Eli: Dono per due alani
di
Elisabetta88
genere
zoofilia
Ciao io sono Eli,
Finalmente dopo mesi trovo il tempo per scrivere un nuovo racconto, in quest’ultimo periodo la mia vita è un po’ cambiata, ho deciso infatti di lasciare il mio vecchio lavoro, le responsabilità e il mio splendido ufficio per iniziare questo nuovo progetto legato imprescindibilmente alla mia più grande passione.
Insieme ad un mio grande amico ho iniziato a girare per il mondo raggiungendo chiunque abbia voglia di comprare il mio corpo, diventando il loro gioco, il loro oggetto, il loro sfogo.
Tra i molteplici acquirenti non vi nascondo che ne ho viste di richieste strane anzi stranissime, non esiste limite alle perversioni.
Oggi vorrei raccontarvene uno in particolare, per il semplice motivo per il quale solo a ripensarci questa mattina mi sono eccitata moltissimo.
È un giovedí pomeriggio, Pier il mio amico e agente mi chiama, dicendomi che già nel pomeriggio sarei dovuta partire, quattro ore di aereo, la destinazione era una carinissima isoletta greca, ci sarei dovuta rimanere per tutto il week end.
Per 72 ore sarei stata di proprietà esclusiva di Manuel, 27 anni figlio di un ricchissimo imprenditore francese.
Valige fatte, piene di ogni indumento intimo e non in grado di esaltare le mie forme e di far capire a tutti le mie voglie.
Il volo passa in un baleno tra i mille sguardi di ogni uomo presente… le mie gambe totalmente scoperte, i miei piedini avvolti da adorabili sandali e il mio seno quasi incontenibile in quel vestitino sono stati bersagliati per tutto il viaggio da fantasie e sussurri sboccati…
In aeroporto mi aspetta un’auto, che mi ha portato in darsena dove una stupenda barca in circa un’oretta tra le onde mi ha accompagnato direttamente nella villa.
La location era meravigliosa, entrata in casa lo vedo… un ragazzo decisamente bruttino, pancetta nascosta da una camicia, schiena curva contornata da braccia e gambe magrissime… da un viso sgraziato e antipatico escono frasi brevi e imperative…
Mentre il cameriere si muove su e giù per accomodare le valigie lui mi ordina di avvicinarmi, senza mostrare pietà o gentilezza tira giù un pezzo di vestito e mi scopre i seni, li tocca, li stringe, lo fa male… non sa toccare una donna, poi apre i pantaloni e tira fuori il suo sesso ancora moscio, abbasso lo sguardo e inizio a toccarlo, la consistenza non cambia, mi prende la testa e mi spinge giù, mi inginocchio e senza aver detto ancora nulla lo prendo in bocca, non era affatto un bel pisello, ne grosso ne buono… senza nemmeno raggiungere l’erezione dopo pochi colpi esplode tirando il mio viso verso il suo pube peloso, mi schiaccia su di lui con forza poi si ricompone e va via…
Faccio una doccia mi sistemo di tutto punto e nel pomeriggio giro per casa vestita anzi svestita come una vera porcella… intorno alle 18 ricompare, accompagnato da due alani, si accomoda sul divano e mi fa cenno di raggiungerlo facendomi capire con dei cenni di inginocchiarmi tra le sue gambe… cosí lo scopro e ricomincio a soddisfarlo con le mie labbruzze… uno dei cani si avvicina odorandomi tra le chiappette, l’altro mi lecca spalla e schiena… mi alzo e lo guardo cercando di capire cosa volesse fare… lui mi riprende il viso e se lo porta sul pacco sussurrando di stare ferma e di lasciarli fare…
Il primo cane dopo avermi leccata la patatina coperta sola dal perizoma mi sale addosso mentre io spaventata cerco di divincolarmi… il porco mi tira i capelli facendomi capire che non posso tirarmi indietro…
Inizio a sentire il grosso cazzo del cane che cerca di farsi spazio ma trova un sottile pezzo di stoffa che non li permette di possedermi… dopo circa die minuti di spinte mi sento inondare gli slip di un copioso liquido caldo… il cane è venuto bagnandomi fighetta e gambe con il suo piacere mentre io tra lo sgomento e il disgusto inizio a sentire delle contrazioni sul mio sesso… non posso volere questo… non posso essere cosí cagna da farmi fottere da un alano gigante… non posso lasciarmi andare a queste schifezze.
Fatti i suoi comodi il cane scende e inizia a leccare il suo piacere dal mio sesso… quei colpi di lingua disordinati e potenti mi fanno impazzire… inizio cosí a guastarmi il cazzo del padrone di casa che piano piano cresce tra le mie labbra… godo nel fargli un pompino memorabile e in preda ad una libidine senza controllo inizio a sentirmi sua…
Il secondo cane totalmente fuori controllo e con un cazzo gigante rosso fuoco e già completamente esposto mi gira intorno… odora lecca e finalmente mi sale addosso… assumo una posizione da cagna in calore perfetta… sento il suo pisello che pulsa all’ingresso del paradiso, anch’egli fermato dai miei slip…
Fuori di me sposto il perizoma e con un colpo deciso e molto doloroso mi trafigge letteralmente con la sua spada di carne… urlo… ansimo mentre lui mi fotte la fighetta con colpi forti e decisi oltre che profondi… mi scopa forte come se mi stesse stuprando… io godo… anche il suo padrone… anzi… il mostro padrone gode mostrandosi in tutta la sua erezione… inizio a sentire le goccioline uscire dalla sua cappella… sento che sta per godere…
Il cane invece pulsa e mi fotte alla grande… pochi secondi ancora e lo sento gonfiarsi a dismisura facendomi sentire tra le pareti enormi e copiosi schizzi caldi che mi riempiono l’utero senza fermarsi in quello che mi sembrava un orgasmo interminabile… io tra i suoi umori e il gonfiarsi di quel mostro inizio a mugolare raggiungendo un piacere diverso… unico e inimitabile… anche il padrone esplode nella mia bocca che ansima… il mio bacino si muove ancora dal piacere mentre il cane è attaccato a me… tengo entrambi dentro… uno nella patatina e uno in bocca per circa 20 minuti… sono in paradiso… mi piace da matti quella situazione… appena uscito il cane mi lecca e va via… anche l’uomo lo segue e rimango sola piena e dolorante…
Tutto il week end l’ho passato a soddisfare quelle tre anime ogni volta che volevano… senza bisogno di parlare e in qualsiasi momento… se uno dei cani mi annusava dovevo mettermi in posizione per lui lasciandomi scopare anche sei/sette volte al giorno da ognuno di loro… i cani hanno veramente dei ritmi fantastici… mentre l’uomo arrivava in silenzio mi alzava la vestaglia e mi penetrava venendomi sul seno o in bocca… oppure mi chiamava con il pisello di fuori e dovevo raggiungerlo tutte le volte per leccarlo bene fino a gustare il suo piacere…
Finalmente dopo mesi trovo il tempo per scrivere un nuovo racconto, in quest’ultimo periodo la mia vita è un po’ cambiata, ho deciso infatti di lasciare il mio vecchio lavoro, le responsabilità e il mio splendido ufficio per iniziare questo nuovo progetto legato imprescindibilmente alla mia più grande passione.
Insieme ad un mio grande amico ho iniziato a girare per il mondo raggiungendo chiunque abbia voglia di comprare il mio corpo, diventando il loro gioco, il loro oggetto, il loro sfogo.
Tra i molteplici acquirenti non vi nascondo che ne ho viste di richieste strane anzi stranissime, non esiste limite alle perversioni.
Oggi vorrei raccontarvene uno in particolare, per il semplice motivo per il quale solo a ripensarci questa mattina mi sono eccitata moltissimo.
È un giovedí pomeriggio, Pier il mio amico e agente mi chiama, dicendomi che già nel pomeriggio sarei dovuta partire, quattro ore di aereo, la destinazione era una carinissima isoletta greca, ci sarei dovuta rimanere per tutto il week end.
Per 72 ore sarei stata di proprietà esclusiva di Manuel, 27 anni figlio di un ricchissimo imprenditore francese.
Valige fatte, piene di ogni indumento intimo e non in grado di esaltare le mie forme e di far capire a tutti le mie voglie.
Il volo passa in un baleno tra i mille sguardi di ogni uomo presente… le mie gambe totalmente scoperte, i miei piedini avvolti da adorabili sandali e il mio seno quasi incontenibile in quel vestitino sono stati bersagliati per tutto il viaggio da fantasie e sussurri sboccati…
In aeroporto mi aspetta un’auto, che mi ha portato in darsena dove una stupenda barca in circa un’oretta tra le onde mi ha accompagnato direttamente nella villa.
La location era meravigliosa, entrata in casa lo vedo… un ragazzo decisamente bruttino, pancetta nascosta da una camicia, schiena curva contornata da braccia e gambe magrissime… da un viso sgraziato e antipatico escono frasi brevi e imperative…
Mentre il cameriere si muove su e giù per accomodare le valigie lui mi ordina di avvicinarmi, senza mostrare pietà o gentilezza tira giù un pezzo di vestito e mi scopre i seni, li tocca, li stringe, lo fa male… non sa toccare una donna, poi apre i pantaloni e tira fuori il suo sesso ancora moscio, abbasso lo sguardo e inizio a toccarlo, la consistenza non cambia, mi prende la testa e mi spinge giù, mi inginocchio e senza aver detto ancora nulla lo prendo in bocca, non era affatto un bel pisello, ne grosso ne buono… senza nemmeno raggiungere l’erezione dopo pochi colpi esplode tirando il mio viso verso il suo pube peloso, mi schiaccia su di lui con forza poi si ricompone e va via…
Faccio una doccia mi sistemo di tutto punto e nel pomeriggio giro per casa vestita anzi svestita come una vera porcella… intorno alle 18 ricompare, accompagnato da due alani, si accomoda sul divano e mi fa cenno di raggiungerlo facendomi capire con dei cenni di inginocchiarmi tra le sue gambe… cosí lo scopro e ricomincio a soddisfarlo con le mie labbruzze… uno dei cani si avvicina odorandomi tra le chiappette, l’altro mi lecca spalla e schiena… mi alzo e lo guardo cercando di capire cosa volesse fare… lui mi riprende il viso e se lo porta sul pacco sussurrando di stare ferma e di lasciarli fare…
Il primo cane dopo avermi leccata la patatina coperta sola dal perizoma mi sale addosso mentre io spaventata cerco di divincolarmi… il porco mi tira i capelli facendomi capire che non posso tirarmi indietro…
Inizio a sentire il grosso cazzo del cane che cerca di farsi spazio ma trova un sottile pezzo di stoffa che non li permette di possedermi… dopo circa die minuti di spinte mi sento inondare gli slip di un copioso liquido caldo… il cane è venuto bagnandomi fighetta e gambe con il suo piacere mentre io tra lo sgomento e il disgusto inizio a sentire delle contrazioni sul mio sesso… non posso volere questo… non posso essere cosí cagna da farmi fottere da un alano gigante… non posso lasciarmi andare a queste schifezze.
Fatti i suoi comodi il cane scende e inizia a leccare il suo piacere dal mio sesso… quei colpi di lingua disordinati e potenti mi fanno impazzire… inizio cosí a guastarmi il cazzo del padrone di casa che piano piano cresce tra le mie labbra… godo nel fargli un pompino memorabile e in preda ad una libidine senza controllo inizio a sentirmi sua…
Il secondo cane totalmente fuori controllo e con un cazzo gigante rosso fuoco e già completamente esposto mi gira intorno… odora lecca e finalmente mi sale addosso… assumo una posizione da cagna in calore perfetta… sento il suo pisello che pulsa all’ingresso del paradiso, anch’egli fermato dai miei slip…
Fuori di me sposto il perizoma e con un colpo deciso e molto doloroso mi trafigge letteralmente con la sua spada di carne… urlo… ansimo mentre lui mi fotte la fighetta con colpi forti e decisi oltre che profondi… mi scopa forte come se mi stesse stuprando… io godo… anche il suo padrone… anzi… il mostro padrone gode mostrandosi in tutta la sua erezione… inizio a sentire le goccioline uscire dalla sua cappella… sento che sta per godere…
Il cane invece pulsa e mi fotte alla grande… pochi secondi ancora e lo sento gonfiarsi a dismisura facendomi sentire tra le pareti enormi e copiosi schizzi caldi che mi riempiono l’utero senza fermarsi in quello che mi sembrava un orgasmo interminabile… io tra i suoi umori e il gonfiarsi di quel mostro inizio a mugolare raggiungendo un piacere diverso… unico e inimitabile… anche il padrone esplode nella mia bocca che ansima… il mio bacino si muove ancora dal piacere mentre il cane è attaccato a me… tengo entrambi dentro… uno nella patatina e uno in bocca per circa 20 minuti… sono in paradiso… mi piace da matti quella situazione… appena uscito il cane mi lecca e va via… anche l’uomo lo segue e rimango sola piena e dolorante…
Tutto il week end l’ho passato a soddisfare quelle tre anime ogni volta che volevano… senza bisogno di parlare e in qualsiasi momento… se uno dei cani mi annusava dovevo mettermi in posizione per lui lasciandomi scopare anche sei/sette volte al giorno da ognuno di loro… i cani hanno veramente dei ritmi fantastici… mentre l’uomo arrivava in silenzio mi alzava la vestaglia e mi penetrava venendomi sul seno o in bocca… oppure mi chiamava con il pisello di fuori e dovevo raggiungerlo tutte le volte per leccarlo bene fino a gustare il suo piacere…
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