Due autentiche troie (2/2)
di
LanA
genere
fisting
Franco e Luca avevano impegni di lavoro e così io e Chiara partiamo per una vacanza in Egitto.
Sull’aereo vediamo i nostri compagni di viaggio tutti accoppiati, noi siamo le uniche donne sole.
Arriviamo all’Hotel, bellissimo, con una vista sul mare meravigliosa e mentre siamo ad aspettare le chiavi delle stanze inizio a sentire strani commenti da parte degli altri viaggiatori, che vedendo due donne da sole insieme, si lasciavano sfuggire battute del tipo
“guarda sicuramente sono lesbiche”
“uhh con due lesbiche ci starei”
e altre amenità simili.
A noi scappa un sorriso, certamente ci piace lesbicare fra di noi, ma quello che ci appaga veramente è un bel cazzone e se sono due per volta ancora meglio.
Finalmente arriva il nostro turno di ricevere la chiave e saliamo nella camera, veramente spaziosa, con un meraviglioso balcone che si affaccia sul giardino e un grande letto al centro, sarà il fatto che abbiamo chiesto una camera matrimoniale che ci ha classificato come lesbiche, ma siamo pronte a smentire al più presto ogni diceria.
Appena arrivate, Chiara si spoglia e fila sotto la doccia.
Io mi metto in libertà, mi spoglio e mantengo solo il mio micro perizoma bianco e inizio a disfare le valigie.
Sto trafficando, quando si apre la porta ed entra un cameriere addetto ai piani.
Credeva la camera fosse ancora vuota e veniva a controllare che fosse tutto a posto.
È un ragazzo di colore dal fisico statuario.
Appena mi vede si sprofonda in scuse e si accinge ad uscire, ma io gli dico di non aver paura ed entrare.
Lo fa con titubanza, mi accorgo che non smette di guardarmi le tette scoperte e per provocarlo mi avvicino alla ringhiera del balcone e mi appoggio come se volessi ammirare il paesaggio, mettendo in mostra il mio bel culo, praticamente nudo.
Ho fatto in modo che lo string si infilasse bene fra le chiappe.
Torno a girarmi verso di lui che mi porge il cambio degli asciugamani e mi accorgo di un evidente gonfiore fra le sue gambe, è chiaro che il cazzo si è indurito alla vista di tanto ben di Dio.
Mentre li prendo Chiara esce dal bagno nuda, il negrone la vede e quasi gli scoppiano i pantaloni.
La porca con un sorriso gli si avvicina e inizia ad accarezzargli la patta, lui capisce che razza di fortuna ha avuto ad entrare in quella stanza, abbranca Chiara e se la stringe addosso.
Senza pensarci un attimo Chiara gli estrae il cazzo che è di notevoli dimensioni e lo succhia ingorda e poi lo ingoia.
Io non posso esimermi dal mettergli una tetta in bocca, e lui lecca a tutto spiano.
Poi ci allontana e in un attimo è nudo con il cazzo che svetta prepotentemente verso l'altro, sbatte Chiara sul letto e senza tanti complimenti le infila il cazzo nella figa e la scopa con furia sborrandole dentro dopo pochi istanti.
Io rimango con la voglia addosso, ma il cameriere ci assicura che ben presto passerà parola a tutti i dipendenti di colore e ci faranno fare indigestione di cazzi.
Si riveste ed esce dalla stanza promettendoci di mandare al più presto qualche altro cameriere, ma io subito dopo, per togliermi la voglia, mi faccio leccare e sditalinare da Chiara sino a godere.
Da quel momento è iniziata una settimana di sesso senza limiti, ogni pomeriggio dopo la siesta, in camera avevamo almeno quattro negroni ci sfondavano culo e figa.
Al mattino in acqua invece erano gli ospiti dell’hotel che godevano delle nostre attenzioni da porche.
Non avevo mai provato a fare una sega in acqua, ma nemmeno essere chiavata o inculata in mare e la cosa mi è piaciuto terribilmente.
Ovviamente andavamo in spiaggia in topless, ma appena entrate in acqua anche lo slip sotto volava via in un attimo.
C'era sempre qualcuno che si avvicinava e ci assaliva.
Naturalmente cercavamo calette riparate, ma i nostri accompagnatori ci seguivano sempre in buon numero e si alternavano nel toccarci, scoparci e incularci nel mare.
La sera l’orgia era di prammatica.
Già alla prima sera, durante la cena, siamo state adocchiate da una coppia di ricchi americani che aveva una suite enorme.
Avevano saputo delle nostre porcate dal cameriere dei piani che aveva scopato Chiara e ci avevano invitati da loro per un drink.
Oltre alla coppia, c’eravamo noi due e quattro negroni con dei cazzi da paura.
Appena entrate ci hanno praticamente assalite e spogliate e hanno dato inizio ad un'orgia dove tutto era permesso, culo e figa pieni, cazzo fino alle tonsille, fisting in figa e culo con tutta la mano dentro, tutto, tutto quello che volevamo ci era dato, e la signora era ancora più porca di noi.
Dopo essersi fatta riempire la bocca, scopare, e inculare da tre uomini contemporaneamente voleva che le pisciassero nel culo per poi sfilare il cazzo e liberarsi in bagno di piscia e sborr.
Voleva riempirsi anche la figa per poi lavare tutti e tutte di zampilli, e per finire vuole che tutti, uomini e donne le piscino in bocca.
Il marito invece godeva quando ci leccava le fighe piene di sborra e di piscia e un negrone gli slargava il culo.
Ovviamente io o Chiara dovevamo masturbarlo con mani e bocca, ma aveva un cazzetto ridicolo; per questo forse la moglie era una gran troia che lo insultava mentre era piena di cazzi, lo chiamava, impotente spara seghe, frocio.
Più lo diceva e più quel maiale godeva.
La settima in Egitto è passata così devo dire con piena soddisfazione mia e di Chiara, al ritorno abbiamo raccontato tutto a Luca e Franco che si sono eccitati come mandrilli e ci hanno scopato e inculato per ore.
Sull’aereo vediamo i nostri compagni di viaggio tutti accoppiati, noi siamo le uniche donne sole.
Arriviamo all’Hotel, bellissimo, con una vista sul mare meravigliosa e mentre siamo ad aspettare le chiavi delle stanze inizio a sentire strani commenti da parte degli altri viaggiatori, che vedendo due donne da sole insieme, si lasciavano sfuggire battute del tipo
“guarda sicuramente sono lesbiche”
“uhh con due lesbiche ci starei”
e altre amenità simili.
A noi scappa un sorriso, certamente ci piace lesbicare fra di noi, ma quello che ci appaga veramente è un bel cazzone e se sono due per volta ancora meglio.
Finalmente arriva il nostro turno di ricevere la chiave e saliamo nella camera, veramente spaziosa, con un meraviglioso balcone che si affaccia sul giardino e un grande letto al centro, sarà il fatto che abbiamo chiesto una camera matrimoniale che ci ha classificato come lesbiche, ma siamo pronte a smentire al più presto ogni diceria.
Appena arrivate, Chiara si spoglia e fila sotto la doccia.
Io mi metto in libertà, mi spoglio e mantengo solo il mio micro perizoma bianco e inizio a disfare le valigie.
Sto trafficando, quando si apre la porta ed entra un cameriere addetto ai piani.
Credeva la camera fosse ancora vuota e veniva a controllare che fosse tutto a posto.
È un ragazzo di colore dal fisico statuario.
Appena mi vede si sprofonda in scuse e si accinge ad uscire, ma io gli dico di non aver paura ed entrare.
Lo fa con titubanza, mi accorgo che non smette di guardarmi le tette scoperte e per provocarlo mi avvicino alla ringhiera del balcone e mi appoggio come se volessi ammirare il paesaggio, mettendo in mostra il mio bel culo, praticamente nudo.
Ho fatto in modo che lo string si infilasse bene fra le chiappe.
Torno a girarmi verso di lui che mi porge il cambio degli asciugamani e mi accorgo di un evidente gonfiore fra le sue gambe, è chiaro che il cazzo si è indurito alla vista di tanto ben di Dio.
Mentre li prendo Chiara esce dal bagno nuda, il negrone la vede e quasi gli scoppiano i pantaloni.
La porca con un sorriso gli si avvicina e inizia ad accarezzargli la patta, lui capisce che razza di fortuna ha avuto ad entrare in quella stanza, abbranca Chiara e se la stringe addosso.
Senza pensarci un attimo Chiara gli estrae il cazzo che è di notevoli dimensioni e lo succhia ingorda e poi lo ingoia.
Io non posso esimermi dal mettergli una tetta in bocca, e lui lecca a tutto spiano.
Poi ci allontana e in un attimo è nudo con il cazzo che svetta prepotentemente verso l'altro, sbatte Chiara sul letto e senza tanti complimenti le infila il cazzo nella figa e la scopa con furia sborrandole dentro dopo pochi istanti.
Io rimango con la voglia addosso, ma il cameriere ci assicura che ben presto passerà parola a tutti i dipendenti di colore e ci faranno fare indigestione di cazzi.
Si riveste ed esce dalla stanza promettendoci di mandare al più presto qualche altro cameriere, ma io subito dopo, per togliermi la voglia, mi faccio leccare e sditalinare da Chiara sino a godere.
Da quel momento è iniziata una settimana di sesso senza limiti, ogni pomeriggio dopo la siesta, in camera avevamo almeno quattro negroni ci sfondavano culo e figa.
Al mattino in acqua invece erano gli ospiti dell’hotel che godevano delle nostre attenzioni da porche.
Non avevo mai provato a fare una sega in acqua, ma nemmeno essere chiavata o inculata in mare e la cosa mi è piaciuto terribilmente.
Ovviamente andavamo in spiaggia in topless, ma appena entrate in acqua anche lo slip sotto volava via in un attimo.
C'era sempre qualcuno che si avvicinava e ci assaliva.
Naturalmente cercavamo calette riparate, ma i nostri accompagnatori ci seguivano sempre in buon numero e si alternavano nel toccarci, scoparci e incularci nel mare.
La sera l’orgia era di prammatica.
Già alla prima sera, durante la cena, siamo state adocchiate da una coppia di ricchi americani che aveva una suite enorme.
Avevano saputo delle nostre porcate dal cameriere dei piani che aveva scopato Chiara e ci avevano invitati da loro per un drink.
Oltre alla coppia, c’eravamo noi due e quattro negroni con dei cazzi da paura.
Appena entrate ci hanno praticamente assalite e spogliate e hanno dato inizio ad un'orgia dove tutto era permesso, culo e figa pieni, cazzo fino alle tonsille, fisting in figa e culo con tutta la mano dentro, tutto, tutto quello che volevamo ci era dato, e la signora era ancora più porca di noi.
Dopo essersi fatta riempire la bocca, scopare, e inculare da tre uomini contemporaneamente voleva che le pisciassero nel culo per poi sfilare il cazzo e liberarsi in bagno di piscia e sborr.
Voleva riempirsi anche la figa per poi lavare tutti e tutte di zampilli, e per finire vuole che tutti, uomini e donne le piscino in bocca.
Il marito invece godeva quando ci leccava le fighe piene di sborra e di piscia e un negrone gli slargava il culo.
Ovviamente io o Chiara dovevamo masturbarlo con mani e bocca, ma aveva un cazzetto ridicolo; per questo forse la moglie era una gran troia che lo insultava mentre era piena di cazzi, lo chiamava, impotente spara seghe, frocio.
Più lo diceva e più quel maiale godeva.
La settima in Egitto è passata così devo dire con piena soddisfazione mia e di Chiara, al ritorno abbiamo raccontato tutto a Luca e Franco che si sono eccitati come mandrilli e ci hanno scopato e inculato per ore.
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