Sottomessa sottomessa sottomessa
di
Elisabetta88
genere
dominazione
Ciao io sono Eli...
Ho circa diciannove anni, è estate ed ho finito con profitto e in tempo tutti gli esami del primo anno di college.
Mio padre ha un impegno di lavoro molto importante in Germania e mi chiede di accompagnarlo... ottima occasione per passare un po' di tempo con lui... amo mio padre ed ho sempre approfittato avidamente di queste occasioni per potermi godere certi momenti.
In pratica dovevamo andare per una settimana presso un suo collaboratore per controllare che nel distaccamento della sua fabbrica fosse tutto ok.
Io conosco sia lui sia suo figlio Kali ormai da anni... Kali infatti ragazzo adottato più piccolo di me di qualche anno non vedeva l'ora che arrivassi... tutte le volte non mi stacca mai gli occhi di dosso e ogni volta che sono venuti da noi o noi da loro l'ho beccato in camera sua a toccarsi brutalmente dopo avermi rubato un indumento intimo, che ovviamente io ho lasciato in giro per lui.
Questa volta lo però lo vedo strano, più timido del solito e molto più taciturno... sento che c'è qualcosa che non va...
dopo aver sistemato le valigie ceniamo e distrutti dal viaggio dopo una lunga doccia andiamo a dormire...
l'indomani io mi sveglio presto per studiare mentre mio padre e il suo collega vanno via a lavorare... Kali dorme... mi affaccio alla sua cameretta... ha un'erezione spaventosa che si nota dagli slip e da sopra le lenzuola... fino a quel momento non avevo mai visto nulla del genere... torno a studiare.
Sono le undici e sono già quattro ore che sono sui libri, decido di fare un giro, faccio una doccia mi vesto e lascio in bagno slip e reggiseno, così da fargliele annusare un po' a quel porcellino in erba... esco... passo all'incirca tre ore tra negozi e viuzze varie... adoro questo posto... mi avvio verso casa, dovrei essere sola dato che Kali doveva andare ad esercitarsi al pianoforte... mancano poche decine di metri al portone quando vedo Kali che cammina a passo svelto con due occhi gonfi di lacrime e cinque sei ragazzi della sua età che lo seguono prendendolo in giro tra un ceffone e l'altro... il più grassottello e brutto ci va pesante facendolo cadere prendendolo a calci... io impazzisco, ho sempre odiato i bulli... vado lì e gliele canto di santa ragione aiutando quello scricciolo ad alzarsi... nell'abbassarmi ho ricordato quanto fosse corto il vestitino e quanto desse da vedere la mia scollatura... povera stupida...
quei cafoni davanti ad una scena del genere iniziano ad insultare anche me e tra le mille parole in tedesco che proferivano mi erano ben chiare...
-puttana, grande puttana, che culo, che tettone, ti sfonderei... e roba simile...
mentre gli rispondo per le rime intenta ad andare via si mettono in cerchio e tirano fuori il loro pisello da adolescenti... tutti... agitandolo e avvicinandosi sempre di più... si avvicinano a tal punto che qualcuno di loro riesce perfino ad appoggiarmelo sulle cosce... il ciccione invece mi prende una mano e la tira con una forza brutale e la struscia sul suo pacco... sento chiaramente l'umidità della sua cappella e l'ispidume dei suoi peli pubici.
Io sono costernata davanti a tanto viscidume e a tanta maleducazione... lo riporto a casa dispiaciutissimo... ora capisco perché è così giù di morale... vado in bagno a lavarmi da quel abuso e noto che il mio intimo era sparito dal bagno... Kali porcello... mentre apro il rubinetto mi viene l'infelice idea di portarmi la mano sul viso... annuso il punto che era stato a contatto con il pisello di quel bruto e sento il fortissimo odore di sesso... un odore acre disturbante ed inebriante al tempo stesso... sento l'odore un cazzo nient'affatto pulito... sento l'odore un porco... senza accorgermene e senza volerlo mi trovo con leccare dalla mia mano quei pochi centimetri di pelle che sono stati violati, mentre lo faccio mi vergogno di me ma non riesco a fermarmi, con l'altra mano mi tocco le cosce proprio dove gli altri hanno fatto la stessa cosa, mentre la mano sporca di quel ciccione me la porto sulla patatina facendo aderire la pelle ancora umida degli umori di maschietto alle mie grandi labbra... poi lo sento... sento il brivido forte del desiderio... ho i suoi umori anche se ipoteticamente e infinitesimamente pochi sul mio sesso che ormai era diventato un lago.
Kali tutto il giorno non si vede nemmeno per mangiare... nemmeno io mangio, non ci riesco... passio tutto il pomeriggio a pensare a quei delinquenti tra nervosismo ed eccitazione...
intorno alle 18 mi affaccio dal terrazzo dopo aver indossato un vestitino che permetteva di vedere molto delle mie gambe e forse della mia patatina dalla loro posizione e vedo che sono ancora lì vicino a disturbare e a fare gli stupidi... uno di loro mi nota si gira verso gli altri e dice...
- quartate la puttana di prima...
riprendono ad insultarmi... a toccarsi il pacco mentre il ciccione in silenzio sorride e tira ancora fuori il pisello...
giuro non so perché ma gli uomini grassi mi hanno sempre fatto impazzire...
scrivo a mio padre che sarei uscita e che sarei tornata tardi... avviso anche Kali e scendo...
avevo tutte le gambe di fuori... dei sandali delicati che esaltavano i miei piedini curati e smaltati e una scollatura ai limiti del legale...
arrivo vicino a loro e subito mi accerchiano palpandomi e cercando di alzarmi il vestitino... non riesco a contenerli tutti anzi faccio finta di provarci... mi piaceva essere palpata e violata in quel modo... mi faceva eccitare ma dovevo mantenere il controllo...
prendo il porco ciccione e gli chiedo se possiamo parlare...
gli dico in un tedesco pessimo...
-ascolta... voglio assolutamente che lasci in pace Kali...
lui ride schernendomi...
-se lo fai per tutti i giorni che sarò qui sarò tua e sia tu sia i tuoi amici potrete farmi quello che volete... basta che sia fatto in un posto appartato e sicuro...
rimane in silenzio... tutti rimangono in silenzio...
poi dice...
-quindi sei mia?
io rispondo...
-si se lo tratterai bene
lui...
-ok diventerà nostro amico ma tu vieni con me...
capendo subito di che tipo di pasticcio mi sia procurata li seguo...
mi portano in un garage poco lontano da lì dove tengono qualche divanetto lercio e qualche scooter...
entriamo tutti e chiudono...
SONO FOTTUTA...
il porco si siede mentre gli altri intorno a me mi guardano ma non si muovono...
al chè lui dice...
-spogliati puttana e mettiti in ginocchio... voglio che mi implori di scoparti... voglio che in ogni momento tu dica che sei mia, che sono il tuo padrone... voglio che mi preghi...
con la dignità sotto i piedi mi spoglio... combattuta ma convinta che ormai non ho via d'uscita...
sono nuda... ho tolto anche le scarpe... per terra è sporco ma mi inginocchio lo guardo e mordendomi le labbra dico ...
-sono tua... sono la tua puttana... ti prego scopami... ti prego scopami... non so cosa mi stia succedendo ma le parole iniziano ad uscire da sole senza che io le controlli... il mio ventre piatto è un fuoco mentre la mia patatina un lago...
-sono la tua puttana... ti prego fottimi... ti prego fammi tua... ti prego sono tua... scopami padrone...
il porco si toglie la maglietta... era inguardabile con quei rotoli... poi si toglie le scarpe mostrando dei calzini di spugna luridi... alla fine toglie pantaloni e mutande... si sfila anche i calzini liberando dei piedi ciccioni e puzzolenti donandosi anche la gioia di poggiarmeli in faccia...
tutti ridevano...
-baciali puttana, leccali sono del tuo padrone...
schifatissima lo faccio... ma non sento disgusto anzi... mi sta facendo impazzire quel gesto di dominio nei miei confronti... lo faccio con gusto fino a quando mi sento tirare per i capelli fino al suo cazzetto... inizia così a strofinare il mio viso sul suo pacco... mentre io sento il suo odore forte... odore di masturbazioni lasciate lì e di sudore...
finalmente mi molla e mi guarda come se si aspettasse qualcosa...
capisco...
-ti prego... ti prego voglio prenderlo in bocca...
annuisce e inizio ad assaggiarlo mentre il bacino inizia a contorcersi in movimenti circolari come se volesse richiamare qualcosa dentro di se...
dice qualcosa agli altri che fulmineamente si avvicinano iniziando a toccarmi ovunque... sento moltissime mani che mi palpano i il culetto e che mi strizzano i seni, sento dita che si fanno strada indelicatamente nei miei orifizi...
fino a quando tra una spinta e l'altra sento uno di loro poggiare il proprio pisello sulle grandi labbra... ho un sussulto... non so chi sia ma lo desidero e inizio già a miagolare dolcemente... Alzo la testa e dico in italiano... fottimi ti prego... uno schiaffetto mi riporta al mio dovere... ossia soddisfare il mio padrone... mentre uno mi penetrava con dei colpi decisi gli altri mi toccavano, ed io... beh. io leccavo quel pisello che ormai stavo iniziando ad adorare mentre i suoi odori... gli odori del suo corpo mi rendevano sempre più schiava di quella massa informe seduta sul quel divano...
mentre lo lecco, lo bacio, lo odoro, lo gusto e lo soddisfo dalla sua cappella iniziano ad uscire piano piano delle stupende goccioline appiccicose che io prontamente pulisco e assaporo... dietro di me gli altri si susseguono uno dopo l'altro senza che nessuno sia ancora venuto... io avevo già sperimentato il piacere del piacere maschile nel mio grembo... e già da un annetto prendevo la pillola... alzo così per un secondo il viso dicendo... venitemi dentro venitemi dentro tutti quanti vi prego...
il mio padrone dopo quest'uscita inarca la schiena e ficca tutto il suo bellissimo pisello in bocca tenendomi la testa bloccata, lo sento così irrigidirsi e pulsare fino e schizzare enormi fiotti caldi salti e amari che mi vanno direttamente in gola... ingoio senza nemmeno pensarci e continuo a leccarlo mentre lui trema in preda ai brividi... dietro uno ad uno iniziano a riempirmi la patatina con il loro piacere mentre uno di loro decide di possedermi il culo venendo poi dopo pochissimi colpi...
io ansimo godo ma mi trattengo... non voglio venire... voglio che sia lui a farmi venire... lo guardo e con ancora il suo sapore sulle labbra lo imploro di scoparmi... lo succhio lo lecco e lo imploro... finalmente raggiunge di nuovo l'erezione... una magnifica erezione... mi fa alzare e mi fa accomodare su di lui... gli apro le gambe gli porgo il seno in faccia e inizio a scendere facendo entrare il suo sesso dentro di me... lo prendo tutto... finalmente sono sua... pone le sue mani cicciotte sulle natiche muovendosi e tirandomi a se... io sento già di essere posseduta da lui... mi sento sua sono totalmente sottomessa a lui... lo voglio tantissimo... lo voglio sentire muoversi ed esplodere dentro di me... voglio dormire sporca del suo seme... sono fuori di me...
mi muovo come una forsennata voglio venire con lui... su e giù agitando il bacino e inglobando dentro me il suo sesso... finalmente lo sento... lo sento... urla mille volte... puttana puttana puttana mordendo e leccando i miei seni mentre io aumento l'intensità... come mi fotte bene... lo sento fino alle fine quando finalmente esplode in un orgasmo stupendo e lungo dentro il mio corpo... sento gli schizzi fino alla bocca dell'utero... mi riempie il ventre... e in quell'esplosione di piacere vengo anch'io miagolando e ansimando come una puttana... la sua puttana...
rimango lì ferma su di lui che ancora si muove affannato stringendomi le natiche e baciandomi i seni... poi mi fa alzare e dice...
-puliscimi tutto... il suo seme mischiato a quello degli altri era colato fino alle sue palle raggiungendo l'interno delle sue natiche... senza discutere ho leccato tutto fino al suo buco del culo... sono sua e non posso dire di no...
rimango in ginocchio per tanto troppo tempo a baciarlo e leccarlo ovunque, le gambe sudate e grasse, i piedi, la pancia... ovunque volevo il suo sapore... mi ha dominata... mi sento sottomessa da lui ed è stupendo... non riesco a staccarmi dal suo sapore...
siamo rimasti tutta la sera in quel garage e ogni sera o pomeriggio di quella settimana... ero lì per lui ma gli altri mentre io pensavo a soddisfarlo si approfittavano di me... non importava purché lui fosse d'accordo... purché lui me lo ordinasse... potevo aprire le gambe a chiunque... e così ho fatto... fino a quando l'ultima sera a quel garage non bussa lui... Kali...
questa però ve la racconterò un'altra volta...
un bacio...
la vostra...
Eli.
Ho circa diciannove anni, è estate ed ho finito con profitto e in tempo tutti gli esami del primo anno di college.
Mio padre ha un impegno di lavoro molto importante in Germania e mi chiede di accompagnarlo... ottima occasione per passare un po' di tempo con lui... amo mio padre ed ho sempre approfittato avidamente di queste occasioni per potermi godere certi momenti.
In pratica dovevamo andare per una settimana presso un suo collaboratore per controllare che nel distaccamento della sua fabbrica fosse tutto ok.
Io conosco sia lui sia suo figlio Kali ormai da anni... Kali infatti ragazzo adottato più piccolo di me di qualche anno non vedeva l'ora che arrivassi... tutte le volte non mi stacca mai gli occhi di dosso e ogni volta che sono venuti da noi o noi da loro l'ho beccato in camera sua a toccarsi brutalmente dopo avermi rubato un indumento intimo, che ovviamente io ho lasciato in giro per lui.
Questa volta lo però lo vedo strano, più timido del solito e molto più taciturno... sento che c'è qualcosa che non va...
dopo aver sistemato le valigie ceniamo e distrutti dal viaggio dopo una lunga doccia andiamo a dormire...
l'indomani io mi sveglio presto per studiare mentre mio padre e il suo collega vanno via a lavorare... Kali dorme... mi affaccio alla sua cameretta... ha un'erezione spaventosa che si nota dagli slip e da sopra le lenzuola... fino a quel momento non avevo mai visto nulla del genere... torno a studiare.
Sono le undici e sono già quattro ore che sono sui libri, decido di fare un giro, faccio una doccia mi vesto e lascio in bagno slip e reggiseno, così da fargliele annusare un po' a quel porcellino in erba... esco... passo all'incirca tre ore tra negozi e viuzze varie... adoro questo posto... mi avvio verso casa, dovrei essere sola dato che Kali doveva andare ad esercitarsi al pianoforte... mancano poche decine di metri al portone quando vedo Kali che cammina a passo svelto con due occhi gonfi di lacrime e cinque sei ragazzi della sua età che lo seguono prendendolo in giro tra un ceffone e l'altro... il più grassottello e brutto ci va pesante facendolo cadere prendendolo a calci... io impazzisco, ho sempre odiato i bulli... vado lì e gliele canto di santa ragione aiutando quello scricciolo ad alzarsi... nell'abbassarmi ho ricordato quanto fosse corto il vestitino e quanto desse da vedere la mia scollatura... povera stupida...
quei cafoni davanti ad una scena del genere iniziano ad insultare anche me e tra le mille parole in tedesco che proferivano mi erano ben chiare...
-puttana, grande puttana, che culo, che tettone, ti sfonderei... e roba simile...
mentre gli rispondo per le rime intenta ad andare via si mettono in cerchio e tirano fuori il loro pisello da adolescenti... tutti... agitandolo e avvicinandosi sempre di più... si avvicinano a tal punto che qualcuno di loro riesce perfino ad appoggiarmelo sulle cosce... il ciccione invece mi prende una mano e la tira con una forza brutale e la struscia sul suo pacco... sento chiaramente l'umidità della sua cappella e l'ispidume dei suoi peli pubici.
Io sono costernata davanti a tanto viscidume e a tanta maleducazione... lo riporto a casa dispiaciutissimo... ora capisco perché è così giù di morale... vado in bagno a lavarmi da quel abuso e noto che il mio intimo era sparito dal bagno... Kali porcello... mentre apro il rubinetto mi viene l'infelice idea di portarmi la mano sul viso... annuso il punto che era stato a contatto con il pisello di quel bruto e sento il fortissimo odore di sesso... un odore acre disturbante ed inebriante al tempo stesso... sento l'odore un cazzo nient'affatto pulito... sento l'odore un porco... senza accorgermene e senza volerlo mi trovo con leccare dalla mia mano quei pochi centimetri di pelle che sono stati violati, mentre lo faccio mi vergogno di me ma non riesco a fermarmi, con l'altra mano mi tocco le cosce proprio dove gli altri hanno fatto la stessa cosa, mentre la mano sporca di quel ciccione me la porto sulla patatina facendo aderire la pelle ancora umida degli umori di maschietto alle mie grandi labbra... poi lo sento... sento il brivido forte del desiderio... ho i suoi umori anche se ipoteticamente e infinitesimamente pochi sul mio sesso che ormai era diventato un lago.
Kali tutto il giorno non si vede nemmeno per mangiare... nemmeno io mangio, non ci riesco... passio tutto il pomeriggio a pensare a quei delinquenti tra nervosismo ed eccitazione...
intorno alle 18 mi affaccio dal terrazzo dopo aver indossato un vestitino che permetteva di vedere molto delle mie gambe e forse della mia patatina dalla loro posizione e vedo che sono ancora lì vicino a disturbare e a fare gli stupidi... uno di loro mi nota si gira verso gli altri e dice...
- quartate la puttana di prima...
riprendono ad insultarmi... a toccarsi il pacco mentre il ciccione in silenzio sorride e tira ancora fuori il pisello...
giuro non so perché ma gli uomini grassi mi hanno sempre fatto impazzire...
scrivo a mio padre che sarei uscita e che sarei tornata tardi... avviso anche Kali e scendo...
avevo tutte le gambe di fuori... dei sandali delicati che esaltavano i miei piedini curati e smaltati e una scollatura ai limiti del legale...
arrivo vicino a loro e subito mi accerchiano palpandomi e cercando di alzarmi il vestitino... non riesco a contenerli tutti anzi faccio finta di provarci... mi piaceva essere palpata e violata in quel modo... mi faceva eccitare ma dovevo mantenere il controllo...
prendo il porco ciccione e gli chiedo se possiamo parlare...
gli dico in un tedesco pessimo...
-ascolta... voglio assolutamente che lasci in pace Kali...
lui ride schernendomi...
-se lo fai per tutti i giorni che sarò qui sarò tua e sia tu sia i tuoi amici potrete farmi quello che volete... basta che sia fatto in un posto appartato e sicuro...
rimane in silenzio... tutti rimangono in silenzio...
poi dice...
-quindi sei mia?
io rispondo...
-si se lo tratterai bene
lui...
-ok diventerà nostro amico ma tu vieni con me...
capendo subito di che tipo di pasticcio mi sia procurata li seguo...
mi portano in un garage poco lontano da lì dove tengono qualche divanetto lercio e qualche scooter...
entriamo tutti e chiudono...
SONO FOTTUTA...
il porco si siede mentre gli altri intorno a me mi guardano ma non si muovono...
al chè lui dice...
-spogliati puttana e mettiti in ginocchio... voglio che mi implori di scoparti... voglio che in ogni momento tu dica che sei mia, che sono il tuo padrone... voglio che mi preghi...
con la dignità sotto i piedi mi spoglio... combattuta ma convinta che ormai non ho via d'uscita...
sono nuda... ho tolto anche le scarpe... per terra è sporco ma mi inginocchio lo guardo e mordendomi le labbra dico ...
-sono tua... sono la tua puttana... ti prego scopami... ti prego scopami... non so cosa mi stia succedendo ma le parole iniziano ad uscire da sole senza che io le controlli... il mio ventre piatto è un fuoco mentre la mia patatina un lago...
-sono la tua puttana... ti prego fottimi... ti prego fammi tua... ti prego sono tua... scopami padrone...
il porco si toglie la maglietta... era inguardabile con quei rotoli... poi si toglie le scarpe mostrando dei calzini di spugna luridi... alla fine toglie pantaloni e mutande... si sfila anche i calzini liberando dei piedi ciccioni e puzzolenti donandosi anche la gioia di poggiarmeli in faccia...
tutti ridevano...
-baciali puttana, leccali sono del tuo padrone...
schifatissima lo faccio... ma non sento disgusto anzi... mi sta facendo impazzire quel gesto di dominio nei miei confronti... lo faccio con gusto fino a quando mi sento tirare per i capelli fino al suo cazzetto... inizia così a strofinare il mio viso sul suo pacco... mentre io sento il suo odore forte... odore di masturbazioni lasciate lì e di sudore...
finalmente mi molla e mi guarda come se si aspettasse qualcosa...
capisco...
-ti prego... ti prego voglio prenderlo in bocca...
annuisce e inizio ad assaggiarlo mentre il bacino inizia a contorcersi in movimenti circolari come se volesse richiamare qualcosa dentro di se...
dice qualcosa agli altri che fulmineamente si avvicinano iniziando a toccarmi ovunque... sento moltissime mani che mi palpano i il culetto e che mi strizzano i seni, sento dita che si fanno strada indelicatamente nei miei orifizi...
fino a quando tra una spinta e l'altra sento uno di loro poggiare il proprio pisello sulle grandi labbra... ho un sussulto... non so chi sia ma lo desidero e inizio già a miagolare dolcemente... Alzo la testa e dico in italiano... fottimi ti prego... uno schiaffetto mi riporta al mio dovere... ossia soddisfare il mio padrone... mentre uno mi penetrava con dei colpi decisi gli altri mi toccavano, ed io... beh. io leccavo quel pisello che ormai stavo iniziando ad adorare mentre i suoi odori... gli odori del suo corpo mi rendevano sempre più schiava di quella massa informe seduta sul quel divano...
mentre lo lecco, lo bacio, lo odoro, lo gusto e lo soddisfo dalla sua cappella iniziano ad uscire piano piano delle stupende goccioline appiccicose che io prontamente pulisco e assaporo... dietro di me gli altri si susseguono uno dopo l'altro senza che nessuno sia ancora venuto... io avevo già sperimentato il piacere del piacere maschile nel mio grembo... e già da un annetto prendevo la pillola... alzo così per un secondo il viso dicendo... venitemi dentro venitemi dentro tutti quanti vi prego...
il mio padrone dopo quest'uscita inarca la schiena e ficca tutto il suo bellissimo pisello in bocca tenendomi la testa bloccata, lo sento così irrigidirsi e pulsare fino e schizzare enormi fiotti caldi salti e amari che mi vanno direttamente in gola... ingoio senza nemmeno pensarci e continuo a leccarlo mentre lui trema in preda ai brividi... dietro uno ad uno iniziano a riempirmi la patatina con il loro piacere mentre uno di loro decide di possedermi il culo venendo poi dopo pochissimi colpi...
io ansimo godo ma mi trattengo... non voglio venire... voglio che sia lui a farmi venire... lo guardo e con ancora il suo sapore sulle labbra lo imploro di scoparmi... lo succhio lo lecco e lo imploro... finalmente raggiunge di nuovo l'erezione... una magnifica erezione... mi fa alzare e mi fa accomodare su di lui... gli apro le gambe gli porgo il seno in faccia e inizio a scendere facendo entrare il suo sesso dentro di me... lo prendo tutto... finalmente sono sua... pone le sue mani cicciotte sulle natiche muovendosi e tirandomi a se... io sento già di essere posseduta da lui... mi sento sua sono totalmente sottomessa a lui... lo voglio tantissimo... lo voglio sentire muoversi ed esplodere dentro di me... voglio dormire sporca del suo seme... sono fuori di me...
mi muovo come una forsennata voglio venire con lui... su e giù agitando il bacino e inglobando dentro me il suo sesso... finalmente lo sento... lo sento... urla mille volte... puttana puttana puttana mordendo e leccando i miei seni mentre io aumento l'intensità... come mi fotte bene... lo sento fino alle fine quando finalmente esplode in un orgasmo stupendo e lungo dentro il mio corpo... sento gli schizzi fino alla bocca dell'utero... mi riempie il ventre... e in quell'esplosione di piacere vengo anch'io miagolando e ansimando come una puttana... la sua puttana...
rimango lì ferma su di lui che ancora si muove affannato stringendomi le natiche e baciandomi i seni... poi mi fa alzare e dice...
-puliscimi tutto... il suo seme mischiato a quello degli altri era colato fino alle sue palle raggiungendo l'interno delle sue natiche... senza discutere ho leccato tutto fino al suo buco del culo... sono sua e non posso dire di no...
rimango in ginocchio per tanto troppo tempo a baciarlo e leccarlo ovunque, le gambe sudate e grasse, i piedi, la pancia... ovunque volevo il suo sapore... mi ha dominata... mi sento sottomessa da lui ed è stupendo... non riesco a staccarmi dal suo sapore...
siamo rimasti tutta la sera in quel garage e ogni sera o pomeriggio di quella settimana... ero lì per lui ma gli altri mentre io pensavo a soddisfarlo si approfittavano di me... non importava purché lui fosse d'accordo... purché lui me lo ordinasse... potevo aprire le gambe a chiunque... e così ho fatto... fino a quando l'ultima sera a quel garage non bussa lui... Kali...
questa però ve la racconterò un'altra volta...
un bacio...
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