Madre troia 9
di
Aldo 59
genere
incesti
Le scene erotiche mi stavano facendo eccitare, il mio cazzo è diventato duro, e scalpita dentro al pantaloncino. Mia madre, continua a stringere e strofinare le cosce, ogni tanto si accarezza un seno, vedo che strizza anche un capezzolo e si passa la lingua sulle labbra.
M. Credo che sia venuto il momento di incassare il pegno cosa ne dici? Mi chiese improvvisamente.
Io. Certo dimmi cosa devo fare.
M. Avvicinati e toglimi le mutandine, e poi voglio che mi lecchi la patatina, ti dirò io quando smettere.
Mi avvicino alle sue gambe, infilo le mani sotto al vestito risalendo lentamente lungo le cosce fino ad artigliare l'elastico delle mutandine. Per agevolarmi nella manovra, mia madre alza il bacino e si lascia togliere l'indumento.
Avvicino il viso al suo inguine ed a narici aperte aspiro il profumo che proviene dall'incrocio delle cosce, un odore acre e dolciastro allo stesso tempo.
Inizio a baciare e leccare l'interno coscia, avvicinandomi a lambire le labbra della fica da cui secerne un sacco di umori. Mi abbevero avidamente a quella fonte del piacere facendo passare la lingua per tutta la lunghezza, introducendomi anche all'interno. Risalgo fino a trovare il clitoride che era già bello duro.
La mamma intanto mi trattiene la testa pressata tra le sue gambe rilasciando dei gemiti acuti.
Continuo sino a quando la sento irrigidirsi, sta godendo. Alza il bacino e pressandomi la testa sulla figa rilascia un mare di umori, che io lecco e succhio sino a ripulirla completamente.
M. Adesso, dai adesso chiavami porco, è questo che volevi, datti da fare.
Io mi sfilo velocemente il pantaloncino e subito gli sono sopra, e prendendolo con una mano lo indirizzo all'apertura della fica che mi ha generato, e con un colpo di reni sono dentro di lei.
M. Aaaaah dai spingi, spingi scopami veloce... Ma non venire subito fallo durare... Voglio godere.
Io. Farò del mio meglio...Aaaaaah quanto sei calda, sarà difficile resistere a lungo.
M. Quanto stai per arrivare avvisami che ci penso io a te.
Io: Ok... Aaaaaah Mammaaaaaa non resisto più.
Lei subito mi afferra per le palle strizzandole e facendomi anche male, tanto che la sborrata si blocca, poi si inginocchia e inizia un fantastico pompino, lecca prima il glande ed il filetto, poi passa a leccare tutta l'asta arrivando ai coglioni che prende, uno alla volta in bocca.
M. Adesso puoi sborrare, sborrare nella bocca di tua madre, voglio sentire il tuo sapore sulla lingua, non sprecarne nemmeno una goccia.
Due minuti e con un grido strozzato in gola mi scarico tra le sue labbra. La vedo ingoiare, e quando ha finito mi mostra la sua cavità orale completamente vuota.
Mi avvicino al suo viso e la bacio sulle labbra, lei risponde alò bacio infilandomi la lingua sino in gola. Continuiamo ancora per qualche minuto poi mia madre dice che andrà a letto.
M. Buona notte Aldo, pensami.
Io. Buona notte a te mamma.
Resto ancora un po sul divano a ripensare a quanto accaduto, dopo di che me ne vado a dormire.
(continua)
M. Credo che sia venuto il momento di incassare il pegno cosa ne dici? Mi chiese improvvisamente.
Io. Certo dimmi cosa devo fare.
M. Avvicinati e toglimi le mutandine, e poi voglio che mi lecchi la patatina, ti dirò io quando smettere.
Mi avvicino alle sue gambe, infilo le mani sotto al vestito risalendo lentamente lungo le cosce fino ad artigliare l'elastico delle mutandine. Per agevolarmi nella manovra, mia madre alza il bacino e si lascia togliere l'indumento.
Avvicino il viso al suo inguine ed a narici aperte aspiro il profumo che proviene dall'incrocio delle cosce, un odore acre e dolciastro allo stesso tempo.
Inizio a baciare e leccare l'interno coscia, avvicinandomi a lambire le labbra della fica da cui secerne un sacco di umori. Mi abbevero avidamente a quella fonte del piacere facendo passare la lingua per tutta la lunghezza, introducendomi anche all'interno. Risalgo fino a trovare il clitoride che era già bello duro.
La mamma intanto mi trattiene la testa pressata tra le sue gambe rilasciando dei gemiti acuti.
Continuo sino a quando la sento irrigidirsi, sta godendo. Alza il bacino e pressandomi la testa sulla figa rilascia un mare di umori, che io lecco e succhio sino a ripulirla completamente.
M. Adesso, dai adesso chiavami porco, è questo che volevi, datti da fare.
Io mi sfilo velocemente il pantaloncino e subito gli sono sopra, e prendendolo con una mano lo indirizzo all'apertura della fica che mi ha generato, e con un colpo di reni sono dentro di lei.
M. Aaaaah dai spingi, spingi scopami veloce... Ma non venire subito fallo durare... Voglio godere.
Io. Farò del mio meglio...Aaaaaah quanto sei calda, sarà difficile resistere a lungo.
M. Quanto stai per arrivare avvisami che ci penso io a te.
Io: Ok... Aaaaaah Mammaaaaaa non resisto più.
Lei subito mi afferra per le palle strizzandole e facendomi anche male, tanto che la sborrata si blocca, poi si inginocchia e inizia un fantastico pompino, lecca prima il glande ed il filetto, poi passa a leccare tutta l'asta arrivando ai coglioni che prende, uno alla volta in bocca.
M. Adesso puoi sborrare, sborrare nella bocca di tua madre, voglio sentire il tuo sapore sulla lingua, non sprecarne nemmeno una goccia.
Due minuti e con un grido strozzato in gola mi scarico tra le sue labbra. La vedo ingoiare, e quando ha finito mi mostra la sua cavità orale completamente vuota.
Mi avvicino al suo viso e la bacio sulle labbra, lei risponde alò bacio infilandomi la lingua sino in gola. Continuiamo ancora per qualche minuto poi mia madre dice che andrà a letto.
M. Buona notte Aldo, pensami.
Io. Buona notte a te mamma.
Resto ancora un po sul divano a ripensare a quanto accaduto, dopo di che me ne vado a dormire.
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