con ogni mezzo ad invogliare i fedeli ad una frequenza maggiore dei locali della chiesa ottenendo l’effetto opposto. Sempre meno persone erano disposte ad ascoltare i suoi inviti al punto che il vescovo lo trasferì in una chiesetta di campagna nel suo paese natale. Fu felicissimo di questa soluzione.
A sostituirlo venne un parroco venezuelano che non aveva il fisico da parroco. Un ragazzo di circa trent’anni con un fisico da paura, bello ed affascinate, comunque sempre aperto al dialogo. Si faceva chiamare don Paolo perché aveva un nome impronunciabile. I fedeli, soprattutto donne, compresa Elvira mia moglie, iniziarono una frequentazione assidua della chiesa. Nessuno ebbe mai la prova che don Paolo scopasse qualche signora, le voci però sostenevano il contrario tanto che una mattina don Paolo trovò le gomme della sua macchina tagliate. Non denunciò l’episodio ma divenne meno disposto al colloquio, in modo particolare con le donne. Questo lo riappacificò con tutti i fedeli. Elvira invece percorreva la strada inversa aumentando la sua presenza in chiesa. Si giustificava nei miei confronti dicendo che si sentiva più vicina a Dio. Cominciai a dubitare che sentirsi vicina a Dio è una cosa, sentirsi vicino a don Paolo ne è un’altra. Una sera prenotai un appuntamento a quattrocchi con don Paolo, mi accolse calorosamente. “Ciao don Paolo, buona sera” “Ciao Enrico come mai questa richiesta”? “Don Paolo non so se Elvira te ne ha parlato ma stiamo attraversando un bruttissimo momento di vita coniugale” “Assolutamente non ne so nulla ed in ogni caso se me ne avesse parlato esiste sempre il segreto della confessione” “Caro don Paolo hai ragione ma qui ne va di mezzo il nostro futuro di coppia, io non voglio perderla, la amo profondamente, con lei ho il desiderio di formare una famiglia e sarei disposto a tutto pur di non perderla” “Caro Enrico non pensavo che arrivaste a tanto, siamo solo io e te, quindi in confessione, se vuoi rendermi partecipe dei vostri problemi ti ascolto, ma sappi che sempre a causa del segreto, lei non saprà nulla di quello che mi dici” “Don Paolo mi vergogno un po' perché secondo me il problema riguarda il sesso” “Tranquillo parla di ciò che vuoi” “Avevamo deciso assieme di ritardare ad avere figli, volevamo goderci liberamente il sesso appunto, lei si proteggeva con la pillola, fino a quando il ginecologo le ha vietato di farne uso per dei problemi organici. Questo ci ha impedito di proseguire con lo stesso sistema. Abbiamo pensato ad altro ma lei non vuole sentirsi corpi estranei all’interno, della vagina i profilattici non la fanno godere perché vuole sentire il tatto diretto del pene, insomma eravamo arrivati ad interrompere i nostri rapporti, perché non essendo io un
superdotato, avevo l’eiaculazione precoce prima del suo orgasmo, anche ripetendo
avevamo lo stesso effetto. Io sono distrutto e lei giustamente non mi guarda più”
Durante l’esposizione dei fatti don Paolo toglieva la mano dalla scrivania per
sistemare qualcosa che gli dava fastidio, pensai che si stesse eccitando del mio
racconto, e si sistemava il cazzo che andava in erezione. Successe però, lui eccitato, anche il mio cazzo cominciò a muoversi.
“Certo che una bella ragazza come Elvira avverte maggiormente il problema” “Don Paolo mi puoi consigliare? Io non so più cosa fare” “Quello che sto per chiederti forse non rientra nei modi di fare di un prete, ma vorrei rendermi conto perché ti definisci mini dotato” “Mi vergogno don Paolo” “Di cosa ti vergogni se finora mi hai parlato della vagina di Elvira, pensi mi dia fastidio vedere il tuo pene? Dai tiralo fuori che lo confrontiamo col mio” Con cautela estrassi il cazzo, ormai in erezione che al quel punto non sembrava neanche tanto mini. “Caro Enrico non mi sembra tanto mini” “Don Paolo fammi vedere il tuo” Fu laboriosa l’estrazione del pene di don Paolo, quando ci riuscì fu un colpo tremendo. “Madonna mia don Paolo, quello non è un cazzo è una clava” “Se lo paragoni al mio, il tuo è mini, ma se lo paragoni alla normalità non sei messo male” “Don Paolo ti chiedo un grosso piacere, vuoi provare tu a farla godere senza sborrarle dentro” “Quello che mi chiedi esula dalle mie competenze ma per salvare un matrimonio ci posso provare” “Come facciamo però, mica posso dirle- fatti scopare da don Paolo- devi essere bravo tu a convincerla” “Ci provo stai tranquillo, nella prossima confessione vado a fondo e ti informo” “Grazie don Paolo sei un vero amico”. Dopo una settimana senza che don Paolo mi comunicasse nulla l’umore di Elvira cambiò dalla notte al giorno, divenne più socievole, parlava volentieri in casa
ed aumentò notevolmente la frequentazione della chiesa. Tornai da don Paolo per informarmi che situazione si stava creando. “Caro Enrico la cosa si allunga, deve essere lavorata molto , è recalcitrante a parlare di sesso” “Don Paolo falle vedere il cazzo vedi come si convince” “Caro Enrico andare subito al sodo può essere controproducente, devi avere pazienza, prova a penetrarla tu se ci riesci” “No, non vorrei irritarla ulteriormente” “Lasciami fare”. La mia convinzione era che già la scopasse anche per il solo fatto di vederla più disponibile al dialogo ed una sera al letto mentre si scopava col solito risultato le chiesi “ Elvira ho
paura a chiederti una cosa, non vorrei irritarti ma i rapporti con don Paolo come sono”?
“I rapporti sono molto soddisfacenti, con quel cazzo che si ritrova” “Non intendevo rapporti sessuali, rapporti nel senso del dialogo” “Sei stato tu ad offrirmi a lui, lo hai pregato di scoparmi, lui lo fa” “Figlio di puttana mi ha fatto credere che gli sviluppi andavano per le lunghe, da quanto tempo scopate”? “Dal giorno che mi ha fatto vedere il cazzo” “Vatti a fidare dei preti, almeno ti fa venire” “ Mi fa tutto, mi fa venire, mi fa andare, mi fa succhiare, ha voluto perfino il culo, lui non sborra mai, sto delle ore a cavallo del suo cazzo. Lo imploro di sborrarmi nella figa ma non vuole, dice che se succedesse una cosa del genere perderebbe tutto”.
Volevo affrontarlo non perché scopasse con Elvira ma perché mi prendeva per il culo.
Un giorno ci trovammo faccia a faccia “Don Paolo ti scopi Elvira e mi prendi per il culo” “Enrico, in giro si sa ho scopato quasi tutte le donne del paese ma una troia come Elvira non mi è mai capitata, ha una fame di cazzo irragionevole, vorrei interrompere il rapporto, lei me lo impedisce, dice che per nulla al mondo rinuncerebbe al mio cazzo, mi devi aiutare” “Come dovrei fare per aiutarti”? “Questo non lo so, una cosa è certa, così non posso continuare” La storia arrivò alle orecchie del vescovo che gli tolse tutte le possibilità di continuare la vita ecclesiastica, dicevano in giro che facesse l’attore porno.
Ripresero i problemi vaginali di Elvira, ma in quel caso il ginecologo fu categorico
“E’ incinta, diventerai papà” Divenni papà del figlio del prete. Una cosa positiva la
ottenni, una volta partorita tornò a far uso della pillola senza problemi. Tornammo
a scopare divinamente anche se non era facile per lei dopo aver provato quella clava
accontentarsi della mia normalità. Il bambino uno spettacolo ci diede una immensa
gioia.
scritto il
2023-01-09
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