Lucio e Luana per sempre con me.
di
chenesai
genere
trio
Lucio mio amico d’infanzia, con tanti sacrifici riuscì a rilevare la gestione di un bar proprio sotto casa mia. Anzi ad essere precisi, ero stato proprio io ad informarlo perché il proprietario, ormai anziano, voleva ritirarsi. Lucio non aveva grandi disponibilità economiche e mi chiese anche di aiutarlo. Lo feci anticipandogli una discreta sommetta che servì per modificare l’arredamento perché il vecchio era ormai obsoleto. In meno di un mese riuscì nel suo intento programmando l’inaugurazione per il primo giorno del mese. Io impegnato nel mio lavoro non ho seguito il corso dei lavori. Il giorno prima dell’inaugurazione mi fermò sotto casa “Ti devo chiedere un altro favore” “Lucio mi sono dissanguato per aiutarti” Tranquillo non mi servono altri soldi, volevo solo chiederti se il giorno dell’inaugurazione Luana può darmi una mano” “Lo devi chiedere a lei, ora la faccio scendere” “No no aspetta, scusami se mi permetto, conoscendo Luana come veste, ti chiedo se …” “Ho capito Lucio, lo devi chiedere sempre a lei, ora la chiamo” In due minuti Luana ci raggiunse e dopo aver ascoltato, non solo diede la sua disponibilità ma ne fu felice. Quando si doveva esibire Luana era sempre disponibile. Il giorno dell’inaugurazione come al solito andai al lavoro dopo averla salutata e raccomandata di non scendere totalmente nuda. Mi diede un bacio “Porco so che piace anche a te”. La sera al ritorno vidi davanti al bar
un capannello di gente, parcheggiai la macchina e mi resi conto cosa stava succedendo. C’era la fila, riuscii a scorgere Luana che per quanto vedevo aveva una fascia che le copriva il seno, il resto era nascosto dal bancone. Lucio era sudato, era un continuo servire. Verso le nove Lucio mi pregò di scendere. Vidi Luana con la minigonna, sicuramente la più corta che aveva, uno splendore. Lucio mi chiese se poteva continuare per qualche giorno a dargli una mano, lasciai a lei la facoltà di accettare. Naturalmente accettò. Fu un successo planetario, dopo due mesi Lucio volle restituirmi quello che gli avevo dato, non solo ma pagava Luana in maniera eccessiva. Lucio aveva la mia età ed era scapolo, a volte ho pensato che fosse gay perché non mi risultava avesse avuto mai una donna, era un bel ragazzo con un bellissimo fisico. Una sera alla chiusura del locale risalirono insieme lui e Luana perché lei l’aveva invitato a cena obbligandomi a preparare quanto serviva. In cucina mi diletto molto bene, preparai una cena con i fiocchi, non solo ma vista la loro stanchezza li servii a tavola dopo averli fatti sedere vicini.
un capannello di gente, parcheggiai la macchina e mi resi conto cosa stava succedendo. C’era la fila, riuscii a scorgere Luana che per quanto vedevo aveva una fascia che le copriva il seno, il resto era nascosto dal bancone. Lucio era sudato, era un continuo servire. Verso le nove Lucio mi pregò di scendere. Vidi Luana con la minigonna, sicuramente la più corta che aveva, uno splendore. Lucio mi chiese se poteva continuare per qualche giorno a dargli una mano, lasciai a lei la facoltà di accettare. Naturalmente accettò. Fu un successo planetario, dopo due mesi Lucio volle restituirmi quello che gli avevo dato, non solo ma pagava Luana in maniera eccessiva. Lucio aveva la mia età ed era scapolo, a volte ho pensato che fosse gay perché non mi risultava avesse avuto mai una donna, era un bel ragazzo con un bellissimo fisico. Una sera alla chiusura del locale risalirono insieme lui e Luana perché lei l’aveva invitato a cena obbligandomi a preparare quanto serviva. In cucina mi diletto molto bene, preparai una cena con i fiocchi, non solo ma vista la loro stanchezza li servii a tavola dopo averli fatti sedere vicini.
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