Lui & Lei

di
genere
etero

Lei ha 20 anni, lunghi capelli rossi, un fisico asciutto e la sfrontatezza tipica di quell’età.
Lui ha 41 anni, gli occhi neri, un fisico atletico e il fare giovanile di un papà divorziato e troppo giovane.
Lei è andata a casa della sua amica con largo anticipo.
Lui è tornato a casa da poco, dopo il lavoro, e si è accorto che la figlia non è ancora rientrata.
Lei bussa alla porta con i capelli un po’ scompigliati per il caldo.
Lui apre la porta solo in pantaloni, convinto che a bussare fosse sua figlia.
Lei resta senza fiato quando lo vede ma recupera la lucidità e gli sorride.
Lui è sorpreso di vederla, visto che sua figlia non è ancora in casa.
Lei si scusa, gli dice che magari ripasserà appena Alice ritornerà a casa.
Lui le dice di non andare, la invita ad entrare perché Alice ritornerà tra poco.
Lei accetta, abbassando lo sguardo timido e portando i capelli dietro l’orecchio.
Lui chiude la porta e osserva lei da dietro muoversi con disinvoltura tra le mura di casa.
Lei prende il cellulare e vede che è spento, scarico. Si domanda se Alice non le avesse scritto del ritardo.
Lui la imita, prende il cellulare e trova un messaggio di Alice con scritto “treno in ritardo di 90 minuti!”.
Lei si passa una mano tra i capelli, indecisa se restare o andare via.
Lui le dice che se vuole lei può aspettare lì e fare come se fosse a casa propria.
Lei si dice che senza cellulare non può andare da nessuna parte e ne approfitta per chiedergli di caricarlo.
Lui si sporge dietro di lei, avvicina i loro corpi. Apre lo stipetto dietro di lei e prende il caricabatterie.
Lei respira quasi con affanno quando sente il calore del corpo di lui e respira il suo profumo.
Lui le dice scherzando che conosce sicuramente tutte le prese di casa e di servirsene pure.
Lei attacca il cellulare e si abbassa. Il vestito è scollato e gli permette di vedere che non porta il reggiseno.
Lui deglutisce facendo fatica a contenere l’eccitazione.
Lei solleva lo sguardo e gli sorride. Ha sempre avuto un debole per lui.
Lui le dice che sta mettendosi in poltrona a leggere il giornale, qualora lei avesse bisogno di lui. Si congeda.
Lei afferra una mela dal centrotavola e la addenta.
Lui cambia stanza, prende il giornale, si siede in poltrona, cerca di non pensare a lei nella stanza accanto.
Lei da qualche altro morso alla mela, cerca di non pensare a lui nella stanza accanto.
Lui sfoglia il giornale, in realtà non riesce a leggere nulla.
Lei si fa coraggio, lo raggiunge nell’altra stanza.
Lui la guarda, le sorride, torna a far finta di leggere il giornale.
Lei si siede nel divano, di fronte a lui. Mangia la mela e lo osserva.
Lui sente i suoi occhi addosso e prova a fingere di non curarsene.
Lei con due dita si pulisce la bocca. Non gli toglie gli occhi di dosso.
Lui cambia pagina e legge un titolo che lo diverte. Sorride.
Lei ne approfitta. Si alza dal divano, si avvicina e gli chiede “perché ridi?”
Lui la guarda dal basso, risale con lo sguardo il suo fisico e poi le risponde “un titolo buffo”.
Lei si fa audace e chiede “mi fai vedere?”.
Lui la scruta con sguardo interrogativo. Gira il giornale e indica il titolo.
Lei fa spallucce, non capisce. “Non ci ho mai capito molto di politica” dice.
Lui non vuole mettersi in quella discussione complicata. “Non è niente di che”.
Lei si siede sulle gambe di lui. Morde la mela.
Lui si irrigidisce, non si aspettava quel contatto audace. Resta fermo a studiare i suoi movimenti.
Lei finge di leggere l’articolo. Si sistema meglio su di lui.
Lui le annusa i capelli e si perde nel profumo.
Lei volta leggermente la testa per osservarlo.
Lui si scosta, finge di leggere il giornale.
Lei pensa che vorrebbe essere baciata.
Lui pensa che vorrebbe baciarla.
Lei si volta di nuovo, guarda il giornale, si mette comoda, quasi al centro delle gambe di lui.
Lui non riesce a contenere la sua erezione e chiude gli occhi inebriato dal suo profumo.
Lei appoggia la sua mano su quella di lui e avvicina il giornale.
Lui deglutisce, sposta la mano. Cerca di resisterle.
Lei non si arrende perché vuole di più.
Lui vuole lei, nonostante la mente gli suggerisca il contrario.
Lei chiude gli occhi, impazzisce di voglia, trattiene il fiato e gli appoggia di nuovo la mano sopra la sua.
Lui avvicina il suo respiro sul collo di lei, respira l’odore della sua pelle e chiude gli occhi, eccitato.
Lei fa scivolare le proprie mani tra il ventre. Sfila le mutandine da una gamba.
Lui fatica a mantenere l’autocontrollo.
Lei inizia ad accarezzarsi tra le gambe, sopra di lui.
Lui appoggia le sue labbra sulla spalla destra di lei, con la voglia di morderla.
Lei inizia a toccarsi il clitoride, gemendo.
Lui le respira dentro l’orecchio e la fa eccitare di più.
Lei si volta di nuovo, ma non riesce a guardarlo negli occhi.
Lui le guarda le labbra carico di desiderio.
Lei pensa che ucciderebbe per essere baciata.
Lui pensa che baciarla lo ucciderebbe.
Lei apre le labbra e si avvicina a lui tremante.
Lui apre le labbra e in un sussurro dice “sei una bambina”.
Lei fa cenno di no con la testa e continua a toccarsi, gemendo.
Lui respira con fatica e le dice “è pericoloso”.
Lei annuisce con la testa e pensa che non resisterà.
Lui insiste e dice “non dovremmo”.
Lei annuisce con la testa e pensa che morirà se lui non la bacerà.
Lui pensa che vorrebbe baciarla da morire.
Lei prende coraggio e lo fissa negli occhi.
Lui cede e finalmente la bacia.
Lei pensa che non ha mai ricevuto un bacio più bello.
Lui pensa che quella la giovinezza di lei lo stia contagiando.
Lei muove il bacino su di lui, eccitata.
Lui sposta la mano sul bacino di lei, eccitato.
Lei non smette di baciarlo.
Lui non smetterebbe di baciarla.
Lei allarga ulteriormente le gambe, già bagnata dei propri umori.
Lui stringe il vestito di lei e scopre la pelle delle cosce.
Lei si allontana dalle labbra e dal bacio. Lo guarda e fa scorrere la mano di lui tra le gambe di lei.
Lui accarezza le gambe di lei.
Lei si appoggia con la schiena al petto nudo di lui.
Lui le bacia il collo, le bacia la pelle morbida. Butta via il giornale.
Lei continua a dimenarsi sulla durezza di lui, stringe i suoi piccoli seni tra le mani.
Lui le chiede sussurrando “Vuoi che ti tocchi?”
Lei ansima e annuisce con la testa.
Lui le sussurra “Chiedimelo.”.
Lei a voce bassa si volta e gli comanda “Toccami”.
Lui finalmente tocca la sua pelle liscia e bagnata.
Lei allarga ulteriormente le gambe e implora tra sé le sue dita dentro di lei.
Lui le solleva il vestito e porta la mano tra i seni di lei.
Lei lo guarda e dice “Ti prego.”.
Lui lascia scivolare le sue dita dentro di lei.
Lei ansima, soddisfatta.
Lui ansima, eccitato.
Lei chiede di più.
Lui si muove più veloce, mentre la penetra con le dita.
Lei si dimena, inarca la schiena.
Lui le solletica il clitoride.
Lei geme, sotto i movimenti di lui.
Lui non potrebbe essere più duro di così.
Lei chiude le gambe, nonostante tutto. Si alza e lo guarda.
Lui la guarda e allarga le braccia, in segno di resa.
Lei abbassa le sue mutandine, slaccia la cintura di lui e apre i pantaloni.
Lui le accarezza la testa e poi si avvicina per baciarla.
Lei si abbassa e con la testa tra le gambe inizia a leccare il membro di lui, durissimo e finalmente libero.
Lui la lascia fare e la osserva muoversi con disinvoltura.
Lei lecca, succhia, prende in bocca. E lo guarda fisso negli occhi.
Lui sostiene lo sguardo. E tiene la propria mano appoggiata alla nuca di lei.
Lei pensa che lui sia davvero molto ben dotato.
Lui pensa che ha paura lei possa farsi male, esile com’è.
Lei pensa che vuole che lui le entri dentro.
Lui pensa che vuole sentire come si sta dentro di lei.
Lei si alza e sale a cavalcioni su di lui.
Lui accarezza il corpo di lei con le mani e poi le stringe i seni.
Lei strofina le sue labbra umide sul membro duro di lui. Gli tiene la testa tra le mani.
Lui appoggia le mani sulle natiche di lei e lo stringe.
Lei lo bacia con gli occhi aperti.
Lui guida i movimenti del bacino di lei.
Lei si solleva, con la mano guida dentro sé il membro di lui, che sa di sogno realizzato.
Lui affonda nella carne di lei, che sa di proibito.
Lei si appoggia al torace di lui per cavalcarlo meglio.
Lui spinge i fianchi di lei contro di lui, per arrivare più in fondo.
Lei lo guarda negli occhi perché non crede che tutto questo stia succedendo davvero.
Lui la guarda negli occhi perché non riesce a farne a meno.
Lei si muove veloce in cerca del piacere.
Lui la lascia fare perché gli dà piacere a sua volta.
Lei sposta indietro i capelli, prende fiato.
Lui le ordina di alzarsi.
Lei esegue e si toglie il vestito, ormai d’impaccio.
Lui la fa stendere sulla poltrona. Le allarga le gambe e si abbassa all’altezza del ventre di lei.
Lei lo implora con gli occhi. Si morde il dito.
Lui inizia a baciarla tra le gambe, con passione.
Lei si dimena per quel piacere derivante da una lingua esperta.
Lui le appoggia la mano sul ventre, per tenerla ferma mentre si dimena.
Lei ansima, geme, gode.
Lui bacia, lecca, succhia, la guarda fissa negli occhi.
Lei si tiene alla poltrona, mentre viene.
Lui sorride, mentre continua a giocare con il suo clitoride.
Lei si solleva, lo bacia, assaggia il proprio sapore.
Lui la fa voltare e la penetra da dietro.
Lei sente tutto dentro, urla dal piacere.
Lui sente quanto è stretta lei, gode di quel corpo così giovane.
Lei pensa che si romperà.
Lui pensa che la romperà.
Lei si aggrappa ai braccioli, persa nel piacere.
Lui aumenta il ritmo e le stringe le natiche.
Lei si accascia sulla poltrona.
Lui la fa girare e la fa stendere sulla schiena.
Lei allarga le gambe pronta ad accoglierlo di nuovo.
Lui torna rapidamente dentro di lei, affonda veloce colpi su colpi.
Lei appoggia le mani sui bicipiti di lui, li stringe mentre gode.
Lui mette la mano sul ventre di lei, per amplificare il loro piacere.
Lei si stringe i seni, sente che tra poco esploderà di nuovo.
Lui le tocca il clitoride con una mano e le tiene la testa con l’altra.
Lei contrae i muscoli, esplodendo in un nuovo orgasmo.
Lui la segue a ruota, perché non riusciva più a trattenere l’eccitazione.
Lei ansima, lo guarda, gli sorride, gli bacia la mano.
Lui le accarezza i capelli e le guance, in una inaspettata tenerezza. Poi si solleva.
Lei si alza a sua volta, si avvicina e lo bacia.
Lui restituisce il bacio, stringendola a sé.
Lei si riveste e lo guarda mentre lascia la stanza per andare in bagno.
Lui si volta e la guarda mentre si riveste e pensa che ne vuole ancora.
Lei prende il cellulare e trova un messaggio di Alice con scritto “Treno in ritardo di 90 minuti, cazzo!”
Lui torna da lei e si appoggia sulla parete per guardarla.
Lei sente vibrare il cellulare, Alice le scrive “non ti azzardare a scoparti mio padre!”.
Lui chiede se è Alice.
Lei volta il cellulare e gli fa leggere il messaggio.
Lui ride e dice “Troppo tardi, Alice”. Le sorride.
Lei scrive “Fortuna che non ero ancora arrivata. Mi scrivi quando parte?”
Lui per una volta è contento che sua figlia sia in ritardo.
Lei legge la risposta affermativa di Alice sul cellulare. Poi lo posa e guarda lui.
Lui si lascia guardare e capisce le sue intenzioni, appena sorride.
Lei dice “Mi scriverà quando parte. Abbiamo un po’ di tempo da passare insieme”.
Lui è già duro all’idea.
Lei ne vuole ancora.
Lui la prende per mano e la porta in camera da letto.

Ma questa è un’altra storia.

scritto il
2023-06-28
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