Donne con la vagina di traverso
di
gfranco
genere
sentimentali
Stamattina ho dato il buongiorno alla mia dolce Bianca. Non mi risponde, resta muta, forse si è svegliata acida e con la mona di traverso. Vorrei farle una battuta, ma desisto, non vorrei mai mi facesse il muso tutto il giorno. Volevo dirle che quando una ha la vagina di traverso e scivola senza slip sulla pensilina della ringhiera ci si accorge perchè la vagina fà bla bla bla. Ma meglio lasciare che le passi.
Faccio un veloce esame di coscienza e forse si sarà arrabbiata perchè ieri sera sono rientrato dal bar Sport con due ore di ritardo. Lei dormiva o ha fatto finta di dormire. Ora devo cercare che le passi.
La bacio, ma rifiuta i miei baci come se avessi la peste bubbonica, cerco di abbracciarla ma lei mi respinge sdegnata, un rifiuto chiaro e tondo. La lascio stare. Gira per le stanze tutta coperta, le manca solo il cappotto, capisco che non vuole neanche mostrarmi un centimetro del suo corpo, forse neanche un millimetro. Certo che dal girare in casa tutta nuda ed ora coperta fino all'inverosimile sono passati solo due giorni.
Le preparo il caffè e lo butta giù per lo scarico del lavandino...è veramente arrabbiata e di certo per motivi banali perchè a mio giudizio non le ho fatto torti.
Esco e non le dico dove vado, spero si calmi. Dopo un ora mi telefona perchè ha visto un ragno in cucina e lei dei ragni ha molta paura, quasi terrore. Torno a casa e vado alla ricerca dell'ipotetico ragno, ma di questo neanche l'ombra...forse voleva trovare una scusa per recuperare il rapporto tra noi, ma non fare brutta figura si è inventata una bugia. Infatti mi accorgo che ha cambiato atteggiamento e mi prepara lei il caffè. La abbraccio e quasi singhiozzando mi dice che si era messa in testa che io essendo intimo con la barista, la Erica, l'avessi accompagnata a casa di notte. Convinta che mentre lei, la Bianca, mi aspettava a casa preoccupata, io e la Erica, nella mia auto si facesse delle cose troppo intime, con toccamenti ed altro.
Stanotte mentre dormivo mi ha persino annusato per sentire se avevo addosso profumo da donna e magari quel Chopard che usava la Erica. Le ho detto che la sua fantasia corre troppo, io amo solo lei e per il mio modo di comportarmi, le altre non esistono. Spero d'averla convinta perchè vuole uscire con me. Per rimediare in pizzeria, sarò sua ospite. Si prepara e veste in maniera veramente sensuale, mi accorgo che non ha il reggiseno e non porta le mutande boxer, ma uno strimizzito slip. Il vestito attillato evidenzia le sue forme ed è sopra il ginocchio, all'inizio delle cosce. Entriamo al bar sport, i vecchietti si girano a guardarla...non passa inosservata, le tette non si vedono, ma si capisce che non ha il reggiseno. Poi interroga velatamente la Erica per capire che facevo al bar di notte e salta fuori che giocavo a scala quaranta con il solito ed onnipresente Pierino, che è più al bar che a casa sua.
Insomma ha le prove che ero veramente innocente e mi promette che a casa mi ricompenserà in natura per chiudere l'incidente mattiniero.
Mi rendo conto che solo il latte, quando bolle e và sopra, solo il latte la fà alle donne. Mangiamo una pizza, della birra e rientriamo, fà caldo, già 33°, si suda.
Come chiudo la porta di casa a doppia mandata, con le chiavi, mi salta addosso...accidenti ora sono suo prigioniero. Mi dice che è a mia completa disposizione, basta che io dica e lei farà, come la storia della lampada di Aladino. Diversamente da come pensa, le replico di lavare i piatti, nel secchiaio ancora da ieri sera. Quindi vado a fare il sonnellino pomeridiano. Neanche il tempo di addormentarmi che la sento venirmi sopra di peso. E' già nuda, non ha perso tempo. Gioco al dottore e faccio finta di visitarla. La novità le piace, sembra eccitata e si espone volentieri ai miei palpeggiamenti. Comincio a visionare il sedere e toccandolo le dico che è bello e carino, con due chiappe che sono un amore. Le visito i seni e li trovo sodi e molto peccaminosi, tanto da massaggiarli per poi succhiarli, poi alla visita della vagina e del pube un voto da cento dieci e lode. La paziente o presunta tale ha dei dolori alle piccole labbra e vuole che le mia dita le visitino, con molta scrupolosità. Coerentemente alla sua richiesta, le mie dita indagano e raggiunto il suo clitoride con delicatezza, lo massaggio fino ad indurirlo. Dopo poco mi sa che raggiunge l'orgasmo, mi incita a toccarlo e mi dice che me ne farà dono. Sono eccitato, prende in mano il mio pisello, lo stringe e in meno di un minuto il mio sperma le inonda tutta la mano e una parte delle cosce, tanto da pulirsi con un fazzoletto di carta. Ora è appagata e si addormenta, avvinghiata a me, come una piovra.
Certo che con una donna così non c'è da annoiarsi. Eppure anni fa quando l'ho conosciuta sembrava una ragazza posata e molto equilibrata. Anzi, pensavo fosse quasi monotona e ripertitiva nella sua monotonia.
Faccio un veloce esame di coscienza e forse si sarà arrabbiata perchè ieri sera sono rientrato dal bar Sport con due ore di ritardo. Lei dormiva o ha fatto finta di dormire. Ora devo cercare che le passi.
La bacio, ma rifiuta i miei baci come se avessi la peste bubbonica, cerco di abbracciarla ma lei mi respinge sdegnata, un rifiuto chiaro e tondo. La lascio stare. Gira per le stanze tutta coperta, le manca solo il cappotto, capisco che non vuole neanche mostrarmi un centimetro del suo corpo, forse neanche un millimetro. Certo che dal girare in casa tutta nuda ed ora coperta fino all'inverosimile sono passati solo due giorni.
Le preparo il caffè e lo butta giù per lo scarico del lavandino...è veramente arrabbiata e di certo per motivi banali perchè a mio giudizio non le ho fatto torti.
Esco e non le dico dove vado, spero si calmi. Dopo un ora mi telefona perchè ha visto un ragno in cucina e lei dei ragni ha molta paura, quasi terrore. Torno a casa e vado alla ricerca dell'ipotetico ragno, ma di questo neanche l'ombra...forse voleva trovare una scusa per recuperare il rapporto tra noi, ma non fare brutta figura si è inventata una bugia. Infatti mi accorgo che ha cambiato atteggiamento e mi prepara lei il caffè. La abbraccio e quasi singhiozzando mi dice che si era messa in testa che io essendo intimo con la barista, la Erica, l'avessi accompagnata a casa di notte. Convinta che mentre lei, la Bianca, mi aspettava a casa preoccupata, io e la Erica, nella mia auto si facesse delle cose troppo intime, con toccamenti ed altro.
Stanotte mentre dormivo mi ha persino annusato per sentire se avevo addosso profumo da donna e magari quel Chopard che usava la Erica. Le ho detto che la sua fantasia corre troppo, io amo solo lei e per il mio modo di comportarmi, le altre non esistono. Spero d'averla convinta perchè vuole uscire con me. Per rimediare in pizzeria, sarò sua ospite. Si prepara e veste in maniera veramente sensuale, mi accorgo che non ha il reggiseno e non porta le mutande boxer, ma uno strimizzito slip. Il vestito attillato evidenzia le sue forme ed è sopra il ginocchio, all'inizio delle cosce. Entriamo al bar sport, i vecchietti si girano a guardarla...non passa inosservata, le tette non si vedono, ma si capisce che non ha il reggiseno. Poi interroga velatamente la Erica per capire che facevo al bar di notte e salta fuori che giocavo a scala quaranta con il solito ed onnipresente Pierino, che è più al bar che a casa sua.
Insomma ha le prove che ero veramente innocente e mi promette che a casa mi ricompenserà in natura per chiudere l'incidente mattiniero.
Mi rendo conto che solo il latte, quando bolle e và sopra, solo il latte la fà alle donne. Mangiamo una pizza, della birra e rientriamo, fà caldo, già 33°, si suda.
Come chiudo la porta di casa a doppia mandata, con le chiavi, mi salta addosso...accidenti ora sono suo prigioniero. Mi dice che è a mia completa disposizione, basta che io dica e lei farà, come la storia della lampada di Aladino. Diversamente da come pensa, le replico di lavare i piatti, nel secchiaio ancora da ieri sera. Quindi vado a fare il sonnellino pomeridiano. Neanche il tempo di addormentarmi che la sento venirmi sopra di peso. E' già nuda, non ha perso tempo. Gioco al dottore e faccio finta di visitarla. La novità le piace, sembra eccitata e si espone volentieri ai miei palpeggiamenti. Comincio a visionare il sedere e toccandolo le dico che è bello e carino, con due chiappe che sono un amore. Le visito i seni e li trovo sodi e molto peccaminosi, tanto da massaggiarli per poi succhiarli, poi alla visita della vagina e del pube un voto da cento dieci e lode. La paziente o presunta tale ha dei dolori alle piccole labbra e vuole che le mia dita le visitino, con molta scrupolosità. Coerentemente alla sua richiesta, le mie dita indagano e raggiunto il suo clitoride con delicatezza, lo massaggio fino ad indurirlo. Dopo poco mi sa che raggiunge l'orgasmo, mi incita a toccarlo e mi dice che me ne farà dono. Sono eccitato, prende in mano il mio pisello, lo stringe e in meno di un minuto il mio sperma le inonda tutta la mano e una parte delle cosce, tanto da pulirsi con un fazzoletto di carta. Ora è appagata e si addormenta, avvinghiata a me, come una piovra.
Certo che con una donna così non c'è da annoiarsi. Eppure anni fa quando l'ho conosciuta sembrava una ragazza posata e molto equilibrata. Anzi, pensavo fosse quasi monotona e ripertitiva nella sua monotonia.
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