Anna di Danilo
di
2 di Picche
genere
tradimenti
Nell’estate dell’84 fui promossa in 4^ liceo e con tuttala famiglia andammo al Lido di Spina dove rimasi per tutto Luglio e tutto Agosto.
Ritrovai la compagnia di amici dell’anno precedente e alla fine della prima settimana si erano definite già le prime coppie.
Ritrovai Giulia con il suo fisico da modella, e io che mi confrontavo con lei, anche io avevo il ventre piatto, più o meno la stessa altezza, gambe lunghe e snelle, e il reggiseno bello pieno. Io usavo quello a fascia per cui le mia risaltava non po’ di meno di quelle di Giulia
Ilaria e Renato erano la coppia storica consolidata, Giulia si diede da dare subito con il nuovo arrivo Giorgio, Luigi prese sotto la sua ala de nuove ragazze arrivate con Giorgio ma si capì subito che chi troppo vuole…
Giorgio non era un gran figo ma si capiva che Giulia voleva approfittare del fatto che fosse nuovo del gruppo per arrivare a scoparselo.
Io ci misi un po’ a capire che Danilo era interessato a me e quando fu chiaro attesi qualche giorno prima di ricambiare le sue attenzioni.
La sera che facemmo la braciolata sulla spiaggia Danilo di dichiarò esplicitamente sussurrandomi a un orecchio: “Stai con me”.
Stavo guardando Giulia, coperta solo da un asciugamano che cercava di non far vedere che Giorgio le aveva messo una mano tra le gambe.
Avevo una certa invidia, e dopo un attimo di esitazione risposi: “Si.” Ero sicura che prima o poi avrei trovato la mano di Danilo tra le mie gambe. Il resto della serata la passai abbracciata a Danilo, felice come non mai.
Dopo quella sera anche noi eravamo una coppia, e ci scambiavamo baci e abbracci.
Durante un periodo di assenza di Giorgio, Danilo litigò con Giulia, probabilmente qualcosa covava sotto la cenere da tempo perché il motivo era semplicemente una scusa.
E non vidi più Giulia.
Giorgio invece tornò e Danilo trovò da fare il DJ a Radio Lidi, risultato: mi ritrovavo ogni pomeriggio sotto l’ombrellone da sola. Giorgio passava per cercare Giulia che pur avendo l’ombrellone vicino al mio non scendeva in spiaggia.
Così con Giorgio prendemmo a fare passeggiate verso la spiaggia selvaggia per trascorre il pomeriggio.
Io ero fissata con l’abbronzatura e confrontavo il mio colore con quello di Giorgio.
“Anna, perché non prendi un po’ di sole a seno nudo?”
“Mi vergogno a mostrare le tette”
“Ieri sera non avevi il reggiseno e attraverso il maglioncino di cotone si vedeva tutto”
“Cosa si vedeva?”
“Si vedevano chiaramente le tette bianche che contrastavano con il resto della pelle scura e i capezzoli scurissimi.”
Mi sentii avvampare, era vedo che ero senza reggiseno ed era vero che i miei capezzoli erano molto scuri. Aveva veramente visto tutto.
“Non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno” mi rincuorò.
La sua presenza era rassicurante, e mi venne spontaneo abbracciarlo spesso durante le passeggiate. Giorgio ricambiava cingendomi i fianchi, e qualche volta toccandomi scherzosamente il culo.
Un giorno ci spingemmo più avanti del solito, e a un certo punto Giorgio si tolse gli slip e li gettò in mare.
Rimasi stupefatta per la mossa.
“Ma sei matto?” gli chiesi.
“Siamo soli, chi ci vede?”
Mi guardai attorno, non c’era nima viva ed eravamo su una striscia di sabbia con mare davanti e laguna dietro.
Presi coraggio e mi slacciai il reggiseno, poi andai verso l’acqua.
“Via anche gli slip, non vorrai mica fare le cose a metà?”
Rimasi esitante, quella famosa mano di Danilo non aveva ancora accarezzato la mia patatina, non l’aveva neanche vista, nessun ragazzo l’aveva vista, e ora l’avrei mostrata a Giorgio?
Dopotutto lui si era spogliato di fronte a me per cui veci volare gli slip accanto al reggiseno ed entrai in acqua.
Giocando inevitabilmente prendemmo a toccarci, spingerci ed infine ad abbracciarci.
Stavo stretta tra le sue braccia, sentivo il suo corpo contro il mio, la sua eccitazione crescere, la mia pure, così lo baciai.
Quando sentii il suo membro tra le mie gambe contro la passera istintivamente mi ritrassi, Giorgio ci riprovò un paio di volte, ma gli feci capire che non volevo. Effettivamente ero allo stesso tempo impaurita ed eccitata, desideravo riceverlo dentro, ma non volevo, lui non era Danilo, però le sue mani sul seno mi mandavano in visibilio, la sua bocca sui miei capezzoli, la sua lingua mi estasiava, li succhiava come fosse un poppante, mi sentivo donna, mamma, mi procurò un orgasmo al seno.
Quando mi ripresi risalii in spiaggia e mi stesi sul telo prona, Giorgio mi seguì e di mise accanto a me accarezzandomi la schiena, le gambe, le natiche. Le sue dita si insinuarono tra le natiche a arrivarono dolcemente alle labbra, accarezzandole, tormentandole, eccitandole, poi si mise tre le mie gambe e sentii il suo membro di nuovo contro la passera.
Ero ancora più eccitata di prima, non potevo fuggire, ero quasi bloccata sotto di lui.
Inarcai la schiena per offrirgliela, e lui guidò il suo membro al suo interno con tante piccole spinte successive.
Sembrava d’acciaio da tanto che era eccitato, e quando fu in fondo continuò a spingere ritmicamente.
Lo sentii venire, e quella sensazione di riempimento mi fece venire a mia volta.
Si ritirò e allora finalmente libera mi girai, era stato troppo bello. Appena fui supina mi fu sopra e mi appoggiò il suo membro di nuovo in erezione sulla passera.
Lo rivolevo dentro e così aprii di nuovo le gambe e attesi.
Lo infilò e andò aventi mezz’ora facendomi venire più volte prima di riempirmi nuovamente.
Quando tornando mi bruciava, avevo esagerato, e andavo spesso in acqua per lavarmi e rinfrescarmi.
I giorni successivi Danito era in radio, io e Giorgio sulla spiaggia selvaggia senza più freni fino a quando Giorgio, dopo avermi soddisfatto, attaccò un discorso:
“Anna, scopi con me ed esci con Danilo.”
“Sto bene con lui, ma sto bene anche con te.”
“E con lui scopi?”
“No.”
“Dimmi chi è il tuo ragazzo”.
Stavo per dire Lui, ma non volevo ferire Giorgio.
Giorgio capì al volo, mi ci aveva portato lui a quel punto del ragionamento.
“Quando oggi Danilo torna dalla radio, prendilo per mano, portalo qui, togliti il costume e eccitalo e facci l’amore.”
“Ma capirà che non sono vergine”
“Digli che l’hai fatto con un compagno di scuola ma che è stato un fallimento, vedrai che ti prenderà desideroso di dimostrarti che lui sa farti godere.
Oppure se non lo vuoi aspetta di avere il ciclo. È un inganno ma sarai tu a doversi convivere.”
Giorgio aveva ragione, scelsi di raccontargli la balla del compagno di scuola.
Danilo capì e da quella volta non riempì solo le mie giornate.
Ritrovai la compagnia di amici dell’anno precedente e alla fine della prima settimana si erano definite già le prime coppie.
Ritrovai Giulia con il suo fisico da modella, e io che mi confrontavo con lei, anche io avevo il ventre piatto, più o meno la stessa altezza, gambe lunghe e snelle, e il reggiseno bello pieno. Io usavo quello a fascia per cui le mia risaltava non po’ di meno di quelle di Giulia
Ilaria e Renato erano la coppia storica consolidata, Giulia si diede da dare subito con il nuovo arrivo Giorgio, Luigi prese sotto la sua ala de nuove ragazze arrivate con Giorgio ma si capì subito che chi troppo vuole…
Giorgio non era un gran figo ma si capiva che Giulia voleva approfittare del fatto che fosse nuovo del gruppo per arrivare a scoparselo.
Io ci misi un po’ a capire che Danilo era interessato a me e quando fu chiaro attesi qualche giorno prima di ricambiare le sue attenzioni.
La sera che facemmo la braciolata sulla spiaggia Danilo di dichiarò esplicitamente sussurrandomi a un orecchio: “Stai con me”.
Stavo guardando Giulia, coperta solo da un asciugamano che cercava di non far vedere che Giorgio le aveva messo una mano tra le gambe.
Avevo una certa invidia, e dopo un attimo di esitazione risposi: “Si.” Ero sicura che prima o poi avrei trovato la mano di Danilo tra le mie gambe. Il resto della serata la passai abbracciata a Danilo, felice come non mai.
Dopo quella sera anche noi eravamo una coppia, e ci scambiavamo baci e abbracci.
Durante un periodo di assenza di Giorgio, Danilo litigò con Giulia, probabilmente qualcosa covava sotto la cenere da tempo perché il motivo era semplicemente una scusa.
E non vidi più Giulia.
Giorgio invece tornò e Danilo trovò da fare il DJ a Radio Lidi, risultato: mi ritrovavo ogni pomeriggio sotto l’ombrellone da sola. Giorgio passava per cercare Giulia che pur avendo l’ombrellone vicino al mio non scendeva in spiaggia.
Così con Giorgio prendemmo a fare passeggiate verso la spiaggia selvaggia per trascorre il pomeriggio.
Io ero fissata con l’abbronzatura e confrontavo il mio colore con quello di Giorgio.
“Anna, perché non prendi un po’ di sole a seno nudo?”
“Mi vergogno a mostrare le tette”
“Ieri sera non avevi il reggiseno e attraverso il maglioncino di cotone si vedeva tutto”
“Cosa si vedeva?”
“Si vedevano chiaramente le tette bianche che contrastavano con il resto della pelle scura e i capezzoli scurissimi.”
Mi sentii avvampare, era vedo che ero senza reggiseno ed era vero che i miei capezzoli erano molto scuri. Aveva veramente visto tutto.
“Non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno” mi rincuorò.
La sua presenza era rassicurante, e mi venne spontaneo abbracciarlo spesso durante le passeggiate. Giorgio ricambiava cingendomi i fianchi, e qualche volta toccandomi scherzosamente il culo.
Un giorno ci spingemmo più avanti del solito, e a un certo punto Giorgio si tolse gli slip e li gettò in mare.
Rimasi stupefatta per la mossa.
“Ma sei matto?” gli chiesi.
“Siamo soli, chi ci vede?”
Mi guardai attorno, non c’era nima viva ed eravamo su una striscia di sabbia con mare davanti e laguna dietro.
Presi coraggio e mi slacciai il reggiseno, poi andai verso l’acqua.
“Via anche gli slip, non vorrai mica fare le cose a metà?”
Rimasi esitante, quella famosa mano di Danilo non aveva ancora accarezzato la mia patatina, non l’aveva neanche vista, nessun ragazzo l’aveva vista, e ora l’avrei mostrata a Giorgio?
Dopotutto lui si era spogliato di fronte a me per cui veci volare gli slip accanto al reggiseno ed entrai in acqua.
Giocando inevitabilmente prendemmo a toccarci, spingerci ed infine ad abbracciarci.
Stavo stretta tra le sue braccia, sentivo il suo corpo contro il mio, la sua eccitazione crescere, la mia pure, così lo baciai.
Quando sentii il suo membro tra le mie gambe contro la passera istintivamente mi ritrassi, Giorgio ci riprovò un paio di volte, ma gli feci capire che non volevo. Effettivamente ero allo stesso tempo impaurita ed eccitata, desideravo riceverlo dentro, ma non volevo, lui non era Danilo, però le sue mani sul seno mi mandavano in visibilio, la sua bocca sui miei capezzoli, la sua lingua mi estasiava, li succhiava come fosse un poppante, mi sentivo donna, mamma, mi procurò un orgasmo al seno.
Quando mi ripresi risalii in spiaggia e mi stesi sul telo prona, Giorgio mi seguì e di mise accanto a me accarezzandomi la schiena, le gambe, le natiche. Le sue dita si insinuarono tra le natiche a arrivarono dolcemente alle labbra, accarezzandole, tormentandole, eccitandole, poi si mise tre le mie gambe e sentii il suo membro di nuovo contro la passera.
Ero ancora più eccitata di prima, non potevo fuggire, ero quasi bloccata sotto di lui.
Inarcai la schiena per offrirgliela, e lui guidò il suo membro al suo interno con tante piccole spinte successive.
Sembrava d’acciaio da tanto che era eccitato, e quando fu in fondo continuò a spingere ritmicamente.
Lo sentii venire, e quella sensazione di riempimento mi fece venire a mia volta.
Si ritirò e allora finalmente libera mi girai, era stato troppo bello. Appena fui supina mi fu sopra e mi appoggiò il suo membro di nuovo in erezione sulla passera.
Lo rivolevo dentro e così aprii di nuovo le gambe e attesi.
Lo infilò e andò aventi mezz’ora facendomi venire più volte prima di riempirmi nuovamente.
Quando tornando mi bruciava, avevo esagerato, e andavo spesso in acqua per lavarmi e rinfrescarmi.
I giorni successivi Danito era in radio, io e Giorgio sulla spiaggia selvaggia senza più freni fino a quando Giorgio, dopo avermi soddisfatto, attaccò un discorso:
“Anna, scopi con me ed esci con Danilo.”
“Sto bene con lui, ma sto bene anche con te.”
“E con lui scopi?”
“No.”
“Dimmi chi è il tuo ragazzo”.
Stavo per dire Lui, ma non volevo ferire Giorgio.
Giorgio capì al volo, mi ci aveva portato lui a quel punto del ragionamento.
“Quando oggi Danilo torna dalla radio, prendilo per mano, portalo qui, togliti il costume e eccitalo e facci l’amore.”
“Ma capirà che non sono vergine”
“Digli che l’hai fatto con un compagno di scuola ma che è stato un fallimento, vedrai che ti prenderà desideroso di dimostrarti che lui sa farti godere.
Oppure se non lo vuoi aspetta di avere il ciclo. È un inganno ma sarai tu a doversi convivere.”
Giorgio aveva ragione, scelsi di raccontargli la balla del compagno di scuola.
Danilo capì e da quella volta non riempì solo le mie giornate.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico