Impantanato con la zia

di
genere
feticismo

Ero sempre stato attratto da mia zia.
Ho scoperto tale feticismo mentre mi intrufolavo in camera sua e annusavo alcune delle sue zeppe a bordo letto senza però avere il coraggio di sborrarci dentro per paura di venire beccato.
Ma un giorno quando mi venne a prendere alla scuola estiva, successe l'imprevisto.
Mia madre non poté venire a prendermi e a questo punto venne mia zia che prelevandomi da scuola, metteva in mostra una delle tante zeppe che avevo annusato e che adesso erano occupate dai suoi piedi che emanavano un odore forte e smaltati di rosso scuro.
Ebbene sì, mia zia era davvero bella con quel suo gran culo, la quarta abbondante e quella puzza dei piedi che mi facevano rizzare il mio pisello appena sentivo quell'aroma.
Avevo tanto voluto confessare il mio feticismo per lei ma non sapevo dove mi avrebbe condotto e perciò a causa della mia paura, rimasi zittito.
Mentre ci stavamo dirigendo verso casa, a mia zia piaceva molto pigiare il pedale, portando l'auto a gran velocità.
Velocità che per poco ci costò caro visto che mentre i suoi piedi frenarono bruscamente, la macchina schizzò in un piccolo fosso circostante dove fortunatamente non successe niente di male.
< Stai bene? > mi domandò.
< Sì. >
< Sono stata davvero una stupida, ma purtroppo mi piace correre con l'auto, anche se non dovrei. >
< Non ti preoccupare. L'importante è che stiamo bene. >
< Sì. Ma ti scongiuro di non dire niente a nessuno, altrimenti io e te ci vedremo con il binocolo. >
< Assolutamente no. Non ti preoccupare. >
< Bene > mi rispose sorridendo prima di rimettere in moto l'auto.
La macchina si accese al terzo tentativo mentre mia via sapientemente muoveva i suoi piedi su quei pedali.
“Accidenti. Li avrei voluti leccare e baciare. E magari sborrarci sopra.”
E mentre il mio pisello fu colto da continui fremiti che riuscivo a nascondere per poco, ecco che mia zia alla fine riesce a metterla in moto.
< Che fortuna. Qui non può aiutarci nessuno visto che siamo soli nei dintorni > dissi.
< Lo so. Ora andiamo a casa. >
ma una volta ingranato la retromarcia, le ruote posteriori slittavano bloccandoci definitivamente.
La macchina faceva un gran casino e la mia eccitazione cresceva sempre di più.
< Andiamo. Parti! >
Ma niente, l'auto non voleva muoversi.
Scendendo dall'auto e cercando di non sporcarsi i piedi, mia zia vide che la sua auto era impantanata e uscire da quel fosso era molto difficile.
< Accidenti. Questo non ci voleva. >
imprecando in mezzo a quel silenzio mentre l'odore dei suoi piedi diventava sempre più forte ogni volta che eravamo in macchina insieme, decisi di aiutarla.
< Magari potrei aiutare a spingerla. >
< Meglio di no. Voglio farcela da sola. E poi non voglio che tu ti sporchi di fango. >
< Sei sicura? >
< Stai a vedere. >
Mia zia riaccese l'auto e mentre pigiava il pedale dell'acceleratore come una forsennata, il mio cazzo implorava per uscire dalle mutande.
Tale erezione non passò inosservata, visto mia zia che mentre cercava di spantanarsi, vide il gonfiore nei miei pantaloni.
< Tutto bene, tesoro? >
< Sì. >
< Perchè hai quel bozzo? Non sarà per come guido, spero. Ahah. >
Ebbene, in quel momento non potei più mentire a mia zia.
> Ecco zia, non ho mai smesso di vedere come pigi i pedali dell'auto e come se non bastasse, l'odore dei tuoi piedi mi fa davvero rizzare il pisello. Scusami tanto.
Mia zia rimase in silenzio ad ascoltare le mie parole, quasi come se fosse interessata.
< Quindi mi stai forse dicendo che ti piacciono i miei piedi? >
< Sì, zia. Moltissimo. >
Con quello sguardo compiaciuto, improvvisamente mi sentii più rilassato, soprattutto per quello che vidi subito dopo.
< Allora inizia, nipote. Fammi vedere come ti eccitano i piedi. >
Porgendomi i suoi sandali e quell'aroma, gli tolsi quelle bellezze annusando prima i sandali e poi i suoi piedi.
Ero tremendamente eccitato e se non mi fossi trattenuto, avrei sborrato anche l'anima.
< Oddio, tesoro. Il bozzo lì in mezzo ti sta crescendo. >
Lasciando i miei freni inibitori, mi tolsi i pantaloni corti e le mutande, mentre il mio pene si drizzò come una bandiera.
< Hai molto coraggio, tesoro. E scommetto che non vuoi fermarti qui. >
< No, zia. >
E mentre l'eccitazione non conosceva limiti, pregai mia zia di mettere in moto la sua auto mentre mi facevo le seghe con i suoi sandali.
< Voglio imbiancarti i tuoi sandali, zia. Ma nel farlo devi aiutarmi. Spantanati e pigia i pedali a piedi nudi. E poi vedrai... >
< Con piacere. >
mettendo fuori la sua lingua da troia quale era, mia zia fece di tutto per farmi godere, pigiando i pedali dell'auto mentre assaporavo quell'odore intrappolato nei suoi sandali.
La macchina faceva un gran casino schizzando fango ovunque e mentre anche mia zia si stava eccitando, io ero al limite.
Avrei tanto voluto sborrargli sui suoi sandali, ma per il momento mi accontentai di masturbarmi odorando le sue scarpe, fino a quando...
< Non ce la faccio più, tesoro. Vienimi sui piedi. >
E scalzando via le sue scarpe, ecco l'odore di mia zia che invase le mie narici.
Leccai improvvisamente quelle piante mentre l'odore era forte e acre.
Una vera puzza di piedi che un feticista sogna da una vita.
Mia zia stava pigiando il mio cazzo come se fosse l'acceleratore.
Godevo come un forsennato e presto sarei venuto su quei piedi
< Voglio spantanarmi con la tua sborra. Quindi vai, tesoro. Fammi vedere come vieni. >
E mentre mia zia pigiava sul mio pacco, non potevo più trattenermi dall'eccitazione.
Sborrai con almeno sei fiotti di sperma mentre mia zia rimase alquanto sorpresa.
E mentre il mio sperma colava sulle piante e sul collo dei piedini, il mio cazzo non accennava ad ammosciarsi.
< Sei stato molto bravo e rapido, nipote > fece mia zia leccando dalla sua mano alcune gocce del mio sperma < Adesso stai a vedere. >
Mentre aveva i piedi imbrattati del mio sperma, mia zia ingranò ancora la retromarcia cercando di farci uscire dal fosso.
E mentre il rumore delle gomme e di come magistralmente mia zia faceva di tutto per liberarci, sento quel rumore di macchina bloccata che mi fa eccitare ancora.
< Esci di qui. Spantanati, stupida macchina. >
pigiava come una forsennata, alternandosi tra acceleratore, freno e frizione.
E dopo aver evitato di fondere l'auto e mentre il mio liquido sgorgava ancora sui suoi piedi, ecco che mia zia riuscì nel suo intento.
La macchina presentava alcuni graffi, ma non dei gravi danni.
Dopo aver visto in prima persona del mio strano feticismo, mia zia voleva farmi un piccolo regalo, anzi due.
< Voglio ripulirti a dovere. >
E mentre mi levava le ultime gocce di sperma, dopo alcuni minuti non riuscii a trattenere il mio sperma, riversandoglielo nella gola.
< Non ti preoccupare, nipote. È davvero buono. >
E dopo avermi regalato un pompino da urlo, ecco che mia zia mi regala i suoi sandali.
< Questi tienile per ricordo e non inzupparle troppo, ok? > fece sorridente mia zia partendo a tutta velocità mentre il mio prossimo passo sarebbe stato rimanere in sua compagnia per godermi quell'odore e quei piedi davvero eccitanti.
di
scritto il
2023-02-10
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