Madre troia 3
di
Aldo 59
genere
incesti
Rispondo a Virchow1909, per quanto riguarda Giuliano è la vendetta nei confronti di chi è riuscito a fare breccia tra le gambe della mamma, e la Franca forse sarà protagonista in futuro e nel seguito del racconto, comunque grazie.
**********************
F. Pronto, sono la moglie di Giuliano, siccome mio marito ha lasciato il telefono a casa non riesco a contattarlo, devo chiedergli una cosa importante, potete fare in modo di mettersi in contatto con me?
La segretaria gli risponde che il marito quella mattina non era andato al lavoro dicendo di avere avuto un problema con l'auto e che sarebbe andato appena avesse consegnato l'auto ad un meccanico.
F. Hai capito il porco, non è andato al lavoro.
Io. Senta signora io adesso devo andare, ma se mi da il suo numero di telefono le giro le prove del tradimento, poi ne farà quello che vuole.
F. Va bene 335******7.
Io. Bene appena arrivo a casa gli mando il video, arrivederci.
Arrivo a casa alle 11.30, mia madre sta in cucina ai fornelli, salgo in camera ed indosso solo un pantaloncino senza indossare le mutande e scendo in soggiorno mi sdraio sul divano mettendomi a guardare la televisione.
Mia madre indossa una gonnellina leggera a fiori ed una canottiera gialla, si vede che non indossa il reggiseno.
Appena si accorge che sono in casa lascia la cucina e viene in soggiorno, io faccio il vago e cerco di non guardarla in viso. Si avvicina e si inginocchia vicino a me, ha il viso rigato dalle lacrime e mi dice.
M. Perdonami, devi capire che tuo padre è sempre lontano, ed io ho le mie esigenze, mi sono fatta trasportare ma non volevo farti soffrire. Ti prego perdonami farò tutto quello che vuoi, ma non dire nulla a tuo padre ne soffrirebbe troppo.
Mi volto e la guardo in viso, poi scendo ad osservarle il seno.
Io. Adesso mi chiedi perdono, ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Ti sei fatta scopare sul letto di papà, ma cosa ti diceva la testa in quel momento possibile che non hai pensato nemmeno per un momento che saresti potuta essere scoperta. Ma visto che è la seconda volta che mi dici che farai tutto quello che voglio, adesso voglio che ti tolga la canottiera e mi fai vedere le tette.
M. No, non puoi chiedermi questo sono tua madre, è immorale.
Io. Adesso ti ricordi di essere mia madre, adesso ti ricordi che è immorale, ma quando trombavi sul letto di papà con un'altro non era immorale. Dai fammi vedere le tette.
A questo punto e molto lentamente prende i lembi della canottiera e la toglie mettendo in mostra il suo seno perfetto, i capezzoli sono irti e duri e lunghi. Con una mano, partendo dalla spalla le faccio una carezza sino a sfiorare il capezzolo sinistro, mentre con l'altra mano gli asciugo le lacrime. Dura poco, perchè subito dopo gli dico di rivestirsi perchè ho fame, e lei torna in cucina senza dire una parola.
Durante il pranzo rimaniamo in silenzio, ma ad un certo punto gli dico che dopo che avrà rigovernato la cucina saremmo andati al centro commerciale che dista 30 km da casa per fare qualche compera.
Verso le 15.30 circa mia madre mi chiama dicendo che è pronta per uscire, io esco dalla camera e la vedo vestita con una gonna in lino di colore chiaro ed una camicetta bianca, ai piedi un paio di sandali beige, leggermente truccata.
Dopo circa 40 minuti siamo al centro commerciale, e passando davanti ad un negozio di biancheria intima noto in vetrina un completino reggiseno e perizoma azzurro molto carino quindi decido di entrare, e avvicinando una commessa gli dico di volere il completo visto in vetrina e di farmi un pacchetto regalo ma senza farlo vedere alla signora che mi accompagna, e per le misure una terza di reggiseno ed una L per la mutandina. Nell'occasione prendo due paia di boxer anche per me. Dopo continuiamo il giro per i vari negozi senza comprare niente altro, ci fermiamo solo a bere qualcosa di fresco per combattere la calura che ci opprime.
Alle 18.30 siamo di nuovo a casa, mia madre la vedo più distesa anche se non abbiamo parlato troppo, subito sale in camera a cambiarsi e scende poco dopo indossando un pantaloncino attillato ed una canottiera azzurra, anche adesso senza reggiseno. Io mi sono rimesso il pantaloncino senza mutande sotto così che il "fratellino" è libero da ogni costrizione. Ne approfitto di porgergli il pacchetto con l'intimo, dicendogli che lo avrebbe dovuto aprire quando sarebbe andata a dormire.
Subito si è messa ai fornelli a preparare la cena, abbastanza leggera. una fettina di carne con contorno di insalata il tutto innaffiato con una buona bottiglia di vino bianco fresco che a fine cena è stata svuotata portandoci ad un lieve stato di euforia.
La serata prosegue tranquilla guardando un film alla televisione, io steso sul divano con la testa sul bracciolo mentre mia madre stesa con la testa sull'altro bracciolo. Non parliamo, lei non chiede nulla ed io in silenzio a pensare alle sue tette. Ogni tanto osservo le sue gambe, e gli occhi ogni tanto si posano nell'incavo del suo inguine dove il tessuto dei pantaloncini si sono insinuati tra le lebbra della figa facendo l'effetto zoccolo di cammello, devo dire molto eccitante. Il film finisce e dico a mia madre che sarei andato a dormire, e di ricordarsi del pacchetto che gli ho dato prima, mi avvicino le le sfioro la fronte con un bacio dandogli la buona notte. Lei mi risponde che anche lei andrà subito a letto, il tempo di una doccia.
(continua)
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F. Pronto, sono la moglie di Giuliano, siccome mio marito ha lasciato il telefono a casa non riesco a contattarlo, devo chiedergli una cosa importante, potete fare in modo di mettersi in contatto con me?
La segretaria gli risponde che il marito quella mattina non era andato al lavoro dicendo di avere avuto un problema con l'auto e che sarebbe andato appena avesse consegnato l'auto ad un meccanico.
F. Hai capito il porco, non è andato al lavoro.
Io. Senta signora io adesso devo andare, ma se mi da il suo numero di telefono le giro le prove del tradimento, poi ne farà quello che vuole.
F. Va bene 335******7.
Io. Bene appena arrivo a casa gli mando il video, arrivederci.
Arrivo a casa alle 11.30, mia madre sta in cucina ai fornelli, salgo in camera ed indosso solo un pantaloncino senza indossare le mutande e scendo in soggiorno mi sdraio sul divano mettendomi a guardare la televisione.
Mia madre indossa una gonnellina leggera a fiori ed una canottiera gialla, si vede che non indossa il reggiseno.
Appena si accorge che sono in casa lascia la cucina e viene in soggiorno, io faccio il vago e cerco di non guardarla in viso. Si avvicina e si inginocchia vicino a me, ha il viso rigato dalle lacrime e mi dice.
M. Perdonami, devi capire che tuo padre è sempre lontano, ed io ho le mie esigenze, mi sono fatta trasportare ma non volevo farti soffrire. Ti prego perdonami farò tutto quello che vuoi, ma non dire nulla a tuo padre ne soffrirebbe troppo.
Mi volto e la guardo in viso, poi scendo ad osservarle il seno.
Io. Adesso mi chiedi perdono, ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Ti sei fatta scopare sul letto di papà, ma cosa ti diceva la testa in quel momento possibile che non hai pensato nemmeno per un momento che saresti potuta essere scoperta. Ma visto che è la seconda volta che mi dici che farai tutto quello che voglio, adesso voglio che ti tolga la canottiera e mi fai vedere le tette.
M. No, non puoi chiedermi questo sono tua madre, è immorale.
Io. Adesso ti ricordi di essere mia madre, adesso ti ricordi che è immorale, ma quando trombavi sul letto di papà con un'altro non era immorale. Dai fammi vedere le tette.
A questo punto e molto lentamente prende i lembi della canottiera e la toglie mettendo in mostra il suo seno perfetto, i capezzoli sono irti e duri e lunghi. Con una mano, partendo dalla spalla le faccio una carezza sino a sfiorare il capezzolo sinistro, mentre con l'altra mano gli asciugo le lacrime. Dura poco, perchè subito dopo gli dico di rivestirsi perchè ho fame, e lei torna in cucina senza dire una parola.
Durante il pranzo rimaniamo in silenzio, ma ad un certo punto gli dico che dopo che avrà rigovernato la cucina saremmo andati al centro commerciale che dista 30 km da casa per fare qualche compera.
Verso le 15.30 circa mia madre mi chiama dicendo che è pronta per uscire, io esco dalla camera e la vedo vestita con una gonna in lino di colore chiaro ed una camicetta bianca, ai piedi un paio di sandali beige, leggermente truccata.
Dopo circa 40 minuti siamo al centro commerciale, e passando davanti ad un negozio di biancheria intima noto in vetrina un completino reggiseno e perizoma azzurro molto carino quindi decido di entrare, e avvicinando una commessa gli dico di volere il completo visto in vetrina e di farmi un pacchetto regalo ma senza farlo vedere alla signora che mi accompagna, e per le misure una terza di reggiseno ed una L per la mutandina. Nell'occasione prendo due paia di boxer anche per me. Dopo continuiamo il giro per i vari negozi senza comprare niente altro, ci fermiamo solo a bere qualcosa di fresco per combattere la calura che ci opprime.
Alle 18.30 siamo di nuovo a casa, mia madre la vedo più distesa anche se non abbiamo parlato troppo, subito sale in camera a cambiarsi e scende poco dopo indossando un pantaloncino attillato ed una canottiera azzurra, anche adesso senza reggiseno. Io mi sono rimesso il pantaloncino senza mutande sotto così che il "fratellino" è libero da ogni costrizione. Ne approfitto di porgergli il pacchetto con l'intimo, dicendogli che lo avrebbe dovuto aprire quando sarebbe andata a dormire.
Subito si è messa ai fornelli a preparare la cena, abbastanza leggera. una fettina di carne con contorno di insalata il tutto innaffiato con una buona bottiglia di vino bianco fresco che a fine cena è stata svuotata portandoci ad un lieve stato di euforia.
La serata prosegue tranquilla guardando un film alla televisione, io steso sul divano con la testa sul bracciolo mentre mia madre stesa con la testa sull'altro bracciolo. Non parliamo, lei non chiede nulla ed io in silenzio a pensare alle sue tette. Ogni tanto osservo le sue gambe, e gli occhi ogni tanto si posano nell'incavo del suo inguine dove il tessuto dei pantaloncini si sono insinuati tra le lebbra della figa facendo l'effetto zoccolo di cammello, devo dire molto eccitante. Il film finisce e dico a mia madre che sarei andato a dormire, e di ricordarsi del pacchetto che gli ho dato prima, mi avvicino le le sfioro la fronte con un bacio dandogli la buona notte. Lei mi risponde che anche lei andrà subito a letto, il tempo di una doccia.
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