Una serata all'insegna della tranquillità 3
di
gfranco
genere
sentimentali
La Bianca si è messa ai fornelli. Cucina bene ed ha imparato dalla madre. Mi chiede se per qualche giorno ho bisogno di una cuoca. Una maniera indiretta per dirmi che vorrebbe fermarsi da me qualche giorno. Non capisco bene se lo fa per me, per starmi accanto o se è stanca di essere in famiglia e quindi se sia una maniera per evadere dalla solita vita. Quando le dico di sì, mi racconta che l'ex marito vorrebbe tornare assieme, anche i suoi genitori ne sarebbero favorevoli e lei non gradisce questa combutta dell' ex con i suoi. Nessuno di loro sà che è da me, teoricamente dovrebbe essere altrove con una amica, in un altra città.
Mi piace vederla per casa, una camicia lunga, degli slip sotto o almeno credo e le ciabatte. A volte mi incanto a guardarle le cosce, bianchissime, le gambe lunghe e tutto l'assieme che ne fanno un quadro bellissimo. Ogni tanto lei mi rimprovera, capisce che le guardo quasi sempre le gambe e si lamenta perchè invece di fare brutti pensieri, non cerco di sostenerla moralmente. In realtà sta bleffando, mi conosce ormai bene e sà che le dò anche sostegno affettivo. Nel pomeriggio siamo usciti. Ha messo un altro vestitino, leggermente più corto. Siamo andati al bar dello Sport e si è seduta accanto a me, durante una partita a scala quaranta con Pierino. Ho vinto e lui ci ha dovuto pagare da bere. La Bianca segnava i punti e non so se ho vinto per bravura o perchè Pierino si distraeva guardando la scollatura tra i seni della ragazza, cosa che lui ha negato prontamente. Poi ho pensato di fare qualcosa di strano perchè quel sabato, nonostante la rinuncia alla spiaggia per il maltempo, le rimanesse impresso nella mente, anche nei mesi a venire. Come con la dolce Manuela mi sono ripetuto e l'ho portata alle giostre o meglio agli autoscontri. S'è sentita ritornare come ragazzina ed abbiamo passato una bella mezz'ora a scontrarci con i ragazzi che per diletto, vedendoci più vecchi di loro cercavano di scontrarci con noi. Solito apprezzamento del mio amico giostraio e giretti gratis che glieli ricompenserò al bar: è in grande bevitore di birra. Poi verso sera siamo andati in pizzeria e giù birra, almeno lei, perchè io devo guidare. Quindi rientrati come una coppia vera, siamo andati a letto a vedere la televisione. Nessun programma ci piaceva, speravo in qualche bel film in bianco e nero, invece soliti spettacoli e programmi monotoni o violenti. Intanto mi straviavo guardando la Bianca sopra il letto, in slip e reggiseno e se per caso esce qualche pelo biondo dagli slip. Glielo dico e lei per dispetto e di proposito scosta leggermenti gli slip per farmi vedere un pò di peluria, ma poca. Gli dico che è tirchia nel mostrarmi i suoi quattro peli, fossero almeno belli. Per provocarmi, mi ha detto che mentre cucinava in cucina, stamattina, aveva sì la camicia sopra, ma sotto manco gli slip. Sperava che me ne fossi accorto, per capire cosa mi sarei inventato, quale scusa avrei trovato per girarle attorno e mettere le mani dove non dovevo. Le ho detto che non mi interessava perchè non era per nulla sexi, con quelle cosce grosse e fuori posto e quei seni cadenti come una nonnina. Ha fatto finta di arrabbiarsi e si è girata di fianco, tutta seccata,mostrandomi il bel culetto. Ho indossato un preservativo senza farmi vedere, l'ho puntato verso il sedere e l'ho infilzata. Non se l'aspettava e mi ha detto che avevo sbagliato buco, ma io ho continuato e si è messa in allarme. All'inizio ne ne ha dette di tutti i colori perchè sentiva un po' di male, ma io ho continuato e con una mano le ho massaggiato il clitoride, diventato duro come una pietra. Neanche il tempo di toglierle gli slip, li ho spostati di fianco. Mi sono accorto che la novità le piaceva, mi ha detto di continuare fino in fondo. Alla fine ho tolto il preservativo e le sono venuto sulla pancia e sulla peluria bionda del pube. Era la prima volta che aveva un rapporto anale, lo aveva negato al suo ex marito ed io secondo lei, da traditore le avevo rotto il sedere. Ma la cosa le era piaciuta, mi ha detto che la prossima volta glielo dovevo chiedere, doveva essere lei a decidere e dirmi magari di nò. Poi ha cominciato a baciarmi e a giocare con il mio pene, con le mie palle e per castigarmi di quanto fatto analmente, ogni tanto me le stringeva per farmi capire che cosa era il dolore che aveva provato a causa del mio pisellone. Scherzando mi ha detto che come per i seni c'è il silicone se ci sia anche una maniera per rimpicciolire il mio pene, che faceva fatica ad entrare nel suo culetto ed ha la sensazione di sentirselo ancora dentro. Le ho detto di si, bastava che durante l'amplesso pensassi mentalmente a lei come ad una racchia sdentata, con seni che arrivano all'ombellico e pancia cadente. Ha cominciato a picchiarmi, ma senza farmi male, accusandomi di essere il solito provocatore e che la frequenta solo per il suo corpo, che non la merito e che si farà suora. Le ho detto che si farà suora in un convento di frati. Allora l'ho stretta accanto a me, l'ho coccolata come non mai, mancava che il ciuccio in bocca e il quadro era perfetto. Si è addormentata felicemente, dandomi la mano e cercandomi, se le pareva che mi allontanavo. Ha 25 anni, bella e cresciuta, ma a volte mi sembra di avere a che fare con quella ragazzina diciottenne di allora, quando giocava con me a fare la donna. Mi sa che nell'immaginario mi vuole bene, perchè per quanto immaturo, con i miei dodici anni di più, le faccio un pò da padre e con me si sente sicura.
Di notte si girava verso di me, dormendo aveva bisogno di sentire quel calore interiore, non fisico, che crede io le dia che veramente cerco di darle. Buona notte Bianca, sogni d'oro.
Mi piace vederla per casa, una camicia lunga, degli slip sotto o almeno credo e le ciabatte. A volte mi incanto a guardarle le cosce, bianchissime, le gambe lunghe e tutto l'assieme che ne fanno un quadro bellissimo. Ogni tanto lei mi rimprovera, capisce che le guardo quasi sempre le gambe e si lamenta perchè invece di fare brutti pensieri, non cerco di sostenerla moralmente. In realtà sta bleffando, mi conosce ormai bene e sà che le dò anche sostegno affettivo. Nel pomeriggio siamo usciti. Ha messo un altro vestitino, leggermente più corto. Siamo andati al bar dello Sport e si è seduta accanto a me, durante una partita a scala quaranta con Pierino. Ho vinto e lui ci ha dovuto pagare da bere. La Bianca segnava i punti e non so se ho vinto per bravura o perchè Pierino si distraeva guardando la scollatura tra i seni della ragazza, cosa che lui ha negato prontamente. Poi ho pensato di fare qualcosa di strano perchè quel sabato, nonostante la rinuncia alla spiaggia per il maltempo, le rimanesse impresso nella mente, anche nei mesi a venire. Come con la dolce Manuela mi sono ripetuto e l'ho portata alle giostre o meglio agli autoscontri. S'è sentita ritornare come ragazzina ed abbiamo passato una bella mezz'ora a scontrarci con i ragazzi che per diletto, vedendoci più vecchi di loro cercavano di scontrarci con noi. Solito apprezzamento del mio amico giostraio e giretti gratis che glieli ricompenserò al bar: è in grande bevitore di birra. Poi verso sera siamo andati in pizzeria e giù birra, almeno lei, perchè io devo guidare. Quindi rientrati come una coppia vera, siamo andati a letto a vedere la televisione. Nessun programma ci piaceva, speravo in qualche bel film in bianco e nero, invece soliti spettacoli e programmi monotoni o violenti. Intanto mi straviavo guardando la Bianca sopra il letto, in slip e reggiseno e se per caso esce qualche pelo biondo dagli slip. Glielo dico e lei per dispetto e di proposito scosta leggermenti gli slip per farmi vedere un pò di peluria, ma poca. Gli dico che è tirchia nel mostrarmi i suoi quattro peli, fossero almeno belli. Per provocarmi, mi ha detto che mentre cucinava in cucina, stamattina, aveva sì la camicia sopra, ma sotto manco gli slip. Sperava che me ne fossi accorto, per capire cosa mi sarei inventato, quale scusa avrei trovato per girarle attorno e mettere le mani dove non dovevo. Le ho detto che non mi interessava perchè non era per nulla sexi, con quelle cosce grosse e fuori posto e quei seni cadenti come una nonnina. Ha fatto finta di arrabbiarsi e si è girata di fianco, tutta seccata,mostrandomi il bel culetto. Ho indossato un preservativo senza farmi vedere, l'ho puntato verso il sedere e l'ho infilzata. Non se l'aspettava e mi ha detto che avevo sbagliato buco, ma io ho continuato e si è messa in allarme. All'inizio ne ne ha dette di tutti i colori perchè sentiva un po' di male, ma io ho continuato e con una mano le ho massaggiato il clitoride, diventato duro come una pietra. Neanche il tempo di toglierle gli slip, li ho spostati di fianco. Mi sono accorto che la novità le piaceva, mi ha detto di continuare fino in fondo. Alla fine ho tolto il preservativo e le sono venuto sulla pancia e sulla peluria bionda del pube. Era la prima volta che aveva un rapporto anale, lo aveva negato al suo ex marito ed io secondo lei, da traditore le avevo rotto il sedere. Ma la cosa le era piaciuta, mi ha detto che la prossima volta glielo dovevo chiedere, doveva essere lei a decidere e dirmi magari di nò. Poi ha cominciato a baciarmi e a giocare con il mio pene, con le mie palle e per castigarmi di quanto fatto analmente, ogni tanto me le stringeva per farmi capire che cosa era il dolore che aveva provato a causa del mio pisellone. Scherzando mi ha detto che come per i seni c'è il silicone se ci sia anche una maniera per rimpicciolire il mio pene, che faceva fatica ad entrare nel suo culetto ed ha la sensazione di sentirselo ancora dentro. Le ho detto di si, bastava che durante l'amplesso pensassi mentalmente a lei come ad una racchia sdentata, con seni che arrivano all'ombellico e pancia cadente. Ha cominciato a picchiarmi, ma senza farmi male, accusandomi di essere il solito provocatore e che la frequenta solo per il suo corpo, che non la merito e che si farà suora. Le ho detto che si farà suora in un convento di frati. Allora l'ho stretta accanto a me, l'ho coccolata come non mai, mancava che il ciuccio in bocca e il quadro era perfetto. Si è addormentata felicemente, dandomi la mano e cercandomi, se le pareva che mi allontanavo. Ha 25 anni, bella e cresciuta, ma a volte mi sembra di avere a che fare con quella ragazzina diciottenne di allora, quando giocava con me a fare la donna. Mi sa che nell'immaginario mi vuole bene, perchè per quanto immaturo, con i miei dodici anni di più, le faccio un pò da padre e con me si sente sicura.
Di notte si girava verso di me, dormendo aveva bisogno di sentire quel calore interiore, non fisico, che crede io le dia che veramente cerco di darle. Buona notte Bianca, sogni d'oro.
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