Becco 4 - 🤘👩🏻❤️👨🏼🤘Un incontro occasionale all'Ikea
di
Cuck 2021
genere
tradimenti
Quella situazione alla quale aveva partecipato anche il marito era terminata il mattino successivo quando aveva portato la colazione al letto matrimoniale dove sua moglie aveva trascorso tutta la notte con l'amante.
Alla fine della cena che lui aveva preparato e servito rimanendo nudo col solo grembiulino che gli copriva il pisello ingabbiato, la moglie, dopo essersi complimentata con lui per l'ottima cena e l'impeccabile servizio gli aveva chiesto: "Amore, si è fatto tardi, ti dispiace se ospitiamo Antonio per questa notte?"
-Va bene!-
Aveva risposto il marito aggiungendo:
-Vado a preparargli la stanza degli ospiti.-
-Non è necessario cambiare le lenzuola perché Antonio dormirà nel nostro lettone, grosso e pesante com'è, non lo vorrai mica far dormire in quel lettino singolo?!
Li è meglio che dormi tu così non ti disturbiamo e domattina puoi prepararci la colazione con comodo. "Va bene.. come vuoi tu tesoro."
Gli aveva risposto il marito ben consapevole che in realtà sarebbe stato disturbato sino all'alba dai rumori e dalle grida provenienti dalla camera da letto.
Dopo quell'anomalo episodio, la routine coniugale era ripresa coi ritmi di sempre.
La moglie gestiva il suo tempo a proprio piacimento nelle massima libertà e col consenso del marito che rimanendo sempre a casa in attesa del rientro della moglie, ne ascoltava i racconti e se lei rientrava pienamente soddisfatta, concedeva anche a lui il piacere di leccarla per poi masturbarsi e dormire abbracciati nel loro letto matrimoniale.
Se invece la serata non l'aveva soddisfatta, a lui era concesso solo di leccarle i piedi e farla poi godere con la lingua prima di ritirarsi a dormire da solo sul lettino degli ospiti.
Naturalmente il compito di fare la spesa era riservato al marito in funzione delle voglie dalla moglie che gli preparava un elenco ad hoc.
Quando invece si trattava di compere non alimentari, decideva lei dove, cosa e come facendosi accompagnare dal marito che si occupava anche di pagare i conti.
Un giorno erano a fare acquisti per la casa in un famosissimo negozio pieno di mobili ed oggetti di vario tipo.
Mente erano fermi in uno spazio con arredi e tessuti fiorati all'inglese, avevano incrociato l'aiutante di Antonio:
-Ciao!-
-Buongiorno signora!-
-Questo è mio marito.-
Aveva subito chiarito lei per continuare poi avvicinandosi un po' col tono basso della voce sufficiente comunque, a che anche il marito potesse sentire:
-Va bene che non ricordo neanche il tuo nome ma che tu mi dia della "signora" dopo quello che mi hai fatto l'ultima volta che ci siamo visti è il colmo.-
A quelle parole l'uomo era arrossito in volto subito tranquillizzato da lei:
-Non preoccuparti per il cornuto lui sa già tutto e anche se vi siete incrociati in casa senza neanche guardavi, sa che sei tu quello che mi aveva sborrato in bocca e in faccia.. chi credi che mi abbia ripulita poi? Lui con la lingua!-
Mentre gli parlava, gli si era avvicinata e spingendolo in un angolo per non essere notata dagli altri clienti, gli aveva appoggiato la mano sulla patta dei pantaloni.
-Cazzo! Ce l'hai già duro!-
Aveva esclamato passandosi la lingua sulle labbra.
-Sai cosa ti dico? Mi è piaciuto il sapore della tua cremina.
Il fatto però, che te ne sei andato via subito, ha deluso molto la mia micina che avrebbe voluto approfondire la conoscenza dell'artefice di quella gustosa leccornia.
Se tu e mio marito siete d'accordo, vorrei riparare subito a quella mancanza.-
A quella richiesta l'uomo con fare interrogativo si era guardato intorno e poi, incrociando lo sguardo del cornuto, ne aveva percepito il consenso anche se non immaginava quello che sarebbe successo.
Dopo uno sguardo complice col marito, lei aveva preso per mano l'uomo e lo aveva trascinato in un angolo appartato dietro una drappo che faceva da sfondo ad un letto.
Il marito li aveva subito seguiti fermandosi a fare da guardia proprio davanti all'angusto varco toccando il tessuto e fingendo di guardare le finiture del letto imbottito.
La moglie non aveva perso tempo e si era subito inginocchiata per slacciargli i pantaloni e la cerniera e far scivolare in basso i pantaloni e lo slip.
L'insolita situazione e le parole pronunciate dalla "Signore" lo avevano eccitato al punto che, libero dalla stretta delle mutande, il cazzo era scattato come una molla schioccando rumorosamente sulla pancia.
-Che meraviglia.. che cazzo.. che cazzo.. e me lo volevi negare porco che non sei altro!-
Manovrava la verga, leccava e succhiava i coglioni con una smania incredibile come se non avesse visto cazzi da chissà quanto tempo.
In realtà le notte prima ne aveva presi due in contemporanea nel culo e nella fica ma lei era fatta così, ogni cazzo che le capitava tra le mani, in bocca o tra le cosce era come se fosse il primo ed anche l'ultimo.
Doveva quindi operare con urgenza per evitare che la voluttuosa magia di quel momento potesse svanire.
Ed era con voluttà che con la lingua e le labbra scorreva su quell'asta scura e venosa lucidandolo di saliva e aspirandone ogni centimetro, inebriandosi coi suoi odori di maschio e gustandone il sapore coi suoi rumorosi risucchi dalla cappella sino al perineo spingendosi con la lingua sino al buco del culo.
Infine col viso imbrattato di saliva e sudore, si era alzata di scatto e piegandosi appoggiata alla spalliera del letto aveva sollevato la gonna offrendosi nuda con la fica oscenamente grondante di umori.
L'uomo arrapato come una bestia di fronte alla più grande troia che gli fosse mai capitato, l'aveva infilzata in un solo colpo, secco e profondo che l'avevano fatta sobbalzare soffocando in gola un grido di dolore istantaneamente trasformato in un rantolo di piacere.
Il primo orgasmo caricato dalla crescente libidine del pompino, era esploso istantaneo nel momento stesso che il glande si infrangeva sull'utero.
Ne era seguito subito un contorcersi del corpo della donna in sincronismo con le spinte pelviche del maschio e che l'aveva trascinata in un nuovo, più lungo e intenso orgasmo:
-Che cazzo.. che cazzo.. chiavami.. chiavami forte.. fallo sentire anche al cornuto come fai godere sua moglie..aaaa... aaaaaaa.. godo.. godo.. sborra.. sborra anche tu.. riempimi porco..-
La sborrata era esplosa anch'essa come da una mitraglia con la sua sequela di fiotti di sperma potenti e bollenti come un fiume di lava.
A stenti l'uomo era riuscito a trattenere i suoi grugniti scaricando però la sua energia stringendo in modo doloroso i fianchi della donna marchiati da profondi lividi neri.
Quando finalmente l'uomo si era sfilato lei aveva subito messo il palmo della mano sulla fica per evitare che la sborra e i suoi succhi colassero a terra.
Mentre il maschio si ricomponeva lei ancora ansimante gli aveva detto:
Quando esci fai entrare il cornuto e poi per favore rimani tu di guardia sino a quando non avrò finito anche con lui.
Senza ricevere alcuna istruzione il marito si era subito seduto a terra con la schiena appoggiata alla spalliera del letto mentre la moglie a cosce aperte lo aveva sovrastato lasciandogli scivolare in bocca i fluidi che le colavano dalla fica.
Poi si era abbassata per permettergli di ripulirla per bene con la lingua prima di rimettersi in ordine per uscire e congedare quel fortunato incontro: " Ringrazia.."
-Sergio-
L'aveva anticipata l'uomo.
-Ringrazia Sergio per aver fatto godere tua moglie!-
-Grazie signor Sergio!-
Aveva concluso il cornuto con la bocca ancora impastata di sborra.
segue
Alla fine della cena che lui aveva preparato e servito rimanendo nudo col solo grembiulino che gli copriva il pisello ingabbiato, la moglie, dopo essersi complimentata con lui per l'ottima cena e l'impeccabile servizio gli aveva chiesto: "Amore, si è fatto tardi, ti dispiace se ospitiamo Antonio per questa notte?"
-Va bene!-
Aveva risposto il marito aggiungendo:
-Vado a preparargli la stanza degli ospiti.-
-Non è necessario cambiare le lenzuola perché Antonio dormirà nel nostro lettone, grosso e pesante com'è, non lo vorrai mica far dormire in quel lettino singolo?!
Li è meglio che dormi tu così non ti disturbiamo e domattina puoi prepararci la colazione con comodo. "Va bene.. come vuoi tu tesoro."
Gli aveva risposto il marito ben consapevole che in realtà sarebbe stato disturbato sino all'alba dai rumori e dalle grida provenienti dalla camera da letto.
Dopo quell'anomalo episodio, la routine coniugale era ripresa coi ritmi di sempre.
La moglie gestiva il suo tempo a proprio piacimento nelle massima libertà e col consenso del marito che rimanendo sempre a casa in attesa del rientro della moglie, ne ascoltava i racconti e se lei rientrava pienamente soddisfatta, concedeva anche a lui il piacere di leccarla per poi masturbarsi e dormire abbracciati nel loro letto matrimoniale.
Se invece la serata non l'aveva soddisfatta, a lui era concesso solo di leccarle i piedi e farla poi godere con la lingua prima di ritirarsi a dormire da solo sul lettino degli ospiti.
Naturalmente il compito di fare la spesa era riservato al marito in funzione delle voglie dalla moglie che gli preparava un elenco ad hoc.
Quando invece si trattava di compere non alimentari, decideva lei dove, cosa e come facendosi accompagnare dal marito che si occupava anche di pagare i conti.
Un giorno erano a fare acquisti per la casa in un famosissimo negozio pieno di mobili ed oggetti di vario tipo.
Mente erano fermi in uno spazio con arredi e tessuti fiorati all'inglese, avevano incrociato l'aiutante di Antonio:
-Ciao!-
-Buongiorno signora!-
-Questo è mio marito.-
Aveva subito chiarito lei per continuare poi avvicinandosi un po' col tono basso della voce sufficiente comunque, a che anche il marito potesse sentire:
-Va bene che non ricordo neanche il tuo nome ma che tu mi dia della "signora" dopo quello che mi hai fatto l'ultima volta che ci siamo visti è il colmo.-
A quelle parole l'uomo era arrossito in volto subito tranquillizzato da lei:
-Non preoccuparti per il cornuto lui sa già tutto e anche se vi siete incrociati in casa senza neanche guardavi, sa che sei tu quello che mi aveva sborrato in bocca e in faccia.. chi credi che mi abbia ripulita poi? Lui con la lingua!-
Mentre gli parlava, gli si era avvicinata e spingendolo in un angolo per non essere notata dagli altri clienti, gli aveva appoggiato la mano sulla patta dei pantaloni.
-Cazzo! Ce l'hai già duro!-
Aveva esclamato passandosi la lingua sulle labbra.
-Sai cosa ti dico? Mi è piaciuto il sapore della tua cremina.
Il fatto però, che te ne sei andato via subito, ha deluso molto la mia micina che avrebbe voluto approfondire la conoscenza dell'artefice di quella gustosa leccornia.
Se tu e mio marito siete d'accordo, vorrei riparare subito a quella mancanza.-
A quella richiesta l'uomo con fare interrogativo si era guardato intorno e poi, incrociando lo sguardo del cornuto, ne aveva percepito il consenso anche se non immaginava quello che sarebbe successo.
Dopo uno sguardo complice col marito, lei aveva preso per mano l'uomo e lo aveva trascinato in un angolo appartato dietro una drappo che faceva da sfondo ad un letto.
Il marito li aveva subito seguiti fermandosi a fare da guardia proprio davanti all'angusto varco toccando il tessuto e fingendo di guardare le finiture del letto imbottito.
La moglie non aveva perso tempo e si era subito inginocchiata per slacciargli i pantaloni e la cerniera e far scivolare in basso i pantaloni e lo slip.
L'insolita situazione e le parole pronunciate dalla "Signore" lo avevano eccitato al punto che, libero dalla stretta delle mutande, il cazzo era scattato come una molla schioccando rumorosamente sulla pancia.
-Che meraviglia.. che cazzo.. che cazzo.. e me lo volevi negare porco che non sei altro!-
Manovrava la verga, leccava e succhiava i coglioni con una smania incredibile come se non avesse visto cazzi da chissà quanto tempo.
In realtà le notte prima ne aveva presi due in contemporanea nel culo e nella fica ma lei era fatta così, ogni cazzo che le capitava tra le mani, in bocca o tra le cosce era come se fosse il primo ed anche l'ultimo.
Doveva quindi operare con urgenza per evitare che la voluttuosa magia di quel momento potesse svanire.
Ed era con voluttà che con la lingua e le labbra scorreva su quell'asta scura e venosa lucidandolo di saliva e aspirandone ogni centimetro, inebriandosi coi suoi odori di maschio e gustandone il sapore coi suoi rumorosi risucchi dalla cappella sino al perineo spingendosi con la lingua sino al buco del culo.
Infine col viso imbrattato di saliva e sudore, si era alzata di scatto e piegandosi appoggiata alla spalliera del letto aveva sollevato la gonna offrendosi nuda con la fica oscenamente grondante di umori.
L'uomo arrapato come una bestia di fronte alla più grande troia che gli fosse mai capitato, l'aveva infilzata in un solo colpo, secco e profondo che l'avevano fatta sobbalzare soffocando in gola un grido di dolore istantaneamente trasformato in un rantolo di piacere.
Il primo orgasmo caricato dalla crescente libidine del pompino, era esploso istantaneo nel momento stesso che il glande si infrangeva sull'utero.
Ne era seguito subito un contorcersi del corpo della donna in sincronismo con le spinte pelviche del maschio e che l'aveva trascinata in un nuovo, più lungo e intenso orgasmo:
-Che cazzo.. che cazzo.. chiavami.. chiavami forte.. fallo sentire anche al cornuto come fai godere sua moglie..aaaa... aaaaaaa.. godo.. godo.. sborra.. sborra anche tu.. riempimi porco..-
La sborrata era esplosa anch'essa come da una mitraglia con la sua sequela di fiotti di sperma potenti e bollenti come un fiume di lava.
A stenti l'uomo era riuscito a trattenere i suoi grugniti scaricando però la sua energia stringendo in modo doloroso i fianchi della donna marchiati da profondi lividi neri.
Quando finalmente l'uomo si era sfilato lei aveva subito messo il palmo della mano sulla fica per evitare che la sborra e i suoi succhi colassero a terra.
Mentre il maschio si ricomponeva lei ancora ansimante gli aveva detto:
Quando esci fai entrare il cornuto e poi per favore rimani tu di guardia sino a quando non avrò finito anche con lui.
Senza ricevere alcuna istruzione il marito si era subito seduto a terra con la schiena appoggiata alla spalliera del letto mentre la moglie a cosce aperte lo aveva sovrastato lasciandogli scivolare in bocca i fluidi che le colavano dalla fica.
Poi si era abbassata per permettergli di ripulirla per bene con la lingua prima di rimettersi in ordine per uscire e congedare quel fortunato incontro: " Ringrazia.."
-Sergio-
L'aveva anticipata l'uomo.
-Ringrazia Sergio per aver fatto godere tua moglie!-
-Grazie signor Sergio!-
Aveva concluso il cornuto con la bocca ancora impastata di sborra.
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