Mamma ti amo 3

di
genere
incesti

Passo il resto del pomeriggio in piazza con gli amici ed alle 19 sono a casa, mia madre sta in camera sua, la sento canticchiare, si sta preparando per la pizza.

"Mamma il tempo di una doccia veloce e sono pronto." "Va bene tesoro fai con calma tanto è presto."

Dieci minuti dopo sono pronto, infilato un paio di jeans ed una camicia bianca scendo in soggiorno. Mia madre è seduta sul divano, ha indossato un tubino nero che le tiene le gambe scoperte, i capelli raccolti con uno chignon, leggermente truccata e profumata.

Dai Mamma sono pronto andiamo." "Eccomi, prendo la borsa e le chiavi dell'auto e sono da te."

Cinque minuti in auto e siamo alla pizzeria, i pochi avventori che ci sono sembrano volerla spogliare con gli occhi. Devo dire che sto facendo proprio una bella figura, un giovanotto con una milfona molto bella.

"Aldo" mi dice sottovoce mia madre " Mi sento gli occhi addosso. Ho qualche difetto al vestito?" " No mamma, è che sei tanto bella che tutti ti ammirano, ed io sto facendo invidia a tutti i maschietti che vorrebbero essere al mio posto, ahahahah" "Scemo, sono tua mamma, mica la tua fidanzata." " E no, per questa sera sei la mia fidanzata, e non accetto rifiuto, ahahahah." " E va bene allora fai il cavaliere e fammi accomodare".

Scelgo una tavolo un po defilato, le sposto la sedia invitandola a sedersi.

Come dicevo ci stava poca gente, quindi arrivarono quasi subito le pizze e le due birre medie che consumammo in breve tempo. Andai alla cassa e pagai il conto, quindi ci avviammo all'auto.

"Senti Aldo, credo che la birra mi ha un poco resa brilla, perchè non guidi tu?", " Va bene, ma non andiamo subito a casa, andiamo sul lago e facciamo una passeggiata e ci prendiamo un gelato che ne dici?" " Ok, programma approvato"

Allora da perfetto cavaliere apro la portiera lato passeggero e presa la mano di mamma la faccio accomodare. Nel salire, data la corta veste, nell'allargare le gambe all'atto della seduta mi si apre davanti uno spettacolo travolgente. La sua fica coperta da un minuscolo slip in pizzo di colore nero. Lei sembra non essersene accorta, ma io credo di aver attraversato tutte le tonalità di rosso. Chiudo lo sportello e partiamo.

In poco tempo eravamo sul lungo lago, e mentre mia mamma mi aveva cinto alla vita stringendosi a me, io l'avevo abbracciata sopra al collo, sembravamo proprio due fidanzatini. Prendemmo un gelato al chiosco e ci sedemmo sulla panchina fronte lago. Era uno spettacolo, la mezza luna che si rispecchiava nel lago, insieme alle luci del lungo lago. Tutto magnificamente romantico.

La mamma mi diede un bacio sulla guancia, io allora nell'atto di restituirglielo mi sono avvicinato al suo viso e nel mentre sto per dargli un baio lei gira il volto e le sue labbra si posano sulle mie. Il gesto è stato involontario, ma in quel momento anche molto sensuale.

Mamma abbassa lo sguardo chiedendomi scusa. " Mamma guarda che non ci sta problema, e poi ricordi, questa sera sei la mia fidanzata, ahahah", "Già la tua fidanzata".

Resta un po in silenzio, quando vedo una lacrima solcare la sua guancia. " Perchè piangi mamma?" " Perche sono felice, sono felice di essere qui con te, poterti abbracciare e sentire che che per me tu ci sei sempre, e che mi copri sempre di premure, ti voglio bene cucciolo di mamma", "Anche io ti voglio bene, e non puoi immaginare nemmeno quanto. Se non fossi mia madre ti farei una corte serrata, sino allo sfinimento".

"Dai Aldo torniamo a casa, si sta facendo tardi, domani si lavora" " Ok mamma andiamo".

(continua)
scritto il
2023-03-28
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