Mamma mi fa quello che voglio.

di
genere
incesti

La prima occasione che mi portò a considerare mamma con altro occhio fu quando la vidi nella sua camera col vestito alzato che si specchiava per, probabilmente ammirarsi le gambe. Adolescente avanzato, da quel giorno tentavo sempre di intrufolarmi nella dove stava lei per scoprire qualcosa di nuovo. Lei capì la mia curiosità forse spinta dalla sua indole esibizionistica, mi dava spago. Non per fare qualcosa, solo perché le piaceva essere guardata, anzi a volte si esponeva eccessivamente.
Un giorno, non so come le chiesi di farmi provare un suo vestito e le sue scarpe. Una fragorosa risata con la spiegazione “Tesoro sei un maschio” “Mamma ti vedo tanto bella quando ti specchi che voglio vedere se sono bello anch’io con la tua gonna” Mi aiutò a cambiarmi, specchiandomi mi sono eccitato e dalla gonna apparve la forma del cazzo eretto, misi anche le scarpe col tacco, ero bellissimo, si meravigliò “Si vede che sei un maschio, lo dovresti nascondere” Però preso dal gioco mi fece mettere anche una sua camicetta con due con due rigonfiamenti sul seno, uno strato di rossetto, una bandana che nascondeva i capelli fino a trasformarmi in una figa pazzesca o meglio come mi vedevo io. Anche lei si meravigliò e disse “Se nascevi femmina facevi impazzire i ragazzi” e presa dalla foga mi diede un bacio sulla guancia, di riflesso feci la stessa cosa lasciandole l’impronta delle labbra col rossetto “Sei bellissima tesoro, sei più bella della mamma” “ E’ difficile raggiungere la tua bellezza mamma” Poi presa dal sistemare la camera restai abbigliato come stavo.
Più mi guardavo e più mi piacevo, ma avevo sempre il bozzo del cazzo eretto causato dal vedermi così conciato. Trascorse un’ora in cui mi sentivo veramente soddisfatto di essere così bella/o. La sera papà vide mamma con l’impronta delle labbra sulla guancia le chiese se avevamo avuto visite.
Spiegò a papà quello che era successo, commentarono ridendo. Dovevo studiare, frequentavo l’istituto professionale per specializzarmi odontotecnico, non avevo tanto tempo libero, quel poco però cercavo di trascorrerlo spensieratamente e siccome ero solo mi venne in mente di rivestirmi con gli abiti di mamma avendo però l’accortezza di nascondermi il cazzo in modo da eliminare il bozzo. Ero ancora più figa, anche perché ancheggiavo, insomma mi piacevo tanto che per l’eccitazione mi feci una sega sborrando sulla gonna di mamma proprio mentre lei rientrava. Quando si accorse che era successo come al solito reagì con una risata “Tesoro vuoi veramente vestirti da ragazza se ti ecciti tanto da masturbarti” “Non credo mamma, lo ritengo solo un gioco eccitante” “Ricordati che hai il pene che ti differenzia da me, però fai come vuoi”. La vedevo con le gambe bellissime mentre le mie erano pelose, questo mi differenziava da lei ed un’altra volta che restai da solo, preso dalla frenesia, invece di studiare mi depilai le gambe con i rasoi di papà. Stavo per sborrare senza toccarmi, comunque lo feci senza sporcare un altro abito di mamma con lo spacco sulla coscia. Guardandomi andavo in estasi, ero bellissimo/a. Non mi impedivano di esternare le mie passioni i genitori, un giorno addirittura andai con mamma al centro commerciale vestito da donna, mi sentivo veramente a mio agio, transitando davanti al negozio di intimo mamma mi fece entrare facendomi scegliere un perizoma ed un reggiseno con coppe di gomma piuma. Forse il gioco stava prendendo anche lei, a casa li mise in un cassetto senza dire nulla a papà. Il pomeriggio seguente mamma mi depilò totalmente, perfino il cazzo che era dritto al massimo, me lo spostava, mi reggeva i testicoli, non ce la facevo più, sborrai una quantità eccessiva. Mi disse “Non mi sembri una ragazza, hai un bel cazzo, sborri come un cavallo, sei sicuro di quello che stiamo facendo”? “Mamma non ci capisco nulla però mi piace vestirmi da donna” mi fece indossare l’intimo, quel reggiseno dava veramente l’aspetto naturale, ora anche mamma si stava eccitando, mi fece indossare una minigonna con un top fino al collo, tacco dodici, bandana, ecco appunto papà che al rientro mi riconobbe dalla bandana meravigliandosi della mia bellezza, esclamò “Sei desiderabile al pari di tua madre tesoro”.
I mesi passavano, i capelli crescevano, mamma me li schiariva continuamente, dopo quattro mesi i miei capelli erano biondi. A scuola i compagni mi dicevano che mi stavano bene quei capelli naturalmente a scuola andavo vestito da ragazzo. Mamma non usciva più da sola ed anche se c’era papà mi vestiva da donna, con i capelli biondi ero sempre più figa. In casa tra me e mamma non c’era più timore di mostrarci nudi, ci vestivamo insieme, a volte giravamo per casa nudi il mio cazzo era dritto perennemente, non c’erano soluzioni, la figa di mamma eccitava anche le statue.
Un pomeriggio mentre ci vestivamo il mio cazzo nudo entrò in contatto con la sua figa nuda. Il riflesso naturale fu che mi spinse sul letto sopraffacendomi con violenza appropriandosi del cazzo “Tesoro non resisto più, facciamo l’amore, scopami forte” Tornai maschio immediatamente, volevamo mangiarci a vicenda tanta era l’eccitazione, ci mordevamo le labbra, la lingua, il cazzo forse le arrivava allo stomaco tanto era grande. Fu un orgasmo irrazionale la sborra non la smetteva ad uscire, lei sentendo la violenza degli schizzi spingeva sul bacino e mordeva. Ci accasciammo distrutti sul letto, dopo un un minuto ”Tesoro non ho mai goduto così tanto, ne con tuo padre ne con altri” “Mamma è stato stupendo da ripetere mille volte” “Tutte le volte che vuoi tesoro”. Stavo quasi mollando lo studio perché lei voleva uscire tutti i giorni con me vestito da donna e tutti i giorni voleva scopare, sembravamo sorelle.
Papà era entusiasta di uscire con due splendide fighe da mostrare a tutti. Alcuni vicini
chiesero del figlio maschio “E’ a Bologna a studiare, questa è mia sorella, rispondeva mamma” nessuno mi riconosceva.
Papà non sapeva che io e mamma scopavamo, lui non lo immaginava, aveva l’animo buono.
Un sabato prima di uscire volle assistere alle nostre vestizioni. Ormai abituati io e mamma ci eccitammo, ci buttammo sul letto a scopare come al solito con inaudita violenza, mamma fu scaltra a prendere subito in bocca il cazzo di papà coinvolgendolo nella nostra eccitazione.
Restammo a letto oltre un’ora a scopare, papà ci ringraziò e disse anche lui che un’eccitazione così non l’aveva mai provata, mamma con due maschi, ancora di più. Uscimmo tutti insieme vestendoci poco. Papà fiero volle portarci a cenare fuori “Chissà quanti mi invidieranno stasera
con voi così abbigliate.
A volte tornammo alla normalità per dare una parvenza alla nostra famiglia e dire che ero rientrato da Bologna. Quando mi vestivo da donna ero la sorella di mamma.
scritto il
2023-01-14
1 6 . 5 K
visite
1 0
voti
valutazione
2.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Lucio e Luana per sempre con me.

racconto sucessivo

Il trasloco con mamma
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.