La sagra
di
gfranco
genere
sentimentali
Ieri sera, siamo andati ad una sagra. Dopo ferragosto vengono programmate diverse sagre, la gente che stà a casa, col buio e quando fà più fresco, và fuori e cerca di aggregarsi ad altri che mangiano, ballano e comunque cercano di divertirsi.
Ho appena avuto una piccola disputa con la Bianca, bel vestitino, ma a mio giudizio troppo trasparente, voglio andare a divertirmi e non per metterla in mostra e con ciò intendo dire che dobbiamo a mio giudizio, passare per una coppia che non deve attirare sguardi indiscreti o meglio indecenti. Che lei sia un pò esibizionista lo sò, per mia fortuna indossa perlomeno un paio di mutande tipo boxer, che mi ha rubato, ma che almeno coprono e bene un punto delicato del suo corpo, per il resto le sue gambe si vedono in trasparenza e i seni sono coperti, in quel punto il vestito è rinforzato da doppia stoffa.
Ci sediamo ed ordiniamo pollo, salsicce, polenta e vino. Una coppia sede vicino a noi, lui guarda con troppa insistenza la mia Bianca. La cosa non mi piace e di conseguenza ricambio fissando la sua ragazza, che mi sembra altrettanto un bel tipo. La Bianca, vedendo che io sono distratto da quella mora di fianco, pensando che sia stato abbagliato dalla sua persona o meglio dal suo visetto, comincia a farmi il viso contrariato, poi non contenta mi dà un pizzicotto come per risvegliarmi da quell'incantesimo.
Poi ci alziamo e facciamo una passeggiata, già ha cambiato l'umore in meglio e si stringe a me. Ora si è fatta dolce, mi dice delle belle paroline nelle orecchie è in vena di romanticismo. Dei ragazzi che incrociamo le regalano un fiore, lei ringrazia e comincia a sentirsi come una diva e devo riportarla alla realtà dicendole che sicuramente l'hanno fatto, come si fà con le vecchie zitelle. Mi arriva una sberla che per fortuna riesco parzialmente a schivare. Vorrebbe tornare a casa, si è stancata di passeggiare. Monta in auto, apre il vestito nella parte superiore e mi fà disperare. Per dispetto mette in mostra le tette, per fortuna i vetri sono parzialmente oscurati e da fuori non dovrebbero vedere nulla, tanto meno con il buio.
Se qualche auto mi incrocia, i suoi fari non fanno in tempo ad illuminarci del tutto. Ora che mi ha messo in difficoltà vuole prendere un vantaggio su di me, per averla considerata una vecchia zitella. Posteggio in garage e per mia fortuna ricompone il vestito ricoprendo i seni. Appena arriviamo di sopra, la getto per terra e le tolgo le mutande, dicendo che a me i ladri non piacciono e che le mutande se le deve comperare di suo. Lottiamo ed è un osso duro, quasi riesce lei ad immobilizzarmi. Poi le apre le gambe, lei fà vedere di non essere d'accordo e le chiude. Con le cosce mi imprigiona. Ho capito che la storia si fà lunga e le dico che mi arrendo alla sua forza. Le basta e me lo fà ripetere ancora, poi apre oscenamente le cosce ed io la penetro di brutto. Le piace, ma fa finta di lamentarsi, mi accusa di avere sorpreso una giovane e timida verginella, tutta spaesata... di averla rovinata e che per colpa mia non troverà più un marito. Una volta, per una ragazza, arrivare vergine al matrimonio era essenziale, quasi obbligatorio. Tutte chiacchere, dato che in realtà sta provando un orgasmo dopo altro, il mio pisellone entra senza intoppi e lo sento scorrevole, la sua vagina è tutta bagnata, al massimo della lubrificazione. Vengo dentro di lei, confido ormai che la pillola faccia il suo dovere. Lo sperma cola anche sul tappeto, è tutta sudata ed assieme facciamo una doccia, ci tocchiamo con l'acqua fredda e a lei piace che le insaponi il pube e la vagina.
Quindi andiamo a letto e ci coccoliamo. Un bacio ed un lungo sonno ristoratore. Chissà se altre coppie sono matte da legare come noi. Di sicura non è monotona come altre ragazze che ho conosciuto, con lei la vita si trasforma in un gioco intrigante e spassoso, io trentasette anni e lei venticinque, peggio di due bambini. Eppure, quando l'avevo conosciuta da studentessa e tra noi non c'era nulla mi sembrava fin troppo misurata nei gesti ed avere a che fare con lei mi dava un senso di grande serietà comportamentale. Ora sono il suo giocattolo...
Ho appena avuto una piccola disputa con la Bianca, bel vestitino, ma a mio giudizio troppo trasparente, voglio andare a divertirmi e non per metterla in mostra e con ciò intendo dire che dobbiamo a mio giudizio, passare per una coppia che non deve attirare sguardi indiscreti o meglio indecenti. Che lei sia un pò esibizionista lo sò, per mia fortuna indossa perlomeno un paio di mutande tipo boxer, che mi ha rubato, ma che almeno coprono e bene un punto delicato del suo corpo, per il resto le sue gambe si vedono in trasparenza e i seni sono coperti, in quel punto il vestito è rinforzato da doppia stoffa.
Ci sediamo ed ordiniamo pollo, salsicce, polenta e vino. Una coppia sede vicino a noi, lui guarda con troppa insistenza la mia Bianca. La cosa non mi piace e di conseguenza ricambio fissando la sua ragazza, che mi sembra altrettanto un bel tipo. La Bianca, vedendo che io sono distratto da quella mora di fianco, pensando che sia stato abbagliato dalla sua persona o meglio dal suo visetto, comincia a farmi il viso contrariato, poi non contenta mi dà un pizzicotto come per risvegliarmi da quell'incantesimo.
Poi ci alziamo e facciamo una passeggiata, già ha cambiato l'umore in meglio e si stringe a me. Ora si è fatta dolce, mi dice delle belle paroline nelle orecchie è in vena di romanticismo. Dei ragazzi che incrociamo le regalano un fiore, lei ringrazia e comincia a sentirsi come una diva e devo riportarla alla realtà dicendole che sicuramente l'hanno fatto, come si fà con le vecchie zitelle. Mi arriva una sberla che per fortuna riesco parzialmente a schivare. Vorrebbe tornare a casa, si è stancata di passeggiare. Monta in auto, apre il vestito nella parte superiore e mi fà disperare. Per dispetto mette in mostra le tette, per fortuna i vetri sono parzialmente oscurati e da fuori non dovrebbero vedere nulla, tanto meno con il buio.
Se qualche auto mi incrocia, i suoi fari non fanno in tempo ad illuminarci del tutto. Ora che mi ha messo in difficoltà vuole prendere un vantaggio su di me, per averla considerata una vecchia zitella. Posteggio in garage e per mia fortuna ricompone il vestito ricoprendo i seni. Appena arriviamo di sopra, la getto per terra e le tolgo le mutande, dicendo che a me i ladri non piacciono e che le mutande se le deve comperare di suo. Lottiamo ed è un osso duro, quasi riesce lei ad immobilizzarmi. Poi le apre le gambe, lei fà vedere di non essere d'accordo e le chiude. Con le cosce mi imprigiona. Ho capito che la storia si fà lunga e le dico che mi arrendo alla sua forza. Le basta e me lo fà ripetere ancora, poi apre oscenamente le cosce ed io la penetro di brutto. Le piace, ma fa finta di lamentarsi, mi accusa di avere sorpreso una giovane e timida verginella, tutta spaesata... di averla rovinata e che per colpa mia non troverà più un marito. Una volta, per una ragazza, arrivare vergine al matrimonio era essenziale, quasi obbligatorio. Tutte chiacchere, dato che in realtà sta provando un orgasmo dopo altro, il mio pisellone entra senza intoppi e lo sento scorrevole, la sua vagina è tutta bagnata, al massimo della lubrificazione. Vengo dentro di lei, confido ormai che la pillola faccia il suo dovere. Lo sperma cola anche sul tappeto, è tutta sudata ed assieme facciamo una doccia, ci tocchiamo con l'acqua fredda e a lei piace che le insaponi il pube e la vagina.
Quindi andiamo a letto e ci coccoliamo. Un bacio ed un lungo sonno ristoratore. Chissà se altre coppie sono matte da legare come noi. Di sicura non è monotona come altre ragazze che ho conosciuto, con lei la vita si trasforma in un gioco intrigante e spassoso, io trentasette anni e lei venticinque, peggio di due bambini. Eppure, quando l'avevo conosciuta da studentessa e tra noi non c'era nulla mi sembrava fin troppo misurata nei gesti ed avere a che fare con lei mi dava un senso di grande serietà comportamentale. Ora sono il suo giocattolo...
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