Madre troia 2
di
Aldo 59
genere
incesti
Appena mia madre mi sente dire che avrei consegnato portafoglio e cellulare alla moglie del balordo, mi si getta in ginocchio afferrandomi le gambe pregandomi di non farlo, di non rovinare una famiglia per colpa di un capriccio.
Gli ho risposto che se lei aveva potuto rovinare una famiglia, è giusto che anche la famiglia del bastardo deve essere distrutta e che lui ne pagasse tutte le conseguenze.
M: Non farlo, lascia perdere, chiamalo e gli restituisci tutto ed io non lo vedrò mai più te lo giuro. Se lo fai faccio tutto quello che vuoi.
Ecco le cinque paroline magiche "faccio tutto quello che vuoi".
Io: non sei in condizione di dettare o promettere nulla, la tua parola per me non ha più valore. E comunque da oggi tu non esci più da sola, non vai più in palestra e mi dai tutte le carte di credito che papà ti ha lasciato per fare la porca signora, ed il tuo cellulare deve stare sempre a mia disposizione perchè se il balordo si azzarda a chiamarti lo vado a cercare e lo massacro di botte. Quando si deve fare la spesa ci andiamo insieme, ed useremo le carte. Adesso vado in camere mia e non mi devi disturbare.
Mi getto pesantemente sul letto e ripenso a quanto accaduto nell'ultima ora, a come si è stravolta la nostra vita per colpa di una troia. Già una troia, mia mamma, quando l'ho gettata sul letto ho avuto modo di vedere che le sue tette stanno ancora su, e che la sua fighetta è depilata con un ciuffetto appena sopra il monte di venere. Mentre penso a questo il mio fratellino che sta giu nelle mutande si eccita diventando duro. Non ho mai pensato a mia madre sotto l'aspetto sessuale, ma vederla oggi all'opera qualcosa mi ha smosso, ma cerco di respingere i cattivi pensieri.
Mi alzo quasi subito, provo a cercare su FB il profilo del balordo, e lo trovo. Lo apro e vado a scorrere le foto che ha postato, qui ne trovo una del giorno del suo matrimonio e devo dire che la signora è proprio una bella figa, anche se in una foto di qualche anno prima, e scopro che si chiama Franca. Appunto tutto su di un foglietto ed esco di casa prendendo il motorino mi dirigo direttamente in via Matteotti n. 3.
Qui trovo un piccolo condominio di sei famiglie, guardo sulla citofoniera per cercare il campanello di Giuliano S. ma non lo trovo. Allora provo ad aprire il telefono che devo restituire e lo trovo privo di pasword quindi cerco il nome di Franca e dalla rubrica esce "Franca Amore", non ci sono dubbi è il numero della moglie.
Compongo il nr. 355.*****8, " Ciao caro come mai a quest'ora", "Scusi lei è la signora Franca la moglie di Giuliano S.?", "si sono io, ma lei chi è, perchè ha il telefono di mio marito?", "senta se scende gli spiego tutto e le consegno il telefono ed il portafoglio di suo marito", Nel frattempo cancello il numero di telefono di mia madre dal dispositivo, sperando che non l'abbia imparato a memoria.
Dopo cinque minuti la vedo apparire, gran bella donna 170 cm di femminilità esagerata, capelli nero corvino lunghi sino a metà schiena, un seno da sballo, sarà una 4/5, culo alto e cosce lunghe, fisico asciutto. Resto a bocca aperta. Appena la vedo la chiamo "Signora Franca ecco questi sono gli oggetti di suo marito." "Grazie ma ancora non mi ha detto come li ha avuti." " Signora, mi scusi ma suo marito adesso dov'è?" "E dove vuole che sia, al lavoro, è uscito stamani alle 7.00" " Si ma per recarsi a casa mia a scoparsi la troia di mia madre, e non per andare a lavoro", "Ma che dice, lei è pazzo.", "Mi scusi, ma lei mi ha chiesto dove ho preso questi oggetti, ed io glielo sto spiegando. Quando sono tornato a casa, verso le 9.00 ho trovato suo marito che stava scopando la troia a pecora. Io preso dalla rabbia ho preso il primo oggetto che ho trovato e ho preso a bastonate tuo marito alle braccia ed alla gambe, tanto che se non interveniva mia madre che ha cercato di bloccarmi starei ancora a pestarlo. In quel frangente tuo marito ha afferrato i suoi vestiti ed è scappato tutto nudo e nella fuga a perso sia il cellulare che il portafoglio, provi a chiamare dove lavora suo marito e si faccia dire se è presente." "Lo faccio subito, non ti muovere, che la chiacchierata la dobbiamo ancora concludere", " e chi si muove" voglio proprio vedere come si evolvono cose, voglio vedere volare gli stracci.
( continua)
Gli ho risposto che se lei aveva potuto rovinare una famiglia, è giusto che anche la famiglia del bastardo deve essere distrutta e che lui ne pagasse tutte le conseguenze.
M: Non farlo, lascia perdere, chiamalo e gli restituisci tutto ed io non lo vedrò mai più te lo giuro. Se lo fai faccio tutto quello che vuoi.
Ecco le cinque paroline magiche "faccio tutto quello che vuoi".
Io: non sei in condizione di dettare o promettere nulla, la tua parola per me non ha più valore. E comunque da oggi tu non esci più da sola, non vai più in palestra e mi dai tutte le carte di credito che papà ti ha lasciato per fare la porca signora, ed il tuo cellulare deve stare sempre a mia disposizione perchè se il balordo si azzarda a chiamarti lo vado a cercare e lo massacro di botte. Quando si deve fare la spesa ci andiamo insieme, ed useremo le carte. Adesso vado in camere mia e non mi devi disturbare.
Mi getto pesantemente sul letto e ripenso a quanto accaduto nell'ultima ora, a come si è stravolta la nostra vita per colpa di una troia. Già una troia, mia mamma, quando l'ho gettata sul letto ho avuto modo di vedere che le sue tette stanno ancora su, e che la sua fighetta è depilata con un ciuffetto appena sopra il monte di venere. Mentre penso a questo il mio fratellino che sta giu nelle mutande si eccita diventando duro. Non ho mai pensato a mia madre sotto l'aspetto sessuale, ma vederla oggi all'opera qualcosa mi ha smosso, ma cerco di respingere i cattivi pensieri.
Mi alzo quasi subito, provo a cercare su FB il profilo del balordo, e lo trovo. Lo apro e vado a scorrere le foto che ha postato, qui ne trovo una del giorno del suo matrimonio e devo dire che la signora è proprio una bella figa, anche se in una foto di qualche anno prima, e scopro che si chiama Franca. Appunto tutto su di un foglietto ed esco di casa prendendo il motorino mi dirigo direttamente in via Matteotti n. 3.
Qui trovo un piccolo condominio di sei famiglie, guardo sulla citofoniera per cercare il campanello di Giuliano S. ma non lo trovo. Allora provo ad aprire il telefono che devo restituire e lo trovo privo di pasword quindi cerco il nome di Franca e dalla rubrica esce "Franca Amore", non ci sono dubbi è il numero della moglie.
Compongo il nr. 355.*****8, " Ciao caro come mai a quest'ora", "Scusi lei è la signora Franca la moglie di Giuliano S.?", "si sono io, ma lei chi è, perchè ha il telefono di mio marito?", "senta se scende gli spiego tutto e le consegno il telefono ed il portafoglio di suo marito", Nel frattempo cancello il numero di telefono di mia madre dal dispositivo, sperando che non l'abbia imparato a memoria.
Dopo cinque minuti la vedo apparire, gran bella donna 170 cm di femminilità esagerata, capelli nero corvino lunghi sino a metà schiena, un seno da sballo, sarà una 4/5, culo alto e cosce lunghe, fisico asciutto. Resto a bocca aperta. Appena la vedo la chiamo "Signora Franca ecco questi sono gli oggetti di suo marito." "Grazie ma ancora non mi ha detto come li ha avuti." " Signora, mi scusi ma suo marito adesso dov'è?" "E dove vuole che sia, al lavoro, è uscito stamani alle 7.00" " Si ma per recarsi a casa mia a scoparsi la troia di mia madre, e non per andare a lavoro", "Ma che dice, lei è pazzo.", "Mi scusi, ma lei mi ha chiesto dove ho preso questi oggetti, ed io glielo sto spiegando. Quando sono tornato a casa, verso le 9.00 ho trovato suo marito che stava scopando la troia a pecora. Io preso dalla rabbia ho preso il primo oggetto che ho trovato e ho preso a bastonate tuo marito alle braccia ed alla gambe, tanto che se non interveniva mia madre che ha cercato di bloccarmi starei ancora a pestarlo. In quel frangente tuo marito ha afferrato i suoi vestiti ed è scappato tutto nudo e nella fuga a perso sia il cellulare che il portafoglio, provi a chiamare dove lavora suo marito e si faccia dire se è presente." "Lo faccio subito, non ti muovere, che la chiacchierata la dobbiamo ancora concludere", " e chi si muove" voglio proprio vedere come si evolvono cose, voglio vedere volare gli stracci.
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