Il ginecologo 2/2
di
LanA
genere
fisting
Lory è una avvenente donna di 46 anni, da molto tempo frequenta la clinica del dottor Martini e soddisfa tutte le sue voglie represse per una vita sessuale coniugale deludente per la lontananza del marito, imbarcato come ufficiale su una nave da guerra che staziona nel Pacifico e torna a casa ogni 6 mesi.
Ha confidato al medico che da qualche tempo, suo figlio di 19 anni la guarda in modo particolare tutte le volte che la vede poco vestita, con la camicia da notte trasparente o la maglietta che copre a stento le sue grosse tette o la minigonna che usa abitualmente mentre svolge le faccende domestiche.
In un primo tempo ha fatto finta di non accorgersene, ma poi quasi inconsciamente ha iniziato a mostrarsi sempre meno vestita, scordandosi di indossare l'intimo sotto la vestaglietta quasi trasparente, lasciando per qualche attimo l'accappatoio aperto mentre esce dalla doccia e lui è nei paraggi, quando ha l'occasione strofina le sue tette sul braccio del ragazzo che sembra sempre più confuso ma voglioso.
Il medico l'ha invitata a portarlo alla visita, e oggi lei si è presentata col ragazzo.
L'infermiera la fa spogliare e come al solito la bacia in bocca e le accarezza le tette, come fa ogni volta che viene alla visita, mentre il ragazzo assiste basito nel vedere sua madre nuda che si bacia e si lascia toccare da una donna.
Si eccita terribilmente, sembra che il cazzo gli scoppi nei pantaloni e ancora di più quando l'infermiera lo fa entrare con la madre nello studio, ma entrando pone una mano sulla sua patta e non la leva, strofinando sopra i pantaloni quel giovane membro.
Il medico fa sdraiare Lory sul lettino a gambe completamente divaricate e inizia a palpare le tette, l'infermiera si avvicina, prende uno speculo e lo infila nella vagine della paziente, poi le accarezza il clitoride facendola gemere.
“Ma che bella mammina hai, ti piacciono le sue tette? E la figa vedi come è bella aperta e comincia a bagnarsi, penso che sia proprio una grande troia, non vuoi provare a toccarla anche tu, giovanotto?”
La madre sorride al ragazzo e gli fa cenno di avvicinarsi, lui è perplesso ma l'infermiera lo prende per un braccio, lo porta vicino al lettino e gli mette una mano su una tetta dalle madre, contemporaneamente gli apre i calzoni ,gli estrae il membro e inizia a segarlo.
Il medico si porta ai piedi del lettino, estrae lo speculo dalla vagina, si tira fuori il cazzo già duro e lo infila nella donna iniziando a scoparla con colpi lunghi e profondi alternati ad altri veloci e ripetuti.
L'infermiera avvicina la bocca all'orecchio del ragazzo e gli sussurra qualche cosa , lui rimane un attimo indeciso poi si avvicina al capo della madre, che gli afferra il membro, lo avvicina alle labbra e inizia a leccarlo e succhiargli la cappella, nel frattempo il medico continua a scoparla piano e forte e l'infermiera si dedica a leccarle le tette e succhiarle i capezzoli.
La grande eccitazione e la novità della cosa portano in breve tempo il ragazzo a godere, sta per ritrarsi ma la madre gli afferra il cazzo e lo fa venire nella sua bocca, bevendo ingordamente tutto lo sperma.
Al ragazzo tremano le ginocchia, il suo cazzo si ammoscia per un attimo, ma la vista della madre scopata e leccata fa ben presto il suo effetto e il membro riprende presto vigore e consistenza.
“Adesso tocca a te trombare questa troia, vieni, ti lascio il posto”, così dicendo il medico si sfila dalla donna e fa avvicinare il ragazzo alle gambe spalancate della madre e lo invita a entrarle dentro.
E' chiaramente inesperto e i suoi movimenti sono impacciati ma la madre lo aiuta con i movimenti del bacino e ben presto la scopata assume un ritmo regolare.
Il medico si pone dietro all'infermiera che sta continuando a leccare le tette della madre, le solleva il corto camice, la fa inchinare un po' di più e approfittando della assenza delle mutandine, come ha sempre richiesto alla sua assistente la penetra nel culo con un colpo deciso e inizia a incularla.
Per qualche minuto non si odono altro che gemiti dei tre e le parole del medico che incita il ragazzo e con un torpiloquio continuo si rivolge alle due donne chiamandole troie, porche puttane.
Gode prima la madre sotto le spinte del figlio, che la segue quasi subito, levandosi dalla figa e facendo cadere a terra il suo bianco seme, poi è la volta del medico che riempie l'intestino della sua infermiera che poverina è l'unica che non ha goduto, ma non perde tempo a posizionare la figa all'altezza della bocca della madre che la lecca e penetra con tre dita sino a soddisfare anche lei.
“Adesso che hai visto quanto è porca tua madre devi approfittarne, a casa quando sarete soli lei sarà sempre nuda e tu potrai scoparla tutte le volte che ne avrai voglia, ma entro la settimana dovrai anche incularla, sei d'accordo mammina porca?”
Madre e figlio annuiscono, sono soddisfatti, si rivestono e tornano a casa, ma certamente d'ora in poi le visite della signora alla clinica saranno meno frequenti, ci penserà il figlio a soddisfarla.
Fra tutte le clienti che frequentano lo studio privato ce ne sono alcune che vogliono essere sottoposte a trattamenti sado-maso più o meno cruenti.
Barbara ha appuntamento nel pomeriggio e il medico ha preparato tutta l'attrezzatura necessaria.
Barbara entra accompagnata dall'infermiera, già nuda ed eccitata in attesa di cosa le faranno insieme i due depravati.
Per prima cosa l'infermiera le lega strettamente le tette con funicelle piene di nodi e le attacca ai capezzoli due pinzette metalliche, le infila in bocca u a pallina per non farla urlare e le fa inginocchiare carponi, infilandole nel culo un ovulo do gomma collegato ad una pompetta.
Mentre inizia a pompare per far gonfiare l'ovulo il medico prende un frustino e comincia a frustare le natiche della donna, prima adagio poi colpi sempre più forti sino a quando le natiche sono completamente rosse.
L'ovulo gonfiato ha raggiunto dimensioni mostruose e dilata il buco del culo in modo impressionante, pertanto viene fatto sgonfiare e nel culo viene inserito un cuneo vibrante delle dimensioni del pugno di una mano.
La donna viene fatta alzare e distesa sul lettino a gambe ben aperte, inizia la visita della figa con uno speculo che mano mano viene sempre più allargato, per permettere di introdurre nella figa palline vibranti di dimensioni sempre maggiori.
Con culo e figa riempiti tocca ora alle tette subire un trattamento, mantenendo le mollette ai capezzoli il medico e l'infermiera attaccano sulle tette tutta una serie di orecchini con l'ago e ogni volta che ne inseriscono uno lo tirano facendo sussultare la donna che non può urlare.
La lasciano un attimo per prendere due grosse candele che accendono e ricoprono con la cera calda tutto il corpo della donna.
Poi tolgono le palline dalla figa e inseriscono cubetti di ghiaccio, altrettanto fanno con il culo, poi la slegano, le tolgono il bavaglio e la fanno coricare per terra.
L'infermiera, che come al solito non indossa le mutandine si siede sulla sua faccia e si fa leccare la figa, il medico prende una sexy machine con un dildo di 26 cm , lo inserisce nella figa della donna e inizia a manovrarla cambiando sempre velocità.
Dopo una decina di minuti lo inserisce nel culo e ripete l'operazione.
La donna è stremata ma non smette di leccare la figa all'infermiera, ha avuto tutta una seria si orgasmi ma non vuole smettere.
Il dottore è terribilmente eccitato, spegne la sexy machine, sale sopra la donna e inizia a scoparla, continua per parecchi minuti poi le fa sollevare le gambe e la incula sino a goderle nell'intestino.
Anche l'infermiera ha goduto e sono tutti soddisfatti della seduta, fanno rialzare la paziente, la invitano a recarsi nella doccia per lavarsi e rinfrescarsi.
La doccia è posta in un'ampia sala e quando la donna entra si trova davanti due degli studenti del medico completamente nudi e con i cazzi in tiro che la portano sotto l'acqua, la insaponano e lavano delicatamente, poi si posizionano uno davanti e l'altro dietro, le fanno appoggiare una gamba su uno sgabello e la impalano in doppia penetrazione, uno in figa e uno in culo sino a godere con lei.
La seduta è così terminata e la donna soddisfatta anche se dolorante fissa un nuovo appuntamento per la settimana successiva.
Ha confidato al medico che da qualche tempo, suo figlio di 19 anni la guarda in modo particolare tutte le volte che la vede poco vestita, con la camicia da notte trasparente o la maglietta che copre a stento le sue grosse tette o la minigonna che usa abitualmente mentre svolge le faccende domestiche.
In un primo tempo ha fatto finta di non accorgersene, ma poi quasi inconsciamente ha iniziato a mostrarsi sempre meno vestita, scordandosi di indossare l'intimo sotto la vestaglietta quasi trasparente, lasciando per qualche attimo l'accappatoio aperto mentre esce dalla doccia e lui è nei paraggi, quando ha l'occasione strofina le sue tette sul braccio del ragazzo che sembra sempre più confuso ma voglioso.
Il medico l'ha invitata a portarlo alla visita, e oggi lei si è presentata col ragazzo.
L'infermiera la fa spogliare e come al solito la bacia in bocca e le accarezza le tette, come fa ogni volta che viene alla visita, mentre il ragazzo assiste basito nel vedere sua madre nuda che si bacia e si lascia toccare da una donna.
Si eccita terribilmente, sembra che il cazzo gli scoppi nei pantaloni e ancora di più quando l'infermiera lo fa entrare con la madre nello studio, ma entrando pone una mano sulla sua patta e non la leva, strofinando sopra i pantaloni quel giovane membro.
Il medico fa sdraiare Lory sul lettino a gambe completamente divaricate e inizia a palpare le tette, l'infermiera si avvicina, prende uno speculo e lo infila nella vagine della paziente, poi le accarezza il clitoride facendola gemere.
“Ma che bella mammina hai, ti piacciono le sue tette? E la figa vedi come è bella aperta e comincia a bagnarsi, penso che sia proprio una grande troia, non vuoi provare a toccarla anche tu, giovanotto?”
La madre sorride al ragazzo e gli fa cenno di avvicinarsi, lui è perplesso ma l'infermiera lo prende per un braccio, lo porta vicino al lettino e gli mette una mano su una tetta dalle madre, contemporaneamente gli apre i calzoni ,gli estrae il membro e inizia a segarlo.
Il medico si porta ai piedi del lettino, estrae lo speculo dalla vagina, si tira fuori il cazzo già duro e lo infila nella donna iniziando a scoparla con colpi lunghi e profondi alternati ad altri veloci e ripetuti.
L'infermiera avvicina la bocca all'orecchio del ragazzo e gli sussurra qualche cosa , lui rimane un attimo indeciso poi si avvicina al capo della madre, che gli afferra il membro, lo avvicina alle labbra e inizia a leccarlo e succhiargli la cappella, nel frattempo il medico continua a scoparla piano e forte e l'infermiera si dedica a leccarle le tette e succhiarle i capezzoli.
La grande eccitazione e la novità della cosa portano in breve tempo il ragazzo a godere, sta per ritrarsi ma la madre gli afferra il cazzo e lo fa venire nella sua bocca, bevendo ingordamente tutto lo sperma.
Al ragazzo tremano le ginocchia, il suo cazzo si ammoscia per un attimo, ma la vista della madre scopata e leccata fa ben presto il suo effetto e il membro riprende presto vigore e consistenza.
“Adesso tocca a te trombare questa troia, vieni, ti lascio il posto”, così dicendo il medico si sfila dalla donna e fa avvicinare il ragazzo alle gambe spalancate della madre e lo invita a entrarle dentro.
E' chiaramente inesperto e i suoi movimenti sono impacciati ma la madre lo aiuta con i movimenti del bacino e ben presto la scopata assume un ritmo regolare.
Il medico si pone dietro all'infermiera che sta continuando a leccare le tette della madre, le solleva il corto camice, la fa inchinare un po' di più e approfittando della assenza delle mutandine, come ha sempre richiesto alla sua assistente la penetra nel culo con un colpo deciso e inizia a incularla.
Per qualche minuto non si odono altro che gemiti dei tre e le parole del medico che incita il ragazzo e con un torpiloquio continuo si rivolge alle due donne chiamandole troie, porche puttane.
Gode prima la madre sotto le spinte del figlio, che la segue quasi subito, levandosi dalla figa e facendo cadere a terra il suo bianco seme, poi è la volta del medico che riempie l'intestino della sua infermiera che poverina è l'unica che non ha goduto, ma non perde tempo a posizionare la figa all'altezza della bocca della madre che la lecca e penetra con tre dita sino a soddisfare anche lei.
“Adesso che hai visto quanto è porca tua madre devi approfittarne, a casa quando sarete soli lei sarà sempre nuda e tu potrai scoparla tutte le volte che ne avrai voglia, ma entro la settimana dovrai anche incularla, sei d'accordo mammina porca?”
Madre e figlio annuiscono, sono soddisfatti, si rivestono e tornano a casa, ma certamente d'ora in poi le visite della signora alla clinica saranno meno frequenti, ci penserà il figlio a soddisfarla.
Fra tutte le clienti che frequentano lo studio privato ce ne sono alcune che vogliono essere sottoposte a trattamenti sado-maso più o meno cruenti.
Barbara ha appuntamento nel pomeriggio e il medico ha preparato tutta l'attrezzatura necessaria.
Barbara entra accompagnata dall'infermiera, già nuda ed eccitata in attesa di cosa le faranno insieme i due depravati.
Per prima cosa l'infermiera le lega strettamente le tette con funicelle piene di nodi e le attacca ai capezzoli due pinzette metalliche, le infila in bocca u a pallina per non farla urlare e le fa inginocchiare carponi, infilandole nel culo un ovulo do gomma collegato ad una pompetta.
Mentre inizia a pompare per far gonfiare l'ovulo il medico prende un frustino e comincia a frustare le natiche della donna, prima adagio poi colpi sempre più forti sino a quando le natiche sono completamente rosse.
L'ovulo gonfiato ha raggiunto dimensioni mostruose e dilata il buco del culo in modo impressionante, pertanto viene fatto sgonfiare e nel culo viene inserito un cuneo vibrante delle dimensioni del pugno di una mano.
La donna viene fatta alzare e distesa sul lettino a gambe ben aperte, inizia la visita della figa con uno speculo che mano mano viene sempre più allargato, per permettere di introdurre nella figa palline vibranti di dimensioni sempre maggiori.
Con culo e figa riempiti tocca ora alle tette subire un trattamento, mantenendo le mollette ai capezzoli il medico e l'infermiera attaccano sulle tette tutta una serie di orecchini con l'ago e ogni volta che ne inseriscono uno lo tirano facendo sussultare la donna che non può urlare.
La lasciano un attimo per prendere due grosse candele che accendono e ricoprono con la cera calda tutto il corpo della donna.
Poi tolgono le palline dalla figa e inseriscono cubetti di ghiaccio, altrettanto fanno con il culo, poi la slegano, le tolgono il bavaglio e la fanno coricare per terra.
L'infermiera, che come al solito non indossa le mutandine si siede sulla sua faccia e si fa leccare la figa, il medico prende una sexy machine con un dildo di 26 cm , lo inserisce nella figa della donna e inizia a manovrarla cambiando sempre velocità.
Dopo una decina di minuti lo inserisce nel culo e ripete l'operazione.
La donna è stremata ma non smette di leccare la figa all'infermiera, ha avuto tutta una seria si orgasmi ma non vuole smettere.
Il dottore è terribilmente eccitato, spegne la sexy machine, sale sopra la donna e inizia a scoparla, continua per parecchi minuti poi le fa sollevare le gambe e la incula sino a goderle nell'intestino.
Anche l'infermiera ha goduto e sono tutti soddisfatti della seduta, fanno rialzare la paziente, la invitano a recarsi nella doccia per lavarsi e rinfrescarsi.
La doccia è posta in un'ampia sala e quando la donna entra si trova davanti due degli studenti del medico completamente nudi e con i cazzi in tiro che la portano sotto l'acqua, la insaponano e lavano delicatamente, poi si posizionano uno davanti e l'altro dietro, le fanno appoggiare una gamba su uno sgabello e la impalano in doppia penetrazione, uno in figa e uno in culo sino a godere con lei.
La seduta è così terminata e la donna soddisfatta anche se dolorante fissa un nuovo appuntamento per la settimana successiva.
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