Il bruttino biondo del centro commerciale

di
genere
dominazione

Ciao io sono Eli…

In tanti di voi mi hanno chiesto di quel tipo brutto che mi ha posseduta senza permesso nei bagni del centro commerciale durante la scommessa con le mie amiche…
Posseduta… si posseduta e mi possiede ancora…

Qualche ora dopo avermi presa con la forza questo signore ha pensato bene di scrivermi:
-torna domani…
Io il giorno dopo non ero capace nemmeno di parlare figuriamoci di muovermi o di assoggettarmi alle porcate di qualcuno.
Ho ignorato quella mail per giorni… pensando sempre peró a cosa dovessi fare con lui… non ho mai risposto infatti… ho pensato semplicemente di fare altro…

Circa una settimana dopo quella specie di violenza decido di passare dal suo negozio… lo volevo, ma desideravo che accadesse qualcosa di simile all’altra volta non mi andava di farla sembrare una cosa organizzata…
Mi vesto di tutto punto… minigonna e e parigine poco sopra il ginocchio, slip risicati e sottili, stivaletto e sopra top e giubbottino leggero… mi sento una puttana… la sua puttana.
Mentre sono in galleria camminando verso la sua vetrina con il cuore in gola mi sento osservata e nel profondo di me stessa spero che non ci sia…
Entro… c’è, sta parlando con dei clienti… è antipatico anche con loro… un uomo odioso…
Li sbologna e si avvicina in silenzio… mi guarda tutta assumendo un viso viscido da porco… mi sento violata già da come mi scruta… gli do le spalle facendo finta di guardare i vestiti…
Lui con violenza mi mette una mano sotto la gonna e mi strizza la chiappetta…
Strozzo un…
-ahhh
Tra sorpresa e piacere
Poi dico:
-sono venuta solo a dare un’occhiata non ti fare strane idee… hai avuto anche troppo…
Lui:
-vieni qui dietro…
-non voglio… te lo scordi
Eppure non mi muovo di lì e da quella presa… involontariamente inizio a muovere il bacino in preda al desiderio…
Poi lui mette anche l’altra mano ma avanti e mi tocca la fichetta da sopra gli slip…
Mi cinge intorno alla vita e mi tira dietro il magazzino…
Continuavo a dire:
-lasciami stare non voglio
Ma non pensavo realmente a nessuna di quelle parole…
È una furia… mi spinge contro uno scaffare, mi alza la gonna e mi abbassa quel tanto che basta gli slip… poi mi rifà sua… mi possiede di nuovo… mi penetra con forza e mi inizia a scopare come un animale…
Non riesco a non urlare di piacere… lo volevo da tutti quei giorni… era un pensiero fisso…
Urlo:
-fottimi fottimi fottimi ahhhh fottimi ti prego sono tua sono la tua puttana…
È eccitatissimo lo sento entrare e uscire con dei colpi forti che mi schiaffeggiavano le natiche…
Mi stringe i fianchi mi fa male… sta godendo…
Esce lo prende in mano e se lo sega vicino ai miei slip… schizza tantissimo mentre io sento ancora formicolare la patatina dopo gli ultimi colpi ricevuti… schizza sul tessuto dei miei slip che sta a contatto con le grandi labbra… li riempie… veramente sono pieni e grondanti del suo sperma… mi gira e mi mette il cazzo sulle labbra… me le bagna poi lo metto in bocca pulendolo come se fosse un gelato… gustando il suo profumo forte e il suo sapore… mi fa alzare… mi alza gli slip… sento tutto quel liquido sul mio sesso… mi ci mette una mano e me la massaggia spalmandomi tutto il suo piacere facendolo entrare dentro, bagnandomi il clitoride e l’inguine… sono fradicia di lui… poi si ricompone e chiude la zip e ritorna in negozio senza dire nulla… io sospiro… ancora gemo…
Esco dal magazzino con gli slip che appiccicati alle mie nudità dal suo seme… cammino verso l’uscita li passo accanto mentre a ripreso a sistemare gli abiti.. nemmeno mi saluta…
Rimango tutto il giorno con quegli slip addosso… sono sicura che lui voglia così… e io non voglio deluderlo… anche perchè farlo mi fa sentire di sua proprietà…

Da quel momento ogni settimana e senza preavviso passo da lui… tutte le volte mi scopa veloce e come un animale…
Ogni settimana passo da lui per concedermi e per soddisfarlo…
Ogni settimana fino a un mese fa…
Quando mi scrive un indirizzo… e un messaggio…
-vieni alle 21… vestiti da puttana.

Sarà un invito a cena?
Chissà…
scritto il
2023-02-19
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