Miriama
di
pallidasbronza
genere
trio
Miriama non aveva compreso che di lì a poco si sarebbe trovata in una situazione scomoda seppur eccitante. Essere al centro dell'attenzione dei suoi due amici, il sogno proibito da sempre.
Spesso si era trovata a fantasticare su loro tre, si era immaginata tantissime volte il cazzo duro di Valerio, la sua cappella violacea, aveva immaginato di stringerlo tra le mani e saggiarne la consistenza prima di farlo scomparire tra le sue labbra rosse, nella sua bocca accogliente. Le piaceva fare pompini, di solito si comportava sempre da vera porca quando ne assaggiava uno, lì venerava, li gustava con passione e dedizione. Quante volte aveva immaginato Giada leccare la sua fica, assaporare i suoi umori e mugolare, vedere il suo viso schiacciato dal suo corpo, vedere la sua lingua lambire ogni centimetro della sua tenera carne umida. Strofinare il suo sesso prepotentemente sulle sue labbra per poi scoppiare in un orgasmo feroce, gli sarebbe piaciuto bagnare tutto il suo tenero visino da brava ragazza. Giada era carina, non era formosa ma graziosa, minuta e con un paio di labbra carnose che a Miriama facevano venire in mente le migliori schifezze. Li voleva entrambi, lì bramava e desiderava. Ora quel momento era arrivato, arrivato per puro caso dopo un sabato sera eccentrico dove l'alcol scorreva a fiumi e i tre erano vistosamente alticci ed eccitati. A volte, la vita ci dona degli attimi da cogliere per fare sì che i nostri sogni si realizzino, basta solo attendere e cogliere l’occasione senza farsela scappare perché il più delle volte, non ricapiterà più. Così Miriama quando il fato gli presenta l'occasione lei non se la lascia sfuggire, la coglie, godendo appieno il momento senza pensare alle conseguenze.
Miriama la perspicace Miriama. La sensuale Miriama, dalle forme rotonde, appariscenti, accattivanti. È sesso allo stato puro, quello più perverso, quello più stimolante. Seduta a gambe larghe sulla faccia di Giada, da lì può godersi appieno la lingua della giovane biondina leccargli la clitoride gonfia e le pieghe delle labbra, scendendo giù dove il palo di carne del suo fidanzato entra ed esce con foga dallo spacco di Miriama. Rumori e gemiti sensuali, mugolii sommessi, l'aria satura di sesso, di umori e testosterone. Miriana presa dalla frenesia inizia a muovere il bacino, sincronizzando i colpi di Valerio, anch'esso estasiato sembra godere della bellezza della donna dai lunghi capelli scuri, come se fosse stato soggiogato, godendo della vista di quel movimento ondulatorio, la clitoride esposto strofina sulla lingua esausta di Giada, procurando in lei dei brividi intensi lungo tutto il corpo fermandosi nel suo basso ventre, regalandole una sensazione di calore inaudita. Viene più e più volte stimolata dal cazzo di Valerio che la prende in modo sempre più intenso e selvaggio, esplode in diversi orgasmi che si susseguono uno dopo l'altro, li riversa tutti sul visino della graziosa Giada, in gemiti urlati, un sogno divenuto realtà poter guardare intensamente il suo orgasmo schizzare sulla faccia della bionda, sulla bocca, arrivare fin sui capelli, colare lungo il mento fino a sconparire dalla sua vista. Riempirla più volte dei suoi odori e del suo sapore tanto da marchiarla come un segno indelebile. Valerio, esausto ed eccitato da quella vista indecente e sensuale della sua donna con il viso completamente bagnato, raggiunge l'apice anche lui svuotandosi sul volto della compagna. Miriana appagata si sente libera, svuotata da un peso sia mentale che fisico. Soddisfatta può essere la parola adatta, soddisfatta della sua indecenza.
Spesso si era trovata a fantasticare su loro tre, si era immaginata tantissime volte il cazzo duro di Valerio, la sua cappella violacea, aveva immaginato di stringerlo tra le mani e saggiarne la consistenza prima di farlo scomparire tra le sue labbra rosse, nella sua bocca accogliente. Le piaceva fare pompini, di solito si comportava sempre da vera porca quando ne assaggiava uno, lì venerava, li gustava con passione e dedizione. Quante volte aveva immaginato Giada leccare la sua fica, assaporare i suoi umori e mugolare, vedere il suo viso schiacciato dal suo corpo, vedere la sua lingua lambire ogni centimetro della sua tenera carne umida. Strofinare il suo sesso prepotentemente sulle sue labbra per poi scoppiare in un orgasmo feroce, gli sarebbe piaciuto bagnare tutto il suo tenero visino da brava ragazza. Giada era carina, non era formosa ma graziosa, minuta e con un paio di labbra carnose che a Miriama facevano venire in mente le migliori schifezze. Li voleva entrambi, lì bramava e desiderava. Ora quel momento era arrivato, arrivato per puro caso dopo un sabato sera eccentrico dove l'alcol scorreva a fiumi e i tre erano vistosamente alticci ed eccitati. A volte, la vita ci dona degli attimi da cogliere per fare sì che i nostri sogni si realizzino, basta solo attendere e cogliere l’occasione senza farsela scappare perché il più delle volte, non ricapiterà più. Così Miriama quando il fato gli presenta l'occasione lei non se la lascia sfuggire, la coglie, godendo appieno il momento senza pensare alle conseguenze.
Miriama la perspicace Miriama. La sensuale Miriama, dalle forme rotonde, appariscenti, accattivanti. È sesso allo stato puro, quello più perverso, quello più stimolante. Seduta a gambe larghe sulla faccia di Giada, da lì può godersi appieno la lingua della giovane biondina leccargli la clitoride gonfia e le pieghe delle labbra, scendendo giù dove il palo di carne del suo fidanzato entra ed esce con foga dallo spacco di Miriama. Rumori e gemiti sensuali, mugolii sommessi, l'aria satura di sesso, di umori e testosterone. Miriana presa dalla frenesia inizia a muovere il bacino, sincronizzando i colpi di Valerio, anch'esso estasiato sembra godere della bellezza della donna dai lunghi capelli scuri, come se fosse stato soggiogato, godendo della vista di quel movimento ondulatorio, la clitoride esposto strofina sulla lingua esausta di Giada, procurando in lei dei brividi intensi lungo tutto il corpo fermandosi nel suo basso ventre, regalandole una sensazione di calore inaudita. Viene più e più volte stimolata dal cazzo di Valerio che la prende in modo sempre più intenso e selvaggio, esplode in diversi orgasmi che si susseguono uno dopo l'altro, li riversa tutti sul visino della graziosa Giada, in gemiti urlati, un sogno divenuto realtà poter guardare intensamente il suo orgasmo schizzare sulla faccia della bionda, sulla bocca, arrivare fin sui capelli, colare lungo il mento fino a sconparire dalla sua vista. Riempirla più volte dei suoi odori e del suo sapore tanto da marchiarla come un segno indelebile. Valerio, esausto ed eccitato da quella vista indecente e sensuale della sua donna con il viso completamente bagnato, raggiunge l'apice anche lui svuotandosi sul volto della compagna. Miriana appagata si sente libera, svuotata da un peso sia mentale che fisico. Soddisfatta può essere la parola adatta, soddisfatta della sua indecenza.
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