La dentista
di
2 di Picche
genere
etero
Sono Alessandra e faccio la dentista
Mora, riccia, occhi azzurri, atletica, seno piccolo e gambe grosse, non grasse ma atletiche, muscolose, ma sono sempre stata così anche quando giocavo a basket da ragazza.
Ora di anni ne ho quasi quaranta, senza figli e senza compagno, sono stata per anni con uno che mi scopava senza amarmi veramente, poi solo storie occasionali e occasionali scopate.
Oggi fa un caldo infernale e non mi ha mollato solo l’assistente ma anche il condizionatore.
Solitamente sono in completo verde chirurgo camice maniche corte e pantaloni, ma non ce la faccio, per oggi camice un po’ pi più lungo ma senza pantaloni.
Il reggiseno è superfluo le mie tettine, ma oggi rinuncio volentieri anche agli slip, diamo aria anche alla passera.
Guardo la lista degli appuntamenti, tocca Giorgio Ferraresi.
Che strana coincidenza, si chiama come quel tipo che vesti anni fa si era innamorato di me.
Che storia, ha fatto di tutto per mettersi con me, ma io ero persa per quel tipo con cui mi sono messa assieme, grandi scopate ma anche grande sbaglio
Il povero Giorgio è stato così carino che poi una volta che mi ha convinto a uscire con lui, e quella volta oi gliel’ho anche data.
Vediamo chi è e che problemi ha.
Mi affaccio in sala d’aspetto, oh cazzo ma è proprio lui.
Dopo che mi ha scopato non si è fatto più vedere, sapeva che stavo con un altro, ed ora eccolo qui.
Lo faccio accomodare con un po’ di imbarazzo, ma il suo interesse per me è professionale, sa quanto sono scrupolosa sul lavoro per cui è venuto per un controllo dato che non è soddisfatto del suo vecchio dentista.
Nessun particolare problema se non quello che gli creo io quando mi chino e mi si apre la scollatura.
Direi che deve avere visto qualcosa da come gli è cresciuto il bozzo nei pantaloni
C’è qualcosa di non chiaro nell’ultimo dente in fondo, per cui per cui mi metto a cavallo di una sua gamba, di solito non lo faccio ma con lui posso vista la confidenza e l’intimità che c’è stata.
Sono concentrata sull’osservazione ma qualcosa mi distrae, la sua mano che accarezza la mia coscia nuda, i polpastrelli che sentono la morbidezza della pe, lle sul lato interno, che risalgono e non trovano gli slip ma arrivano diretti sulle grandi labbra.
Estraggo dalla bocca specchietto e ablatore, sto per esser percorsa da un brivido che arriva puntuale quando il suo dito arriva sul grilletto, e subito dopo parte un colpo.
È un po’ che non scopo, mi immobilizzo e chiudo gli occhi, mi gusto quel dito che diventano due poi una mano che mi massaggia tutta la passera.
Questo è troppo.
Gli apro i pantaloni e gli libero l’uccello che svetta come un portabandiera, e allora lo prendo e mi ci infilo sopra guidandolo dentro la passera fradicia.
Giorgio mi afferra per i fianchi e mi guida in una scopata energica e quando si accorge che sto per genere mi infila in bocca la tovaglietta verde di protezione.
Esplode nella mia figa, me la allaga, preso troppo presto penso io, ma tutta quella abbondanza mi fa venire quasi inaspettatamente e mi contorco in una convulsione provocata da un orgasmo di potenza mai provata prima.
Mi accascio si di lui e quando mi rianimo mi sta succhiando un capezzolo uscito dal camice che ora è aperto.
L’ho ancora dentro e si sta ingrossando di nuovo, Giorgio è pronto per ri-scoparmi e io pure.
Lascio che mi prenda ancora per i fianchi e che mi guidi nuovamente in quella cavalcata furente.
Siamo bagnati di sudore, sto sforando con gli appuntamenti, ma avere il suo cazzo nella mia pancia è troppo bello.
Dovena essere un controllo dentistico non ginecologico.
Mora, riccia, occhi azzurri, atletica, seno piccolo e gambe grosse, non grasse ma atletiche, muscolose, ma sono sempre stata così anche quando giocavo a basket da ragazza.
Ora di anni ne ho quasi quaranta, senza figli e senza compagno, sono stata per anni con uno che mi scopava senza amarmi veramente, poi solo storie occasionali e occasionali scopate.
Oggi fa un caldo infernale e non mi ha mollato solo l’assistente ma anche il condizionatore.
Solitamente sono in completo verde chirurgo camice maniche corte e pantaloni, ma non ce la faccio, per oggi camice un po’ pi più lungo ma senza pantaloni.
Il reggiseno è superfluo le mie tettine, ma oggi rinuncio volentieri anche agli slip, diamo aria anche alla passera.
Guardo la lista degli appuntamenti, tocca Giorgio Ferraresi.
Che strana coincidenza, si chiama come quel tipo che vesti anni fa si era innamorato di me.
Che storia, ha fatto di tutto per mettersi con me, ma io ero persa per quel tipo con cui mi sono messa assieme, grandi scopate ma anche grande sbaglio
Il povero Giorgio è stato così carino che poi una volta che mi ha convinto a uscire con lui, e quella volta oi gliel’ho anche data.
Vediamo chi è e che problemi ha.
Mi affaccio in sala d’aspetto, oh cazzo ma è proprio lui.
Dopo che mi ha scopato non si è fatto più vedere, sapeva che stavo con un altro, ed ora eccolo qui.
Lo faccio accomodare con un po’ di imbarazzo, ma il suo interesse per me è professionale, sa quanto sono scrupolosa sul lavoro per cui è venuto per un controllo dato che non è soddisfatto del suo vecchio dentista.
Nessun particolare problema se non quello che gli creo io quando mi chino e mi si apre la scollatura.
Direi che deve avere visto qualcosa da come gli è cresciuto il bozzo nei pantaloni
C’è qualcosa di non chiaro nell’ultimo dente in fondo, per cui per cui mi metto a cavallo di una sua gamba, di solito non lo faccio ma con lui posso vista la confidenza e l’intimità che c’è stata.
Sono concentrata sull’osservazione ma qualcosa mi distrae, la sua mano che accarezza la mia coscia nuda, i polpastrelli che sentono la morbidezza della pe, lle sul lato interno, che risalgono e non trovano gli slip ma arrivano diretti sulle grandi labbra.
Estraggo dalla bocca specchietto e ablatore, sto per esser percorsa da un brivido che arriva puntuale quando il suo dito arriva sul grilletto, e subito dopo parte un colpo.
È un po’ che non scopo, mi immobilizzo e chiudo gli occhi, mi gusto quel dito che diventano due poi una mano che mi massaggia tutta la passera.
Questo è troppo.
Gli apro i pantaloni e gli libero l’uccello che svetta come un portabandiera, e allora lo prendo e mi ci infilo sopra guidandolo dentro la passera fradicia.
Giorgio mi afferra per i fianchi e mi guida in una scopata energica e quando si accorge che sto per genere mi infila in bocca la tovaglietta verde di protezione.
Esplode nella mia figa, me la allaga, preso troppo presto penso io, ma tutta quella abbondanza mi fa venire quasi inaspettatamente e mi contorco in una convulsione provocata da un orgasmo di potenza mai provata prima.
Mi accascio si di lui e quando mi rianimo mi sta succhiando un capezzolo uscito dal camice che ora è aperto.
L’ho ancora dentro e si sta ingrossando di nuovo, Giorgio è pronto per ri-scoparmi e io pure.
Lascio che mi prenda ancora per i fianchi e che mi guidi nuovamente in quella cavalcata furente.
Siamo bagnati di sudore, sto sforando con gli appuntamenti, ma avere il suo cazzo nella mia pancia è troppo bello.
Dovena essere un controllo dentistico non ginecologico.
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