Madre troia 5
di
Aldo 59
genere
incesti
Mentre avevo iniziato a segarmi, entra in stanza mia madre, ha indossato il completino che gli ho regalato, mentre mi guarda segarmi dice:
M. Potresti anche fermarti. Comunque è questo che volevi vedere, eccoti accontentato.
Io: Ti sta veramente bene, ho azzeccato perfettamente le misure, adesso girati fammi vedere come ti sta dietro. A, dimenticavo hai visto il video?
M. Si l'ho visto, ti prego cancellalo.
Dopo aver girato su se stessa si è avvicinata al mio letto e si e seduta, sempre guardando il mio pene che stavo continuando ad accarezzare.
Mentre continuava a fissarmi, con una mano aveva iniziato ad accarezzarmi una coscia tanto che mi aveva eccitato ulteriormente ed il quel momento ho raggiunto l'orgasmo.
Io. Dai adesso vai a letto, domani ci dobbiamo alzare presto.
Alle sette mi alzo, e dopo una doccia vado a chiamare la mamma. Apro la porta della sua camera e guardo dentro, sta dormendo ed indossa solo una coulotte nera, senza reggiseno. Uno spettacolo, i suoi seni stanno su sfidando la forza di gravità. Mi avvicino e gli accarezzo i capezzoli, e provvedo a svegliarla.
Io. Dai mamma sveglia, io adesso preparo la colazione ed i panini, tu preparati che andiamo al mare.
M. Ok arrivo subito.
Alle otto partiamo, mia mamma ha indossato un vestitino leggero a fiori, di quelli con i bottoni davanti, e sotto ha indossato il suo costume giallo, molto ridotto. Durante il breve viaggio gli ho accarezzato la coscia, e quando ho tentato di avvicinarmi alla mutandina, lei molto delicatamente ha preso la mia mano rimettendola sulla coscia, senza dire nulla.
La porto in una caletta nascosta da una pineta, un posto tranquillissimo, di solito ci viene poca gente perchè è scomoda da arrivarci, e li ci vado sempre con i miei amici.
Essendo i primi di giugno, non ci dovrebbe stare molta gente. Infatti giunti sulla spiaggetta la troviamo deserta, quindi sistemo l'ombrellone e stendiamo i teli sulla sabbia. Io rimango con lo slip, mentre mia madre con il suo costume striminzito, al che mi dice che devo mettere la crema se non voglio scottarmi, io gli rispondo che sarà lei a mettermela, e preso la crema me la spalma prima sulla schiena e sulle gambe di dietro, poi mi dice che posso continuare da solo, al che io gli dico che me la deve mettere anche davanti.
Sbuffando, inizia a spalmare la crema sul petto e poi scendendo sull'addome, e per mettermela sulle gambe si deve inginocchiare, e con il viso si trova proprio davanti al mio pacco che a causa della sua manipolazione sulla mia pelle, aveva fatto indurire e siccome il mio costume è uno slippino, il mio "fratellino" è uscito per una buona metà. La vedo sgranare gli occhi e mordersi il labbro inferiore, e poco dopo termina di mettermi la crema anche sulle gambe.
M. Adesso tocca a te mettermi la crema, aspetta che mi stendo sul telo.
Metto un po di crema sulle mani ed inizio a spalmarla sulla schiena, ma i laccetti del costume mi davano impedimento.
Io. Mamma slacciati i laccetti che altrimenti si ungono.
Subito porta le mani alla schiena e slaccia il laccetto del reggiseno permettendomi di continuare a spalmare. Scendo sino all'inizio del suo culo e qui mi fermo ad ammirare quelle belle chiappotte separate del filo del costume, al che la mamma mi dice se mi sono imbambolato, e di sbrigarmi con la crema e di passarla anche sulle chiappe e sulle gambe. Immediatamente mi impossesso di quelle due rotondità massaggiandole e palpandole, arrivando a stuzzicargli la rosellina anale.
Scendendo sulle cosce inizio prima con la sinistra e mentre risalgo sfioro leggermente con il dorso della mano la sua figa, e lo stesso quando spalmo l'altra coscia, durante questa operazione la sento respirare più pesantemente, e si fa sfuggire dei piccoli gemiti di piacere.
Finito con la parte posteriore la faccio girare, e lei senza dire nulla mi mette a disposizione la visione del suo seno scoperto. Prendo un pò di crema ed inizio a spalmare prima sulle spalle per scendere sul seno da cui spuntano due capezzoli grandi e scuri, sembrano due more. Procedo ad impastare quei seni con malizia ed eccitazione. Il mio cazzo non ne voleva sapere di rimanere dentro il costume. Proseguo a spalmare sulla pancia e con le dita mi infilo all'interno della mutandina sino a toccare i peli pubici.
Passo a mettere la crema sulle cosce, e qui la mamma allarga le gambe permettendomi di procedere ad una comoda manovra, ed io ne approfitto per accarezzargli la figa da sopra la mutandina, tanto che emette un lungo gemito.
Finita l'operazione della crema la prendo per la mano facendola alzare.
Io. Dai facciamo il bagno, il mare oggi è bellissimo.
M. Si dai l'ultimo che arriva in acqua paga pegno.
(continua)
M. Potresti anche fermarti. Comunque è questo che volevi vedere, eccoti accontentato.
Io: Ti sta veramente bene, ho azzeccato perfettamente le misure, adesso girati fammi vedere come ti sta dietro. A, dimenticavo hai visto il video?
M. Si l'ho visto, ti prego cancellalo.
Dopo aver girato su se stessa si è avvicinata al mio letto e si e seduta, sempre guardando il mio pene che stavo continuando ad accarezzare.
Mentre continuava a fissarmi, con una mano aveva iniziato ad accarezzarmi una coscia tanto che mi aveva eccitato ulteriormente ed il quel momento ho raggiunto l'orgasmo.
Io. Dai adesso vai a letto, domani ci dobbiamo alzare presto.
Alle sette mi alzo, e dopo una doccia vado a chiamare la mamma. Apro la porta della sua camera e guardo dentro, sta dormendo ed indossa solo una coulotte nera, senza reggiseno. Uno spettacolo, i suoi seni stanno su sfidando la forza di gravità. Mi avvicino e gli accarezzo i capezzoli, e provvedo a svegliarla.
Io. Dai mamma sveglia, io adesso preparo la colazione ed i panini, tu preparati che andiamo al mare.
M. Ok arrivo subito.
Alle otto partiamo, mia mamma ha indossato un vestitino leggero a fiori, di quelli con i bottoni davanti, e sotto ha indossato il suo costume giallo, molto ridotto. Durante il breve viaggio gli ho accarezzato la coscia, e quando ho tentato di avvicinarmi alla mutandina, lei molto delicatamente ha preso la mia mano rimettendola sulla coscia, senza dire nulla.
La porto in una caletta nascosta da una pineta, un posto tranquillissimo, di solito ci viene poca gente perchè è scomoda da arrivarci, e li ci vado sempre con i miei amici.
Essendo i primi di giugno, non ci dovrebbe stare molta gente. Infatti giunti sulla spiaggetta la troviamo deserta, quindi sistemo l'ombrellone e stendiamo i teli sulla sabbia. Io rimango con lo slip, mentre mia madre con il suo costume striminzito, al che mi dice che devo mettere la crema se non voglio scottarmi, io gli rispondo che sarà lei a mettermela, e preso la crema me la spalma prima sulla schiena e sulle gambe di dietro, poi mi dice che posso continuare da solo, al che io gli dico che me la deve mettere anche davanti.
Sbuffando, inizia a spalmare la crema sul petto e poi scendendo sull'addome, e per mettermela sulle gambe si deve inginocchiare, e con il viso si trova proprio davanti al mio pacco che a causa della sua manipolazione sulla mia pelle, aveva fatto indurire e siccome il mio costume è uno slippino, il mio "fratellino" è uscito per una buona metà. La vedo sgranare gli occhi e mordersi il labbro inferiore, e poco dopo termina di mettermi la crema anche sulle gambe.
M. Adesso tocca a te mettermi la crema, aspetta che mi stendo sul telo.
Metto un po di crema sulle mani ed inizio a spalmarla sulla schiena, ma i laccetti del costume mi davano impedimento.
Io. Mamma slacciati i laccetti che altrimenti si ungono.
Subito porta le mani alla schiena e slaccia il laccetto del reggiseno permettendomi di continuare a spalmare. Scendo sino all'inizio del suo culo e qui mi fermo ad ammirare quelle belle chiappotte separate del filo del costume, al che la mamma mi dice se mi sono imbambolato, e di sbrigarmi con la crema e di passarla anche sulle chiappe e sulle gambe. Immediatamente mi impossesso di quelle due rotondità massaggiandole e palpandole, arrivando a stuzzicargli la rosellina anale.
Scendendo sulle cosce inizio prima con la sinistra e mentre risalgo sfioro leggermente con il dorso della mano la sua figa, e lo stesso quando spalmo l'altra coscia, durante questa operazione la sento respirare più pesantemente, e si fa sfuggire dei piccoli gemiti di piacere.
Finito con la parte posteriore la faccio girare, e lei senza dire nulla mi mette a disposizione la visione del suo seno scoperto. Prendo un pò di crema ed inizio a spalmare prima sulle spalle per scendere sul seno da cui spuntano due capezzoli grandi e scuri, sembrano due more. Procedo ad impastare quei seni con malizia ed eccitazione. Il mio cazzo non ne voleva sapere di rimanere dentro il costume. Proseguo a spalmare sulla pancia e con le dita mi infilo all'interno della mutandina sino a toccare i peli pubici.
Passo a mettere la crema sulle cosce, e qui la mamma allarga le gambe permettendomi di procedere ad una comoda manovra, ed io ne approfitto per accarezzargli la figa da sopra la mutandina, tanto che emette un lungo gemito.
Finita l'operazione della crema la prendo per la mano facendola alzare.
Io. Dai facciamo il bagno, il mare oggi è bellissimo.
M. Si dai l'ultimo che arriva in acqua paga pegno.
(continua)
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