Rita
di
2 di Picche
genere
etero
Ero già andata ad abitare a Forlì quando rividi Daniele al Lido di Spina.
Da quando la mia famiglia aveva cambiato casa avevo perso i contatti perfino con Paola, che era stata per lungo tempo la mia migliore amica.
Mi ero iscritta l’ISEF e per raggranellare qualche soldo andavo a fare camere al Lido degli Scacchi.
Alloggiavo nell’appartamento di mio padre al Lido di Spina, e proprio li vicino c’era l’appartamento della famiglia di Daniele.
Era di pomeriggio e decidemmo di andare in un bar li vicino a bere qualcosa per ricordare i vecchi tempi e farmi aggiornare su come andava la mia vecchia compagnia.
Già i primi cominciavano a sposarsi e Paola aveva cambiato fidanzato con mia grande sorpresa.
Anche Anna si era fidanzata.
Nonostante fosse pomeriggio mi prese un attacco di sonno, chiesi a Daniele di accompagnarmi a casa.
Quando fummo arrivati sulla parte del mio appartamento mi chiese: “Come mai questo rientro frettoloso?”
“Non ce la faccio più. Ho voglia di andare a letto.” risposi distrattamente.
“Gran bella idea Rita” mi rispose varcando l’uscio e chiudendosi la porta alle spalle.
“Ma cosa hai capito?” feci girandomi verso di lui, ma Daniele si era già tolto la maglietta.
Rimasi inebetita a guardarlo, in tutti quegli anni non l’avevo mai visto sotto quella luce.
Si avvicinò, prese la mia maglietta e cominciò a sfilarmela lasciandomi in reggiseno, poi passò ai jeans che mi ritrovai un attimo dopo alle caviglie.
Mi accarezzò, poi mi prese in braccio depositandomi sul letto, abbassò le spalline e mi scopri i seni che prese a baciare.
Io ero passiva fino a quei baci che mi svegliarono di botto.
Mi sfilai gli slip invitandolo a baciarmi anche tra le gambe, e lui non solo mi baciò ma ci infilò anche la lingua.
Venni in un attimo e subito dopo mi avventai su suoi jeans che volli togliere come un’indemoniata.
Era già eccitato e io non volevo aspettare oltre, mi rimisi stesa sul letto con le cosce più spalancate possibili.
Tirò fuori un preservativo da non so dove, lo indossò e cominciò colla foga di un martello pneumatico.
Quando pensai fosse soddisfatto, ecco spuntare un nuovo preservativo, e fatto il cambio riprese.
Persi il conto dei preservativi e degli orgasmi che provai. Una cosa così da Daniele non me la spettavo di certo
Da quando la mia famiglia aveva cambiato casa avevo perso i contatti perfino con Paola, che era stata per lungo tempo la mia migliore amica.
Mi ero iscritta l’ISEF e per raggranellare qualche soldo andavo a fare camere al Lido degli Scacchi.
Alloggiavo nell’appartamento di mio padre al Lido di Spina, e proprio li vicino c’era l’appartamento della famiglia di Daniele.
Era di pomeriggio e decidemmo di andare in un bar li vicino a bere qualcosa per ricordare i vecchi tempi e farmi aggiornare su come andava la mia vecchia compagnia.
Già i primi cominciavano a sposarsi e Paola aveva cambiato fidanzato con mia grande sorpresa.
Anche Anna si era fidanzata.
Nonostante fosse pomeriggio mi prese un attacco di sonno, chiesi a Daniele di accompagnarmi a casa.
Quando fummo arrivati sulla parte del mio appartamento mi chiese: “Come mai questo rientro frettoloso?”
“Non ce la faccio più. Ho voglia di andare a letto.” risposi distrattamente.
“Gran bella idea Rita” mi rispose varcando l’uscio e chiudendosi la porta alle spalle.
“Ma cosa hai capito?” feci girandomi verso di lui, ma Daniele si era già tolto la maglietta.
Rimasi inebetita a guardarlo, in tutti quegli anni non l’avevo mai visto sotto quella luce.
Si avvicinò, prese la mia maglietta e cominciò a sfilarmela lasciandomi in reggiseno, poi passò ai jeans che mi ritrovai un attimo dopo alle caviglie.
Mi accarezzò, poi mi prese in braccio depositandomi sul letto, abbassò le spalline e mi scopri i seni che prese a baciare.
Io ero passiva fino a quei baci che mi svegliarono di botto.
Mi sfilai gli slip invitandolo a baciarmi anche tra le gambe, e lui non solo mi baciò ma ci infilò anche la lingua.
Venni in un attimo e subito dopo mi avventai su suoi jeans che volli togliere come un’indemoniata.
Era già eccitato e io non volevo aspettare oltre, mi rimisi stesa sul letto con le cosce più spalancate possibili.
Tirò fuori un preservativo da non so dove, lo indossò e cominciò colla foga di un martello pneumatico.
Quando pensai fosse soddisfatto, ecco spuntare un nuovo preservativo, e fatto il cambio riprese.
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