Puro godimento
di
lm
genere
feticismo
Michela sfuggì da quella festa appena vide il suo fidanzato mentre stava scopando un'altra.
E l'uomo, cercando di fermarla e cercando un perdono che non sarebbe mai arrivato, dovette assorbirsi le angherie della sua ex.
< Sei uno stronzo! > gli gridò una volta entrata in macchina < Togliti dai piedi! >
< Fermati, Michela. Non puoi guidare in queste condizioni. >
Ingranando la retromarcia per uscire dal parcheggio, la ragazza finì nello sbattere volontariamente contro la macchina del ragazzo, in mezzo allo stupore generale.
E una volta uscito da quel parcheggio, la donna se ne andò a tutta velocità.
Aveva le lacrime agli occhi e non riusciva a non smettere di pensare al suo ex.
E mentre guidava per tornare a casa, la sua alta velocità finì per farla andare fuori strada.
Ma la ragazza non voleva darsi per vinta.
Riaccendendo il motore, Michela voleva uscire da quella fossa e il miglior modo di farlo era pigiare sui suoi pedali.
Si tolse i tacchi rimanendo a piedi nudi mentre le ruote della sua auto slittavano a più non posso.
< Cazzo! Parti! Non puoi farmi questo! Fammi uscire da qui stupida macchina! Dannazione! Andiamo! >
E fondendo quasi la sua auto, alla fine Michela e i suoi piedi smaltati di fucsia dovettero fermarsi.
Ma la ragazza non si perse d'animo, soprattutto per un aiuto insperato di un giovane amico che passava di lì.
Riconoscendo l'auto della sua amica, non ci pensò due volte nell'aiutarla.
< Michela. Sei tu? >
< Ciao, Lore. Sono uscita fuori di strada e sono impantanata. Tutta colpa del mio ex che mi ha tradito! >
Piangeva a più non posso e il suo amico non avrebbe atteso molto nel consolarla.
< Mi dispiace, Michela. Ma tu stai bene? >
< Se bene vuol dire essere viva, allora sì. >
< Avanti. Adesso ti aiuto a uscire da qui. Vai avanti. >
Michela, riaccendendo il motore, notò che la macchina si spostò di poco grazie alle spinte del ragazzo.
< Vai Lore! Continua così! L'auto si sta muovendo! >
E mentre la macchina schizzava fango ovunque, il ragazzo non poté che pensare ai piedi della sua amica che pigiavano i pedali.
Essendo un feticista da sempre, alla fine vide la macchina della sua amica uscire dal fango e rimettersi in strada tra la gioia generale.
Rimettendosi i tacchi, Michela uscì dall'auto per ringraziare il suo amico per averla aiutata.
< Non so cosa avrei fatto senza di te. Ti voglio bene. >
E subito dopo, Lorenzo si ritrovò la lingua di Michela nella sua mentre il suo membro cresceva.
< Ho un'idea migliore. >
Rimontando in macchina, Michela si ritolse i suoi tacchi mettendo i suoi piedi fucsia sul pacco del ragazzo.
< Leccameli, porcellino. So che lo vuoi. >
E mentre Lorenzo si tolse i pantaloni e le mutande, sentire i piedi di quella ragazza gli fece perdere tutti i freni inibitori,
La ragazza muoveva il suo piede destro sul suo pacco come fosse il pedale dell'accelleratore, mentre il suo piede sinistro finì in bocca del ragazzo.
Lorenzo godeva come non mai, finendo per esplodere pochi minuti dopo.
Ma Michela non voleva fermarsi, finendo per pulire con la lingua il liquido seminale di Lorenzo.
< Wow. È stato bellissimo, Michela. Ma ti ho sporcato l'auto. >
< Non hai sporcato niente, tesoro. E ora sarai tu a spingere me. >
Guidando verso casa mentre il ragazzo gli leccava il clitoride, Michela godeva come una troia, dimenticando per sempre il suo ex e pensando a tutti i giochi erotici che avrebbe fatto con il suo nuovo uomo.
< Oddio, amore. Sto guidando a piedi scalzi e sento il tuo membro ancora duro. >
ma mentre la ragazza esplodeva in un altro orgasmo, per poco non sbandò una seconda volta.
Ma stavolta andò tutto bene perchè Lore si posizionò incredibilmente al posto di guida al posto di lei.
< Sei un maiale. >
< E tu una troia. >
< Vai amore. Voglio scoparti a casa mia. Il prima possibile. >
< Non ti preoccupare. Arriveremo molto presto. >
E l'uomo, cercando di fermarla e cercando un perdono che non sarebbe mai arrivato, dovette assorbirsi le angherie della sua ex.
< Sei uno stronzo! > gli gridò una volta entrata in macchina < Togliti dai piedi! >
< Fermati, Michela. Non puoi guidare in queste condizioni. >
Ingranando la retromarcia per uscire dal parcheggio, la ragazza finì nello sbattere volontariamente contro la macchina del ragazzo, in mezzo allo stupore generale.
E una volta uscito da quel parcheggio, la donna se ne andò a tutta velocità.
Aveva le lacrime agli occhi e non riusciva a non smettere di pensare al suo ex.
E mentre guidava per tornare a casa, la sua alta velocità finì per farla andare fuori strada.
Ma la ragazza non voleva darsi per vinta.
Riaccendendo il motore, Michela voleva uscire da quella fossa e il miglior modo di farlo era pigiare sui suoi pedali.
Si tolse i tacchi rimanendo a piedi nudi mentre le ruote della sua auto slittavano a più non posso.
< Cazzo! Parti! Non puoi farmi questo! Fammi uscire da qui stupida macchina! Dannazione! Andiamo! >
E fondendo quasi la sua auto, alla fine Michela e i suoi piedi smaltati di fucsia dovettero fermarsi.
Ma la ragazza non si perse d'animo, soprattutto per un aiuto insperato di un giovane amico che passava di lì.
Riconoscendo l'auto della sua amica, non ci pensò due volte nell'aiutarla.
< Michela. Sei tu? >
< Ciao, Lore. Sono uscita fuori di strada e sono impantanata. Tutta colpa del mio ex che mi ha tradito! >
Piangeva a più non posso e il suo amico non avrebbe atteso molto nel consolarla.
< Mi dispiace, Michela. Ma tu stai bene? >
< Se bene vuol dire essere viva, allora sì. >
< Avanti. Adesso ti aiuto a uscire da qui. Vai avanti. >
Michela, riaccendendo il motore, notò che la macchina si spostò di poco grazie alle spinte del ragazzo.
< Vai Lore! Continua così! L'auto si sta muovendo! >
E mentre la macchina schizzava fango ovunque, il ragazzo non poté che pensare ai piedi della sua amica che pigiavano i pedali.
Essendo un feticista da sempre, alla fine vide la macchina della sua amica uscire dal fango e rimettersi in strada tra la gioia generale.
Rimettendosi i tacchi, Michela uscì dall'auto per ringraziare il suo amico per averla aiutata.
< Non so cosa avrei fatto senza di te. Ti voglio bene. >
E subito dopo, Lorenzo si ritrovò la lingua di Michela nella sua mentre il suo membro cresceva.
< Ho un'idea migliore. >
Rimontando in macchina, Michela si ritolse i suoi tacchi mettendo i suoi piedi fucsia sul pacco del ragazzo.
< Leccameli, porcellino. So che lo vuoi. >
E mentre Lorenzo si tolse i pantaloni e le mutande, sentire i piedi di quella ragazza gli fece perdere tutti i freni inibitori,
La ragazza muoveva il suo piede destro sul suo pacco come fosse il pedale dell'accelleratore, mentre il suo piede sinistro finì in bocca del ragazzo.
Lorenzo godeva come non mai, finendo per esplodere pochi minuti dopo.
Ma Michela non voleva fermarsi, finendo per pulire con la lingua il liquido seminale di Lorenzo.
< Wow. È stato bellissimo, Michela. Ma ti ho sporcato l'auto. >
< Non hai sporcato niente, tesoro. E ora sarai tu a spingere me. >
Guidando verso casa mentre il ragazzo gli leccava il clitoride, Michela godeva come una troia, dimenticando per sempre il suo ex e pensando a tutti i giochi erotici che avrebbe fatto con il suo nuovo uomo.
< Oddio, amore. Sto guidando a piedi scalzi e sento il tuo membro ancora duro. >
ma mentre la ragazza esplodeva in un altro orgasmo, per poco non sbandò una seconda volta.
Ma stavolta andò tutto bene perchè Lore si posizionò incredibilmente al posto di guida al posto di lei.
< Sei un maiale. >
< E tu una troia. >
< Vai amore. Voglio scoparti a casa mia. Il prima possibile. >
< Non ti preoccupare. Arriveremo molto presto. >
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