Becco 3 - Il suo posto sdraiato mentre gli monta la moglie.

Di fronte a quella richiesta che alla moglie pareva del tutto ovvia (Gli aveva già altre volte fatto succhiare il cazzo dei suoi amanti per prepararglieli ed infilarli poi lui stesso nella sua fica) il cornuto per la prima volta non aveva eseguito subito quello che per lui era un comando:

-Che c'è, non mi hai sentito? Succhiagli il cazzo e faglielo diventare duro!-

A quell'ordine più perentorio il marito aveva reagito con un tic accompagnato dal lieve tremore del labbro inferiore.

A quel punto la moglie che ben conosceva certe reazioni del marito cambiando tono gli aveva detto:

-Lo so tesoro che non ti piacciono i maschi troppo pelosi.-

Poi rivolgendosi all'amante:

-Ti dispiace Antonio se mio marito ti depila un po' il cazzo, le palle e tra le chiappe mentre io e te ci baciamo?-

Poi ancora verso il marito:

-Sono troppo lunghi e duri per il rasoio.

Prima abbassali e sfoltiscili col taglia capelli e poi usa la crema da barba e il rasoio ma mi raccomando, non esagerare e radi solo nei punti necessari e.. non tagliarlo!-

Ed i punti necessari erano proprio quelli dove, dopo la rasatura, il cornuto si era impegnato con la consueta bravura.

Era subito partito dalle palle per poi risalire l'asta e fermarsi a titillare con la punta della lingua il frenulo teso come la corda di un violino.

Poi aveva imboccato la cappella e tenendola stretta tra le labbra, lo pennellava con la lingua aspirandone anche le goccioline pre-spermatiche. "Che bocca e che lingua ha il tuo cornuto" aveva detto Antonio col respiro pesante staccandosi per riprendere fiato dal lungo e lascivo bacio mentre con una mano le strizzava un capezzoli " lo so, me lo dicono tutti che mio marito è un provetto pompinaro e non solo quello se avessimo più tempo te lo farei succhiare sino in fondo per farti prosciugare completamente le palle.. è un aspira sborra il mio becco".

Effettivamente il trattamento aveva fatto indurire il cazzo di Antonio in modo impressionante e se non fosse stato per l'abilità del cornuto di fermarsi al momento giusto, gli avrebbe già sborrato in bocca.

Superato il momento critico il marito se lo era sfilato dalle labbra e scivolando con la lingua umida sul gambo ricoperto di vene gonfie e livide, era tornato a leccare e succhiare i testicoli, quando la moglie:

-Scendi giù amore, leccagli anche il perineo e il buco del culo.-

L'uomo aveva eseguito procedendo col trattamento completo come la moglie gli aveva ordinato.

-Basta così cornuto, te la sei spassata troppo!

Adesso tocca a me.. tocca noi.. a me a Antonio!

Voglio fargli un regalo a questo maschione.. lecca anche a me il buco del culo e poi infilamelo tu stesso dentro.-

Mentre Antonio gli inculava la moglie, il cornuto era disteso sotto di loro impegnato a leccarle la fica.

Le urla di piacere della donna erano impressionanti mentre tutto il suo corpo tremava e si scuoteva come in preda ad una crisi epilettica.

A quel punto Antonio non era più riuscito a trattenersi e in una frazione di secondo, aveva trasformato i suoi rantoli in un grugnito bestiale accompagnato da una scarica di fiotti di sborra nelle visceri della donna.

Il cornuto già ben addestrato a quelle situazioni, aveva per prima cosa succhiato e ripulito il cazzo del maschio mentre si sfilava ancora gocciolante e poi aveva aspettato che la moglie gli si sedesse in faccia per farsi leccare e ripulire il buco del culo dal quale fuoruscivano rivoli di sborra.

-Sei stato bravo cucciolone e meriti un premio.

Rimanendo sempre seduta a svuotarsi nella sua bocca, si era abbassata e con la chiavetta aveva tolto il lucchettino e gli aveva sfilato la gabbietta dalla quale era schizzato fuori il suo cazzetto duro ma livido e dolente a causa della costrizione.

I tre erano madidi di sudore mentre la stanza l'aria era intrisa da odori corporali e di sesso.

-Adesso mentre finisci con me, fatti una sega e dopo che hai goduto anche tu, mentre io e Antonio facciamo la doccia, ci prepari qualcosa da mangiare perché ci è venuta fame dopo questa faticata.

segue