W/E a Bologna
di
Elisabetta e basta
genere
sentimentali
Rientriamo in albergo io e mio marito.
Sono le 22. Doccia veloce e cena a base di alcool. Ecco.
Io appena finito la doccia esco. In accappatoio.
Beviamo la nostra quarta birra.
Lui va a farsi la doccia. Mi vesto velocemente.
Le autoreggenti a rete nere a maglie larghe. Micro perizoma nero. Metto il micro vestito scollatissimo con le maniche nere.si si quello in maglina mezzo trasparente che arriva a malapena a mezza coscia. Bordo delle autoreggenti che si vede chiaramente.
Lo stivaletto nero in pelle tacco spillo alto. Fede e solitario all’anulare sinistro. Il mio piccolo Rolex al polso. Si... sembro una... escort si.
Piumino nero al ginocchio con cappuccio.
Biglietto sul cuscino del marito.
“ fammi la corte. Rimorchiami. Pub all’angolo. Cercami. Tra un’ora. Lilli “
Borsa. Esco veloce e in ascensore metto il rossetto vermiglio e gli occhiali da vista.
Sono al pub. Seduta al tavolino in fondo in un angolo.
Sorseggio il mio rum.
Caldo. Slaccio il piumino. E lo tiro oltre le spalle.
Spalle estese. Allargo la scollatura del vestitino aderentissimo.
Gambe accavallate. Cellulare in mano che scorro su ig.
Bevo....
“ salve. Mi chiedevo se... potevo accomodarmi qui con lei. Sempre non la disturbi”
Un bel ragazzo. Alto. Giovane. Medio orientale ma accento perfetto.
“ dovrebbe chiederlo a me può’ accomodarsi.”
Senza dire nulla si siede.
“ L’ ho fatto” sorride.
“ sono zeeko piacere.”
“ mmmmm... Elisabetta. Ma scusi io... non la ho di certo invitata. Cosa le fa pensare che io non voglia rimanere sola?”
“ mi scusi ma non potevo non provare a sedermi. Una donna meravigliosa seduta da sola. A bere... non potevo ecco”
“ ecco....”’sorrido.
“ di qui?” Gli faccio
“ nato a Bologna. Genitori georgiani. Si sono di qui. Lei?”
“ oh no. Sono di Viterbo. W/E di svago. Mostra e cenetta rilassante. Tutta per me. Io.solo io”
“ ah capisco.... quindi qui per.... godere delle bellezze bolognesi...” ammicca alzando il suo vino rosso.
“Ne sto già.... godendo assai” mentre lo guardo fisso negli occhi.
“ posso chiederle cosa fa a Viterbo? Si voglio dire... lavora, sposata o cosa?””
“ curioso eeehhhh?!? Si lavoro... impiegata semplicissima. E accudisco il mio unico amore: mio figlio.”
“Ah sposata quindi!”
Mostro fede e solitario.
“ molto sposata.”’e finisco il mio rum.
“ io sono single. Non lavoro. Non mi va. E a 19 anni... sono iscritto all’università.”
“ ah 19.... potresti essermi figlio... “
“ ma perché scusi.... io le do’ non più di 29 anni. Giusto?”
Rido... appoggio la
Schiena alla spalliera. E agito i seni scuotendo le braccia.
“ 40. Hai perso ragazzino”
“ come sempre. Ma... cosa ho perso?”
Tiro in basso la scollatura per mostrarmi di più a lui... e sembra gradire. I suoi occhi fissi tra i miei seni. I vestitino stringe e li unisce. Neanche il reggiseno ho messo. La mia quarta è evidentissima. Come anche i miei rotolini sui fianchi e il mio lato b importante.
“ nulla di così eclatante. Giusto?”
Abbasso ancora di più il bordo della scollatura.
“ le posso offrire... il bis di quello che sta bevendo?”
“ lei è un gentiluomo allora... grazie si.
Rum. Brugal “
Si alza.
Va al bancone.cnon mi stacca gli occhi di dosso.
Mi alzo. Sfilo il piumino. E... guardo le gambe... il vestito alzato mostra anche la carne sopra le autoreggenti. E sicuro il perizoma. Rimango così ferma in piedi. Furtiva alzo gli occhi. Lui a bocca aperta che mi guarda dal bancone. Facendo finta di nulla.... sistemo il vestitino abbassandolo e mi siedo. Gambe accavallate ancora.
Cellulare.
Cambio immagine screensaver.
Sono passati 40 minuti. Terzo rum. Lui si riseduto accanto a Me adesso.
La sua mano sul mio ginocchio.
Rido e scherziamo.
Messaggio di mio marito
“ 20 min”
Mi incazzo a morte.
Cellulare in mano.... mostro lo screensaver a lui. Io in guêpière nera e autoreggenti tacchi alti in ginocchio su un divano x mano che tiene sollevato un seno. Bocca socchiusa che guardo in alto.
E lui mano che stringe il ginocchio....
“Eh certo però che... quella foto....”
“ questa? Il cellulare?”
“Si”
“ carina vero?” La mostro meglio.
“ davvero da.... sarò onesto.... mi sta facendo tirare il cazzo a morte Lilli”
E la sua mano sale. Inguine e tessuto del perizoma.
La mia mano sfiora sul suo . E lo sento davvero... grande.
“ e che mi proponi ragazzino? Sono difficile da soddisfare io.”
Mano che sfiora.
Entrambe.
“ da me?”
Io “ non giocare... “ afferro il pacco... lui infila un dito sotto il tessuto del perizoma...
Lo guardo... “voglio sballarmi. Qui. Ora”
Lui sorride....
“ seguimi.”
Si alza. Mi alzo... non mi curo del vestito che lascia sia il pube che il sedere in vista.
Bagno delle signore.
Entriamo e chiude la porta a chiave.
Si avvicina. Lo respingo braccia avanti....
“Allora? Stai indietro. Scio’” Lui ride.
Mano in tasca. Dal pacchetto delle sigarette estrae un sacchetto. Lo apre e lo svuota sul mobiletto.
“ ecco. Cocaina.Sballati ma lasciamene un pochina.”
E Con laCartaDi credito due righe lunghe come la mia mano. Larghe.
Arrotola un biglietto da 200 euro e.... sniffa metà.
Me la porge e io..... lo sposto e divaricando le gambe mi inchino guardandolo dallo specchio e
.... “ essendo tu un gentiluomo... dovresti aiutare una povera signora...
Sola ed indifesa...”
Agito il bacino.....
Lui si mette dietro me e mentre afferrandomi i fianchi mi tira a se.... sniffo.... e la sniffo tutta.... tossendo e lacrimando....
Alla faccia di quell’imbecille che mi lascia da sola quando io vorrei lui a venirmi a prendere....
E adesso mi prende uno sconosciuto. Giovane e forse anche stra dotato.mi sollevo e
Mi volto.
E faccio la pazzia...
Mi inchino,
Sfilo il perizoma e....
Mi siedo attenta a centrare bene con la vagina il resto della cocaina sul mobiletto.
E riesco. Che sento le mucose interne che bruciano....
scuoto il bacino in modo da raccoglierla tutta....
E lui.... “ cazzo sei troia dentro tu”
Lo guardo, scendo. E gli mollo un ceffone in faccia.
“ come cazzo ti permetti di darmi della troia ragazzino di merda. Pensavo fossi un bravo ragazzo. Invece sei il solito imbecille del cazzo” altro schiaffo. Mi sistemo il vestito. Perizoma in mano apro la
Porta e vado al mio tavolo. Siedo...
Lui dopo di me...
Mio marito al bancone che beve birra.
“Scusami forse sono stato in cretino”
“Si testa di cazzo. Lo sei stato.”
la Mia mano che si appoggia al suo pacco.
E aggiungo.... “ sei talmente imbecille che.... pensa tu... io stasera sperma ne ingoio... e non sarà certo il tuo....”
Mi marito che si avvicina al tavolo...
La Mia mano che strofina sui calzoni di zeeko.
“ ah... qui sei! Buonasera tu! Eeehhh mi presenti il tuo amico?”
“Amore mio.... ciao...lui è zeeko.
Mi ha tenuto compagnia che mi sentivo sola... Zeeko? Lui è mio marito.”
“P...piacere....”
Mio marito si siede....
Zeeko si alza e dice... “
grazie io vado.... vi lascio il rum pagato...
Buonanotte Lilli... e buonanotte a lei...”
Guardo mio marito....
“ io dico.... sei una grande testa di cazzo... cioè lasci tua moglie... conciata così sola in pub... che quello con una scusa mi ha messo le mani ovunque... e poi mi ha portato in quel cesso di merda che quasi.... cristo santo. Ma che cazzo fai coglione....”
“ abbassa le penne zoccola.... che ti ho tenuto gli occhi addosso da quando hai slacciato il piumino.
Ed ero fuori la porta del bagno quando eravate dentro.”
Ci portano il rum.
Beviamo. Poi mio marito mi guarda e.... allacciandomi un bracciale di oro e diamanti al polso mi guarda.
“ sei la puttana di cui sono innamorato. Oramai da 14 anni. Che mi ha dato un figlio. Che mi soddisfa. Sempre. E che... si... si prende i suoi spazi. E che, anche se la da e la promette in giro, non posso farne a meno. Perché sei droga. Perché sei vita. Perché sei troia. La mia. E vanto un diritto su di te. Il diritto di lasciarti libera come tu lo fai con me.
Il diritto di farti i selfie con Veronica nuda. E poi....”
Io sto morendo dentro. Mentre lo dice queste cose. Piango di gioia....
“... e poi adesso... alzati. Fatti guardare Elisabetta.
Fammi ammirare.... su...”
Mi alzo. Si alza....
“ sei venuto a prendermi vero? A portarmi da noi?”
“ si Elisabetta.” Si alza e mi copre con il mio piumino. Camminiamo mano nella mano.... hall dell’albergo.
“409 prego” dice... e il consierge gli da la
Chiave.
Saliamo. Corridoio... la nostra stanza è l’ultima.....
Mi fa roteare a ritmo di musica... sono felice.
Mi sfila il piumino.... danzo per lui in corridoio.
Fronte alla porta.... mi solleva il vestitino e spingendolo il viso sulla porta da dietro.... mi divarica le gambe con le ginocchia.... con forza. Determinato come non mai. Mi tiene per i polsi. CHe appoggia con le braccia sulla porta.
E possente e dominante.....
“ sai cosa moglie troia? Adesso ti apro il culo qui.”
E Respirandomi nell’orecchio “‘poi decido se ti godo in faccia o se ti schizzo dentro la figa.....”
Io piango. Lacrime di gioia. “ si sì amore.... si ti prego.”
Mi sveglio alle 9. Supina. Solo una autoreggente calata al polpaccio. Mi siedo su borso del letto e.... un dolore lancinante. Come un coltello affilato che mi penetra di colpo l’ano.
Urlo di dolore.
Mio marito si sveglia.
Si siede mentre io mi piego su me stessa. Dolorante.
“ buongiorno troia. Come stai?”
“ male cazzo sto male.... mi hai rotto il culo cazzo. E mi sei venuto dentro due volte. E se mi hai messo incinta? Tu sei pazzo.”
“Elisabe’ faccio come cazzo mi pare. Come lo fai tu. E si... ti ho scopato il culo e ti ho sborrato dentro due volte. E se fossi incinta io sarei felice.
E adesso non rompermi il cazzo. Voglio dormire ancora. E prima di prendere il treno mi succhi il cazzo. E mi bevi lo sperma. TROIA”
Mi volto.
Lo guardo.
“ Cosa?” Dice lui....
“Niente amore. È perfetto così.”
“ ecco brava troia. Ti amo puttana.
“ amo te.
Cornuto di merda.”
Lo abbraccio stretto. Mio marito. L’uomo da cui torno sempre. E quando non torno mi viene a prendere. Lui
Sono le 22. Doccia veloce e cena a base di alcool. Ecco.
Io appena finito la doccia esco. In accappatoio.
Beviamo la nostra quarta birra.
Lui va a farsi la doccia. Mi vesto velocemente.
Le autoreggenti a rete nere a maglie larghe. Micro perizoma nero. Metto il micro vestito scollatissimo con le maniche nere.si si quello in maglina mezzo trasparente che arriva a malapena a mezza coscia. Bordo delle autoreggenti che si vede chiaramente.
Lo stivaletto nero in pelle tacco spillo alto. Fede e solitario all’anulare sinistro. Il mio piccolo Rolex al polso. Si... sembro una... escort si.
Piumino nero al ginocchio con cappuccio.
Biglietto sul cuscino del marito.
“ fammi la corte. Rimorchiami. Pub all’angolo. Cercami. Tra un’ora. Lilli “
Borsa. Esco veloce e in ascensore metto il rossetto vermiglio e gli occhiali da vista.
Sono al pub. Seduta al tavolino in fondo in un angolo.
Sorseggio il mio rum.
Caldo. Slaccio il piumino. E lo tiro oltre le spalle.
Spalle estese. Allargo la scollatura del vestitino aderentissimo.
Gambe accavallate. Cellulare in mano che scorro su ig.
Bevo....
“ salve. Mi chiedevo se... potevo accomodarmi qui con lei. Sempre non la disturbi”
Un bel ragazzo. Alto. Giovane. Medio orientale ma accento perfetto.
“ dovrebbe chiederlo a me può’ accomodarsi.”
Senza dire nulla si siede.
“ L’ ho fatto” sorride.
“ sono zeeko piacere.”
“ mmmmm... Elisabetta. Ma scusi io... non la ho di certo invitata. Cosa le fa pensare che io non voglia rimanere sola?”
“ mi scusi ma non potevo non provare a sedermi. Una donna meravigliosa seduta da sola. A bere... non potevo ecco”
“ ecco....”’sorrido.
“ di qui?” Gli faccio
“ nato a Bologna. Genitori georgiani. Si sono di qui. Lei?”
“ oh no. Sono di Viterbo. W/E di svago. Mostra e cenetta rilassante. Tutta per me. Io.solo io”
“ ah capisco.... quindi qui per.... godere delle bellezze bolognesi...” ammicca alzando il suo vino rosso.
“Ne sto già.... godendo assai” mentre lo guardo fisso negli occhi.
“ posso chiederle cosa fa a Viterbo? Si voglio dire... lavora, sposata o cosa?””
“ curioso eeehhhh?!? Si lavoro... impiegata semplicissima. E accudisco il mio unico amore: mio figlio.”
“Ah sposata quindi!”
Mostro fede e solitario.
“ molto sposata.”’e finisco il mio rum.
“ io sono single. Non lavoro. Non mi va. E a 19 anni... sono iscritto all’università.”
“ ah 19.... potresti essermi figlio... “
“ ma perché scusi.... io le do’ non più di 29 anni. Giusto?”
Rido... appoggio la
Schiena alla spalliera. E agito i seni scuotendo le braccia.
“ 40. Hai perso ragazzino”
“ come sempre. Ma... cosa ho perso?”
Tiro in basso la scollatura per mostrarmi di più a lui... e sembra gradire. I suoi occhi fissi tra i miei seni. I vestitino stringe e li unisce. Neanche il reggiseno ho messo. La mia quarta è evidentissima. Come anche i miei rotolini sui fianchi e il mio lato b importante.
“ nulla di così eclatante. Giusto?”
Abbasso ancora di più il bordo della scollatura.
“ le posso offrire... il bis di quello che sta bevendo?”
“ lei è un gentiluomo allora... grazie si.
Rum. Brugal “
Si alza.
Va al bancone.cnon mi stacca gli occhi di dosso.
Mi alzo. Sfilo il piumino. E... guardo le gambe... il vestito alzato mostra anche la carne sopra le autoreggenti. E sicuro il perizoma. Rimango così ferma in piedi. Furtiva alzo gli occhi. Lui a bocca aperta che mi guarda dal bancone. Facendo finta di nulla.... sistemo il vestitino abbassandolo e mi siedo. Gambe accavallate ancora.
Cellulare.
Cambio immagine screensaver.
Sono passati 40 minuti. Terzo rum. Lui si riseduto accanto a Me adesso.
La sua mano sul mio ginocchio.
Rido e scherziamo.
Messaggio di mio marito
“ 20 min”
Mi incazzo a morte.
Cellulare in mano.... mostro lo screensaver a lui. Io in guêpière nera e autoreggenti tacchi alti in ginocchio su un divano x mano che tiene sollevato un seno. Bocca socchiusa che guardo in alto.
E lui mano che stringe il ginocchio....
“Eh certo però che... quella foto....”
“ questa? Il cellulare?”
“Si”
“ carina vero?” La mostro meglio.
“ davvero da.... sarò onesto.... mi sta facendo tirare il cazzo a morte Lilli”
E la sua mano sale. Inguine e tessuto del perizoma.
La mia mano sfiora sul suo . E lo sento davvero... grande.
“ e che mi proponi ragazzino? Sono difficile da soddisfare io.”
Mano che sfiora.
Entrambe.
“ da me?”
Io “ non giocare... “ afferro il pacco... lui infila un dito sotto il tessuto del perizoma...
Lo guardo... “voglio sballarmi. Qui. Ora”
Lui sorride....
“ seguimi.”
Si alza. Mi alzo... non mi curo del vestito che lascia sia il pube che il sedere in vista.
Bagno delle signore.
Entriamo e chiude la porta a chiave.
Si avvicina. Lo respingo braccia avanti....
“Allora? Stai indietro. Scio’” Lui ride.
Mano in tasca. Dal pacchetto delle sigarette estrae un sacchetto. Lo apre e lo svuota sul mobiletto.
“ ecco. Cocaina.Sballati ma lasciamene un pochina.”
E Con laCartaDi credito due righe lunghe come la mia mano. Larghe.
Arrotola un biglietto da 200 euro e.... sniffa metà.
Me la porge e io..... lo sposto e divaricando le gambe mi inchino guardandolo dallo specchio e
.... “ essendo tu un gentiluomo... dovresti aiutare una povera signora...
Sola ed indifesa...”
Agito il bacino.....
Lui si mette dietro me e mentre afferrandomi i fianchi mi tira a se.... sniffo.... e la sniffo tutta.... tossendo e lacrimando....
Alla faccia di quell’imbecille che mi lascia da sola quando io vorrei lui a venirmi a prendere....
E adesso mi prende uno sconosciuto. Giovane e forse anche stra dotato.mi sollevo e
Mi volto.
E faccio la pazzia...
Mi inchino,
Sfilo il perizoma e....
Mi siedo attenta a centrare bene con la vagina il resto della cocaina sul mobiletto.
E riesco. Che sento le mucose interne che bruciano....
scuoto il bacino in modo da raccoglierla tutta....
E lui.... “ cazzo sei troia dentro tu”
Lo guardo, scendo. E gli mollo un ceffone in faccia.
“ come cazzo ti permetti di darmi della troia ragazzino di merda. Pensavo fossi un bravo ragazzo. Invece sei il solito imbecille del cazzo” altro schiaffo. Mi sistemo il vestito. Perizoma in mano apro la
Porta e vado al mio tavolo. Siedo...
Lui dopo di me...
Mio marito al bancone che beve birra.
“Scusami forse sono stato in cretino”
“Si testa di cazzo. Lo sei stato.”
la Mia mano che si appoggia al suo pacco.
E aggiungo.... “ sei talmente imbecille che.... pensa tu... io stasera sperma ne ingoio... e non sarà certo il tuo....”
Mi marito che si avvicina al tavolo...
La Mia mano che strofina sui calzoni di zeeko.
“ ah... qui sei! Buonasera tu! Eeehhh mi presenti il tuo amico?”
“Amore mio.... ciao...lui è zeeko.
Mi ha tenuto compagnia che mi sentivo sola... Zeeko? Lui è mio marito.”
“P...piacere....”
Mio marito si siede....
Zeeko si alza e dice... “
grazie io vado.... vi lascio il rum pagato...
Buonanotte Lilli... e buonanotte a lei...”
Guardo mio marito....
“ io dico.... sei una grande testa di cazzo... cioè lasci tua moglie... conciata così sola in pub... che quello con una scusa mi ha messo le mani ovunque... e poi mi ha portato in quel cesso di merda che quasi.... cristo santo. Ma che cazzo fai coglione....”
“ abbassa le penne zoccola.... che ti ho tenuto gli occhi addosso da quando hai slacciato il piumino.
Ed ero fuori la porta del bagno quando eravate dentro.”
Ci portano il rum.
Beviamo. Poi mio marito mi guarda e.... allacciandomi un bracciale di oro e diamanti al polso mi guarda.
“ sei la puttana di cui sono innamorato. Oramai da 14 anni. Che mi ha dato un figlio. Che mi soddisfa. Sempre. E che... si... si prende i suoi spazi. E che, anche se la da e la promette in giro, non posso farne a meno. Perché sei droga. Perché sei vita. Perché sei troia. La mia. E vanto un diritto su di te. Il diritto di lasciarti libera come tu lo fai con me.
Il diritto di farti i selfie con Veronica nuda. E poi....”
Io sto morendo dentro. Mentre lo dice queste cose. Piango di gioia....
“... e poi adesso... alzati. Fatti guardare Elisabetta.
Fammi ammirare.... su...”
Mi alzo. Si alza....
“ sei venuto a prendermi vero? A portarmi da noi?”
“ si Elisabetta.” Si alza e mi copre con il mio piumino. Camminiamo mano nella mano.... hall dell’albergo.
“409 prego” dice... e il consierge gli da la
Chiave.
Saliamo. Corridoio... la nostra stanza è l’ultima.....
Mi fa roteare a ritmo di musica... sono felice.
Mi sfila il piumino.... danzo per lui in corridoio.
Fronte alla porta.... mi solleva il vestitino e spingendolo il viso sulla porta da dietro.... mi divarica le gambe con le ginocchia.... con forza. Determinato come non mai. Mi tiene per i polsi. CHe appoggia con le braccia sulla porta.
E possente e dominante.....
“ sai cosa moglie troia? Adesso ti apro il culo qui.”
E Respirandomi nell’orecchio “‘poi decido se ti godo in faccia o se ti schizzo dentro la figa.....”
Io piango. Lacrime di gioia. “ si sì amore.... si ti prego.”
Mi sveglio alle 9. Supina. Solo una autoreggente calata al polpaccio. Mi siedo su borso del letto e.... un dolore lancinante. Come un coltello affilato che mi penetra di colpo l’ano.
Urlo di dolore.
Mio marito si sveglia.
Si siede mentre io mi piego su me stessa. Dolorante.
“ buongiorno troia. Come stai?”
“ male cazzo sto male.... mi hai rotto il culo cazzo. E mi sei venuto dentro due volte. E se mi hai messo incinta? Tu sei pazzo.”
“Elisabe’ faccio come cazzo mi pare. Come lo fai tu. E si... ti ho scopato il culo e ti ho sborrato dentro due volte. E se fossi incinta io sarei felice.
E adesso non rompermi il cazzo. Voglio dormire ancora. E prima di prendere il treno mi succhi il cazzo. E mi bevi lo sperma. TROIA”
Mi volto.
Lo guardo.
“ Cosa?” Dice lui....
“Niente amore. È perfetto così.”
“ ecco brava troia. Ti amo puttana.
“ amo te.
Cornuto di merda.”
Lo abbraccio stretto. Mio marito. L’uomo da cui torno sempre. E quando non torno mi viene a prendere. Lui
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