Madre troia 7
di
Aldo 59
genere
incesti
Io. Alessia ho fame, dai che ci mangiamo un panino, che poi più tardi facciamo un altro bagno-
La mamma allora prende la borsa frigo e prepara i panini, al che invita anche i due ragazzi, tanto di panini ce ne sono per tutti.
I due giovani accettano e si siedono con noi. Ethel incrocia le gambe, e la sua fighetta si schiude mettendo in mostra le labbra rosee ed umide, mentre Ghunter in ginocchio e seduto sui talloni tiene in mostra il suo membro a riposo. Non deve essere molto grande.
Mentre mangiamo Ghunter continua a fissare le tette di mamma, ma non dice nulla, mentre Ethel più volte mi accarezza una coscia.
A questo punto dico loro che non siamo venuti per fare sesso, ma solo per prendere un poco di sole, ed educatamente allontano la mano della ragazza dalla mia coscia. Forse sono stato uno stupido, ma la cosa veramente non mi interessava, perchè stavo cercando di conquistare mamma. In quel momento solo lei mi interessava.
Finito di mangiare i due ragazzi raccoglievano le loro cose e sono andati via dicendo che l'indomani sarebbero stati di nuovo in spiaggia. Mia madre rispose che forse anche noi saremmo tornati.
M. Dai Aldo adesso spalmami ancora un po di crema, il sole si è fatto veramente cocente, di questo passo bruceremo.
Io. Daccordo mamma stenditi sul telo.
Si stese con la pancia sotto, ed io spalmato un pò di crema sulle mani inizio dalle spalle a scendere sul sedere che sentivo bollente. Lei apre un poco le gambe dandomi la possibilità di toccargli la figa da sopra il costume, scendo sulle gambe. Dopo di che si gira per permettermi di spalmarle la crema anche sul davanti.
Questa volta gli palpo voracemente le tette, stringendo tra le dita i suoi capezzoli, e la sento gemere. Scendo sulla pancia, e giunto sul bordo dello slip, inserisco la mano dentro e gli artiglio la figa. E' tutta un lago, è eccitatissima, allora inizio un lento ditalino, gli afferro il clitoride tra le dita e lo strigo, e lo tiro, lei geme e rovescia gli occhi dal piacere. Arrivo a metterle due dita dentro e le faccio scorrere velocemente sino a quando raggiunge l'orgasmo. Delicatamente mi prende la mano e se la porta alla bocca leccando le mie dita.
M. Davvero buona la figa di mamma, ahahahah.
Rimango senza parole, mi avvicino al suo viso e cerco di baciarla, ma lei si scansa e dice di no, che non se la sente.
M. Dai facciamoci il bagno che poi torniamo a casa, devo preparare la cena, altrimenti non si mangia.
Una corsa e siamo di nuovo in acqua, io arrapato per quanto avvenuto prima cerco di appoggiarmi al suo culo per farle sentire l'erezione, ma lei si scosta dicendo che deve ancora riscuotere il pegno della mattina.
Alle 16.00 eravamo a casa, e la mamma va direttamente in doccia, mentre io metto a posto la borsa frigo e quello che è avanzato.
(continua)
La mamma allora prende la borsa frigo e prepara i panini, al che invita anche i due ragazzi, tanto di panini ce ne sono per tutti.
I due giovani accettano e si siedono con noi. Ethel incrocia le gambe, e la sua fighetta si schiude mettendo in mostra le labbra rosee ed umide, mentre Ghunter in ginocchio e seduto sui talloni tiene in mostra il suo membro a riposo. Non deve essere molto grande.
Mentre mangiamo Ghunter continua a fissare le tette di mamma, ma non dice nulla, mentre Ethel più volte mi accarezza una coscia.
A questo punto dico loro che non siamo venuti per fare sesso, ma solo per prendere un poco di sole, ed educatamente allontano la mano della ragazza dalla mia coscia. Forse sono stato uno stupido, ma la cosa veramente non mi interessava, perchè stavo cercando di conquistare mamma. In quel momento solo lei mi interessava.
Finito di mangiare i due ragazzi raccoglievano le loro cose e sono andati via dicendo che l'indomani sarebbero stati di nuovo in spiaggia. Mia madre rispose che forse anche noi saremmo tornati.
M. Dai Aldo adesso spalmami ancora un po di crema, il sole si è fatto veramente cocente, di questo passo bruceremo.
Io. Daccordo mamma stenditi sul telo.
Si stese con la pancia sotto, ed io spalmato un pò di crema sulle mani inizio dalle spalle a scendere sul sedere che sentivo bollente. Lei apre un poco le gambe dandomi la possibilità di toccargli la figa da sopra il costume, scendo sulle gambe. Dopo di che si gira per permettermi di spalmarle la crema anche sul davanti.
Questa volta gli palpo voracemente le tette, stringendo tra le dita i suoi capezzoli, e la sento gemere. Scendo sulla pancia, e giunto sul bordo dello slip, inserisco la mano dentro e gli artiglio la figa. E' tutta un lago, è eccitatissima, allora inizio un lento ditalino, gli afferro il clitoride tra le dita e lo strigo, e lo tiro, lei geme e rovescia gli occhi dal piacere. Arrivo a metterle due dita dentro e le faccio scorrere velocemente sino a quando raggiunge l'orgasmo. Delicatamente mi prende la mano e se la porta alla bocca leccando le mie dita.
M. Davvero buona la figa di mamma, ahahahah.
Rimango senza parole, mi avvicino al suo viso e cerco di baciarla, ma lei si scansa e dice di no, che non se la sente.
M. Dai facciamoci il bagno che poi torniamo a casa, devo preparare la cena, altrimenti non si mangia.
Una corsa e siamo di nuovo in acqua, io arrapato per quanto avvenuto prima cerco di appoggiarmi al suo culo per farle sentire l'erezione, ma lei si scosta dicendo che deve ancora riscuotere il pegno della mattina.
Alle 16.00 eravamo a casa, e la mamma va direttamente in doccia, mentre io metto a posto la borsa frigo e quello che è avanzato.
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