Non solo i ragazzi, anche i 40 enni scopano gay

di
genere
gay

Appena entrati in casa , si era abbassato un po in avanti, gli avevo calato i pantaloni, e gli puntavo il cazzo sul culo, e dopo pochi secondi lo sentivo che mia avvolgeva e ansimava. Cominciammo un movimento, si appoggio a un mobile, mentre cominciavo a sentirne il calore, e a godere, dette dei gemiti, si toccò, e sborrò sul mobile.
Uscii dal buco, lui un po rosso, scusami, ero troppo infoiato, sono un paio d’anni che non prendevo cazzi per via del covid. E poi sei proprio un bell’uomo, mi piaci.
Va bene dai, pensavo che ormai fosse finita li, mi riallacciavo per andare via, ma no, mi disse, fermati, se hai tempo, almeno due parole, non siamo bestie.
Beh non sei male, ma pensavo che potevamo divertirci un po di più. Un po ero seccato, lo ammetto, penso anche voi lo sareste.
Mi piaceva un bel culo brasiliano, largo e carnoso, labbra rosa, un bel tipo. E messo bene, vista la casa.
Avevo messo un paio di foto su un sito di incontri, cazzo in vista, e fra i tanti che mi avevano contattato, questo qui pareva il meglio. E poi quel culo favoloso. Dai ci vediamo? Ok, telefonata, ama baciare, è versatile orale, io solo attivo, “va bene per me” . In videochat mostra il culo, lo voglio, andiamo, vieni a casa, nel centro città. Ci vediamo fuori, Ok per entrambi, in ascensore mi bacia in bocca, poi il seguito che sapete a casa sua.
Lo avevo ancora semiduro, lui mi porta un aperitivo alcolico, comodi sul divano, si gira per baciarmi, mm, mi piace, come baci bene, che maschio, un vero torello. Dai spogliamoci, come appena vede il cazzo ormai in erezione ancora, lo prende in bocca, e comincia una pompa non banale, accorto e sapiente. Sono seduto sul divano, lui con la testa fra le mie gambe, col culo grande e bianco che mi eccita, e si mena il suo cazzo. Ogni tanto si rialza e mi bacia in bocca, sta facendo un grande lavoro, eccitante, ha una bocca sapiente, e anche con le mani ci sa fare. Mi piace sentire il sapore del mio cazzo nella sua bocca, mi fa eccitare, ma voglio godermelo ancora a lungo. Tenta di mettere il suo cazzo vicino alla mia faccia, ma lo prendo per la mano e lo porto in camera da letto, voglio scoparti comodo, non in piedi come prima. Lo butto a pancia sotto, salgo e lo monto, ah, stavolta sento la presa del culo e la pelle rugosa interna, voglio affondare tutto dentro. Non è sfondato mi avvolge bene, ma si sente scomodo vuole baciare in bocca e dopo un po mi chiede di potersi girare. Ne approfitto per prendere una piccola pausa, poi dopo averlo raffreddato sotto il lavandino, glielo metto ancora in bocca, mentre lo sego un po, in fondo è un po versatile, anche se a me interessa poco.
Mi allontana, si butta sulla schiena, alza le cosce, gli entro, e naturalmente comincia a limonarmi come un assatanato, mi abbraccia, dai ingravidami, che toro, ancora amore, fai forte, sento che schizzo, vengo quasi gemendo, e anche lui schizza, la sborra va in parte sulla mia pancia. Wow, mai visto uno che lo tiene cosi duro cosi a lungo, mi dice. Sono contento, mi stai baciando come una fidanzata, ma apprezzi il cazzo vedo.
Doccia insieme, naturalmente non perde l’occasione per farmelo risalire e si fa scopare in piedi sotto l’acqua, appoggiato alla parete. Quel culo meritava. Ci asciughiamo, offre ancora da bere e qualcosa dal frigo, volentieri, hai tempo, resti a cena da me? Ordiniamo qualcosa, me lo faccio portare. Ma si mi va, sei un’ottima persona, mi sembra, e poi mi hai fatto fare proprio una scopata come si deve. Restiamo vicini, ci raccontiamo un po di cose nostre, arriva la cena, siamo a cazzo quasi duro entrambi, si siede sulle mie gambe per mangiare, ogni tanto mi stimola di bocca o di mani, ma non lo fa a lungo. Ci mettiamo a letto insieme, ti va? Ma si, sotto le coperte fa freddo.
Ormai stiamo scopando e giocando dalle 15, e sono le 21. La persona non mi sta annoiando, ormai c’è confidenza e complicità. Un paio di telefonate lo impegnano, ne faccio anche io, passa una mezzora, e siamo abbracciati sotto le coperte. Nudi. Mi piaci, ci teniamo il cazzo in mano scambievolmente, il suo è più piccolo del mio, ma bello resistente. Mi meraviglio di questo rimanere assieme, di solito dopo la sborrata, ciao ciao, e via. Si mette nella posizione del 69, lui sotto le coperte e mette il suo cazzo all’altezza della mia bocca, lo sego un po, poi capisco cosa vuole, ma si, lo prendo un po, non mi esalta, ma vedo che lui si, finisce presto, ora vuole che gli sborro in bocca, mi porta su, più su, mi esalta, e finalmente gli schizzo tutto in gola. Che bocca calda, mi hai fatto schizzare da dio. Che buona la tua sborra. Torni a scoparmi?
scritto il
2023-02-11
3 . 5 K
visite
6
voti
valutazione
7.2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Abbasso le sveltine
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.