La matrigna golosa

di
genere
incesti

"La matrigna golosa"

Marzio osserva nascosto la matrigna sotto la doccia. Una donna alta, bionda, dai lunghi capelli biondi, fisico statuario, dalle tette grandi come grosse arance, un culo a mandolino da paura e una fica perfetta senza neanche un pelo. Lui la sbircia e sente il cazzo venirgli duro. Ha un po' di timore ad essere scoperto: imbarazzante a sbirciarla nuda. Imbarazzante se gli avessero visto l'enorme rigonfiamento sotto la tuta. Perchè Marzio, 19 anni, non definitivamente bello, ha una nerchia da 25 centimetri da fare invidia ad un toro .
Lei è girata di spalle, il sapone che le scivola sulla schiena e tra le chiappe. Marzio vorrebbe immaginarla con della panna e leccarla per bene. L'acqua smette di scorrere, lui si ritrae e si nasconde in una nicchia. Trenta secondi ed esce avvolta in una nuvola profumata di fiori di montagna e un accappatoio bianco e soffice. Sospiro di sollievo, il cazzo che ancora prude. Gli ci vuole una bella doccia. Usare la stessa doccia di Hildegarde glielo fa prudere ancora di più
Doccia. Il cazzo che sembra un ponte levatoio verso il nulla. Schiuma, acqua calda. L'immagine di Hildegarde che si lava poco prima. L'immagine del suo 'spanna e mezza? strusciato tra le sue tette e le sue chiappe.
Suo padre, un vecchi volpone. Lui ha quasi settant'anni e si trova una valchiria di quarant'anni, norvegese, con scritto troia su ogni dove.
Finisce la doccia, occhi chiusi perché lo shampoo lo sta accecando. A tentoni cerca l’asciugamano. Lo trova, si asciuga, apre gli occhi. Lei è lì,nuda, con solo il turbante sulla testa. Lui si è appena pulito gli occhi con il suo accappatoio. Lui, rimane paralizzato, a bocca aperta e il suo uccello che oscilla nell’aria. Non è fisicato: Marzio è magro, fisico asciutto, volto squadrato. Di solito porta occhiali grandi e quadrati. Lo sfigato tipo. Ma ha quella Spanna e mezza che…
Hildegarde lo osserva mordendosi il labbro inferiore, gli occhi sul sesso. Sorride e fa un gesto con la testa che sottolinea ‘Niente male’ “Ma tu pensa cosa mi sono persa fino ad ora” dice lei avvicinandosi
Lui impietrito, non fa nulla. Si lascia toccare. Lei che gli sfiora le palle e subito c’è un impenna mento “Scopami”
E lui, impacciatissimo, perché l’unica ragazza che abbia mai avuto, non è mai andata oltre ad infilargli le mani nelle mutande, s’imbarazza e abbassa lo sguardo. A fantasticare sono bravi tutti. “Ho capito” dice Hildegard afferrandoglielo e poggiandogli la punta sulle labbra “Ora spingi”. E lui affonda fino a dove può. Lei che gli poggia le mani sui fianchi “Muovi il bacino come faccio io” e oscilla. Marzio imita i movimenti e la penetra. Lei mugugna “Hai bisogno di essere svezzato ma, apprezzo l’impegno” lei si stacca e si abbassa, ingoiandolo d i un bel po’. Spompina, succhia e lui, ancora impietrito e stupito di quello che gli sta accadendo
Lui sente che sta per venire, cerca di allontanarsi ma lei lo trattiene e gli impone di venirle in gola.
Giù, qualcuno chiama. Lei si alza con un sorriso soddisfatto, pulendosi le labbra con indice e pollice “Gustoso” si fa segno con il dito davanti al naso “Questo è il nostro piccolo segreto. Stasera verrò a darti la buona notte”
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scritto il
2023-02-24
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