Frodius-Storia sentimentale tra due ragazzi
di
Vandal
genere
gay
((chiedo in anticipo scusa da etero, ho voluto provare a scrivere una storia non etero e, spero di aver scritto bene.. Mi sono ispirato parzialmente ad un hentai intitolato Pico parte 1. Il resto, l'ho adattato))
FRODIUS
Giorno 1
Le ragazze in minigonna guardano nel cannocchiale e ridono. Akira, seduto ad una panchina, si sta sorbendo uno yogurth alla frutta rossa. Le ragazze corrono via ridendo. Akira si alza e cammina verso il cannocchiale. Mette una moneta per vedere cosa avesse scatenato ilarità nelle ragazze
Il cannocchiale è puntato verso la spiaggia. Una donna grassa strizzata in un costume troppo stretto per lei, cerca inutilmente di apparire una sottile sirena. Akira sorride. Sposta il cannocchiale sulla baia, a rincorrere i gabbiani tra le onde, a vedere due innamorati mano nella mano a camminare sulla spiaggia, ad arrivare lontano con lo sguardo fino ad uno scoglio.
Qualcuno cammina sullo scoglio, una figura sottile, fisico magro che suscita interesse in Akira. Inserisce un'altra moneta e focalizza la sua attenzione sull'apparizione: ha capelli biondi mossi, una bella schiena diritta e un culo piccolo ma sodo. Akira attende che l'apparizione si volti verso di lui. Sta lavando una maglietta nell'acqua. Un grido alle sue spalle lo fa sussultare, le ragazze di prima che corrono e schiamazzano. Akira torna a fissare il cannocchiale. La ragazza è voltata verso di lui ma, indossa la maglietta. Un po' deluso, continua a fissarla. Occhi azzurri, sguardo innocente, seno piatto,sembra una ragazzina. O un ragazzino.
Akira scaccia il pensiero. E' solo una ragazza magra ma che attira il suo l'interesse . Rifocalizza l'attenzione sulla ragazza sullo scoglio ma, con grande dispiaciere, lei non c'è più
Un po' avvilito torna alla locanda dove ha alloggiato, il Bear Sea, gestita da un vecchio che sembra un pastore Maremmano, immobile nel punto dove lo aveva lasciato quella mattina "Bentornato" saluta quando lo vede
"Grazie, vecchio" si siede al bancone del bar
"Le è piaciuto il giro in città?"
Akira ripensa alla visione sullo scoglio e arrossisce "Sì, una bella vista"
"Xico, vieni, c'è un cliente"
"Sì nonno" risponde una voce pigolante, da bambina "Arrivo" Una ragazza bionda, esile, dal volto famigliare. Akira ha un tuffo al cuore: è la misteriosa ragazza sullo scoglio. Arrossisce mentre la guarda. Lei, distoglie un attimo lo sguardo arrossendo sulle guance.
"Un caffè latte, grazie" dice lui
Lei ne prepara subito un po'. Torna poco dopo con una teiera "Xico non ha amici qui" dice il nonno "Che ne diresti di fargli compagnia di tanto in tanto?"
Imbarazzo, lei fa cadere del latte fuori dal bricco "Ops, scusami" dice Xico cercando di rimediare
"Ehi, calma, non è successo nulla" sorride
La sera va a coricarsi presto ma, prima di ritirarsi, chiede a Xico se, l'indomani, voleva farsi un giro verso la baia. Lei sorride, accettando con un sorriso timido.
L'indomani, con lei che sembra una ragazzina, a camminare in equilibrio su un'immaginaria fune, arrivano alla baia. Proprio nel punto in cui Akira l'aveva vista attraverso il cannocchiale. "Lì" fa lei correndo al cannocchiale ed inserendo una moneta. E' troppo bassa e fatica ad arrivare al cannocchiale "Per favore, mi sollevi in alto Akira?"
Lui, imbarazzato, la solleva cingendole la vita, trovandosi con il naso a pochi centimetri dalla pelle del suo collo. La tentazione è troppo grande, con le labbra si avvicina e.. Lei fa uno scatto "tempo finito" salta giù. Akira pensa che c'era quasi. "Voglio un gelato" dice Xico
Lui annuisce togliendosi dall'imbarazzo "Ok"
Più tardi, in auto, Xico divora avidamente il gelato alla panna che Akira le ha comprato. Lui la osserva e sente un forte desiderio crescere in lui. Guarda la sua lingua, le sue labbra, come succhia avida il cono gelato
"Ne vuoi un po'?" si gira verso di lui e il gelato si stacca appiccicandosi alla maglietta di lui "Oh..uh" fa Xico allungando le dita "Scusa" afferra il gelato e se lo porta alla bocca con fare involontariamente malizioso "Sarebbe un peccato sprecarlo così"
Lui, interdetto, la osserva un po' e poi balbetta "Usa la bocca.. Sul gelato, intendo, così non resta la macchia"
Xico obbedisce e comincia a leccare la macchia di gelato. Lui sente gonfiarsi di desiderio, non sa ancora quanto può resistere.
Xico alza la testa e lo osserva "Akira cos'hai? Sembri un po' frastornato"
Lui le afferra il mento tra le mani e la bacia
"Perchè?" chiede Xico
"Non ti è piaciuto?"
"No, è solo che..." distoglie lo sguardo arrossendo
Lui abbassa il sedile di Xico e si avventa sulla sua bocca. Il gelato le cade dalle mani e resta lì, con le labbra di lui che toccano ogni centimetro della sua pelle. Non protesta, lascia che lui conduca le danze. Lui le solleva la maglietta sopra la testa, scoprendo il petto piatto "Mi piaci" la bacia anche lì. Poi scende continuando a leccare. Arriva agli short, glieli abbassa. Sotto ha mutandine bianche. Lui resta lì ad osservare quando, un rigonfiamento appare sotto il tessuto "Ma cosa?" fa sgomento.
Le abbassa delicatamente le mutandine.
Un pene si erge nel suo turgore davanti allo sguardo stupito di Akira "Un maschio" mormora a fior di labbra. Ho perso la testa per un maschio. Poi, un’altra stranezza: sul fianco del sesso, una fessura sottile che ha tutta l’aria di essere una vagina
"Mi sento così strano" dice Xico
Akira, ancora stupito della scoperta, sente che non può tirarsi indietro e, chinandosi verso Xico, le afferra delicatamente il sesso e comincia a masturbarlo con lentezza "Ora devi rilassarti e lasciare fare a me"
"Ho vergogna"
"Non ti devi preoccupare. Ci sono io qui con te"
"E' la prima volta che qualcuno mi vede così"
Lui continua a masturbarlo con delicatezza. "Sento che con te, posso smetterla di essere etero" le tocca la piccola vagina "Ermafrodita. Credevo fossero solo favole"
"Non lo avevi mai fatto con nessun altro, vero?" chiede Akira
"No, mai"
"Come ti senti?"
"Come il mio corpo: strano" dice Xico
"Allora, aspetta un attimo" glielo lecca lentamente. Xico ha un brivido di piacere e avverte una serie di scosse ai fianchi "Ti prego: siii gentile"
Lui sorride "Ok" e glielo prende totalmente in bocca mentre, con l'indice della mano destra, si insinua nella vagina. Doppio orgasmo"Non lo avevi mai fatto con nessun altro, vero?" chiede Akira
"No, mai"
"Come ti senti?"
"Come il mio corpo: strano" dice Xico
"Allora, aspetta un attimo" glielo lecca lentamente. Xico ha un brivido di piacere e avverte una serie di scosse ai fianchi "Ti prego: siii gentile"
Lui sorride "Ok" e glielo prende totalmente in bocca mentre, con l'indice della mano destra, si insinua nella vagina. Doppio orgasmo
"Ba..basta, ti prego.. Sento come se.. se dovesse esplodermi qualcosa.."
Akira glielo prende in punta. Si toglie appena in tempo. Un getto di sperma schizza verso l'alto con un urlo liberatorio da parte di Xico. Il getto colpisce il tettuccio dell'auto e sgocciola su Xico
Akira lo bacia "Mi spiace" dice Xico
"Per cosa?" chiede lui
"Ho fatto cadere il gelato prima"
"Allora, credo che dovrò punirti severamente" e si baciano
Giorno due
Sotto la pioggia, al riparo di un androne "Accidente a questo tempo infausto" commenta Akira fradicio dalla testa ai piedi "Vatti a fidare del meteo. Averlo saputo, avrei preso l'auto"
"Pervertito" ghigna Xico
"perchè?"
"Perchè ci avresti provato ancora con me"
Lui ride "Scemo" tornano a fissare il cielo gonfio di pioggia "Posso chiederti, senza offesa, come mai hai anche la vagina?"
Xico si stringe nelle spalle "Non so. Un difetto genetico. Non sono ne uomo, nè donna. Anche se, mi sento più donna che uomo"
"A me piaci così" dice Akira
"Sono una freaks, una creatura mitologica"
"Una ninfa o una driade"
"Frodius, da ermafrodite, sai il mito?"
Lui annuisce "Figlia di Ermes e Afrodite"
In camera di lui, Xico seduta sul letto, nuda a contemplare il sole offuscato dal temporale. Akira esce dal bagno a torso nudo e si ferma davanti a Xico. Arrossisce e si alza in piedi, si baciano. Akira freme, accarezza il corpo nudo di Xico. La mano che accogli sia la vagina che il pene "Ora tocca a me" dice Xico abbassando pantaloni e mutande di lui. Il sesso di Akira rimbala fuori, immenso e potente. Xico arrossisce e lo afferra delicatamente, succhiando "Mi vergogno"
"Continua così, sei bravo"
Xico aumenta l'andatura, veloce, lui gode. Non riesce ad avvertire, gli viene in boca. Xico scatta indietro, lo sperma che lo pervade
"Scusa, non sono stato abbastanza lesto" dice lui
"fa nulla"
Akira lo adagia sul letto e si sdraia quasi completamente su di lui "Ora vediamo lì" entra nella sua vagina e comincia a stantuffare. Xico urla di piacere e dolore mentre lui lo penetra "Stai bene?" chiede lui apprensivo
"Sì, mi sento.. bene" risponde Xico "Continua"
Vengono assieme e insieme giacciono fianco a fianco, soddisfatti "Non riesco fare a meno di te" dice Akira "Benedico gli Dei di averti conosciuto"
Xico chiede d'improvviso "Cosa sono io per te?"
Akira ha un attimo di esitazione che Xico interpreta male. Scatta su in piedi, afferrando i vestiti e scappando via, lasciando Akira interdetto "No, aspetta" La cerca per un po', nelle strade notturne umide di pioggia.
Giorno 3
L'indomani lo incontra vicino alla spiaggia
Ha tagliato i capelli, ora assomiglia di più ad un maschio "Che ci fai qui?" chiede Xico
"Sono qui per te"
"certo" fa lui girandosi dall'altra parte
"Sono qui perchè ti amo"
Xico scende dal muretto, s'incammina "io sono solo uno svago"
"No, non lo sei"
"Dimmelo ancora"
Lui esita "Ti amo, Xico. Torna a casa da me"
Xico cammina ancora un po'. Poi, girandosi verso di lui chiede "Andiamo a casa nostra?"
Lui sorride, avanza verso Xico. Xico ride e corre via "Prendimi, se ci riesci, lumacona"
Si prendono, si abbracciano, si baciano. Tra i cespugli, sulla sabbi zuppa e umida, si spogliano e fanno sesso. Poi si girano verso la baia ed esplodono il loro sperma verso l’acqua con un urlo liberatorio
“Quindi” dice Xico afferrando la mano di Akira “Hai paura delle conseguenze?”
“Perché dovrei avere paura” risponde Akira baciando Xico sotto lo sguardo attonito dei passanti.
Le storie d’amore esplodono in maniera strana e del tutto inaspettata
FRODIUS
Giorno 1
Le ragazze in minigonna guardano nel cannocchiale e ridono. Akira, seduto ad una panchina, si sta sorbendo uno yogurth alla frutta rossa. Le ragazze corrono via ridendo. Akira si alza e cammina verso il cannocchiale. Mette una moneta per vedere cosa avesse scatenato ilarità nelle ragazze
Il cannocchiale è puntato verso la spiaggia. Una donna grassa strizzata in un costume troppo stretto per lei, cerca inutilmente di apparire una sottile sirena. Akira sorride. Sposta il cannocchiale sulla baia, a rincorrere i gabbiani tra le onde, a vedere due innamorati mano nella mano a camminare sulla spiaggia, ad arrivare lontano con lo sguardo fino ad uno scoglio.
Qualcuno cammina sullo scoglio, una figura sottile, fisico magro che suscita interesse in Akira. Inserisce un'altra moneta e focalizza la sua attenzione sull'apparizione: ha capelli biondi mossi, una bella schiena diritta e un culo piccolo ma sodo. Akira attende che l'apparizione si volti verso di lui. Sta lavando una maglietta nell'acqua. Un grido alle sue spalle lo fa sussultare, le ragazze di prima che corrono e schiamazzano. Akira torna a fissare il cannocchiale. La ragazza è voltata verso di lui ma, indossa la maglietta. Un po' deluso, continua a fissarla. Occhi azzurri, sguardo innocente, seno piatto,sembra una ragazzina. O un ragazzino.
Akira scaccia il pensiero. E' solo una ragazza magra ma che attira il suo l'interesse . Rifocalizza l'attenzione sulla ragazza sullo scoglio ma, con grande dispiaciere, lei non c'è più
Un po' avvilito torna alla locanda dove ha alloggiato, il Bear Sea, gestita da un vecchio che sembra un pastore Maremmano, immobile nel punto dove lo aveva lasciato quella mattina "Bentornato" saluta quando lo vede
"Grazie, vecchio" si siede al bancone del bar
"Le è piaciuto il giro in città?"
Akira ripensa alla visione sullo scoglio e arrossisce "Sì, una bella vista"
"Xico, vieni, c'è un cliente"
"Sì nonno" risponde una voce pigolante, da bambina "Arrivo" Una ragazza bionda, esile, dal volto famigliare. Akira ha un tuffo al cuore: è la misteriosa ragazza sullo scoglio. Arrossisce mentre la guarda. Lei, distoglie un attimo lo sguardo arrossendo sulle guance.
"Un caffè latte, grazie" dice lui
Lei ne prepara subito un po'. Torna poco dopo con una teiera "Xico non ha amici qui" dice il nonno "Che ne diresti di fargli compagnia di tanto in tanto?"
Imbarazzo, lei fa cadere del latte fuori dal bricco "Ops, scusami" dice Xico cercando di rimediare
"Ehi, calma, non è successo nulla" sorride
La sera va a coricarsi presto ma, prima di ritirarsi, chiede a Xico se, l'indomani, voleva farsi un giro verso la baia. Lei sorride, accettando con un sorriso timido.
L'indomani, con lei che sembra una ragazzina, a camminare in equilibrio su un'immaginaria fune, arrivano alla baia. Proprio nel punto in cui Akira l'aveva vista attraverso il cannocchiale. "Lì" fa lei correndo al cannocchiale ed inserendo una moneta. E' troppo bassa e fatica ad arrivare al cannocchiale "Per favore, mi sollevi in alto Akira?"
Lui, imbarazzato, la solleva cingendole la vita, trovandosi con il naso a pochi centimetri dalla pelle del suo collo. La tentazione è troppo grande, con le labbra si avvicina e.. Lei fa uno scatto "tempo finito" salta giù. Akira pensa che c'era quasi. "Voglio un gelato" dice Xico
Lui annuisce togliendosi dall'imbarazzo "Ok"
Più tardi, in auto, Xico divora avidamente il gelato alla panna che Akira le ha comprato. Lui la osserva e sente un forte desiderio crescere in lui. Guarda la sua lingua, le sue labbra, come succhia avida il cono gelato
"Ne vuoi un po'?" si gira verso di lui e il gelato si stacca appiccicandosi alla maglietta di lui "Oh..uh" fa Xico allungando le dita "Scusa" afferra il gelato e se lo porta alla bocca con fare involontariamente malizioso "Sarebbe un peccato sprecarlo così"
Lui, interdetto, la osserva un po' e poi balbetta "Usa la bocca.. Sul gelato, intendo, così non resta la macchia"
Xico obbedisce e comincia a leccare la macchia di gelato. Lui sente gonfiarsi di desiderio, non sa ancora quanto può resistere.
Xico alza la testa e lo osserva "Akira cos'hai? Sembri un po' frastornato"
Lui le afferra il mento tra le mani e la bacia
"Perchè?" chiede Xico
"Non ti è piaciuto?"
"No, è solo che..." distoglie lo sguardo arrossendo
Lui abbassa il sedile di Xico e si avventa sulla sua bocca. Il gelato le cade dalle mani e resta lì, con le labbra di lui che toccano ogni centimetro della sua pelle. Non protesta, lascia che lui conduca le danze. Lui le solleva la maglietta sopra la testa, scoprendo il petto piatto "Mi piaci" la bacia anche lì. Poi scende continuando a leccare. Arriva agli short, glieli abbassa. Sotto ha mutandine bianche. Lui resta lì ad osservare quando, un rigonfiamento appare sotto il tessuto "Ma cosa?" fa sgomento.
Le abbassa delicatamente le mutandine.
Un pene si erge nel suo turgore davanti allo sguardo stupito di Akira "Un maschio" mormora a fior di labbra. Ho perso la testa per un maschio. Poi, un’altra stranezza: sul fianco del sesso, una fessura sottile che ha tutta l’aria di essere una vagina
"Mi sento così strano" dice Xico
Akira, ancora stupito della scoperta, sente che non può tirarsi indietro e, chinandosi verso Xico, le afferra delicatamente il sesso e comincia a masturbarlo con lentezza "Ora devi rilassarti e lasciare fare a me"
"Ho vergogna"
"Non ti devi preoccupare. Ci sono io qui con te"
"E' la prima volta che qualcuno mi vede così"
Lui continua a masturbarlo con delicatezza. "Sento che con te, posso smetterla di essere etero" le tocca la piccola vagina "Ermafrodita. Credevo fossero solo favole"
"Non lo avevi mai fatto con nessun altro, vero?" chiede Akira
"No, mai"
"Come ti senti?"
"Come il mio corpo: strano" dice Xico
"Allora, aspetta un attimo" glielo lecca lentamente. Xico ha un brivido di piacere e avverte una serie di scosse ai fianchi "Ti prego: siii gentile"
Lui sorride "Ok" e glielo prende totalmente in bocca mentre, con l'indice della mano destra, si insinua nella vagina. Doppio orgasmo"Non lo avevi mai fatto con nessun altro, vero?" chiede Akira
"No, mai"
"Come ti senti?"
"Come il mio corpo: strano" dice Xico
"Allora, aspetta un attimo" glielo lecca lentamente. Xico ha un brivido di piacere e avverte una serie di scosse ai fianchi "Ti prego: siii gentile"
Lui sorride "Ok" e glielo prende totalmente in bocca mentre, con l'indice della mano destra, si insinua nella vagina. Doppio orgasmo
"Ba..basta, ti prego.. Sento come se.. se dovesse esplodermi qualcosa.."
Akira glielo prende in punta. Si toglie appena in tempo. Un getto di sperma schizza verso l'alto con un urlo liberatorio da parte di Xico. Il getto colpisce il tettuccio dell'auto e sgocciola su Xico
Akira lo bacia "Mi spiace" dice Xico
"Per cosa?" chiede lui
"Ho fatto cadere il gelato prima"
"Allora, credo che dovrò punirti severamente" e si baciano
Giorno due
Sotto la pioggia, al riparo di un androne "Accidente a questo tempo infausto" commenta Akira fradicio dalla testa ai piedi "Vatti a fidare del meteo. Averlo saputo, avrei preso l'auto"
"Pervertito" ghigna Xico
"perchè?"
"Perchè ci avresti provato ancora con me"
Lui ride "Scemo" tornano a fissare il cielo gonfio di pioggia "Posso chiederti, senza offesa, come mai hai anche la vagina?"
Xico si stringe nelle spalle "Non so. Un difetto genetico. Non sono ne uomo, nè donna. Anche se, mi sento più donna che uomo"
"A me piaci così" dice Akira
"Sono una freaks, una creatura mitologica"
"Una ninfa o una driade"
"Frodius, da ermafrodite, sai il mito?"
Lui annuisce "Figlia di Ermes e Afrodite"
In camera di lui, Xico seduta sul letto, nuda a contemplare il sole offuscato dal temporale. Akira esce dal bagno a torso nudo e si ferma davanti a Xico. Arrossisce e si alza in piedi, si baciano. Akira freme, accarezza il corpo nudo di Xico. La mano che accogli sia la vagina che il pene "Ora tocca a me" dice Xico abbassando pantaloni e mutande di lui. Il sesso di Akira rimbala fuori, immenso e potente. Xico arrossisce e lo afferra delicatamente, succhiando "Mi vergogno"
"Continua così, sei bravo"
Xico aumenta l'andatura, veloce, lui gode. Non riesce ad avvertire, gli viene in boca. Xico scatta indietro, lo sperma che lo pervade
"Scusa, non sono stato abbastanza lesto" dice lui
"fa nulla"
Akira lo adagia sul letto e si sdraia quasi completamente su di lui "Ora vediamo lì" entra nella sua vagina e comincia a stantuffare. Xico urla di piacere e dolore mentre lui lo penetra "Stai bene?" chiede lui apprensivo
"Sì, mi sento.. bene" risponde Xico "Continua"
Vengono assieme e insieme giacciono fianco a fianco, soddisfatti "Non riesco fare a meno di te" dice Akira "Benedico gli Dei di averti conosciuto"
Xico chiede d'improvviso "Cosa sono io per te?"
Akira ha un attimo di esitazione che Xico interpreta male. Scatta su in piedi, afferrando i vestiti e scappando via, lasciando Akira interdetto "No, aspetta" La cerca per un po', nelle strade notturne umide di pioggia.
Giorno 3
L'indomani lo incontra vicino alla spiaggia
Ha tagliato i capelli, ora assomiglia di più ad un maschio "Che ci fai qui?" chiede Xico
"Sono qui per te"
"certo" fa lui girandosi dall'altra parte
"Sono qui perchè ti amo"
Xico scende dal muretto, s'incammina "io sono solo uno svago"
"No, non lo sei"
"Dimmelo ancora"
Lui esita "Ti amo, Xico. Torna a casa da me"
Xico cammina ancora un po'. Poi, girandosi verso di lui chiede "Andiamo a casa nostra?"
Lui sorride, avanza verso Xico. Xico ride e corre via "Prendimi, se ci riesci, lumacona"
Si prendono, si abbracciano, si baciano. Tra i cespugli, sulla sabbi zuppa e umida, si spogliano e fanno sesso. Poi si girano verso la baia ed esplodono il loro sperma verso l’acqua con un urlo liberatorio
“Quindi” dice Xico afferrando la mano di Akira “Hai paura delle conseguenze?”
“Perché dovrei avere paura” risponde Akira baciando Xico sotto lo sguardo attonito dei passanti.
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