I nonni porci.
di
chenesai
genere
etero
Ero grandicello ed i nonni, genitori di mamma, durante le vacanze scolastiche volevano stessi con loro. Parliamo di decine di anni fa, non tutte le case erano provviste di riscaldamento, qualcuno come nel caso dei nonni, oltre al camino avevano una stufa alimentata a kerosene. Naturalmente di notte la casa era freddissima. Il nonno, come si usava allora, per non alzarsi a fare la pipì nel comodino aveva il vaso da notte che poi la mattina la nonna svuotava e lavava. Io dormivo nella poltrona letto in sala mentre loro nella camera adiacente. Evidentemente il vaso da notte era pieno o dopo il lavaggio la nonna aveva dimenticato di metterlo a posto, il nonno si alzò nudo ed andò
in bagno, fece rumore svegliandomi. Al ripasso davanti alla poltrona la nonna, nuda anche lei gli andò incontro a cui seguì questo colloquio mentre io fingevo di dormire. “Che cazzo fai ti alzi nudo c’è Mirko” “Pisciavo nel letto allora? Non ho trovato il vaso” Intanto il cazzo del nonno cresceva “Vieni qua mettilo dentro” “Sei un porco, ho freddo” “Dai mettilo dentro che ti scaldo”. Davanti al cazzo del nonno la nonna non riuscì a resistere, si piegò in avanti e fece sparire nella figa quel cazzone. Io vedevo tutto perché loro la notte lasciavano la luce accesa in cucina.
Si sentivano solo sospiri ed in un minuto tutto finì. Tornarono a letto lasciandomi una voglia tanto che mi feci una gustosa sega. Questi erano i nonni. Oggi rifletto sul comportamento di mamma, libertina ed affamata di cazzo che travolse la volontà di papà adeguandolo al suo sistema, ed io non sono esente da quel comportamento e volutamente ho convinto Lara, che ora è mia moglie, a comportarsi nello stesso modo.
in bagno, fece rumore svegliandomi. Al ripasso davanti alla poltrona la nonna, nuda anche lei gli andò incontro a cui seguì questo colloquio mentre io fingevo di dormire. “Che cazzo fai ti alzi nudo c’è Mirko” “Pisciavo nel letto allora? Non ho trovato il vaso” Intanto il cazzo del nonno cresceva “Vieni qua mettilo dentro” “Sei un porco, ho freddo” “Dai mettilo dentro che ti scaldo”. Davanti al cazzo del nonno la nonna non riuscì a resistere, si piegò in avanti e fece sparire nella figa quel cazzone. Io vedevo tutto perché loro la notte lasciavano la luce accesa in cucina.
Si sentivano solo sospiri ed in un minuto tutto finì. Tornarono a letto lasciandomi una voglia tanto che mi feci una gustosa sega. Questi erano i nonni. Oggi rifletto sul comportamento di mamma, libertina ed affamata di cazzo che travolse la volontà di papà adeguandolo al suo sistema, ed io non sono esente da quel comportamento e volutamente ho convinto Lara, che ora è mia moglie, a comportarsi nello stesso modo.
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