Galeotto fu...
di
pallidasbronza
genere
esibizionismo
C’era una volta…
-No Marta non iniziare, non ho più voglia di stare ai tuoi giochetti! –
-Uffa, come sei diventata noiosa, da quando stai con… Kevin sei una rottura!-
-Si chiama Edwin –
-Si vabbè quello lì…-
-Per quanto è alto non ci serve che ti abbassi per fargli un pompino!-
-Brutta stronza!-
-Shh eccolo lì sta venendo in nostra direzione…-
Lei si volta…
-Ma è il marito di Claudia!? No tu sei matta… io non lo faccio, mi conosce!–
-Bhe che ti frega magari gli viene duro Hahahaha!-
-Sei una gran troia!-
-Grazie sempre così gentile nei complimenti… io intanto metto questo! Non sai gli uomini quanti film si fanno con un lecca lecca Hahaha!-
-Non voglio immaginare…-
-Dai vai… je t'aime, oui je t'aime!-
L'occhiata di Sabrina non è descrivibile. Sul treno il silenzio è congeniale o forse no? Va a rilento un regionale, parte dell’antiquariato chissà perché si ostinano a farlo ancora viaggiare. Vagoni semi vuoti e odore… lasciamo stare!
Trattengo il lecca lecca tra le labbra, mi volto verso Carlo, pelato cinquantenne basso e con pancia, occhiali sottili da vista, vestito a puntino.
Una buona preda.
Scambio uno sguardo di intesa con la Sabri, non è d'accordo ma alla fine cede, come sempre vinco io!
La conversazione tra Sabrina e Carlo ve la risparmio nessuno ha voglia di annoiarsi qui me compresa.
Ma tra una parola e l'altra la mia amica inizia a sbottonare la camicia di jeans, ho sempre adorato i suoi seni, simili alle coppe di champagne, stanno su da sole senza bisogno di sostegno e ha le piccole aoreole e capezzoli duri. Mi avvicino e la mia amica mi cede il suo posto.
Iniziamo il teatro.
Sempre la solita storia…
Sorrido perfida a Carlo inglobando tra le labbra la pallina di caramella, diventano color ciliegia, succhio guardando lui e poi Sabri al mio fianco con le tette al vento e non resisto.
Sfilo il lecca lecca dalle labbra e conturbante l’ avvicino ai suoi capezzoli strofinando la pallina su di loro.
Sabrina è sorpresa, ma non mi interessa non è l'unica, Carlo è in Paradiso.
Il lecca lecca scende dai seni sul ventre fino alle cosce. Non c'è bisogno di parlare. Noi offriamo uno spiraglio di vita laddove sembra esser sopita.
Non c'è bisogno di sollevare la gonna è abbastanza corta da permettere il passaggio della mia mano tra le sue cosce, la Sabri le schiude vorace. Strofino la pallina sulle grandi labbra, scommetto non si è depilata perché trattiene il tessuto della gonna e non mi permette di tirarla su.
Gli occhi di Sabrina tradiscono desiderio mentre Carlo ha preso coraggio e la guarda, superata la timidezza la discesa verso la conquista del proprio piacere è un passo ma...
-Assaggia Sabrina…- dico porgendo alla preda il lecca lecca condito al sapore di fica. Carlo lo infila senza grazia in bocca, il suo sguardo ci dice ben altro. Apprezza.
- La Sabri è più aspra di me!- scambio di sguardi con lei che scuote il capo.
-Dammelo e ti faccio assaggiare!- esclamo e lui non se lo fa ripetere due volte. Pensa ad un dopo il più presto possibile. Lo state pensando anche voi? Ci stiamo arrivando senza fretta…
Intingo il lecca lecca nel piacere passandolo sulla clitoride dura e infine tra le grandi e piccole labbra infilando la pallina colgo tutti i miei succhi girandolo bene.
-Ecco è tuo… - l'uomo ormai è invaghito del gioco, c’è ne rendiamo conto. Fanno tutti così.
-Allora com'è?- siamo entrambe curiose.
-Dacci un voto!- esclamiamo quasi in coro.
Ma il gioco come è iniziato deve avere una fine. L'annuncio della prossima fermata spezza l'incantesimo.
-Oh è la nostra dobbiamo scendere!- dico alla Sabri e in men che non si dica ci alziamo e scappiamo via, lasciando il povero Carlo a bocca asciutta.
Ridiamo tra noi nel mentre ci avviciniamo alla porta per uscire.
-Marta sei una stronza!-
-No, siamo due stronze… tu fai sempre così prima dici di no ma poi…ci prendi gusto!-
-Non posso dirti di no!-
-No Marta non iniziare, non ho più voglia di stare ai tuoi giochetti! –
-Uffa, come sei diventata noiosa, da quando stai con… Kevin sei una rottura!-
-Si chiama Edwin –
-Si vabbè quello lì…-
-Per quanto è alto non ci serve che ti abbassi per fargli un pompino!-
-Brutta stronza!-
-Shh eccolo lì sta venendo in nostra direzione…-
Lei si volta…
-Ma è il marito di Claudia!? No tu sei matta… io non lo faccio, mi conosce!–
-Bhe che ti frega magari gli viene duro Hahahaha!-
-Sei una gran troia!-
-Grazie sempre così gentile nei complimenti… io intanto metto questo! Non sai gli uomini quanti film si fanno con un lecca lecca Hahaha!-
-Non voglio immaginare…-
-Dai vai… je t'aime, oui je t'aime!-
L'occhiata di Sabrina non è descrivibile. Sul treno il silenzio è congeniale o forse no? Va a rilento un regionale, parte dell’antiquariato chissà perché si ostinano a farlo ancora viaggiare. Vagoni semi vuoti e odore… lasciamo stare!
Trattengo il lecca lecca tra le labbra, mi volto verso Carlo, pelato cinquantenne basso e con pancia, occhiali sottili da vista, vestito a puntino.
Una buona preda.
Scambio uno sguardo di intesa con la Sabri, non è d'accordo ma alla fine cede, come sempre vinco io!
La conversazione tra Sabrina e Carlo ve la risparmio nessuno ha voglia di annoiarsi qui me compresa.
Ma tra una parola e l'altra la mia amica inizia a sbottonare la camicia di jeans, ho sempre adorato i suoi seni, simili alle coppe di champagne, stanno su da sole senza bisogno di sostegno e ha le piccole aoreole e capezzoli duri. Mi avvicino e la mia amica mi cede il suo posto.
Iniziamo il teatro.
Sempre la solita storia…
Sorrido perfida a Carlo inglobando tra le labbra la pallina di caramella, diventano color ciliegia, succhio guardando lui e poi Sabri al mio fianco con le tette al vento e non resisto.
Sfilo il lecca lecca dalle labbra e conturbante l’ avvicino ai suoi capezzoli strofinando la pallina su di loro.
Sabrina è sorpresa, ma non mi interessa non è l'unica, Carlo è in Paradiso.
Il lecca lecca scende dai seni sul ventre fino alle cosce. Non c'è bisogno di parlare. Noi offriamo uno spiraglio di vita laddove sembra esser sopita.
Non c'è bisogno di sollevare la gonna è abbastanza corta da permettere il passaggio della mia mano tra le sue cosce, la Sabri le schiude vorace. Strofino la pallina sulle grandi labbra, scommetto non si è depilata perché trattiene il tessuto della gonna e non mi permette di tirarla su.
Gli occhi di Sabrina tradiscono desiderio mentre Carlo ha preso coraggio e la guarda, superata la timidezza la discesa verso la conquista del proprio piacere è un passo ma...
-Assaggia Sabrina…- dico porgendo alla preda il lecca lecca condito al sapore di fica. Carlo lo infila senza grazia in bocca, il suo sguardo ci dice ben altro. Apprezza.
- La Sabri è più aspra di me!- scambio di sguardi con lei che scuote il capo.
-Dammelo e ti faccio assaggiare!- esclamo e lui non se lo fa ripetere due volte. Pensa ad un dopo il più presto possibile. Lo state pensando anche voi? Ci stiamo arrivando senza fretta…
Intingo il lecca lecca nel piacere passandolo sulla clitoride dura e infine tra le grandi e piccole labbra infilando la pallina colgo tutti i miei succhi girandolo bene.
-Ecco è tuo… - l'uomo ormai è invaghito del gioco, c’è ne rendiamo conto. Fanno tutti così.
-Allora com'è?- siamo entrambe curiose.
-Dacci un voto!- esclamiamo quasi in coro.
Ma il gioco come è iniziato deve avere una fine. L'annuncio della prossima fermata spezza l'incantesimo.
-Oh è la nostra dobbiamo scendere!- dico alla Sabri e in men che non si dica ci alziamo e scappiamo via, lasciando il povero Carlo a bocca asciutta.
Ridiamo tra noi nel mentre ci avviciniamo alla porta per uscire.
-Marta sei una stronza!-
-No, siamo due stronze… tu fai sempre così prima dici di no ma poi…ci prendi gusto!-
-Non posso dirti di no!-
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