La cognata biricchina
di
gfranco
genere
tradimenti
A casa da loro veniva spesso la giovane cognata. Lui, Lucio aveva trentatre anni, la moglie Carla di anni ne aveva ventotto. La cognata Enrica, più giovane aveva ventitre anni. La Erica si era separata da poco. Il marito o meglio ex marito si era fatto pescare con l'amante, una ragazza che conosceva già da molti anni. Secondo la Erica si frequentavano di nascosto già dai tempi del fidanzamento e sembra che tra loro i rapporto durasse già da allora.
A volte, la Enrica si fermava a dormire dalla sorella, tanto a casa era sola ed avrebbe dovuto diversamente parlare con il muro. Dopo quanto successo, non aveva più voglia di uscire a divertirsi. Non aveva ancora superato il trauma del distacco coniugale, una batosta per lei abituata ad essere la prima donna ed invece scartata per una qualsiasi amante.
Una sera il cognato uscì per andare alla sagra, la moglie Carla restava a casa per finire di schiacciare i pomodori e fare la conserva, la sua buona e genuina conserva di cui era orgogliosa, tanto da farne regalo agli amici.
Chiese alla Enrica di uscire col marito, scherzando aveva motivato la richiesta perchè doveva controllare Lucio se faceva il furbetto o meglio il gallo con altre. Tralaltro Lucio era un bell'uomo e qualche amica sua glielo aveva fatto capire, con seccante reazione da parte di lei.
Enrica dapprima rifiutò, poi su pressione della sorella decise per un sì.
Si vestì ed era veramente bella, non sarebbe passata inosservata. Le gonne abbastanza corte per fare vedere delle splendide gambe. La Carla per scherzo gli disse di non rubarle il marito.
Si avviarono a braccetto, poi mentre camminavano tra la folla lei lo prese per mano, quasi per avere un contatto più personale. Lui non ci fece caso, forse la ragazza lo faceva per confidenza. In ogni caso il fatto gli piaceva, si stava accompagnando con una ragazza veramente vistosa, che più di qualcuno guardava per la sua bellezza.
Lucio al tiro alla carabina ad aria compressa le regalò un piccolo orsetto e per non fare differenze ne acquistò uno per la moglie a casa.
Guardando meglio la cognatina, si accorse che lei si comportava troppo intimamente con lui e potevano sicuramente scambiarli per due fidanzati. D'altra parte era alta, con bei seni e gambe lunghe e ben fatte. Poi con quel vestitino corto, anche sensuale... il che non guastava. Improvvisamente si mise a piovere, sicuramente una nuvola di passaggio.
Per non bagnarsi fecero una corsa fino ad un piccolo chiosco chiuso, ma sufficiente a lasciarli asciutti per il tetto sporgente. Nella corsa avevano preso un pò di pioggia e si vedevano benissimo le forme dei seni della Enrica, che sembravano straripare dal reggiseno. Intanto la ragazza si strinse a lui con la scusa che sentiva un pò di freddo. Ad un certo punto decise di baciare l'uomo che a sua volta ricambiò e tra loro ci furono dei momenti in cui sembravano una sola persona, tanto erano uniti.
Tornarono a casa e la Enrica corse in camera sua. Evidentemente era turbata da quello che aveva fatto e la scombussolava il fatto che il bacio fosse improvvisamente partito da lei.
Per alcuni giorni evitarono di trovarsi da soli. Poi un giorno che la Carla era fuori dal dentista, i due ricominciarono a baciarsi e con trasporto. Lui la sollevò, la portò in camera e cominciò a spogliarla. Lei era bella, le sue cosce e i seni sembravano fatti apposta per fare l'amore, il pube con il pelo tagliato a triangolo...veramente eccitante. La penetrò senza indugi e lei cominciò a godere. Da mesi non faceva l'amore. Lucio se ne accorse dalla premura con cui la Enrica stava vivendo quei momenti, quasi ad accelerare l'atto sessuale. Quel pisello la stava sconvolgendo e il fatto che lui le carezzava i seni era altrettanto bello, stava toccando il cielo con un dito. Poi lui tolse l'uccello dalla smaniosa vagina e le venne sulla pancia e non solo. Quanto era stato bello fare l'amore con il cognato.
Per diversi mesi continuarono, a volte a casa di lei che viveva sola. Poi rimase incinta. La sorella Carla si chiedeva chi potesse essere il padre. Lucio era stupito o almeno lo faceva vedere alla moglie. In realtà sapeva chi era il padre e ciò restava un segreto tra lui e la Enrica che aveva deciso di tenersi il figlio.
Comunque ha fatto bene la Carla quella sera a fare la conserva, come la fà buona lei non la sa fare nessuno, neanche la sorella Enrica. Alla sorella di vasetti ne ha regalato due e la sorella quasi vorrebbe tenerli per ricordo di quella serata di pioggia, quando baciò per la prima volta il suo Lucio che si era scordato di essere sposato alla Carla. Problemi per il fatto che Lucio accontentasse due donne? Nessun problema, inoltre tutto in famiglia, se pur una sorella non sapeva dell'altra e viceversa.
A volte, la Enrica si fermava a dormire dalla sorella, tanto a casa era sola ed avrebbe dovuto diversamente parlare con il muro. Dopo quanto successo, non aveva più voglia di uscire a divertirsi. Non aveva ancora superato il trauma del distacco coniugale, una batosta per lei abituata ad essere la prima donna ed invece scartata per una qualsiasi amante.
Una sera il cognato uscì per andare alla sagra, la moglie Carla restava a casa per finire di schiacciare i pomodori e fare la conserva, la sua buona e genuina conserva di cui era orgogliosa, tanto da farne regalo agli amici.
Chiese alla Enrica di uscire col marito, scherzando aveva motivato la richiesta perchè doveva controllare Lucio se faceva il furbetto o meglio il gallo con altre. Tralaltro Lucio era un bell'uomo e qualche amica sua glielo aveva fatto capire, con seccante reazione da parte di lei.
Enrica dapprima rifiutò, poi su pressione della sorella decise per un sì.
Si vestì ed era veramente bella, non sarebbe passata inosservata. Le gonne abbastanza corte per fare vedere delle splendide gambe. La Carla per scherzo gli disse di non rubarle il marito.
Si avviarono a braccetto, poi mentre camminavano tra la folla lei lo prese per mano, quasi per avere un contatto più personale. Lui non ci fece caso, forse la ragazza lo faceva per confidenza. In ogni caso il fatto gli piaceva, si stava accompagnando con una ragazza veramente vistosa, che più di qualcuno guardava per la sua bellezza.
Lucio al tiro alla carabina ad aria compressa le regalò un piccolo orsetto e per non fare differenze ne acquistò uno per la moglie a casa.
Guardando meglio la cognatina, si accorse che lei si comportava troppo intimamente con lui e potevano sicuramente scambiarli per due fidanzati. D'altra parte era alta, con bei seni e gambe lunghe e ben fatte. Poi con quel vestitino corto, anche sensuale... il che non guastava. Improvvisamente si mise a piovere, sicuramente una nuvola di passaggio.
Per non bagnarsi fecero una corsa fino ad un piccolo chiosco chiuso, ma sufficiente a lasciarli asciutti per il tetto sporgente. Nella corsa avevano preso un pò di pioggia e si vedevano benissimo le forme dei seni della Enrica, che sembravano straripare dal reggiseno. Intanto la ragazza si strinse a lui con la scusa che sentiva un pò di freddo. Ad un certo punto decise di baciare l'uomo che a sua volta ricambiò e tra loro ci furono dei momenti in cui sembravano una sola persona, tanto erano uniti.
Tornarono a casa e la Enrica corse in camera sua. Evidentemente era turbata da quello che aveva fatto e la scombussolava il fatto che il bacio fosse improvvisamente partito da lei.
Per alcuni giorni evitarono di trovarsi da soli. Poi un giorno che la Carla era fuori dal dentista, i due ricominciarono a baciarsi e con trasporto. Lui la sollevò, la portò in camera e cominciò a spogliarla. Lei era bella, le sue cosce e i seni sembravano fatti apposta per fare l'amore, il pube con il pelo tagliato a triangolo...veramente eccitante. La penetrò senza indugi e lei cominciò a godere. Da mesi non faceva l'amore. Lucio se ne accorse dalla premura con cui la Enrica stava vivendo quei momenti, quasi ad accelerare l'atto sessuale. Quel pisello la stava sconvolgendo e il fatto che lui le carezzava i seni era altrettanto bello, stava toccando il cielo con un dito. Poi lui tolse l'uccello dalla smaniosa vagina e le venne sulla pancia e non solo. Quanto era stato bello fare l'amore con il cognato.
Per diversi mesi continuarono, a volte a casa di lei che viveva sola. Poi rimase incinta. La sorella Carla si chiedeva chi potesse essere il padre. Lucio era stupito o almeno lo faceva vedere alla moglie. In realtà sapeva chi era il padre e ciò restava un segreto tra lui e la Enrica che aveva deciso di tenersi il figlio.
Comunque ha fatto bene la Carla quella sera a fare la conserva, come la fà buona lei non la sa fare nessuno, neanche la sorella Enrica. Alla sorella di vasetti ne ha regalato due e la sorella quasi vorrebbe tenerli per ricordo di quella serata di pioggia, quando baciò per la prima volta il suo Lucio che si era scordato di essere sposato alla Carla. Problemi per il fatto che Lucio accontentasse due donne? Nessun problema, inoltre tutto in famiglia, se pur una sorella non sapeva dell'altra e viceversa.
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Commenti dei lettori al racconto erotico