Papà mette incinta mia moglie.
di
chenesai
genere
incesti
Appena rientrato dal lavoro, trovo il bagno allagato con Sara, mia moglie, con degli stracci cercava di raccogliere l’acqua senza comunque individuare la perdita. In un attimo vedo che si è rotto il tubo che collega l’impianto principale al bidè. Trovo il pezzo di ricambio tra gli attrezzi, effettuo la riparazione mentre lei finiva di asciugare il pavimento noto un in un foro nella parte posteriore del bidè stesso degli stracci. Ne tiro fuori uno, si trattava di un pannolino, che a quel tempo si usavano spesso, impregnato di un liquido viscoso. “Cosa è questo” chiedo a lei che inizia a balbettare arrossendo. “Non so” risponde. Eravamo sposati da poco, avevamo dovuto farlo abbastanza in fretta perché incinta, a quei tempi non venivano consentite certe leggerezze, si passava subito al matrimonio riparatore. Nato il bambino ci stavamo abituando alla vita di una famiglia normale, anche se giovanissimi ed inesperti, forse più io che lei. Non mi convinceva quel pannolino, e per non rovinare l’armonia lasciai perdere l’argomento. Il mio pensiero spesso era rivolto a quel ritrovamento non mi lasciava tranquillo e realizzai in poco tempo che quello straccio era intriso di sperma, quindi Sara mi tradiva. La pillola non era stata ancora inventata, c’era il preservativo, ma il contatto del cazzo nudo con la figa era un’altra cosa, però sborrare dentro conseguentemente portava ad una gravidanza pertanto dopo aver cercato di far venire lei l’unica soluzione era una abbondante sborrata sulla pancia, ed ecco l’uso del pannolino, considerando che non esistevano neanche i fazzolettini di carta ed altri strumenti simili. Venne messo in commercio uno spermicida (Taro Cap) era come una piccola ostia a forma concava, prima del rapporto veniva messo sul glande sterminando gli spermatozoi. Aveva qualche controindicazione ed una di queste mi provocò un
fastidioso problema con prurito ed arrossamento, quindi venne bandito almeno nei nostri rapporti. Il tarlo della gelosia si faceva sempre più insistente, non volevo certamente chiedere consigli a qualche amico per non sputtanarmi, non trovai di meglio che consultarmi con mio padre. Escluse subito il tradimento ricordandomi che Sara era una bravissima ragazza e non mi avrebbe mai tradito. Restava il mistero, non potevo fare altro che lasciar perdere magari in attesa di nuovi eventi. Lei era amorevole con me, si scopava alla grande. Durante i rapporti a volte ripensavo all’episodio del pannolino eccitandomi ulteriormente. “Brutto stronzo” dicevo a me stesso alla fine del rapporto “Tua moglie ti tradisce e tu ti ecciti, sei proprio un depravato”. Questo comunque non
aveva allentato la mia sorveglianza, pur trovando sempre di più forte eccitamento durante le scopate col pensiero che mi tradisse. L’ingenuità era una delle mie virtù o difetto forse? Rientrando dal lavoro una sera trovai mio padre a casa nostra. “Sorpreso abbastanza “Papà come mai questa visita”? “Passavo da queste parti ed ho pensato di salutarvi”. In pochi minuti si congedò.
Mi accorsi che Sara, contrariamente al solito non portava il reggiseno, lo portava sempre perché il suo seno era abbondante nonostante la sua corporatura non fosse enorme, era uno dei motivi che mi aveva accalappiato. “Sei senza reggiseno”? “Si oggi non sopporto nulla, ho dovuto togliere anche le mutandine, mi stringevano” Quasi eccitato con una mano le sfiorai la figa accorgendomi che era umida. “Perché”? Chiesi. “Ho appena fatto la pipì”. Ingenuo si stupido no, arrivai a pensare che mio padre scopasse Sara. Gli elementi c’erano tutti, il famoso pannolino intriso di sperma. Ora la
trovavo nuda con la figa bagnata e se prima mi eccitavo scopandola ed immaginandola scopare con un altro, il fatto che “l’altro” potesse essere mio padre, non mi lasciava tranquillo, anzi mi irritava fortemente perché forse tradito da moglie e da colui a cui mi ero rivolto per il dubbio che avevo sulla fedeltà di Sara. La sera a letto mentre si scopava volli coinvolgerla nei miei pensieri.
“Che idea ti sei fatta di papà”? “Perché me lo chiedi”? “Te lo chiedo perché ricollegando due episodi…" “Cosa ti salta in mente? Mi farei scopare da tuo padre” “Non volevo dire questo, ma …) “Se dubiti di me potrei anche sorvolare, ma scopare con tuo padre, anche se un pensiero a volte l’ho avuto, mi sembra eccessivo”. La conseguenza di quel discorso fu che si eccitò come una cagna in calore e volle scopare tutta la notte. Non avevo alternative per venirne a capo dovevo sollecitare la presenza di mio padre a casa nostra. Lo facevo chiamare da lei per qualsiasi motivo sempre durante la mia assenza. Avevo adottato un sistema molto facile, quando rientravo dopo la
visita di papà la invitavo a scopare per verificare lo stato della sua figa. Le prime volte mi negò questa possibilità, successivamente mi resi conto che la figa era umida non di pipì ma di sborra.
Facendo buon viso a cattivo gioco lasciai che proseguisse tutto nella massima normalità, anzi dopo la visita di papà che avveniva sempre in prossimità del mio rientro, era lei ad offrirmi la figa sempre più piena di sborra. L’abitudine alla trasgressione da irritazione divenne indifferenza e subito dopo eccitazione, si infatti mi eccitavo che mio padre scopasse Sara. Cominciai a mollare le redini e durante una scopata “Amore ricordando quando mi confidasti che un pensiero a scopare con papà l’avevi ti piacerebbe farlo veramente”? Non rispose, ci fu un orgasmo immediato.
La conferma di questa relazione che aveva radici lontane era chiara. Sara si faceva scopare con la stessa intensità da padre e figlio, facendo risalire i rapporti a prima che la conoscessi io Sara, anzi su consiglio di mio padre stesso fu Sara ad incastrarmi perché lei era rimasta incinta di lui e non da me come mi fecero credere architettando una trama da film. Vite stravolte? Non proprio, non facemmo altro che proseguire allo stesso modo. Ormai il figlio di mio padre l’avevo riconosciuto, non conveniva a nessuno modificare quello stato di fatto. La nostra vita un pochino si modificò perché Sara non volle mai essere scopata da padre e figlio insieme ci voleva separati.
Per papà invece la situazione si modificò perché frequentando sempre più assiduamente la nostra casa, mamma si accorse che c’era qualcosa di strano nell’aria ed infatti venne a galla tutta la storia.
Papà venne cacciato di casa e trovò rifugio, nella nostra casa, addirittura nel nostro letto. Mamma mi incolpò della situazione, soprattutto del fatto che avessi accettato tutto senza informarla ma anche lei non era esente da colpe perché appena fuori papà da quella casa, la sera stessa ospitò Evandro, l’uomo con cui tradiva papà da diversi anni. Questa storia riportarla ai giorni nostri sarebbe abbastanza normale, ma negli anni 60 suscitò molte dicerie nei nostri parenti che ci tolsero il saluto, molte altre nel vicinato, alcune vere, altre inventate e venivamo additati come immorali.
Anche Sarà fu costretta a modificare le sue pretese consentendoci di scoparla insieme a me e papà ricevendone un piacere mai provato pentendosi di non averlo fatto prima.
fastidioso problema con prurito ed arrossamento, quindi venne bandito almeno nei nostri rapporti. Il tarlo della gelosia si faceva sempre più insistente, non volevo certamente chiedere consigli a qualche amico per non sputtanarmi, non trovai di meglio che consultarmi con mio padre. Escluse subito il tradimento ricordandomi che Sara era una bravissima ragazza e non mi avrebbe mai tradito. Restava il mistero, non potevo fare altro che lasciar perdere magari in attesa di nuovi eventi. Lei era amorevole con me, si scopava alla grande. Durante i rapporti a volte ripensavo all’episodio del pannolino eccitandomi ulteriormente. “Brutto stronzo” dicevo a me stesso alla fine del rapporto “Tua moglie ti tradisce e tu ti ecciti, sei proprio un depravato”. Questo comunque non
aveva allentato la mia sorveglianza, pur trovando sempre di più forte eccitamento durante le scopate col pensiero che mi tradisse. L’ingenuità era una delle mie virtù o difetto forse? Rientrando dal lavoro una sera trovai mio padre a casa nostra. “Sorpreso abbastanza “Papà come mai questa visita”? “Passavo da queste parti ed ho pensato di salutarvi”. In pochi minuti si congedò.
Mi accorsi che Sara, contrariamente al solito non portava il reggiseno, lo portava sempre perché il suo seno era abbondante nonostante la sua corporatura non fosse enorme, era uno dei motivi che mi aveva accalappiato. “Sei senza reggiseno”? “Si oggi non sopporto nulla, ho dovuto togliere anche le mutandine, mi stringevano” Quasi eccitato con una mano le sfiorai la figa accorgendomi che era umida. “Perché”? Chiesi. “Ho appena fatto la pipì”. Ingenuo si stupido no, arrivai a pensare che mio padre scopasse Sara. Gli elementi c’erano tutti, il famoso pannolino intriso di sperma. Ora la
trovavo nuda con la figa bagnata e se prima mi eccitavo scopandola ed immaginandola scopare con un altro, il fatto che “l’altro” potesse essere mio padre, non mi lasciava tranquillo, anzi mi irritava fortemente perché forse tradito da moglie e da colui a cui mi ero rivolto per il dubbio che avevo sulla fedeltà di Sara. La sera a letto mentre si scopava volli coinvolgerla nei miei pensieri.
“Che idea ti sei fatta di papà”? “Perché me lo chiedi”? “Te lo chiedo perché ricollegando due episodi…" “Cosa ti salta in mente? Mi farei scopare da tuo padre” “Non volevo dire questo, ma …) “Se dubiti di me potrei anche sorvolare, ma scopare con tuo padre, anche se un pensiero a volte l’ho avuto, mi sembra eccessivo”. La conseguenza di quel discorso fu che si eccitò come una cagna in calore e volle scopare tutta la notte. Non avevo alternative per venirne a capo dovevo sollecitare la presenza di mio padre a casa nostra. Lo facevo chiamare da lei per qualsiasi motivo sempre durante la mia assenza. Avevo adottato un sistema molto facile, quando rientravo dopo la
visita di papà la invitavo a scopare per verificare lo stato della sua figa. Le prime volte mi negò questa possibilità, successivamente mi resi conto che la figa era umida non di pipì ma di sborra.
Facendo buon viso a cattivo gioco lasciai che proseguisse tutto nella massima normalità, anzi dopo la visita di papà che avveniva sempre in prossimità del mio rientro, era lei ad offrirmi la figa sempre più piena di sborra. L’abitudine alla trasgressione da irritazione divenne indifferenza e subito dopo eccitazione, si infatti mi eccitavo che mio padre scopasse Sara. Cominciai a mollare le redini e durante una scopata “Amore ricordando quando mi confidasti che un pensiero a scopare con papà l’avevi ti piacerebbe farlo veramente”? Non rispose, ci fu un orgasmo immediato.
La conferma di questa relazione che aveva radici lontane era chiara. Sara si faceva scopare con la stessa intensità da padre e figlio, facendo risalire i rapporti a prima che la conoscessi io Sara, anzi su consiglio di mio padre stesso fu Sara ad incastrarmi perché lei era rimasta incinta di lui e non da me come mi fecero credere architettando una trama da film. Vite stravolte? Non proprio, non facemmo altro che proseguire allo stesso modo. Ormai il figlio di mio padre l’avevo riconosciuto, non conveniva a nessuno modificare quello stato di fatto. La nostra vita un pochino si modificò perché Sara non volle mai essere scopata da padre e figlio insieme ci voleva separati.
Per papà invece la situazione si modificò perché frequentando sempre più assiduamente la nostra casa, mamma si accorse che c’era qualcosa di strano nell’aria ed infatti venne a galla tutta la storia.
Papà venne cacciato di casa e trovò rifugio, nella nostra casa, addirittura nel nostro letto. Mamma mi incolpò della situazione, soprattutto del fatto che avessi accettato tutto senza informarla ma anche lei non era esente da colpe perché appena fuori papà da quella casa, la sera stessa ospitò Evandro, l’uomo con cui tradiva papà da diversi anni. Questa storia riportarla ai giorni nostri sarebbe abbastanza normale, ma negli anni 60 suscitò molte dicerie nei nostri parenti che ci tolsero il saluto, molte altre nel vicinato, alcune vere, altre inventate e venivamo additati come immorali.
Anche Sarà fu costretta a modificare le sue pretese consentendoci di scoparla insieme a me e papà ricevendone un piacere mai provato pentendosi di non averlo fatto prima.
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