Chi trova un amico trova una grande scopata ... e poi ancora ...
di
Felice Cioscia
genere
gay
Quella mattina ero uscito per quel vasto parco in bicicletta, facendo strade di campagna, e lo avevo incontrato per caso. Sono un 55enne bisex, con i maschi mi piace essere attivo, ho un fisico sportivo. Stavo pedalando con calma vista la sterrato pieno di buche, sopraggiunge uno in bici che mi sorpassa, ma capita in una buca profonda, si ribalta, e cade. Mi fermo per soccorrerlo, è un coetaneo circa, non si è fatto molto male ma ha battuto l’anca, ha un bel culo, non è certo magro, ma nemmeno grasso, noto, e del resto non sarebbe male, ma penso a soccorrerlo, si lamenta per il dolore al fianco, gli appoggio una mano sulla chiappa dove il pantaloncino è un po sfregato, per fortuna ho un po d’alcool nella borsetta della bici, glielo passo, è molto docile e non si lamenta che praticamente gli tocco il culo.
Ma il guaio più grosso è che ha rotto un raggio sulla ruota, ed ora è tutta storta, e siamo molto fuori città. Per fortuna in quelle gite me ne porto sempre uno di ricambio, e siccome sono pratico, riesco a far tornare quasi dritta la ruota, così può tornare a casa.
E’ contento di aver trovato me, altrimenti non avrebbe saputo come cavarsela, e nota che mentre parliamo a me è venuto duro mentre gli massaggiavo il fianco, vedo che sorride fra se, ma non dice niente, e io niente faccio per nascondermi. Però qualcosa deve essergli passato per la testa, vedo che anche lui si è ingrossato davanti.
Se ne esce con un “meriti un bacio” per quanto sei stato bravo ed amichevole con me. Beh, magari si, pensavo scherzasse, ma accosta le labbra, rapidamente, come se volesse darlo sulla guancia, ma arriva sulle labbra mie.
Non dico niente, se vuoi torniamo assieme verso casa, dove abiti? E’ abbastanza vicino casa mia, sulla strada, ci fermiamo in un bar ai tavolini esterni, non c’è gente, mentre aspettiamo quasi per caso, siamo in pantaloncini entrambi, accosta le sue gambe alle mie e indugia, io non mi scosto, e mi torna duro.
Mi confessa che gli ho fatto un certo effetto mentre lo toccavo, e dice che forse lo ha fatto pure a me. Ma si, che ci sarebbe di male, io non sono sposato, tu? Separato anche lui. Il discorso si ferma li, per il momento, continuiamo ed arriviamo nella prima periferia, dove lui abita in una villetta a schiera, mi invita ad entrare da lui, entriamo nel garage, io faccio per salutarlo, perché sono sudato e vorrei andare a cambiarmi. Lui mi offre di farmi la doccia da lui, poi mi darà degli abiti asciutti suoi, se ho tempo per fermarmi, tanto siamo soli e lui non ha fretta. Beh, neanche io ho fretta, ma non volevo disturbarti. Dai vieni, saliamo in casa, molto ben arredata, magari mangiamo qualcosa assieme dopo, ti va,? Ordino qualcosa e ce lo facciamo portare, mi dice, vabbe dai sei molto gentile, va bene e poi sei simpatico, gli rispondo. Ne sono felice, mi risponde.
Dai spogliati, siamo fra maschi, mi tolgo pantaloni e maglietta, e vede che sono ancora duro, si accosta lo prende i mano e mi dice” è per me che sei duro?” Beh, siamo solo noi due qui, mi pare.
Si scosta e si spoglia anche lui, ancora meglio di quanto pensassi un bel culo liscio sodo e morbido, petto con bei capezzoli e un piccolo seno, è duro anche lui, è più piccolo di me di misure.
Stavolta non esita ad abbracciarmi e baciarmi in bocca, con passione. Mi sta venendo durissimo, entro nella doccia, e lui mi segue, comincia ad insaponarmi e a carezzarmi sotto l’acqua a un certo punto si abbassa e lo prende in bocca, non vedevo l’ora, si rialza sotto l’acqua ancora mi bacia, poi si gira con la faccia al muro, non esito a inserirlo fra le chiappe e trovato il buco, comincio a spingere, penetro un po, di certo non è vergine, ma mi ferma, dice che abbiamo tempo.
Ci mettiamo in accappatoio, fornito da lui, mi aiuta ad asciugarmi ed io a lui.
Vuole godersi il tempo non vuole farsi una sveltina, mi dice di aspettare il pranzo che arriva con un corriere, roba di classe, ci sediamo di fronte al tavolo mentre le gambe sono intrecciate sotto.
L’eccitazione sta diventando enorme, ma sto al gioco, mi dice che lui ha un amico fisso con cui più spesso fa da attivo, ma con me vuole essere solo passivo, ha cominciato con maschi da pochi anni, ma gli piace molto.
Mangiamo il giusto per recuperare energie, e non riempirci, e poi mi prende per la mano e mi porta in camera da letto, si butta sul letto tenendomi abbracciato e baciandomi con foga, è proprio partito.
I due cazzi si toccano, siamo abbracciati, mi stacco, e lui si dedica a un pompino lungo e delizioso, studia il mio viso, per vedere l’effetto che mi fa, capisce che mi piace lento, ogni tanto mi bacia, lo sta facendo durare. Ti voglio, gli dico, ho voglia davvero di penetrarlo a fondo, di fargli sentire quanto lo desidero. Lui mi bacia, con calma, si mette a cavallo del mio cazzo, e se lo infila inizialmente, e poi mi dice di lasciar fare a lui. Siamo senza preservativo? Se hai paura lo metto, ma sono ok. Dai, ti desidero troppo. Comincia a roteare i fianchi e io entro un centimetro per volta, deve aver lubrificato, ma non affonda, mentre mi guarda negli occhi, ma dopo un paio di minuti mi trovo tutto dentro, lui si ferma per godersi il momento, si china per baciarmi poi riprende una lenta cavalcata con movimenti rotatori.
Stiamo collaborando per una grande chiavata, ci compensiamo magnificamente, questo è solo l’aperitivo, ma com’è caldo.
Dopo una decina di minuti si stacca e riprende a succhiarmi, io lo sego un po, gradisce.
Ora ho voglia di montarlo, si sdraia sulla pancia , entro dentro, gira il collo per baciarmi, ma io lo tengo sotto con i movimenti del mio bacino, lo penetro sempre più, ogni tanto do dei colpi pii veloci e duri, sussulta, mi elogia, dice che sono bravissimo.
Poi mi chiede di farlo faccia a faccia, vuole vedermi godere, cosi esco, lui me lo prende ancora in bocca, poi si butta sulla schiena ed alza le cosce. Mi incita, gli piace tantissimo.
Ora sto per venire, non so più da quanto tempo stiamo scopando, glielo dico, mi chiede di non venirgli dentro, ha un po di paura, esco e gli bagno tutta la pancia mentre anche lui viene segandosi, la mia sborra si mescola con la sua.
Ci sdraiamo a fianco, molto rilassati, lui mi bacia leggermente ora, si vede che è contento.
Si mette a ridere, non pensava che una caduta gli portasse tanto piacere. Vai di fretta? No facciamoci una doccia dai, ci ripuliamo un po, poi ci prendiamo un caffè insieme.
Nella doccia si ricomincia a strusciarsi, ma ci prendiamo una bella pausa, parlando un po di noi stessi, fra noi.
Lui ha questo amico, che è più passivo, e quando si incontrano, mi dice, più che altro vuole essere penetrato, mentre a lui piacerebbe uno come me, virile ed attivo. Parlando di sesso, entrambi i cazzi si risvegliano, e si comincia di nuovo. Stavolta più lentamente, e con molto gusto. Lavora molto di bocca, anche se facciamo una mezza chiavata, e mi porta a sborrare e la beve. Poi mi bacia.
Siamo soddisfatti, si sta facendo sera, rientrerò a casa, anche perché forse arriva il suo amico, che ha chiamato.
Ci rivedremo? Perchè no?
Due sere dopo mi chiama, mi invita per il giorno dopo, e mi dice che mi farà una sorpresa.
Io già la immaginavo. Mi vuole presentare il suo amico, per qualche giochetto a tre. Mica male. Ma questa ve la racconto la prossima volta.
Ma il guaio più grosso è che ha rotto un raggio sulla ruota, ed ora è tutta storta, e siamo molto fuori città. Per fortuna in quelle gite me ne porto sempre uno di ricambio, e siccome sono pratico, riesco a far tornare quasi dritta la ruota, così può tornare a casa.
E’ contento di aver trovato me, altrimenti non avrebbe saputo come cavarsela, e nota che mentre parliamo a me è venuto duro mentre gli massaggiavo il fianco, vedo che sorride fra se, ma non dice niente, e io niente faccio per nascondermi. Però qualcosa deve essergli passato per la testa, vedo che anche lui si è ingrossato davanti.
Se ne esce con un “meriti un bacio” per quanto sei stato bravo ed amichevole con me. Beh, magari si, pensavo scherzasse, ma accosta le labbra, rapidamente, come se volesse darlo sulla guancia, ma arriva sulle labbra mie.
Non dico niente, se vuoi torniamo assieme verso casa, dove abiti? E’ abbastanza vicino casa mia, sulla strada, ci fermiamo in un bar ai tavolini esterni, non c’è gente, mentre aspettiamo quasi per caso, siamo in pantaloncini entrambi, accosta le sue gambe alle mie e indugia, io non mi scosto, e mi torna duro.
Mi confessa che gli ho fatto un certo effetto mentre lo toccavo, e dice che forse lo ha fatto pure a me. Ma si, che ci sarebbe di male, io non sono sposato, tu? Separato anche lui. Il discorso si ferma li, per il momento, continuiamo ed arriviamo nella prima periferia, dove lui abita in una villetta a schiera, mi invita ad entrare da lui, entriamo nel garage, io faccio per salutarlo, perché sono sudato e vorrei andare a cambiarmi. Lui mi offre di farmi la doccia da lui, poi mi darà degli abiti asciutti suoi, se ho tempo per fermarmi, tanto siamo soli e lui non ha fretta. Beh, neanche io ho fretta, ma non volevo disturbarti. Dai vieni, saliamo in casa, molto ben arredata, magari mangiamo qualcosa assieme dopo, ti va,? Ordino qualcosa e ce lo facciamo portare, mi dice, vabbe dai sei molto gentile, va bene e poi sei simpatico, gli rispondo. Ne sono felice, mi risponde.
Dai spogliati, siamo fra maschi, mi tolgo pantaloni e maglietta, e vede che sono ancora duro, si accosta lo prende i mano e mi dice” è per me che sei duro?” Beh, siamo solo noi due qui, mi pare.
Si scosta e si spoglia anche lui, ancora meglio di quanto pensassi un bel culo liscio sodo e morbido, petto con bei capezzoli e un piccolo seno, è duro anche lui, è più piccolo di me di misure.
Stavolta non esita ad abbracciarmi e baciarmi in bocca, con passione. Mi sta venendo durissimo, entro nella doccia, e lui mi segue, comincia ad insaponarmi e a carezzarmi sotto l’acqua a un certo punto si abbassa e lo prende in bocca, non vedevo l’ora, si rialza sotto l’acqua ancora mi bacia, poi si gira con la faccia al muro, non esito a inserirlo fra le chiappe e trovato il buco, comincio a spingere, penetro un po, di certo non è vergine, ma mi ferma, dice che abbiamo tempo.
Ci mettiamo in accappatoio, fornito da lui, mi aiuta ad asciugarmi ed io a lui.
Vuole godersi il tempo non vuole farsi una sveltina, mi dice di aspettare il pranzo che arriva con un corriere, roba di classe, ci sediamo di fronte al tavolo mentre le gambe sono intrecciate sotto.
L’eccitazione sta diventando enorme, ma sto al gioco, mi dice che lui ha un amico fisso con cui più spesso fa da attivo, ma con me vuole essere solo passivo, ha cominciato con maschi da pochi anni, ma gli piace molto.
Mangiamo il giusto per recuperare energie, e non riempirci, e poi mi prende per la mano e mi porta in camera da letto, si butta sul letto tenendomi abbracciato e baciandomi con foga, è proprio partito.
I due cazzi si toccano, siamo abbracciati, mi stacco, e lui si dedica a un pompino lungo e delizioso, studia il mio viso, per vedere l’effetto che mi fa, capisce che mi piace lento, ogni tanto mi bacia, lo sta facendo durare. Ti voglio, gli dico, ho voglia davvero di penetrarlo a fondo, di fargli sentire quanto lo desidero. Lui mi bacia, con calma, si mette a cavallo del mio cazzo, e se lo infila inizialmente, e poi mi dice di lasciar fare a lui. Siamo senza preservativo? Se hai paura lo metto, ma sono ok. Dai, ti desidero troppo. Comincia a roteare i fianchi e io entro un centimetro per volta, deve aver lubrificato, ma non affonda, mentre mi guarda negli occhi, ma dopo un paio di minuti mi trovo tutto dentro, lui si ferma per godersi il momento, si china per baciarmi poi riprende una lenta cavalcata con movimenti rotatori.
Stiamo collaborando per una grande chiavata, ci compensiamo magnificamente, questo è solo l’aperitivo, ma com’è caldo.
Dopo una decina di minuti si stacca e riprende a succhiarmi, io lo sego un po, gradisce.
Ora ho voglia di montarlo, si sdraia sulla pancia , entro dentro, gira il collo per baciarmi, ma io lo tengo sotto con i movimenti del mio bacino, lo penetro sempre più, ogni tanto do dei colpi pii veloci e duri, sussulta, mi elogia, dice che sono bravissimo.
Poi mi chiede di farlo faccia a faccia, vuole vedermi godere, cosi esco, lui me lo prende ancora in bocca, poi si butta sulla schiena ed alza le cosce. Mi incita, gli piace tantissimo.
Ora sto per venire, non so più da quanto tempo stiamo scopando, glielo dico, mi chiede di non venirgli dentro, ha un po di paura, esco e gli bagno tutta la pancia mentre anche lui viene segandosi, la mia sborra si mescola con la sua.
Ci sdraiamo a fianco, molto rilassati, lui mi bacia leggermente ora, si vede che è contento.
Si mette a ridere, non pensava che una caduta gli portasse tanto piacere. Vai di fretta? No facciamoci una doccia dai, ci ripuliamo un po, poi ci prendiamo un caffè insieme.
Nella doccia si ricomincia a strusciarsi, ma ci prendiamo una bella pausa, parlando un po di noi stessi, fra noi.
Lui ha questo amico, che è più passivo, e quando si incontrano, mi dice, più che altro vuole essere penetrato, mentre a lui piacerebbe uno come me, virile ed attivo. Parlando di sesso, entrambi i cazzi si risvegliano, e si comincia di nuovo. Stavolta più lentamente, e con molto gusto. Lavora molto di bocca, anche se facciamo una mezza chiavata, e mi porta a sborrare e la beve. Poi mi bacia.
Siamo soddisfatti, si sta facendo sera, rientrerò a casa, anche perché forse arriva il suo amico, che ha chiamato.
Ci rivedremo? Perchè no?
Due sere dopo mi chiama, mi invita per il giorno dopo, e mi dice che mi farà una sorpresa.
Io già la immaginavo. Mi vuole presentare il suo amico, per qualche giochetto a tre. Mica male. Ma questa ve la racconto la prossima volta.
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